L’UDIENZA GENERALE ● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
● SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE
● SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa si è soffermato sul suo recente Viaggio Apostolico in Croazia.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
Cari fratelli e sorelle!
Oggi vorrei parlarvi della Visita pastorale in Croazia, che ho compiuto sabato e domenica scorsi. Un viaggio apostolico breve, svoltosi interamente nella capitale Zagabria, eppure ricco di incontri e soprattutto di intenso spirito di fede, dal momento che i Croati sono un popolo profondamente cattolico. Rinnovo il mio più vivo ringraziamento al Cardinale Bozanić, Arcivescovo di Zagabria, a Mons. Srakić, Presidente della Conferenza Episcopale, e agli altri Vescovi della Croazia, come pure al Presidente della Repubblica, per la calorosa accoglienza che mi hanno riservato. La mia riconoscenza va a tutte le Autorità civili e a quanti hanno collaborato in diversi modi a tale evento, in modo speciale alle persone che hanno offerto per questa intenzione preghiere e sacrifici.
"Insieme in Cristo": questo è stato il motto della mia visita. Esso esprime innanzitutto l’esperienza di ritrovarsi tutti uniti nel nome di Cristo, l’esperienza dell’essere Chiesa, manifestata dal radunarsi del Popolo di Dio intorno al Successore di Pietro. Ma "Insieme in Cristo" aveva, in questo caso, un particolare riferimento alla famiglia: infatti, l’occasione principale della mia Visita era la Iª Giornata Nazionale delle famiglie cattoliche croate, culminata nella Concelebrazione eucaristica di domenica mattina, che ha visto la partecipazione, nell’area dell’Ippodromo di Zagabria, di un grande moltitudine di fedeli. E’ stato per me molto importante confermare nella fede soprattutto le famiglie, che il Concilio Vaticano II ha chiamato "chiese domestiche" (cfr Lumen gentium, 11). Il beato Giovanni Paolo II, il quale ha visitato ben tre volte la Croazia, ha dato grande risalto al ruolo della famiglia nella Chiesa; così, con questo viaggio, ho voluto dare continuità a questo aspetto del suo Magistero. Nell’Europa di oggi, le Nazioni di solida tradizione cristiana hanno una speciale responsabilità nel difendere e promuovere il valore della famiglia fondata sul matrimonio, che rimane comunque decisiva sia nel campo educativo sia in quello sociale. Questo messaggio aveva dunque una particolare rilevanza per la Croazia, che, ricca del suo patrimonio spirituale, etico e culturale, si appresta ad entrare nell’Unione Europea.
La Santa Messa è stata celebrata nel peculiare clima spirituale della novena di Pentecoste. Come in un grande "cenacolo" a cielo aperto, le famiglie croate si sono radunate in preghiera, invocando insieme il dono dello Spirito Santo. Questo mi ha dato modo di sottolineare il dono e l’impegno della comunione nella Chiesa, come pure di incoraggiare i coniugi nella loro missione. Ai nostri giorni, mentre purtroppo si constata il moltiplicarsi delle separazioni e dei divorzi, la fedeltà dei coniugi è diventata di per se stessa una testimonianza significativa dell’amore di Cristo, che permette di vivere il Matrimonio per quello che è, cioè l’unione di un uomo e di una donna che, con la grazia di Cristo, si amano e si aiutano per tutta la vita, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia. La prima educazione alla fede consiste proprio nella testimonianza di questa fedeltà al patto coniugale: da essa i figli apprendono senza parole che Dio è amore fedele, paziente, rispettoso e generoso. La fede nel Dio che è Amore si trasmette prima di tutto con la testimonianza di una fedeltà all’amore coniugale, che si traduce naturalmente in amore per i figli, frutto di questa unione. Ma questa fedeltà non è possibile senza la grazia di Dio, senza il sostegno della fede e dello Spirito Santo. Ecco perché la Vergine Maria non cessa di intercedere presso il suo Figlio affinché – come alle nozze di Cana – rinnovi continuamente ai coniugi il dono del "vino buono", cioè della sua Grazia, che permette di vivere in "una sola carne" nelle diverse età e situazioni della vita.
In questo contesto di grande attenzione alla famiglia, si è collocata molto bene la Veglia con i giovani, avvenuta la sera di sabato nella Piazza Jelačić, cuore della città di Zagabria. Là ho potuto incontrare la nuova generazione croata, e ho percepito tutta la forza della sua fede giovane, animata da un grande slancio verso la vita e il suo significato, verso il bene, verso la libertà, vale a dire verso Dio. E’ stato bello e commovente sentire questi giovani cantare con gioia ed entusiasmo, e poi, nel momento dell’ascolto e della preghiera, raccogliersi in profondo silenzio! A loro ho ripetuto la domanda che Gesù fece ai suoi primi discepoli: "Che cosa cercate?" (Gv 1,38), ma ho detto loro che Dio li cerca prima e più di quanto essi stessi cerchino Lui. E’ questa la gioia della fede: scoprire che Dio ci ama per primo! E’ una scoperta che ci mantiene sempre discepoli, e quindi sempre giovani nello spirito! Questo mistero, durante la Veglia, è stato vissuto nella preghiera di adorazione eucaristica: nel silenzio, il nostro essere "insieme in Cristo" ha trovato la sua pienezza. Così il mio invito a seguire Gesù è stato un’eco della Parola che Lui stesso rivolgeva al cuore dei giovani.
Un altro momento che possiamo dire di "cenacolo" è stata la Celebrazione dei Vespri nella Cattedrale, con i Vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i giovani in formazione nei Seminari e nei Noviziati. Anche qui, in modo particolare, abbiamo sperimentato il nostro essere "famiglia" come comunità ecclesiale. Nella Cattedrale di Zagabria si trova la monumentale tomba del beato Cardinale Alojzije Stepinac, Vescovo e Martire. Egli, in nome di Cristo, si oppose con coraggio prima ai soprusi del nazismo e del fascismo e, dopo, a quelli del regime comunista. Fu imprigionato e confinato nel villaggio natio. Creato Cardinale dal Papa Pio XII, morì nel 1960 per una malattia contratta in carcere. Alla luce della sua testimonianza, ho incoraggiato i Vescovi e i presbiteri nel loro ministero, esortandoli alla comunione e allo slancio apostolico; ho riproposto ai consacrati la bellezza e la radicalità della loro forma di vita; ho invitato i seminaristi, i novizi e le novizie a seguire con gioia Cristo che li ha chiamati per nome. Questo momento di preghiera, arricchito dalla presenza di tanti fratelli e sorelle che hanno dedicato la vita al Signore, è stato per me di grande conforto, e prego perché le famiglie croate siano sempre terreno fertile per la nascita di numerose e sante vocazioni al servizio del Regno di Dio.
Molto significativo è stato anche l’incontro con esponenti della società civile, del mondo politico, accademico, culturale ed imprenditoriale, con il Corpo Diplomatico e con i Leaders religiosi, radunati nel Teatro Nazionale di Zagabria. In quel contesto, ho avuto la gioia di rendere omaggio alla grande tradizione culturale croata, inseparabile dalla sua storia di fede e dalla presenza viva della Chiesa, promotrice lungo i secoli di molteplici istituzioni e soprattutto formatrice di illustri ricercatori della verità e del bene comune. Tra questi ho ricordato in particolare il gesuita Padre Ruđer Bošković, grande scienziato di cui ricorre quest’anno il terzo centenario della nascita. Ancora una volta è apparsa evidente a tutti noi la più profonda vocazione dell’Europa, che è quella di custodire e rinnovare un umanesimo che ha radici cristiane e che si può definire "cattolico", cioè universale ed integrale. Un umanesimo che pone al centro la coscienza dell’uomo, la sua apertura trascendente e al tempo stesso la sua realtà storica, capace di ispirare progetti politici diversificati ma convergenti alla costruzione di una democrazia sostanziale, fondata sui valori etici radicati nella stessa natura umana. Guardare all’Europa dal punto di vista di una Nazione di antica e solida tradizione cristiana, che della civiltà europea è parte integrante, mentre si appresta ad entrare nell’Unione politica, ha fatto sentire nuovamente l’urgenza della sfida che interpella oggi i popoli di questo Continente: quella, cioè – di non avere paura di Dio, del Dio di Gesù Cristo, che è Amore e Verità, e non toglie nulla alla libertà ma la restituisce a se stessa e le dona l’orizzonte di una speranza affidabile.
Cari amici, ogni volta che il Successore di Pietro compie un viaggio apostolico, tutto il corpo ecclesiale partecipa in qualche modo del dinamismo di comunione e di missione proprio del suo ministero. Ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato e sostenuto con la preghiera, ottenendo che la mia visita pastorale si svolgesse ottimamente. Ora, mentre ringraziamo il Signore per questo grande dono, chiediamo a Lui, per intercessione della Vergine Maria, Regina dei Croati, che quanto ho potuto seminare porti frutti abbondanti, per le famiglie croate, per l’intera Nazione e per tutta l’Europa.
[00877-01.01] [Testo originale: Italiano]
● SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Sintesi della catechesi in lingua francese
○ Sintesi della catechesi in lingua inglese
○ Sintesi della catechesi in lingua tedesca
○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola
○ Sintesi della catechesi in lingua portoghese
○ Sintesi della catechesi in lingua francese
Chers frères et sœurs, Ensemble dans le Christ, telle était la devise de la visite apostolique que je viens d’accomplir en Croatie. Lors de la messe pour la journée nationale des familles, j’ai rappelé la responsabilité de l’Europe à promouvoir et à défendre la famille, notamment dans les domaines éducatif et social. J’ai aussi voulu encourager les conjoints dans leur mission, soulignant combien leur fidélité est un témoignage éloquent de l’amour du Christ. Dans ce témoignage les enfants apprennent sans paroles que Dieu est amour fidèle, patient, respectueux et généreux. Mais cette fidélité n’est pas possible sans la grâce de Dieu, sans le soutien de la foi et de l’Esprit Saint. Aux jeunes rassemblés pour la veillée, j’ai répété la question de Jésus aux disciples : « Que cherchez-vous ? », tout en leur rappelant que Dieu nous cherche le premier. C’est cela la joie de la foi : découvrir que Dieu nous aime le premier. À la lumière du témoignage du Cardinal Alojzije Stepinac, j’ai aussi encouragé les Évêques et les prêtres dans leur ministère, les invitant à la communion et à un nouvel élan apostolique. Lors de la rencontre avec les Représentants de la société civile, j’ai rappelé la vocation fondamentale de l’Europe qui est de garder et de renouveler un humanisme qui a des racines chrétiennes, et qui est donc aussi universel et intégral. Chers amis, je vous invite à prier la Vierge Marie pour que ce voyage porte des fruits abondants !
Je salue les pèlerins francophones, particulièrement les Petites Sœurs de Jésus et le groupe de l’Aide à l’Église en détresse, ainsi que les pèlerins de France et de Suisse. Puissiez-vous découvrir la joie de la foi en vous laissant aimer par le Christ ! Bonne préparation à la fête de la Pentecôte !
[00878-03.01] [Texte original: Français]
○ Sintesi della catechesi in lingua inglese
Dear Brothers and Sisters,
My recent Pastoral Visit to Croatia celebrated the First National Day of Croatian Catholic Families with a joyful Mass in the Zagreb Hippodrome. The motto of the Visit – Together in Christ – highlighted the special mission of the family in bearing witness to Christ. Croatia’s culture has been deeply shaped by the Catholic faith; thus, together with other European nations it has a particular responsibility to promote the fundamental role of the family in education and social life. During the evening Vigil in Jelačić Square, I invited young Croatians to seek Christ as the fulfilment of their quest for love and true freedom. At Sunday Vespers in Zagreb Cathedral I spoke words of encouragement to my brother bishops and priests, and to the many young seminarians and religious. Finally, in my address to the world of culture I spoke of the importance of renewing that humanism rooted in Christianity which can contribute much to the growth of a sound democratic system based on universal ethical values. With deep gratitude to all who assisted in my Visit, I commend the nation and its families to the prayers of Mary, Queen of Croatia.
I am pleased to greet the members of the seminar on Christianity and Culture sponsored by Seton Hall University. I also welcome the Council of International Catholic Charismatic Renewal Services. My greeting also goes to the International Leadership Program for Lasallian Universities, to the Sisters of Saint Paul of Chartres, and to the delegates to the World Congress on Menopause. Upon all present, especially the pilgrims from England, Ireland, South Africa, Australia, India, Singapore, the Philippines and the United States, I invoke God’s blessings of lasting joy and peace.
[00879-02.01] [Original text: English]
○ Sintesi della catechesi in lingua tedesca
Liebe Brüder und Schwestern!
In der heutigen Audienz möchte ich eine kurze Rückschau auf die Apostolische Reise nach Kroatien halten. Ich denke gerne an eine Reihe eindrucksvoller Begegnungen zurück und möchte dem ganzen kroatischen Volk noch einmal herzlich für den begeisterten Empfang und die aufmerksame Gastfreundschaft danken. In froher Erinnerung bleibt mir die Jugendvigil und die feierliche Vesper mit den Bischöfen, Priestern und Ordensleuten wie auch das Treffen mit Vertretern der Zivilgesellschaft. Der ganze Pastoralbesuch stand unter dem Motto »Gemeinsam in Christus«. Dabei dachten wir besonders an die Familien; denn der eigentliche Anlaß meines Kommens war der I. Nationale Familientag der kroatischen Katholiken, der am Sonntag mit der Meßfeier im Zagreber Hippodrom seinen Höhepunkt fand. Ich wollte als Nachfolger Petri die Familien bestärken, gemeinsam mit Christus zu leben und »Hauskirchen« zu sein. In einer Zeit vermehrter Ehescheidungen ist die Treue der Eheleute ein um so bedeutsameres Zeichen der Liebe Christi und seiner Treue, zu der er uns wiederum fähig macht. Mit seiner Gnade kann es den Eheleuten gelingen, sich in Freude und Leid ein ganzes Leben zu lieben und einander beizustehen. Diese Liebe findet in den Kindern ihren wunderbaren und sichtbaren Ausdruck. Wir haben die Jungfrau Maria angerufen, daß sie allen Ehepaaren wie bei der Hochzeit zu Kana den »guten Wein«, das heißt die Gnade dieser frohmachenden und unvergänglichen Liebe erbitte, um auch in schweren Zeiten gleichsam »ein Fleisch zu sein« und treu zueinander zu stehen.
Mit Freude grüße ich die deutschsprachigen Pilger und Besucher. Mein ganz besonderer Dank gilt all jenen, die diese Reise nach Kroatien im Gebet begleitet haben, damit der ausgestreute Same vielfältige Frucht bringt. Euch allen wünsche ich einen gesegneten Aufenthalt in Rom und gesegnete Pfingsten.
[00880-05.01] [Originalsprache: Deutsch]
○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
Hoy quiero hablarles de mi viaje apostólico a Croacia. Con el lema "Juntos en Cristo", he realizado está visita para expresar no sólo la experiencia de unidad en el nombre del Señor, manifestada en el encuentro del Pueblo de Dios junto al Sucesor de Pedro, sino también el valor de la familia con ocasión de la celebración de la primera Jornada Nacional de las familias católicas croatas. Con gran gozo me he reunido con los diversos estamentos eclesiales y civiles, confirmando así en la fe a la familia croata. He rendido un homenaje a la gran tradición cultural de ese amado país, en el que, a lo largo de los siglos, la Iglesia ha sido promotora de múltiples instituciones y ha formado ilustres buscadores de la verdad y del bien común. Una vez más, en Croacia, se hizo visible la profunda vocación que tiene Europa de cuidar y renovar un humanismo con hondas raíces cristianas; que sea fiel al hombre en su apertura trascendente y al mismo tiempo en su realidad histórica; y que sea además capaz de inspirar proyectos políticos diversificados, pero convergentes, para la construcción de una democracia sustancial, fundada sobre los valores éticos arraigados en la misma naturaleza humana. Agradezco a los que me han acompañado y sostenido con la oración en este viaje realizado con gran satisfacción.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos de España, Puerto Rico, Costa Rica, México, Perú, Argentina y otros países Latinoamericanos. Os invito a dar gracias al Señor por esta visita apostólica a Croacia, y a rogar, por intercesión de Santa María Virgen, que cuanto he podido sembrar en estos días genere frutos abundantes para las familias croatas, para esa noble Nación y para toda Europa. Muchas gracias.
[00881-04.01] [Texto original: Español]
○ Sintesi della catechesi in lingua portoghese
Queridos irmãos e irmãs,
Hoje gostaria de comentar brevemente a minha Visita Pastoral à Croácia, realizada no sábado e domingo passados, tendo como lema "juntos em Cristo". O motivo principal da visita era a Primeira Jornada Nacional das famílias católicas croatas, cujo ponto culminante foi a celebração eucarística dominical, no hipódromo de Zagreb. Vivida no contexto da novena de Pentecostes, o clima espiritual se assemelhava a um grande cenáculo, com as famílias invocando juntas o dom do Espírito Santo. No dia anterior, ao entardecer, houve uma vigília com os jovens. Propus-lhes a pergunta que Jesus fez aos seus primeiros discípulos: "Que procurais?", lembrando-lhes que a alegria da fé é descobrir que Deus é o primeiro a amar-nos. Outros dois momentos importantes da minha visita foram a celebração das vésperas na Catedral, com os bispos, sacerdotes, religiosos, seminaristas e noviços, e o Encontro no Teatro Nacional de Zagreb com expoentes ilustres da sociedade civil e religiosa, aos quais, falando da grande tradição cultural croata, recordei a profunda vocação da Europa de zelar e renovar um humanismo que possui raízes cristãs.
Amados peregrinos de língua portuguesa, sede bem-vindos! A todos saúdo com grande afeto e alegria, de modo especial a quantos vieram de Portugal e do Brasil com o desejo de encontrar o Sucessor de Pedro. Desça a minha bênção sobre vós, vossas famílias e comunidades. Ide em paz!
[00882-06.01] [Texto original: Português]
● SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Saluto in lingua polacca
○ Saluto in lingua slovacca
○ Saluto in lingua italiana
○ Saluto in lingua polacca
Drodzy polscy pielgrzymi, w dniach poprzedzających uroczystość zesłania Ducha Świętego w sposób szczególny prosimy o Jego dary mądrości, rozumu, rady, męstwa, umiejętności, pobożności, bojaźni Pańskiej i wszystkie inne jakie przynosi nam Pocieszyciel, jako owoce paschalnego misterium Chrystusa. Niech Boży Duch pogłębia w nas wiarę, budzi nadzieję i rozpala miłość. Niech Bóg wam błogosławi!
[Cari pellegrini polacchi, nei giorni che precedono la solennità della Pentecoste chiediamo in modo particolare i doni dello Spirito Santo: sapienza, intelletto, scienza, consiglio, fortezza, pietà, timor di Dio e tutti gli altri che ci porta il Consolatore come frutti del mistero pasquale di Cristo. Lo Spirito di Dio rafforzi la nostra fede, risvegli la speranza e infuochi l’amore. Dio vi benedica!]
[00883-09.01] [Testo originale: Polacco]
○ Saluto in lingua slovacca
S láskou vítam pútnikov zo Slovenska, osobitne z Bolerázu, ako aj študentov Filozofickej fakulty Katolíckej univerzity z Ružomberka a skupinu františkánskych terciárov z Bratislavy. Bratia a sestry, ďakujem vám za modlitby a pozornosť, ktorými ste ma sprevádzali počas apoštolskej cesty v Chorvátsku. Zo srdca vás žehnám. Pochválený buď Ježiš Kristus!
[Con affetto do il benvenuto ai pellegrini della Slovacchia, specialmente a quelli provenienti da Boleráz, come pure agli studenti della Facoltà di Filosofia dell’Università Cattolica di Ružomberok e al gruppo dei terziari francescani di Bratislava. Fratelli e sorelle, vi ringrazio per le preghiere e l’attenzione con le quali mi avete accompagnato durante il viaggio Apostolico in Croazia. Di cuore vi benedico. Sia lodato Gesù Cristo!]
[00884-AA.01] [Testo originale: Slovacco]
○ Saluto in lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto le Famiglie religiose che stanno celebrando in questi giorni i rispettivi Capitoli Generali. Saluto voi, Suore di Maria Bambina, e mi unisco con gioia alla vostra gratitudine a Dio per i doni ricevuti in questo tempo durante il quale avete riflettuto insieme sul presente e il futuro del vostro Istituto; le Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa vi ottengano il dono di una sempre più feconda e lieta adesione ai consigli evangelici. Saluto voi, Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento, e vi esorto a trasmettere sempre con la vita la gioia della corrispondenza generosa e fedele alla divina chiamata. Saluto voi, Suore Scolastiche Francescane di Cristo Re, e vi assicuro il mio orante ricordo perché possiate proseguire con entusiasmo la vostra testimonianza e il vostro apostolato.
Saluto, infine, i giovani, i malati e gli sposi novelli presenti. Domenica prossima celebreremo la solennità di Pentecoste. Vi esorto, cari giovani, ad invocare frequentemente lo Spirito Santo, che vi rende intrepidi testimoni di Cristo. Lo Spirito Consolatore aiuti voi, cari malati, ad accogliere con fede il mistero del dolore e ad offrirlo per la salvezza di tutti gli uomini; e sostenga voi, cari sposi novelli, nel costruire la vostra famiglia sul solido fondamento del Vangelo.
[00885-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0355-XX.01]