● VEGLIA DI PREGHIERA CON I GIOVANI IN PIAZZA JOSIP JELAČIĆ A ZAGREB
DISCORSO DEL SANTO PADRE
TRADUZIONE IN LINGUA CROATA
TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE
Questo pomeriggio, alle ore 19.30, nella Piazza del Bano Josip Jelačić di Zagreb, il Santo Padre Benedetto XVI presiede la veglia di preghiera con i giovani croati, che inizia con una Liturgia della Parola e prosegue con l’adorazione del Santissimo Sacramento, che rimane poi esposto per tutta la notte in preparazione alla Santa Messa di domani.
Prima del Suo arrivo, alcuni giovani portano in processione la Madonna della Porta di Pietra "Majka Božja od Kamenitih vrata" , Patrona di Zagreb, e la collocano sul podio. Attorno a questa immagine i giovani si sono radunati nelle parrocchie ed hanno compiuto pellegrinaggi in preparazione alla visita del Papa.
Il Santo Padre, dopo aver attraversato in macchina panoramica la piazza, è accolto dal Sindaco di Zagreb che gli consegna le Chiavi della Città.
L’incontro si apre con il saluto del Presidente della Conferenza Episcopale Croata, S.E. Mons. Marin Srakić, Arcivescovo di Đakovo-Osijek. Nel corso della Liturgia della Parola, dopo le testimonianze di due giovani, il Papa pronuncia il discorso che riportiamo di seguito:
DISCORSO DEL SANTO PADRE
Draga mladeži!
Sve vas srdačno pozdravljam! Osobito sam zadovoljan što sam ovdje s vama, na ovom povijesnom trgu koji je srce grada Zagreba. Ovaj je trg mjesto susreta i komunikacije, na kojemu često prevladava žamor i svakodnevna vreva. A sada, vaša ga nazočnost gotovo pretvara u „hram", čiji je svod samo nebo, koje se večeras čini kao da se naginje nad nas. U tišini želimo primiti Riječ Božju koja je naviještena, kako bi prosvijetlila naš um i zagrijala naše srce. [Cari giovani! Vi saluto tutti con grande affetto! Sono particolarmente contento di essere con voi, in questa piazza storica che rappresenta il cuore della città di Zagabria. Un luogo di incontri e di comunicazione, dove spesso dominano il rumore e il movimento della vita quotidiana. Ora, la vostra presenza la trasforma quasi in un "tempio", la cui volta è il cielo stesso, che questa sera sembra come chinarsi su di noi. Nel silenzio vogliamo accogliere la Parola di Dio che è stata proclamata, perché illumini le nostre menti e riscaldi i nostri cuori.]
Ringrazio vivamente Mons. Srakić, il Presidente della Conferenza Episcopale, per le parole con cui ha introdotto il nostro incontro; e in modo particolare saluto e ringrazio i due giovani, che ci hanno offerto le loro belle testimonianze. L’esperienza vissuta da Daniel ricorda quella di sant’Agostino: è l’esperienza del cercare l’amore "fuori" e poi scoprire che è più vicino a me di me stesso, mi "tocca" nel profondo e mi purifica… Mateja invece ci ha parlato della bellezza della comunità, che apre il cuore, la mente e il carattere… Grazie a tutti e due!
San Paolo – nella Lettura che è stata proclamata – ci ha invitato ad essere "sempre lieti nel Signore" (Fil 4,4). E’ una parola che fa vibrare l’anima, se consideriamo che l’Apostolo delle genti scrive questa Lettera ai cristiani di Filippi mentre si trova in carcere, in attesa di essere giudicato. Egli è incatenato, ma l’annuncio e la testimonianza del Vangelo non possono essere imprigionati. L’esperienza di san Paolo rivela come sia possibile, nel nostro cammino, custodire la gioia anche nei momenti oscuri. A quale gioia egli fa riferimento? Tutti sappiamo che nel cuore di ognuno dimora un forte desiderio di felicità. Ogni azione, ogni scelta, ogni intenzione porta celata in sé questa intima e naturale esigenza. Ma molto spesso ci si accorge di aver riposto la fiducia in realtà che non appagano quel desiderio, anzi, rivelano tutta la loro precarietà. Ed è in questi momenti che si sperimenta il bisogno di qualcosa che vada "oltre", che doni senso al vivere quotidiano.
Dragi prijatelji, vaša je mladost vrijeme koje vam Gospodin daruje da biste mogli otkriti smisao postojanja! [Cari amici, la vostra giovinezza è un tempo che il Signore vi dona per poter scoprire il significato dell’esistenza!] È il tempo dei grandi orizzonti, dei sentimenti vissuti con intensità, ma anche delle paure per le scelte impegnative e durature, delle difficoltà nello studio e nel lavoro, degli interrogativi intorno al mistero del dolore e della sofferenza. Ancora di più, questo tempo stupendo della vostra vita porta in sé un anelito profondo, che non annulla tutto il resto ma lo eleva per dargli pienezza. Nel Vangelo di Giovanni Gesù, rivolgendosi ai suoi primi discepoli, chiede: "Che cosa cercate?" (Gv 1,38). Cari giovani, queste parole, questa domanda attraversa il tempo e lo spazio, interpella ogni uomo e ogni donna che si apre alla vita e cerca la strada giusta... Ed ecco la cosa sorprendente: la voce di Cristo ripete anche a voi: "Che cosa cercate?". Gesù vi parla oggi: mediante il Vangelo e lo Spirito Santo, Egli è vostro contemporaneo. È Lui che cerca voi, prima ancora che voi lo cerchiate! Rispettando pienamente la vostra libertà, Egli si avvicina a ciascuno di voi e si propone come la risposta autentica e decisiva a quell’anelito che abita il vostro essere, al desiderio di una vita che valga la pena di essere vissuta. Lasciate che vi prenda per mano! Lasciate che entri sempre di più come amico e compagno del vostro cammino! DateGli fiducia, non vi deluderà mai! Gesù vi fa conoscere da vicino l’amore di Dio Padre, vi fa comprendere che la vostra felicità si realizza nell’amicizia con Lui, nella comunione con Lui, perché siamo stati creati e salvati per amore, e solo nell’amore, quello che vuole e cerca il bene dell’altro, sperimentiamo veramente il significato della vita e siamo contenti di viverla, anche nelle fatiche, nelle prove, nelle delusioni, anche andando controcorrente.
Dragi mladi, ukorijenjeni u Kristu, moći ćete u punini živjeti ono što jeste. [Cari giovani, radicati in Cristo, potrete vivere in pienezza quello che siete.] Come sapete, su questo tema ho impostato il mio Messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che ci vedrà riuniti in agosto a Madrid e verso la quale siamo in cammino. Sono partito da un’incisiva espressione di san Paolo: "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (Col 2,7). Crescendo nell’amicizia con il Signore, attraverso la sua Parola, l’Eucaristia e l’appartenenza alla Chiesa, con l’aiuto dei vostri sacerdoti, potrete testimoniare a tutti la gioia di aver incontrato Colui che sempre vi accompagna e vi chiama a vivere nella fiducia e nella speranza. Il Signore Gesù non è un Maestro che illude i suoi discepoli: Egli dice chiaramente che il cammino con Lui richiede l’impegno e il sacrificio personale, ma ne vale la pena! Cari giovani amici, non lasciatevi disorientare da promesse allettanti di facili successi, da stili di vita che privilegiano l’apparire a scapito dell’interiorità. Non cedete alla tentazione di riporre fiducia assoluta nell’avere, nelle cose materiali, rinunciando a scorgere la verità che va oltre, come una stella alta nel cielo, dove Cristo vuole condurvi. Lasciatevi guidare alle altezze di Dio! Nella stagione della vostra giovinezza, vi sostiene la testimonianza di tanti discepoli del Signore che hanno vissuto il loro tempo portando nel cuore la novità del Vangelo. Pensate a Francesco e Chiara d’Assisi, a Rosa di Viterbo, a Teresa di Gesù Bambino, a Domenico Savio.
Koliko mladih svetaca i svetica u velikom krilu Crkve! Ali ovdje, u Hrvatskoj, vi i ja upravimo misli na blaženoga Ivana Merza. [Quanti giovani santi e sante nella grande compagnia della Chiesa! Ma qui, in Croazia, io e voi pensiamo al Beato Ivan Merz.] Un giovane brillante, inserito a pieno titolo nella vita sociale, che dopo la morte della giovane Greta, il suo primo amore, intraprende il cammino universitario. Durante gli anni della prima guerra mondiale si trova di fronte alla distruzione e alla morte, ma tutto ciò lo plasma e lo forgia, facendogli superare momenti di crisi e di lotta spirituale. La fede di Ivan si rafforza al punto che si dedica allo studio della Liturgia ed inizia un intenso apostolato tra i giovani stessi. Egli scopre la bellezza della fede cattolica e capisce che la vocazione della sua vita è vivere e far vivere l’’amicizia con Cristo. Di quanti gesti di carità, di bontà che stupiscono e commuovono è pieno il suo cammino! Muore il 10 maggio 1928, a soli trentadue anni, dopo alcuni mesi di malattia, offrendo la sua vita per la Chiesa e per i giovani.
Questa giovane esistenza, donata per amore, porta il profumo di Cristo, ed è per tutti un invito a non temere di affidare se stessi al Signore, così come contempliamo, in modo particolare nella Vergine Maria, la Madre della Chiesa, qui venerata e amata con il titolo di "Majka Božja od Kamenitih vrata" ["Madre di Dio della Porta di Pietra"]. Questa sera, a Lei voglio affidare ciascuno di voi, perché vi accompagni con la sua protezione e soprattutto vi aiuti ad incontrare il Signore e in Lui trovare il significato pieno della vostra esistenza. Maria non ha temuto di donare tutta se stessa al progetto di Dio; in Lei noi vediamo a quale meta siamo chiamati: la piena comunione con il Signore.
Cijeli je naš život hod prema Jednoj i Trojednoj Ljubavi koja je Bog; tako možemo živjeti u sigurnosti da nikada nećemo biti napušteni. Dragi mladi Hrvati, grlim vas sve kao djecu! Nosim vas u srcu i ostavljam vam svoj blagoslov. „Radujte se u Gospodinu uvijek"! Njegova radost, radost istinske ljubavi, neka bude vaša snaga. Amen. Hvaljen Isus i Marija! [Tutta la nostra vita è un cammino verso l’Unità e Trinità d’Amore che è Dio; possiamo vivere nella certezza di non essere mai abbandonati. Cari giovani croati, vi abbraccio tutti come figli! Vi porto nel cuore e vi lascio la mia Benedizione. "Siate sempre lieti nel Signore"! La sua gioia, la gioia del vero amore, sia la vostra forza. Amen. Siano lodati Gesù e Maria!]
[00859-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]
TRADUZIONE IN LINGUA CROATA
Draga mladeži!
Sve vas srdačno pozdravljam! Osobito sam zadovoljan što sam ovdje s vama, na ovom povijesnom trgu koji je srce grada Zagreba. Ovaj je trg mjesto susreta i komunikacije, na kojemu često prevladava žamor i svakodnevna vreva. A sada, vaša ga nazočnost gotovo pretvara u „hram", čiji je svod samo nebo, koje se večeras čini kao da se naginje nad nas. U tišini želimo primiti Riječ Božju koja je naviještena, kako bi prosvijetlila naš um i zagrijala naše srce.
Iskreno zahvaljujem monsinjoru Srakiću, Predsjedniku Biskupske konferencije, za riječi kojima nas je uveo u ovaj naš susret. Na poseban način pozdravljam dvoje mladih te im zahvaljujem što su nam dali svoja lijepa svjedočanstva. Danielovo iskustvo podsjeća na ono svetoga Augustina; iskustvo je to traženja ljubavi negdje „vani", a poslije se otkriva da mi je bliže od mene samoga, „dodiruje" me mojoj u dubini i pročišćava… Mateja nam je pak govorila o ljepoti zajednice koja otvara srce, um i narav… Hvala vam oboma!
Sveti nas je Pavao, u čitanju koje smo čuli, pozvao da se „radujemo u Gospodinu uvijek" (Fil 4,4). Riječ je to po kojoj duša zadrhti, ako uzmemo u obzir da Apostol narodā tu poslanicu piše kršćanima u Filipima dok je bio u zatvoru, u iščekivanju presude. On je okovan, ali navještaj i svjedočanstvo Evanđelja ne mogu biti zatočeni. Iskustvo svetoga Pavla pokazuje kako je, na našem putu, moguće očuvati radost i u mračnim trenutcima. Na koju on to radost misli? Svi znamo da u srcu svakog čovjeka boravi snažna čežnja za srećom. Svako djelo, svaka odluka, svaka nakana nosi u sebi tu skrivenu intimnu i prirodnu potrebu. Ali, vrlo često, primijetimo da smo pouzdanje položili u stvarnosti koje ne ispunjavaju tu želju, nego štoviše, otkrivaju svu njihovu neizvjesnost. I upravo se u tim trenutcima osjeća potreba za nečim što „nadilazi", što daje smisao svakodnevnom životu.
Dragi prijatelji, vaša je mladost vrijeme koje vam Gospodin daruje da biste mogli otkriti smisao postojanja! To je vrijeme velikih obzora, snažno življenih osjećaja, ali i strahova zbog zahtjevnih i trajnih odluka, teškoća u učenju i radu, pitanja o otajstvu boli i patnje. Još više, to predivno razdoblje vašega života u sebi nosi duboku čežnju, koja ne briše sve ostalo, nego ga uzdiže kako bi mu dala puninu. U Ivanovu Evanđelju Isus, obraćajući se svojim prvim učenicima, pita: „Što tražite?" (Iv 1,38). Draga mladosti, te riječi, to pitanje nadilazi vrijeme i prostor, zahtijeva od svakoga muškarca i svake žene da se otvori životu, i traži pravi put… I evo ono što iznenađuje: Kristov glas i vama ponavlja: „Što tražite?". Isus vam danas govori: putem Evanđelja i Duha Svetoga, da je On vaš suvremenik. On je onaj koji traži vas, prije nego vi Njega! Potpuno poštujući vašu slobodu, On se približava svakome od vas i predlaže sebe kao istinski i odlučujući odgovor na onu čežnju koja prebiva u vašem biću, na želju za životom koji vrijedi živjeti. Pustite da vas uzme za ruku! Pustite da bude prijatelj i suputnik na vašem putu! Pouzdajte se u Njega, neće vas nikada razočarati! Isus vam daje da izbliza upoznate ljubav Boga Oca, daje vam da shvatite da se vaša sreća ostvaruje u prijateljstvu s Njime, u zajedništvu s Njime. Stvoreni smo i spašeni iz ljubavi. I samo u onoj ljubavi, koja želi i traži dobro drugoga, uistinu možemo iskusiti smisao života, i radosni smo što ga živimo, pa i u naporima, kušnjama, razočaranjima, čak i plivajući protiv struje.
Dragi mladi, ukorijenjeni u Kristu, moći ćete u punini živjeti ono što jeste. Kao što znate, na toj sam temi razvio svoju poruku za sljedeći Svjetski dan mladih, koji će nas okupiti u kolovozu u Madridu, i prema kojemu idemo. Pošao sam od snažnoga izraza svetoga Pavla: „Ukorijenjeni i nazidani na Kristu, učvršćeni u vjeri" (Kol 2,7). Rastući u prijateljstvu s Gospodinom, kroz Njegovu Riječ, Euharistiju i pripadnost Crkvi, uz pomoć vaših svećenika, moći ćete svima svjedočiti radost susreta s Njim koji vas uvijek prati, i zove vas živjeti u pouzdanju i nadi. Gospodin Isus nije Učitelj koji zavarava svoje učenike; On jasno kaže da hod s Njime zahtijeva zalaganje i osobnu žrtvu, ali se isplati! Dragi mladi prijatelji, ne dopustite da vas zavedu privlačna obećanja lakog uspjeha, načini života koji daju prednost izgledu, na štetu nutrine. Ne popuštajte kušnjama da se potpuno pouzdate u posjedovanje, u materijalne stvari, odričući se slijediti istinu koja ide dalje, poput visoke zvijezde na nebu, kamo vas Krist želi povesti. Dopustite da vas povede u Božje visine!U doba vaše mladosti, podupire vas svjedočanstvo brojnih Gospodinovih učenika, koji su živjeli u svom vremenu noseći u srcu novost Evanđelja. Sjetite se Franje i Klare iz Asiza, Ruže iz Viterba, Terezije od Djeteta Isusa, Dominika Savija.
Koliko mladih svetaca i svetica u velikom krilu Crkve! Ali ovdje, u Hrvatskoj, vi i ja upravimo misli na blaženoga Ivana Merza. Sjajan mladić, u potpunosti uključen u društveni život, koji nakon preminuća mlade Grete, njegove prve ljubavi, kreće sveučilišnim putom. U godinama Prvoga svjetskog rata nalazi se pred razaranjem i smrću, ali sve ga to oblikuje i izgrađuje, dajući mu da nadvlada trenutke krize i duhovne borbe. Ivanova je vjera toliko ojačala da se posvećuje proučavanju liturgije i započinje snažan apostolat među samim mladima. Otkriva ljepotu katoličke vjere i shvaća da je njegov životni poziv živjeti, i činiti da živi, prijateljstvo s Kristom. Koliko divnih djela ljubavi i dobrote ispunja njegov put. Umire 10. svibnja 1928., sa samo 32 godine, nakon nekoliko mjeseci bolesti, prikazujući svoj život za Crkvu i mlade.
Taj mladi život, darovan iz ljubavi, nosi Kristov miris, te je svima poziv da se ne bojimo povjeriti sebe Gospodinu, kao što to, na poseban način, razmatramo u Djevici Mariji, Majci Crkve, koja se ovdje ljubi i časti kao „Majka Božja od Kamenitih vrata" („Madre di Dio della Porta di Pietra"). Večeras želim Njoj povjeriti svakoga od vas, da vas prati svojom zaštitom, a nadasve da vam pomogne susresti Gospodina i u Njemu pronaći puni smisao vašeg postojanja. Marija se nije bojala cijelu sebe darovati u Božji nacrt; u Njoj vidimo koji je naš cilj: puno zajedništvo s Gospodinom.
Cijeli je naš život hod prema Jednoj i Trojednoj Ljubavi koja je Bog; tako možemo živjeti u sigurnosti da nikada nećemo biti napušteni. Dragi mladi Hrvati, grlim vas sve kao djecu! Nosim vas u srcu i ostavljam vam svoj blagoslov. „Radujte se u Gospodinu uvijek"! Njegova radost, radost istinske ljubavi, neka bude vaša snaga. Amen. Hvaljen Isus i Marija!
[00859-AA.01] [Testo originale: Plurilingue]
TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE
Dear Young People!
I greet all of you with much affection. I am particularly happy to be with you in this historic Square which is really the heart of the city of Zagreb. It is a meeting-place and a centre of communication often overwhelmed by the noise and activity of daily life. Your presence has now transformed it into a kind of church whose vault is the sky itself, which this evening seems almost to bend low over us. In silence we want to receive the word of God which has just been proclaimed, so that it will enlighten our minds and warm our hearts.
I thank Archbishop Srakić, President of the Bishops’ Conference, for his words introducing our gathering; and in a special way I greet and thank the two young people who offered us their fine testimonies. The experience recounted by Daniel evokes that of Saint Augustine: it is the experience of seeking love "outside", and then discovering that it is closer to me than I am to myself; love "touches" me deeply and purifies me. Mateja then spoke of the beauty of community, which opens the heart, the mind and the spirit… I thank you both!
In the reading we have just listened to, Saint Paul tells us to "rejoice in the Lord always" (Phil 4:4). These words are stirring if we consider the fact that the Apostle of the Nations is writing this letter to the Christians of Philippi while imprisoned and awaiting trial. He is in chains, yet the preaching and testimony of the Gospel cannot be chained. Saint Paul’s experience reveals how it is possible, along the journey of our lives, to preserve joy even in moments of darkness. But what is the joy to which he refers? We all know that lodged in the heart of every person is a strong desire for happiness. Every action, every decision, every intention holds hidden within itself this deep, natural desire. But all too often we realize that we put our trust in things that cannot fulfil that desire, things that turn out to be shifting sands. At such moments we recognize our need for something "greater", capable of giving meaning to our daily lives.
Dear friends: this time of youth is given to you by the Lord to enable you to discover life’s meaning! It is a time of vast horizons, of powerful emotions, but also a time of concern about demanding, long-term choices, a time of challenges in your studies and in the workplace, a time of wondering about the mystery of pain and suffering. What is more, this wonderful time of life is marked by a deep longing which, far from cancelling everything else, actually lifts it up and fulfils it. In the Gospel of John, Jesus asks his disciples: "What are you looking for?" (Jn 1:38). Young friends, these words, this question reaches beyond time and space, it challenges every man and woman who is open to life and in search of the right path… And, startlingly, the voice of Jesus also says to you: "what are you looking for?" Jesus speaks to you today, through the Gospel and his Holy Spirit. He is your contemporary! He seeks you even before you seek him! While fully respecting your freedom, he approaches each one of you and offers himself as the authentic and decisive response to the longing deep within your hearts, to your desire for a life worth living. Let him take you by the hand! Let him become more and more your friend and companion along life’s journey. Put your trust in him and he will never disappoint you! Jesus enables you to know at first hand the love of God the Father; he helps you realize that your happiness comes from his friendship, from fellowship with him. Why? Because we have been created and saved by love, and it is only in love, the love which desires and seeks the good of others, that we truly experience the meaning of life and find happiness in living it, even amid difficulties, trials and disappointments, even when it means swimming against the tide.
Dear young people: if you are rooted in Christ, you will fully become the person you are meant to be. As you know, this is the theme I chose for my Message for the coming World Youth Day, which will see us gathered this August in Madrid and towards which we are now making our way. I began with an incisive expression of Saint Paul: "Rooted and built up in Christ, and established in the faith" (Col 2:7). As you grow in friendship with the Lord through his word, the Eucharist and life in the Church, you will be able, with the help of your priests, to testify to the complete joy of having encountered the One who always stands at your side and enables you to live in confidence and hope. The Lord Jesus is not a Teacher who deceives his disciples: he tells us clearly that walking by his side calls for commitment and personal sacrifice, but it is worth the effort! Young friends: do not let yourselves be led astray by enticing promises of easy success, by lifestyles which regard appearances as more important than inner depth. Do not yield to the temptation of putting all your trust in possessions, in material things, while abandoning the search for the truth which is always "greater", which guides us like a star high in the heavens to where Christ would lead us. Let it guide you to the very heights of God!
In this springtime of your youth, you can find support in the witness which so many of the Lord’s disciples gave in their own days by treasuring the newness of the Gospel in their hearts. Think of Francis and Clare of Assisi, Rose of Viterbo, Theresa of the Child Jesus, Dominic Savio: think of all the many young saints in the great company of the Church! Here in Croatia, though, you and I think of Blessed Ivan Merz. A brilliant young man, completely involved in social life, who began his university studies after the death of young Greta, his first love. During the years of the First World War he was confronted by destruction and death, but this experience shaped and forged him, helping him to overcome moments of crisis and spiritual struggle. Ivan’s faith grew so strong that he devoted himself to the study of the liturgy and embarked upon an intense apostolate among other young people. He discovered the beauty of the Catholic faith and came to understand that his own calling in life was to experience, and to help others experience, the friendship of Christ. The path of his life was strewn with astonishing and moving acts of charity and goodness! He died on 10 May 1928, at only 32 years of age, after a few months of sickness, offering his life for the Church and for young people.
This young life, completely given over to love, bears the fragrance of Christ; it invites all of us not to be afraid and to entrust ourselves to the Lord as did the Virgin Mary, Mother of the Church, who is venerated and loved here under the title of Our Lady of the Stone Gate. This evening I wish to entrust each of you to her, asking her to accompany and protect you, and above all to help you to encounter the Lord and in him to discover the full meaning of your life. Mary did not fear to surrender herself completely to God’s plan; in her we see the goal to which we are called: full communion with the Lord. Our entire life is a journey towards the Unity and Trinity of Love which is God; we can live our lives in the certainty that we will never be abandoned. Dear young people of Croatia, I embrace all of you as sons and daughters! You have a place in my heart and I leave you my blessing. "Rejoice in the Lord always!" May his joy, the joy of true love, be your strength. Amen. Praised be Jesus and Mary!
[00859-02.01] [Original text: Plurilingual]
Al termine della veglia di preghiera, il Santo Padre dona un Rosario d’oro alla Madonna della Porta di Pietra. Quindi rientra in Nunziatura, dove cena in privato.
[B0347-XX.01]