Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle!
Oggi, 24 giugno, celebriamo la solennità della Nascita di San Giovanni Battista. Se si eccettua la Vergine Maria, il Battista è l’unico santo di cui la liturgia festeggia la nascita, e lo fa perché essa è strettamente connessa al mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Fin dal grembo materno, infatti, Giovanni è il precursore di Gesù: il suo prodigioso concepimento è annunciato dall’Angelo a Maria come segno che «nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37), sei mesi prima del grande prodigio che ci dà salvezza, l’unione di Dio con l’uomo per opera dello Spirito Santo. I quattro Vangeli danno grande risalto alla figura di Giovanni il Battista, quale profeta che conclude l’Antico Testamento e inaugura il Nuovo, indicando in Gesù di Nazaret il Messia, il Consacrato del Signore. In effetti, sarà lo stesso Gesù a parlare di Giovanni in questi termini: «Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, / davanti a te egli preparerà la via. In verità io vi dico: fra i nati di donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui» (Mt 11,10-11).
Il padre di Giovanni, Zaccaria – marito di Elisabetta, parente di Maria –, era sacerdote del culto dell’Antico Testamento. Egli non credette subito all’annuncio di una paternità ormai insperata, e per questo rimase muto fino al giorno della circoncisione del bambino, al quale lui e la moglie dettero il nome indicato da Dio, cioè Giovanni, che significa «il Signore fa grazia». Animato dallo Spirito Santo, Zaccaria così parlò della missione del figlio: «E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo / perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, / per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza / nella remissione dei suoi peccati» (Lc 1,76-77). Tutto questo si manifestò trent’anni dopo, quando Giovanni si mise a battezzare nel fiume Giordano, chiamando la gente a prepararsi, con quel gesto di penitenza, all’imminente venuta del Messia, che Dio gli aveva rivelato durante la sua permanenza nel deserto della Giudea. Per questo egli venne chiamato «Battista», cioè «Battezzatore» (cfr Mt 3,1-6). Quando un giorno, da Nazaret, venne Gesù stesso a farsi battezzare, Giovanni dapprima rifiutò, ma poi acconsentì, e vide lo Spirito Santo posarsi su Gesù e udì la voce del Padre celeste che lo proclamava suo Figlio (cfr Mt 3,13-17). Ma la missione del Battista non era ancora compiuta: poco tempo dopo, gli fu chiesto di precedere Gesù anche nella morte violenta: Giovanni fu decapitato nel carcere del re Erode, e così rese piena testimonianza all’Agnello di Dio, che per primo aveva riconosciuto e indicato pubblicamente.
Cari amici, la Vergine Maria aiutò l’anziana parente Elisabetta a portare a termine la gravidanza di Giovanni. Ella aiuti tutti a seguire Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio, che il Battista annunciò con grande umiltà e ardore profetico.
[00892-01.01] [Testo originale: Italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle,
in Italia ricorre oggi la Giornata per la carità del Papa. Ringrazio tutte le comunità parrocchiali, le famiglie e i singoli fedeli per il loro sostegno costante e generoso, che va a vantaggio di tanti fratelli in difficoltà. A questo proposito, ricordo che dopodomani, a Dio piacendo, farò una breve visita nelle zone colpite dal recente terremoto nel Nord Italia. Vorrei che fosse segno della solidarietà di tutta la Chiesa, e perciò invito tutti ad accompagnarmi con la preghiera.
En ce jour de la fête de la nativité de saint Jean-Baptiste, je suis heureux d’accueillir les pèlerins francophones présents pour la prière de l’Angélus. Saint Jean-Baptiste, le plus grand des enfants des hommes, a su reconnaître le Seigneur. Après avoir baptisé Jésus dans les eaux du Jourdain et l’avoir désigné comme le Messie, il s’est effacé humblement devant lui. Son exemple nous invite à nous convertir, à témoigner du Christ et à l’annoncer à temps et à contre temps, en étant comme lui la voix qui crie dans le désert, et cela jusqu’au don de notre vie. Avec la Vierge Marie sachons rendre grâce à Dieu pour tous ses bienfaits ! Bon dimanche !
I greet all the English-speaking pilgrims and visitors present for today’s Angelus. This Sunday, we celebrate the birth of John the Baptist, the great saint who prepared the way for our Lord. John was a voice, crying in the wilderness, calling God’s people to repentance. Let us heed his voice today, and make room for the Lord in our hearts. May God bless all of you.
Zum Hochfest der Geburt des heiligen Johannes des Täufers, das am heutigen Sonntag gefeiert wird, grüße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher ganz herzlich, besonders die Schülerinnen und Schüler aus Landstuhl. Johannes der Täufer ist der Wegbereiter des Herrn. Sein Name bedeutet: „Gott ist gnädig." Seine Geburt ist für die Verwandten und Nachbarn Grund zur Freude und ein Anlaß, Gott zu preisen. Bitten wir diesen Vorläufer Jesu um seine Fürsprache, daß auch wir mitwirken können, den Herrn anzukündigen, ihm den Weg zu bereiten und sein Erbarmen sichtbar zu machen. Der Herr segne und behüte euch alle.
Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana, en particular a los miembros de la comunidad boliviana en Italia, aquí presentes. La Iglesia celebra hoy la Natividad de San Juan Bautista, precursor del Señor, que en el seno materno exulta de gozo al llegar el Salvador del género humano. Quien fue la voz que dio a conocer a Cristo, Cordero que quita el pecado del mundo, nos sigue invitando hoy a escuchar y a acoger la divina Palabra, de la que él mismo dio testimonio, incluso con el derramamiento de su sangre. Confiemos estos propósitos a la Santísima Virgen María, a la que hoy deseo invocar bajo los gloriosos títulos de Copacabana y Urkupiña. Feliz domingo.
Pozdrawiam Polaków. Jednoczę się duchowo z arcybiskupem poznańskim, ojcami filipinami i wszystkimi pielgrzymami, którzy w Sanktuarium Matki Bożej w Gostyniu obchodzą 500-lecie jego istnienia. Dziękujemy Bogu za łaski, jakimi w tym miejscu darzył kolejne pokolenia przez przyczynę Maryi. Jej opieka niech stale Wam towarzyszy! Niech Bóg wam błogosławi!
[Saluto i polacchi. Mi unisco spiritualmente all’Arcivescovo di Poznań, ai Padri Oratoriani e a tutti i pellegrini che nel Santuario della Madre di Dio a Gostyń festeggiano il 500° anniversario della sua fondazione. Ringraziamo Dio per le grazie che in quel luogo ha sparso su generazioni di fedeli per l’intercessione di Maria. La sua protezione vi accompagni sempre. Dio vi benedica!]
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai numerosi volontari delle Pro Loco d’Italia. Cari amici, mi rallegro con voi per i 50 anni della vostra Associazione ed auguro ogni bene per suo servizio al patrimonio culturale del Paese. Saluto i giovani di Zaccanopoli, Diocesi di Vibo Valentia, e i ragazzi dell’Oratorio Salesiano di Andria. A tutti auguro una buona festa, una buona domenica, una buona settimana. Grazie!
[00893-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]
[B0381-XX.01]