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CONFERENZA STAMPA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA: PRESENTAZIONE DELLA XX ASSEMBLEA PLENARIA E DEL XXX ANNIVERSARIO DELLA FAMILIARIS CONSORTIO E DELLA CREAZIONE DEL DICASTERO, 25.11.2011


CONFERENZA STAMPA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA: PRESENTAZIONE DELLA XX ASSEMBLEA PLENARIA E DEL XXX ANNIVERSARIO DELLA FAMILIARIS CONSORTIO E DELLA CREAZIONE DEL DICASTERO

INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. ENNIO ANTONELLI

INTERVENTO DI S.E. MONS. JEAN LAFFITTE

INTERVENTO DI MONS. CARLOS SIMÓN VÁZQUEZ

INTERVENTO DI P. GIANFRANCO GRIECO, O.F.M. CONV.

INTERVENTO DEI SIGNORI ALFONSO E FRANCESCA COLZANI

Questa mattina, alle ore 11.30 nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si tiene la conferenza stampa per la presentazione dell’Assemblea Plenaria (29 novembre - 1° dicembre 2011) del Pontificio Consiglio per la Famiglia in occasione del duplice XXX anniversario della Familiaris consortio (22 novembre 2011) e della creazione dello stesso Pontificio Consiglio (13 maggio 1981). Nel corso della Conferenza stampa si fa anche il punto sul VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012.

Intervengono : l’Em.mo Card. Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia; S.E. Mons. Jean Laffitte, Segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia; il Rev.mo Mons. Carlos Simón Vázquez, Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio; il Rev.do P. Gianfranco Grieco, O.F.M. Conv., Capo Ufficio del medesimo Pontificio Consiglio; i Signori Alfonso e Francesca Colzani, responsabili del servizio per la famiglia dell’Arcidiocesi di Milano.
Pubblichiamo di seguito i testi dei loro interventi:

INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. ENNIO ANTONELLI

La XX Assemblea Plenaria del nostro Dicastero intende celebrare il duplice XXX anniversario del Pontificio Consiglio per la Famiglia e dell’Esortazione Apostolica Familiaris consortio, ambedue frutto della sollecitudine per la famiglia del Beato Giovanni Paolo II. Per questo il primo atto dell’Assemblea sarà la Santa Messa sul Suo altare nella Basilica vaticana: un gesto di convinta e commossa gratitudine.
In questo mio intervento vorrei fare qualche sottolineatura sul momento presente sia del Pontificio Consiglio per la Famiglia che della Familiaris consortio.

Riguardo al Dicastero, vorrei ricordare il nostro attuale impegno a intensificare la comunicazione e la partecipazione attiva di tutte le componenti: presidenza, officiali, Consiglio di presidenza, coppie di sposi membri, consultori (in tutto più di cento persone). In questa prospettiva si collocano, oltre le assemblee plenarie, le consultazioni a domicilio (ad esempio due recenti sul Vademecum), l’invio di informazioni sul proprio paese tre volte all’anno, le due tavole rotonde che caratterizzano i lavori di questa assemblea con ben quattordici interventi da diverse aree geografiche e culturali.

Riguardo alla Familiaris consortio vorrei segnalare alcuni temi in essa presenti e oggi più attuali che mai.

a) La centralità della famiglia nella nuova evangelizzazione e quindi nella pastorale parrocchiale e diocesana.

b) La vocazione dei coniugi all’amore, inteso come dono di sé e come comunione, in cui si integrano il desiderio di felicità e l’attrazione sessuale, con la possibilità di ottenere una gioia più vera e più grande (risposta a quanti accusano la Chiesa di avere una visione negativa sulla sessualità).

c) La pedagogia della tensione alla santità e del cammino progressivo di conversione con umiltà e fiducia nella misericordia divina: pedagogia che mette in primo piano i significati, i valori, la spiritualità e mette in secondo piano le norme e i divieti morali; ovviamente senza tacerli e tanto meno negarli (Verità e misericordia; non gradualità della legge, ma legge della gradualità).

d) La vocazione missionaria della famiglia a vivere, irradiare, manifestare nel mondo l’amore e la presenza di Cristo; a riflettere, come un’immagine, la bellezza della divina comunione trinitaria; a diventare un grande segno di credibilità del vangelo, mediante il servizio reciproco, la procreazione generosa e responsabile, la cura e l’educazione dei figli, l’impegno sul lavoro, l’attenzione ai poveri e bisognosi, la preghiera in casa, la partecipazione alla messa e alle attività ecclesiali, l’impegno nella società civile.

e) La pastorale delle famiglie per le famiglie, specialmente nell’educazione degli adolescenti e dei giovani, nella preparazione al matrimonio, nella formazione dei coniugi e dei genitori, nella vicinanza alle situazioni difficili e alle convivenze irregolari.

[01679-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI S.E. MONS. JEAN LAFFITTE

L’Esortazione Apostolica post-sinodale Familiaris consortio

L'Esortazione Apostolica post-sinodale Familiaris consortio è senza dubbio il documento sulla famiglia che ha avuto l’impatto maggiore insieme alla Gaudium et spes. Il testo sottolineava la necessità di aiutare la società degli uomini a riscoprire i veri valori della famiglia in un tempo di crisi morale. Metteva in evidenza (Prima parte) le luci e le ombre della famiglia (siamo nel 1981): di fronte ad una coscienza più viva della libertà personale e una maggiore attenzione alla qualità delle relazioni interpersonali nel matrimonio, alla promozione della dignità della donna, segni a volte ambigui ma in sé positivi, le ombre rappresentano una vera minaccia per la famiglia: il Papa cita, tra altri segni preoccupanti: le difficoltà concrete a trasmettere i valori, il numero crescente dei divorzi, la piaga dell’aborto, l’instaurarsi di una vera e propria mentalità contraccettiva.

La seconda parte era dedicata al disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia. Giovanni Paolo II contempla nella famiglia una comunione di persone, per poi metterne in rilievo le finalità: il servizio della vita, cioè la trasmissione della vita e l'educazione dei figli. Era impossibile per Giovanni Paolo II di considerare la famiglia in modo disgiunto dall'amore coniugale. Sembra una cosa ovvia, ma nei fatti, le legislazioni rendono oggi giuridicamente legittimi modelli alternativi di famiglia che la separano dalla sua radice più profonda, e cioè l'amore di un uomo e di una donna legati da un’unione indissolubile.

Nella Familiaris consortio, è adempiendo alle missioni che le sono proprie che la famiglia esercita il suo ruolo di cemento della società, al cui sviluppo partecipa. Il concetto al cuore del pensiero del Papa è quello di comunione di persone, espressione certamente di natura filosofica, che sarà ripresa in seguito teologicamente nel quarto paragrafo.

Tuttavia, una tale comunione arriva a pienezza solo se si apre a una comunione d’altro tipo: sarà tutta la Parte spirituale dell’esortazione a dettagliare il ruolo della famiglia nel mistero della Chiesa.

Una delle originalità della Familaris consortio sta nell’aver fatto dell’istituzione familiare il luogo di una riflessione fondamentale sulla società. La famiglia partecipa al suo sviluppo, e per questa ragione non può essere snaturata: essa ha vocazione ad arricchire la società della sua esperienza dei legami di comunione e solidarietà che la rendono adatta a formare un nuovo ordine mondiale (n. 48).

Infine, nell’ultima parte, il testo forniva le basi di una vera pastorale familiare, prima di esaminare una serie di questioni specifiche: matrimoni civili, separazioni, divorzi, divorziati risposati.

In molti aspetti la Familaris consortio (FC) è stato un testo profetico.

Occorre porre l’accento su alcuni elementi già messi in evidenza dall’esortazione pastorale FC.

Primo elemento: l’elemento fondamentale è senza dubbio la perdita della speranza umana e poi cristiana nell’amore umano, perdita espressa dalla banalizzazione dell’esperienza più fondamentale dei rapporti affettivi. Quando due giovani si uniscono, non è più necessariamente sulla base di un’alleanza formalizzata e di un progetto di vita. I giovani non distinguono bene la differenza tra un matrimonio per sempre, vale a dire fino alla morte, e un matrimonio per il più lungo tempo possibile.

Il secondo elemento riguarda l’apertura alla vita insita nell’unione profonda che gli sposi sono chiamati a vivere e l’espressione matura dei gesti che consentono agli sposi di vivere intensamente la comunione delle loro persone in un mutuo dono totale. Solleva una questione di grande consistenza antropologica: l’uso del proprio corpo e del corpo dell’altro, attraverso un’unione che sia davvero un dono autentico, non si improvvisa, è frutto di una educazione al rispetto di sé e al rispetto dell’altro.

Il terzo elemento concerne il progetto familiare che necessita di essere maturato. In modo generale, il progetto familiare non appartiene solo alla privacy, ma presuppone una certa visione della società nella quale il nucleo familiare è destinato a prendere forma e a crescere.

Tutte queste difficoltà erano state identificate bene dalla FC. Con ciò, FC non intendeva trascurare il senso essenziale della pastorale coniugale familiare, cioè il sacramento del matrimonio che la Chiesa ha missione di conferire nella migliore condizione spirituale possibile. Dobbiamo riconoscere che oggi, anche in una prospettiva specificamente cristiana, incontriamo nuove difficoltà: il progetto di sposarsi in Chiesa spesso non è più integrato in una vita di fede attiva; e con questo viene a mancare la consapevolezza della santità del matrimonio cristiano. Capiamo perché oggi più che mai la pastorale coniugale e familiare esiga una preparazione seria e approfondita.

È utile ricordare alcuni punti di insistenza della FC che valgono oggi. Allora nel 1981 il Papa parlava della famiglia come di un settore prioritario della pastorale. Nel 1995 userà parole ancora più forti dicendo che la famiglia non è un’opzione della pastorale, ma la sua dimensione più fondamentale.

Il contesto ecclesiale e quello sociale sono talmente diversi da un paese all’altro, da una diocesi all’altra, che esistono infinite soluzioni e proposte pastorali a sostegno del matrimonio e della famiglia. Possiamo riprendere la distinzione tra paesi di tradizione cristiana viva e paesi cristiani dall’avanzata secolarizzazione. Nei primi troviamo un servizio pastorale elaborato. I fidanzati, seguiti da un sacerdote che li incontra regolarmente, hanno la possibilità di partecipare ai corsi di preparazione al matrimonio cristiano. In un contesto così favorevole, si possono strutturare gli insegnamenti in modo ricco e sostanziale ed anche offrire ai fidanzati e alle giovani coppie la possibilità di incontrarsi in occasione di eventi speciali.

Nei paesi di tradizione cristiana in via di secolarizzazione, la Chiesa incontra difficoltà ad essere presente in tutte le regioni. I sacerdoti sono pochi e non tutti hanno una disponibilità a preparare i fidanzati. I pastori sono sempre più consapevoli della necessità di ripensare la pastorale familiare in modo che offra alle future coppie o alle coppie recentemente sposate la possibilità di vivere il loro progetto di fondare una famiglia in modo autenticamente cristiano e spiritualmente fecondo.

È in questo contesto che il Pontificio Consiglio per la Famiglia è stato invitato a riflettere su un documento di natura pastorale, per la preparazione al matrimonio e per l’accompagnamento delle famiglie, riprendendo l’ormai classica distinzione tra preparazione remota, prossima e immediata al sacramento. La prima concerne ovviamente l’educazione all’amore. La preparazione prossima riguarda più specificamente il tempo del fidanzamento. Quando i fidanzati desiderano passare alla realizzazione concreta del loro progetto si sta aprendo per loro un tempo di preparazione immediata, nel quale è legittimo per loro ricevere dalla Chiesa una proposta consistente.

Il fidanzamento è il tempo oggettivamente e essenzialmente diverso dall’unione coniugale, dal momento che questo tempo di preparazione non prevede ancora di mettere in comune le rispettive esistenze. Sono personalmente convinto che la maggioranza dei giovani è in grado di capire una tale differenza e di cogliere la ricchezza specifica dei due diversi momenti: quello della promessa e quello della realizzazione. Ovviamente, se nessuno li introduce a tale mistero, ad essi non rimarrà altra scelta che seguire i comportamenti propri della cultura dominante.

Ai battezzati non praticanti potrebbe essere proposto un percorso breve di formazione sistematica includente ad esempio un’iniziazione alla lettura della Parola di Dio, una trasmissione dei fondamenti più elementari della fede cristiana, un’iniziazione alla vita sacramentale insistendo in particolare sui sacramenti del matrimonio, dell’eucaristia e della riconciliazione.

[01680-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI MONS. CARLOS SIMÓN VÁZQUEZ

La XX Assemblea Plenaria del Dicastero
(29 novembre - 1° dicembre 2011)

Abbiamo trascorso 30 anni al servizio del Santo Padre e della Chiesa, dedicandoci con entusiasmo al campo della famiglia e della vita. È il momento opportuno per rivolgere il nostro pensiero riconoscente a coloro che hanno dedicato le loro energie a questa fondamentale attività pastorale della Chiesa ed è anche il momento di riflettere su quanto stiamo attuando oggi e quanto occorre progettare per il prossimo futuro. È necessaria un’azione mirata a rendere ogni giorno più fruttuoso il nostro servizio alla Santa Sede e a tutte le famiglie del mondo, in spirito di comunione con i Vescovi e i responsabili della pastorale familiare presenti nei diversi Paesi.

Il primo atto della Plenaria inizierà con la Solenne Concelebrazione Eucaristica all’Altare del Beato Giovanni Paolo II (Basilica di San Pietro), presieduta da S.E. Mons. Giovanni Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. Vogliamo rendere un omaggio del tutto particolare al Papa che più volte si autodefinì come il Papa delle famiglie. Pregheremo in quel luogo affinché il Beato interceda presso il Signore per tutte le famiglie del mondo.
I lavori del primo giorno, il 29 novembre, cominceranno con l’intervento del nostro Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, Sua Em.za il Card. Ennio Antonelli, sul tema "A 30 anni dalla Familiaris consortio: memoria, attualità e profezia". S.E. Mons. Jean Laffitte analizzerà poi "L’insegnamento della Chiesa sulla famiglia dalla Familiaris consortio ad oggi" ed il sottoscritto descriverà l’attività del Dicastero in questi trent’anni.
Seguirà la lectio magistralis di Sua Em.za il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo emerito di Milano, improntata su "La famiglia comunità salvata e comunità salvante per la Nuova Evangelizzazione".
Nel pomeriggio si terrà una tavola rotonda intitolata: "la ricezione della Familiaris consortio nelle esperienze delle chiese locali: bilanci e prospettive con speciale attenzione alla famiglia cristiana come soggetto di evangelizzazione" presieduta da Sua Ecc. Mons. Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio dei Laici. Colombia, Canada, Spagna, India, Israele, Nigeria e Australia saranno i rappresentanti dei cinque continenti.

Il secondo giorno, 30 novembre, dopo la celebrazione della Santa Messa presieduta da Sua Em.za il Card. Sean Patrick O’Malley, Arcivescovo di Boston, i lavori avranno inizio con l’intervento del Dott. Michael M. Waldstein su "La Familiaris consortio e l’attuale cambiamento culturale e sociale".
Un argomento dal più forte taglio sociale e politico, riferito alle nuove sfide alla famiglia soprattutto in campo legislativo, sarà trattato dall’Onorevole Anna Zaborska, della Repubblica Slovacca, Parlamentare europeo.
Nel pomeriggio del secondo giorno una tavola rotonda guidata da S. Em. il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, sarà dedicata a valutare il momento culturale e sociale della famiglia oggi nel suo aspetto antropologico, legislativo e politico, sempre considerando i cinque continenti. Rappresentanti della Spagna, degli Stati Uniti, del Cile, delle Filippine, del Libano, dell’Uganda e dell’Australia prenderanno la parola in questo giorno. Un particolare cenno si terrà sulla sfida educativa e legislativa nelle diverse aree geografiche.

L’ultimo giorno, giovedì 1° dicembre, inizierà con la Santa Messa presieduta da Sua Em.za il Card. André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi. Questa sessione dei lavori sarà incentrata sulla presentazione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Tale intervento sarà curato dalla Delegazione ufficiale, composta da Sua Em.za il Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, dal Vescovo delegato dell’organizzazione, S.E. Mons. Erminio De Scalzi, Ausiliare di Milano, come pure dal segretario generale, Don Luca Violoni, e dalla coppia responsabile del servizio per la famiglia dell’Arcidiocesi ambrosiana, i signori Alfonso e Francesca Colzani.
Al termine della mattinata è prevista l’Udienza con il Santo Padre Benedetto XVI, mentre nel pomeriggio si individueranno le conclusioni e le risposte alle domande formulate all’inizio dell’Assemblea Plenaria in dialogo tra i diversi componenti del Pontificio Consiglio.
Dopo i lavori, ci trasferiremo alla Casina Pio IV nei giardini vaticani per partecipare a un momento del tutto particolare: celebrare festosamente in famiglia questo trentesimo anniversario. Verrà proiettato un video commemorativo che in pochi minuti mostrerà gli eventi più toccanti e importanti di questi 30 anni. Offriranno quindi la loro testimonianza alcune coppie che dal momento fondazionale ci hanno accompagnato durante questi anni, come i coniugi Meyer della Francia, i coniugi Zanzucchi dell’Italia, il Dott. Alberto Friso e la Signora Anna Friso, Membri del Pontificio Consiglio che hanno curato specialmente la preparazione di tutti gli Incontri Mondiali delle famiglie col Santo Padre sino ai nostri giorni. Ci sarà pure la testimonianza del già Sotto-Segretario e poi Segretario del Pontificio Consiglio, S. Ecc. Mons. Francisco Gil Hellín, ora Arcivescovo di Burgos in Spagna. Diversi momenti musicali si intrecceranno durante la serata, per concludere la festa con un’agape fraterna assieme ad alcuni illustri ospiti che hanno sostenuto durante questi anni con il loro lavoro la missione del Pontificio Consiglio al servizio del Vangelo della famiglia e della vita.

[01681-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI P. GIANFRANCO GRIECO, O.F.M. CONV.

Al XXX della Familiaris consortio abbiamo dedicato il numero speciale di Familia et Vita, rivista quadrimestrale del Pontificio Consiglio per la Famiglia (Anno XVI, numero 2-3/2011). Abbiamo voluto ripercorrere questi 30 anni rileggendo le indicazioni proposte e il cammino compiuto nel segno della fedeltà alla consegna di questa importante Esortazione apostolica di Giovanni Paolo II.

Ventinove i contributi: 5 cardinali; 10 tra arcivescovi e vescovi; 8 tra prelati, sacerdoti e religiosi teologi e studiosi di morale e di etica; 6 laici (due uomini e quattro donne). Tutti esperti e studiosi delle tematiche contenute nella Familiaris consortio.

Siamo partiti dalle luci e dalle ombre della famiglia oggi (Parte I) del Card. Antonio Cañizares Llovera, attento studioso del ‘pianeta famiglia’ in Spagna e negli altri Paesi europei per soffermarci su Il disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia (Parte II) del teologo tedesco Karl Hillenbrand, vicario generale della diocesi di Würzburg. Ampio spazio abbiamo dato alla Parte III su I compiti della famiglia cristiana. Tematiche ed autori parlano da sé e non hanno bisogno di presentazione: La formazione di una comunità di persone (Francisco Gil Hellín); La donna, l’uomo, il bambino, gli anziani (Zygmunt Zimowski); Trasmissione della vita. Cooperatori dell’amore di Dio creatore del teologo francescano conventuale Edoardo Scognamiglio; La Chiesa a servizio della vita del cardinale Elio Sgreccia, da oltre cinquant’anni attento analista e studioso a livello mondiale dei temi della famiglia e della vita; Nella visione integrale dell’uomo e della sua vocazione della prof.ssa Maria Luisa Di Pietro; La Chiesa madre e maestra per i coniugi in difficoltà del prof. francese Tony Anatrella; L’itinerario morale degli sposi del teologo moralista carmelitano scalzo olandese Bonifacius Honing; Un dovere impossibile? La famiglia di fronte alla sfida educativa dello studioso Livio Melina, preside del Pontificio Istituto "Giovanni Paolo II" per studi su matrimonio e famiglia della Pontificia Università Lateranense; Educare ai valori essenziali della vita umana di S.E. Mons. Ignacio Carrasco de Paula; Quando lo stato abbandona la famiglia, di Maria Rita Munizzi; La missione educativa e il sacramento del matrimonio del teologo Franco Giulio Brambilla, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Milano, Preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Incaricato per l’organizzazione del Congresso teologico pastorale di Milano 2011; La prima esperienza di Chiesa del teologo noto in tutto il mondo Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto; Rapporti della famiglia con altre forze educative del vescovo spagnolo Juan Antonio Reig Pla, da anni vigile studioso delle problematiche famigliari in Spagna e negli altri Paesi di lingua spagnola; Il matrimonio e la sua partecipazione allo sviluppo della società del vescovo teologo cileno Fernando Chomali; La famiglia: prima e vitale cellula della società di Marina Casini, dell’Istituto di bioetica dell’Università del Sacro Cuore di Roma; Il ruolo della famiglia nella società e nella vita politica tra sfide e cambiamenti del cardinale Crescenzio Sepe, attento e dinamico pastore della chiesa di Napoli, attraversata in questi anni da problemi socio-politici e religiosi di notevole portata che attendono dalla società civile e dalle forze sociali del territorio soluzioni degne della "civiltà dell’amore" per usare un termine caro a Papa Paolo VI e al porporato partenopeo; La società al servizio della famiglia del Vescovo Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; Un mandato ancora da assolvere del dottor Francesco Belletti; e Quattro consegne che si scontrano con la cultura dominante del professor Sergio Belardinelli dell’Università di Bologna; La Carta dei diritti della famiglia di Carlos Simón Vázques, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia; Per un nuovo ordine internazionale dell’on.le honduregna Martha Lorena Alvarado De Casco.

Infine, le ultime tematiche di questa Parte III dell’Esortazione apostolica: La partecipazione della famiglia alla vita e alla missione della Chiesa, del cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano e La vocazione missionaria della Chiesa e della famiglia cristiana del cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

Tre i temi della Parte IV che affronta La pastorale familiare: tempi, strutture, operatori e situazioni. I contributi sono del vescovo Jean Laffitte, segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che si sofferma su Il matrimonio: preparazione, celebrazione, pastorale post-matrimoniale; del vescovo brasiliano João Carlos Petrini, studioso appassionato dei temi che riguardano il matrimonio e la famiglia nel contesto latino-americano, che analizza Le strutture e gli operatori della pastorale familiare; e del padre Gianfranco Grieco he si sofferma su un tema che brucia: La pastorale familiare nei casi difficili. Inoltre il presbitero Paolo Gentili, direttore dell’ufficio nazionale Cei per la pastorale della famiglia ritorna da par suo sul tema: Persone separate, divorziati risposati e comunità ecclesiale.
Tutti questi contributi verranno raccolti in un volume edito della Libreria Editrice Vaticana (2012).
Ai due eventi: XXX anniversario della Familiaris consortio e della creazione del Pontificio Consiglio per la Famiglia dedichiamo anche i lavori della XX Assemblea plenaria ( 29 novembre - 1° dicembre 2011). Anche questi contributi verranno raccolti nel 1° numero di Familia et Vita 2012.
Rileggere questi saggi vuol dire ripercorre trent’anni di studi, di ricerche e di commenti sulla Familiaris consortio che offriamo come documento e come dono ai nostri lettori .

Ed ora una parola sulle catechesi preparatorie al grande evento di Milano. Abbiamo raccolto in un cofanetto le catechesi in lingua italiana, francese, inglese, tedesca, spagnola, portoghese, polacca e ungherese. È in cantiere anche l’edizione in lingua cinese. Il cofanetto verrà consegnato a Benedetto XVI dal Cardinale Presidente nell’udienza di giovedì 1° dicembre. Alcune conferenze episcopali come Spagna, Polonia e Portogallo oltre alla edizione della Libreria Editrice Vaticana, hanno stampato una loro edizione. Le catechesi sono state tradotte sia in arabo che in lingua romena. Alcuni Nunzi Apostolici dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia – a nome dei Presidenti delle Conferenze Episcopali – hanno chiesto il permesso di poter stampare in loco la loro edizioni.

Per quanto riguarda i lavori della prossima assemblea plenaria, essi saranno seguiti e raccontati attraverso il sito internet del dicastero www.familia.va.
Alla fine di ogni giornata saranno resi disponibili i testi delle relazioni e delle tavole rotonde, i video dei principali interventi, alcune interviste a caldo dei membri e dei consultori. La cronaca degli eventi sarà infine distribuita mediante la newsletter elettronica che il dicastero inaugura per l’occasione.

[01682-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DEI SIGNORI ALFONSO E FRANCESCA COLZANI

VII Incontro Mondiale delle Famiglie
(Milano, 30 maggio - 3 giugno 2012)

La preparazione in Diocesi di Milano
La diocesi di Milano vive con particolare intensità la preparazione al VII Incontro Mondiale delle Famiglie. L’Arcivescovo ha dedicato la sua lettera pastorale alla famiglia. L’intero anno pastorale sarà dedicato a riflettere sui temi della famiglia in rapporto al lavoro e alla festa. È stata predisposta un’agenda pastorale che prevede di dedicare ai temi dell’IMF sia i consueti appuntamenti pastorali annuali (giornata della famiglia e della vita, incontro diocesano fidanzati, gli itinerari di catechesi nelle parrocchie e nelle diverse realtà pastorali… ) sia nuove occasioni (open day aziendale, feste cittadine della famiglia).
Anche la capillare rete territoriale della pastorale familiare (oltre 1000 parrocchie e 73 decanati) si sta mobilitando creativamente attorno alle catechesi e a tante altre occasioni (convegni, rassegne di film, cicli di incontri su tematiche familiari) affinché l’IMF sia realmente vissuto come un evento di Chiesa.

Le attività della Fondazione Family 2012
La Fondazione Family 2012 ha predisposto le modalità logistiche per disciplinare le iscrizioni, organizzare l’ospitalità e l’azione dei volontari (modulistica disponibile sul sito http://www.family2012.com/).
Sempre la Fondazione sta curando molti materiali multimediali di corredo alle Catechesi, indirizzati a comunicare il loro messaggio a platee differenziate di interlocutori. È in uscita nelle librerie dal 2 dicembre 2011 il primo volume di "In Famiglia - Strumenti interattivi per le Catechesi del VII Incontro Mondiale delle famiglie", testo realizzato come approfondimento delle dieci catechesi preparatorie al VII Incontro mondiale delle famiglie.

Come si può partecipare
È partita anche la macchina organizzativa dell’accoglienza. Questa rappresenta una seconda sfida per Milano – che una tradizionale immagine vuole col ‘cuore in mano’, generosa. Assume qui particolare rilevanza il ruolo dei volontari. Fino a oggi se ne sono iscritti circa 400, ma se attendono oltre 5000.

Organizzazione dell’IMF: a che punto siamo?
È ormai definitivo il programma del Convegno teologico pastorale, anche nei suoi 25 appuntamenti pomeridiani, che saranno dislocati in diverse sedi milanesi e delle città lombarde più vicine.
È stata individuata la sede della Festa delle testimonianze e della S. Messa col Papa (Parco Nord e aeroporto di Bresso).

Sfide per la diocesi di Milano
La nostra Diocesi si sente particolarmente sfidata dall’evento così come dai temi del lavoro e della festa. Da una parte il fatto di essere ospitante l’IMF chiede di verificare le disponibilità all’accoglienza e di accrescere la sensibilità nelle comunità cristiane per far posto a chi verrà per l’evento. Dall’altra i temi risultano particolarmente significativi anche per la tradizionale operosità della sua popolazione. Per questo coglie come occasione particolarmente preziosa l’opportunità di riflettere su questi temi al fine di ricalibrare una sapienza nel vivere il lavoro e i tempi della festa. Aprire spazi di confronto sulla tematica del lavoro significa oggi andare incontro a grosse questioni: da quelle dei ritmi talvolta estenuanti del lavoro, a quelle della mancanza di lavoro, dai temi legati al lavoro femminile, alle politiche di conciliazione famiglia-lavoro, a quelli sulla qualità delle relazioni sul luogo di lavoro…
Così anche mettere a fuoco la festa e il suo significato per il vivere umano fa prendere coscienza di una dimensione della vita che rischia di sfuggire di mano, quella dimensione dell’apertura al trascendente, al senso delle cose, alla relazione con Dio. La festa è sovente data per scontata e, alle prese con la fretta del vivere, si dilegua sotto i nostri occhi portandosi via la sua preziosità. Salvare la festa dall’invadenza pressante dei ritmi e delle preoccupazioni odierne significa difendere la dimensione degli affetti (anche verso Dio), goderne la bellezza ed esserne grati.
Il Servizio per la famiglia è impegnato in molti modi a propiziare occasioni di riflessione e approfondimento anche spirituale che hanno come obiettivo di offrire alle persone, alle coppie e alle famiglie quelle risorse interiori utili a ricalibrare secondo il vangelo le modalità concrete del vivere il lavoro e la festa, di abitare il mondo e di umanizzare il tempo.
Le famiglie rispondono con grande interesse, avvertono immediatamente che questi temi hanno a che fare direttamente con le difficoltà e le fatiche della vita quotidiana. Si mostrano desiderose di capire come migliorare la qualità sapienziale e pratica della loro vita.

[01683-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0702-XX.01]