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PRESENTAZIONE DELLA SETTIMANA SANTA 2012 - NOTA DEL MAESTRO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE DEL SANTO PADRE, 27.03.2012


PRESENTAZIONE DELLA SETTIMANA SANTA 2012 - NOTA DEL MAESTRO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE DEL SANTO PADRE

Domenica 1° aprile. Domenica delle Palme e della Passione del Signore

La Domenica delle Palme e della Passione del Signore unisce insieme il trionfo di Cristo – acclamato come Messia dagli abitanti di Gerusalemme e in questo giorno, nel rito della processione delle palme, dai cristiani – e l’annuncio della Passione con la proclamazione in canto del racconto evangelico nella Messa. I rami di ulivo e di palma sono il segno della partecipazione gioiosa al rito processionale, espressione della fede della Chiesa in Cristo, Messia e Signore che va incontro alla morte per la salvezza di tutti gli uomini.

- È anche la Giornata Mondiale della Gioventù alla quale partecipano i giovani della Diocesi di Roma. A motivo di questa circostanza concelebrano con il Santo Padre: il Card. Agostino Vallini e S.E. Mons. Paolo Schiavon (per il Vicariato di Roma), il Card. Stanisław Ryłko e S.E. Mons. Josef Clemens (per il Pontificio Consiglio per i Laici), il Card. Antonio María Rouco Varela e S.E. Mons. César Augusto Franco Martínez (per la Diocesi di Madrid), S.E. Mons. Orani João Tempesta, O. Cist., Arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro, insieme a due suoi Vescovi Ausiliari.

- I Cardinali diaconi che assistono il Santo Padre sono: Manuel Monteiro de Castro e Antonio Maria Vegliò.

- Insieme alla Cappella Sistina è presente il coro della Diocesi di Roma, diretto da Mons. Marco Frisina.

- L’addobbo degli ulivi è offerto dalla Regione Puglia; i palmurelli provengono da Sanremo; i rami di ulivo sono offerti dalla Ville Pontificie di Castel Gandolfo; le foglie di palma per la processione sono donate dal Cammino Neo-Catecumenale.

- Il servizio liturgico è prestato da alcuni studenti del Pontificio Seminario Romano.

Giovedì 5 aprile. Giovedì Santo: Messa Crismale

Durante la celebrazione i sacerdoti rinnovano le promesse fatte al momento della sacra Ordinazione e vengono benedetti gli Oli santi che saranno usati già a partire dalla Veglia pasquale.

- I sacerdoti, circa 1600 del clero secolare e religioso della Diocesi di Roma e dei Collegi Romani, rinnovano le promesse sacerdotali. Insieme a loro, concelebreranno con il Santo Padre i Cardinali e i Vescovi.

- Vengono benedetti gli Oli dei Catecumeni e degli Infermi e il Crisma. La presentazione degli Oli è accompagnata dalla presenza di alcuni rappresentanti: quello dei Catecumeni da alcuni catecumeni che saranno battezzati nella Veglia pasquale; quello degli Infermi da alcuni ammalati che riceveranno il sacramento dell’Unzione; il Crisma da alcuni giovani candidati al sacramento della Confermazione e da 4 diaconi che saranno ordinati sacerdoti. Le anfore contenenti gli Oli: tre sono del Toffetti, altre 3 (quelle in argento) sono un dono di alcuni anni fa alla sagrestia pontificia, proveniente dalla Spagna.

- L’olio per la celebrazione della Messa Crismale è donato dalla cooperativa "Arte y Alimentación SL" di Castelserás in Spagna. Le sostanze profumate per confezionare il Crisma verranno versate nell’Olio dal Diacono prima della preghiera di benedizione.

- Gli Oli verranno portati a San Giovanni in Laterano, dove saranno distribuiti ai sacerdoti della Diocesi di Roma per l’amministrazione dei Sacramenti nel corso dell’anno.

- Il servizio è prestato dagli studenti dell’Istituto Teologico Don Orione.

- Alla colonna della Confessione sarà collocata una statua lignea della Madonna con il Bambino. La statua, conservata presso i Musei Vaticani, è un dono dell’allora Presidente del Brasile João Goulart a Paolo VI in occasione della sua elezione al soglio pontificio nel 1963. L’opera, di scuola brasiliana, e risalente al sec. XVIII, rappresenta Nostra Signora di Montserrat ed è dipinta in oro con policromia originale e maccatura in argento.

Giovedì 5 aprile. Giovedì Santo: Messa nella Cena del Signore

I grandi misteri della nostra redenzione sono celebrati dalla Messa vespertina del giovedì "nella Cena del Signore" fino ai vespri della domenica di Pasqua. Triduo pasquale non significa tre giorni di preparazione alla Pasqua, ma equivale a Pasqua celebrata in tre giorni, la Pasqua nella sua totalità, quale passaggio dalla passione e morte alla sepoltura, fino alla risurrezione. Si tratta di un unico mistero celebrato in tre momenti, nello spazio di tre giorni.

Il Triduo pasquale si apre con la celebrazione Eucaristica della sera, così come la cena del Signore segnò l’inizio della Passione. Mentre Gesù si avvia alla donazione della sua vita in sacrificio espiatorio per la salvezza del mondo, stabilisce l’Eucaristia quale ripresentazione nel tempo del suo atto sacrificale e del mistero della salvezza. L’Eucaristia, espressione mirabile della carità del Cuore di Cristo, suggerisce una risposta di amore riconoscente, mediante l’adorazione del SS. Sacramento e l’esercizio del servizio ai fratelli.

- Il Santo Padre compirà il gesto della lavanda dei piedi a 12 sacerdoti della Diocesi di Roma. Con questo gesto viene riproposto il gesto stesso di Gesù agli apostoli, rivelazione del mistero di Dio e segno di donazione totale della vita.

- La Santa Messa sarà concelebrata dai Signori Cardinali, dai Vescovi e da alcuni Sacerdoti.

- È consuetudine che le offerte raccolte nel corso della Messa vengano devolute per prestare aiuto a qualche realtà bisognosa. Per quest’anno le offerte saranno devolute per l’assistenza umanitaria ai profughi siriani.

- Il Santo Padre siede alla cattedra papale: quella della Basilica di San Giovanni in Laterano è la cattedra propria del Vescovo di Roma.

- Il Santo Padre distribuisce la Santa Comunione, come è consuetudine, ad alcuni membri del Corpo Diplomatico.

- Al termine della celebrazione si svolge la breve processione con la reposizione del SS. Sacramento all’altare della Cappella di San Francesco.

- Il servizio è prestato dagli studenti del Seminario Romano Maggiore.

Venerdì 6 aprile. Venerdì Santo: Celebrazione della Passione del Signore

Il venerdì santo è il giorno della Passione e Morte del Signore e del digiuno, quale segno esteriore della nostra partecipazione al suo sacrificio. Il venerdì non si celebra l’Eucaristia. Ma è prevista un’azione pomeridiana per commemorare la Passione e Morte del Signore. Cristo appare come il servo di Dio, predetto dai profeti, l’agnello che si sacrifica per la salvezza di tutti. La Croce è l’elemento che domina tutta la celebrazione: illuminata dai raggi della risurrezione, si presenta come trono di gloria e strumento di vittoria; perciò è presentata all’adorazione dei fedeli.

- All’inizio della celebrazione il Santo Padre si inginocchia alcuni minuti davanti all’altare pregando in silenzio, in segno di adorazione e di richiesta di perdono e di penitenza.

- Il racconto della Passione è cantato da tre diaconi con il concorso della Cappella Sistina.

- L’omelia è tenuta da Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap., Predicatore della Casa Pontificia.

- Il Santo Padre ostende la Croce, presentandola all’adorazione dei fedeli, e poi la bacia togliendo la casula e le scarpe, sempre in segno di penitenza.

- La sede papale, come già avvenuto in altre occasioni, è collocata di fronte alla statua di San Pietro, nella navata centrale della Basilica.

- I Cardinali diaconi che assistono il Santo Padre sono: Francesco Coccopalmerio e Giuseppe Bertello.

- Il Santo Padre distribuirà la Santa Comunione ai Signori Cardinali.

- Le luci soffuse della Basilica sono il segno del clima penitenziale della celebrazione.

- Il servizio liturgico è svolto da alcuni studenti Passionisti e del Pontificio Collegio Nepomuceno. 

Venerdì 6 aprile. Venerdì Santo: Via Crucis al Colosseo

- I testi della Via Crucis sono stati preparati dai coniugi Danilo e Anna Maria Zanzucchi, del Movimento dei Focolari e iniziatori del Movimento "Famiglie Nuove". Le immagini del libretto ad uso dei fedeli riproducono le formelle della Via Crucis, realizzate dal Prof. Benedetto Pietrogrande nel 2009 e collocate nella cappella del Centro del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa.

- Le torce accanto alla Croce sono portate da due giovani della Diocesi di Roma; la Croce viene portata, oltre che dal Card. Agostino Vallini, da due frati francescani della Custodia di Terra Santa e da alcune famiglie provenienti dall’Italia, dall’America Latina, dall’Africa, dall’Irlanda.

Sabato 7 aprile. Veglia Pasquale

La Veglia pasquale è la grande e santissima notte dell’anno, la celebrazione più antica, più importante e più ricca di contenuto. Si veglia per indicare che viviamo in attesa della venuta del Signore, nella speranza che si compia il nuovo e definitivo passaggio segnato dall’eternità. Nella Veglia si esprime il nostro passaggio dalla morte e dal peccato alla vita nuova in Cristo.

Al centro dei riti iniziali si trova il cero, simbolo di Cristo risorto; alla sua luce si ascolta il solenne annunzio della Pasqua (il canto dell’Exultet) e la parola di Dio in cui è rievocata la storia della salvezza, dalla creazione alla risurrezione di Cristo; segue la prima partecipazione alla Pasqua mediante il Battesimo e la rinnovazione delle promesse battesimali, con la professione di fede e la preghiera universale o dei fedeli; infine si celebra l’Eucaristia, in cui l’agnello pasquale, risorto da morte, si fa cibo per noi perché viviamo di Lui e per Lui nella logica della santità.

La Celebrazione Eucaristica della Veglia è il culmine del Triduo, anzi dell’intero anno liturgico, la sorgente della gioia pasquale. La Messa della domenica detta di Risurrezione non è che il prolungamento della Celebrazione Eucaristica della notte.

- Il Santo Padre amministra il Battesimo, la Cresima e la Prima Comunione a 8 neofiti, provenienti da: Italia, Albania, Slovacchia, Camerun, Germania, Turkmenistan, Stati Uniti. I catecumeni ricevono la Santa Comunione sotto le due specie del pane e del vino, Corpo e Sangue del Signore.

- La Santa Messa sarà concelebrata dai Signori Cardinali.

- La celebrazione si apre nell’atrio antistante la basilica, dove avviene il rito della benedizione del fuoco e della preparazione del cero pasquale, donato come di consueto dalla Comunità Neo Catecumenale di Roma.

- In Basilica il passaggio dal buio alla luce simboleggia l’ingresso della Luce che è Cristo, Via, Verità e Vita, nel mondo tenebroso del peccato, della solitudine e della morte.

- La collocazione del fonte battesimale al centro ai piedi della Confessione con accanto il Cero pasquale, intende anche sottolineare l’importanza simbolica del fonte battesimale, nella liturgia della Veglia di Pasqua.

- Il servizio liturgico è svolto dagli studenti del Seminario Internazionale San Vitaliano e del Collegio San Norberto.

Domenica 8 aprile. Pasqua di Risurrezione

- La Celebrazione si apre con il rito del "Resurrexit", che prevede l’apertura dell’immagine del Risorto. Si tratta di un’icona realizzata prestando la debita attenzione al prototipo medioevale. La nuova icona, come quella antica, è costituita dall’immagine dipinta del Salvatore, seduto in trono, con due sportelli laterali.

- Questo rito, anticamente, era compiuto prima della Celebrazione Eucaristica, nella Basilica Lateranense, da cui il Papa procedeva processionalmente per recarsi in Santa Maria Maggiore dove celebrava la Messa.

- Come è consuetudine la Santa Messa non sarà concelebrata.

- L’addobbo floreale, come di consueto, è offerto dai fiorai olandesi.

- Il Santo Padre, inoltre, compie il rito dell’aspersione con l’acqua benedetta a ricordo del Battesimo come atto penitenziale che introduce alla celebrazione dei Santi Misteri del Signore.

- Il Santo Padre non tiene l’omelia, in quanto alla Messa seguirà la benedizione "Urbi et Orbi" dalla loggia centrale della Basilica, con l’augurio pasquale. Fanno assistenza al Papa i Cardinali diaconi Jean-Louis Tauran (Cardinale protodiacono) e Raymond Leo Burke.

- La proclamazione del Vangelo avverrà in latino e in greco per sottolineare la universalità della celebrazione pasquale.

- Il servizio liturgico è svolto dagli studenti del Seminario Teologico dell’Opera Don Guanella.

Mons. Guido Marini
Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie

[00426-01.01]

[B0181-XX.02]