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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI YOUCAT (IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA PER I GIOVANI), PREPARATO PER LA XXVI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ (MADRID 16-21 AGOSTO 2011), 13.04.2011


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI YOUCAT (IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA PER I GIOVANI), PREPARATO PER LA XXVI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ (MADRID 16-21 AGOSTO 2011)

INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. STANISºAW RYºKO

INTERVENTO DI S.E. MONS. RINO FISICHELLA

INTERVENTO DEL SIG. BERNHARD MEUSER

TESTIMONIANZA DI NIKOLAUS MAGNIS

TESTIMONIANZA DI ISABEL MEUSER

Alle ore 12.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si tiene la Conferenza Stampa di presentazione di Youcat, sussidio al Catechismo della Chiesa Cattolica per i giovani, preparato per i partecipanti alla XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (Madrid 16-21 agosto 2011).
Intervengono: l’Em.mo Card. Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici; l’Em.mo Card. Christoph Schönborn, O.P., Arcivescovo di Vienna; S.E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione; il Signor Bernhard Meuser, Promotore ed Editore di Youcat; e due giovani che hanno collaborato alla preparazione di Youcat: Nikolaus Magnis e Isabel Meuser.
Pubblichiamo di seguito l’intervento del Card. Stanisław Ryłko, di S.E. Mons. Rino Fisichella, del Sig. Bernhard Meuser e la testimonianza dei due giovani:

 

INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. STANISºAW RYºKO

Nella tradizione delle Giornate Mondiali della Gioventù - e si può già parlare di tradizione perché sono trascorsi più di 25 anni da quando, nel 1985, il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II ebbe l’intuizione profetica di istituirle - Youcat giunge come una novità, un dono, un prezioso contributo. Indubbiamente sarà una sorpresa per i migliaia di giovani, che si raduneranno a Madrid il prossimo agosto, trovare negli zaini, distribuiti dagli organizzatori, un esemplare di questo Catechismo per Giovani, tradotto nelle 6 lingue "ufficiali" della GMG (ancora in fase di elaborazione). E saranno distribuite circa 700 mila copie! Si tratta di un dono del Santo Padre Benedetto XVI ai giovani partecipanti alla GMG. Nella prefazione, il Papa - rivolgendosi personalmente a ciascuno di loro - definisce Youcat "un libro straordinario /.../ per il suo contenuto e per il modo in cui si è formato".

Youcat si presenta in perfetta sintonia con il tema della prossima GMG: "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (cfr Col 2,7). Più volte è stato ricordato che le Giornate Mondiali della Gioventù non sono altro che avvenimenti nei quali i giovani sono chiamati ad incontrare Cristo, a seguirlo, ad ascoltare i suoi insegnamenti, ad entrare in comunione con Lui, ad essere sempre più membra vive del suo Corpo, che è la Chiesa. Questi in sintesi gli scopi delle GMG. Tramite questi eventi, sia Giovanni Paolo II sia Benedetto XVI hanno voluto aiutare i giovani a riscoprire la verità, la bellezza e la gioia di essere cristiani nel nostro mondo. Alla base delle GMG sta la convinzione che, nella vita di ogni uomo, la giovinezza costituisce un passaggio drammatico e al tempo stesso esaltante. E’ quella tappa dell’esistenza in cui la ragione chiede di trovare un "senso", si è alla ricerca dei grandi ideali di vita e delle risposte ai tanti interrogativi che solo Cristo può soddisfare in modo pieno.

Benedetto XVI spesso ricorda che siamo in piena "emergenza educativa". Si corre il rischio, infatti, che l’evento della GMG scuota sì l’animo dei giovani, riscaldi i loro cuori, susciti emozioni forti e grandi entusiasmi, ma dopo si torna alle abitudini di sempre, dove talvolta sembra che non accada nulla di bello o importante e subentra inevitabilmente il grigiore del quotidiano... Non è sufficiente, dunque, far "sognare" i giovani, ma occorre aiutarli a crescere con radici ben salde nell’humus della Tradizione cristiana. Va notato, inoltre, che la fede corre, oggi più che mai, il rischio del soggettivismo e del relativismo. Quanti nostri contemporanei compongono il loro "mix" di credenze, scegliendole e scartandole arbitrariamente, riducendole così a sole opinioni! Una vera educazione alla fede dei giovani, dunque, deve cominciare proponendo Cristo alla loro libertà. E’ Lui la roccia sicura su cui possono costruire la loro vita! I giovani devono scoprire di essere figli e, al tempo stesso, protagonisti creativi di una Tradizione che giunge loro attraverso una catena bimillenaria di testimoni della fede.

In questa prospettiva, Youcat è un grande dono e un valido contributo allo scopo di rendere la fede dei giovani più salda, più fedele agli insegnamenti della Chiesa e più decisa nel condividere con gli altri le ragioni della propria speranza. Da qui l’accorato appello di Benedetto XVI nella Prefazione a Youcat: "Studiate il catechismo!...", "Rimanete /.../ in dialogo sulla vostra fede!", "Dovete sapere che cosa credete; dovete conoscere la vostra fede...". E sarebbe un grave errore pensare che Youcat debba sostituire per i giovani il "Catechismo della Chiesa Cattolica" oppure il suo "Compendio". Sarebbe come mancare di fiducia nei loro confronti e sottovalutare la loro intelligenza. Youcat traduce i contenuti del "Catechismo della Chiesa Cattolica" con metodo rigoroso e fedele e con un linguaggio adeguato ai giovani. Esso non prescinde dal Catechismo, ma conduce ad esso; è una sorta di "apri-strada" al Catechismo e al suo "Compendio". Il suo obiettivo è proprio quello di portare i giovani ad approfondire la conoscenza della loro fede. Educare i giovani a studiare con impegno Youcat è un passaggio fondamentale per aiutarli a capire che la fede non è un’ispirazione spirituale soggettiva, né un semplice sentimento religioso o un’ideologia, ma un metodo di conoscenza della verità, un incontro con un avvenimento, con una Persona viva che si chiama Gesù Cristo (cfr Deus caritas est, n.1). Non possiamo dimenticare poi il tema scelto dal Santo Padre per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù: "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (cfr Col 2,7). Sono certo che Youcat rappresenterà un importante sussidio per la riflessione personale dei giovani su queste incisive parole di San Paolo. L’Apostolo delle genti continua a scrivere, rivolgendosi ai Colossesi: "…saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie", badando "che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo" (Col 2,7-8): parole di sorprendente attualità! In tal senso, Youcat è uno strumento provvidenziale per l’evangelizzazione delle giovani generazioni oggi.

Complimenti, dunque, agli Autori e ai Promotori di Youcat che avrà sicuramente un enorme impatto sui giovani in tutti i continenti!

E in modo particolare, un sentito grazie al Santo Padre Benedetto XVI per questo dono prezioso che ha voluto offrire ai giovani partecipanti della GMG di Madrid 2011!

[00530-01.02] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI S.E. MONS. RINO FISICHELLA 

Youcat è un vero catechismo e come tale un valido strumento per la nuova evangelizzazione nel mondo giovanile. Forse non a tutti piacerà la proposta di un catechismo; eppure, nell’urgenza formativa in cui ci troviamo, uno strumento come questo corrisponde alle attese di tanti formatori che hanno consapevolezza e diretta esperienza della debolezza culturale riguardo i contenuti fondamentali della fede. Non si sono ancora spente del tutto le illusioni di quanti pensano che in fatto di cristianesimo tutto sia da riportare alla sola emozione di alcune belle esperienze che non trovano poi seguito nella costante formazione che deve toccare inevitabilmente anche l’impegno dell’intelligenza, perché la scelta di fede possa essere libera e personale. Da questa prospettiva, il catechismo non solo è importante, ma per alcuni versi essenziale per la vita delle nuove generazioni avvolte troppo spesso da un contesto culturale di grande frammentarietà che impedisce loro di avere una visione unitaria della vita. In questo contesto, anche la fede ha bisogno più che mai di presentare il suo contenuto in modo unitario. Lo deve fare per almeno due ragioni: la prima, per far emergere l’unità del contenuto di fede che si sviluppa dalla professione di fede alla celebrazione del mistero nei sacramenti, a un conseguente stile di vita come seguaci di Gesù Cristo per concludersi nella preghiera. La seconda ragione, è per far comprendere che i cristiani anche se sparsi in tutto il mondo vivono un’unità che va al di là delle differenze di lingua, razza e cultura; il segno visibile di questa unità è donata dal Successore di Pietro che tutti conferma nella stessa fede di sempre e tutti raccoglie nell’unica, santa Chiesa cattolica e apostolica.

Youcat non è solo un’ottima mediazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. Esso corrisponde anche a un’esigenza del momento presente che deve saper presentare in un linguaggio semplice, completo e soprattutto accessibile ai giovani il patrimonio di fede che da sempre e in ogni luogo i cristiani professano. L’opportunità che venga distribuito a tutti i giovani presenti alla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid non fa che arricchire di significato la sua consegna (traditio) e dà grande spessore al segno dell’universalità. Come da sempre avviene nella tradizione della Chiesa per la preparazione dei catecumeni, all’atto della consegna (traditio) deve seguire quello della restituzione (redditio). Questa forma può analogicamente essere assunta in questa circostanza per il catechismo. Ci aspettiamo con tanta fiducia che al giusto entusiasmo per la redazione di Youcat, reso ancora più prezioso perché pensato da giovani e redatto da loro coniugando insieme interrogativi del mondo giovanile ed esigenze della fede, possa corrispondere la soddisfazione di verificare quanto questo catechismo diventi un vero strumento di studio e di formazione per tanti giovani così da vivere con maggior consapevolezza e responsabilità la fede. Vorremmo fare nostre le parole di s. Agostino usate proprio in questo stesso contesto: "Lo dovete tenere presente sempre nella mente e nel cuore" (Sermo 215,1). D’altronde, nessuno può dare ciò che non ha. La nuova evangelizzazione, pur rivolgendosi a tutta la Chiesa, è ovvio che vede nel mondo giovanile un interlocutore privilegiato, consapevoli che il futuro passa anche attraverso la loro testimonianza. Proprio per questo, la catechesi diventa parte integrante ed essenziale del progetto di una nuova evangelizzazione, soprattutto per quei giovani che vivendo in Paesi la cui cultura è radicata nella tradizione cristiana, verificano l’allontanamento di tanti coetanei dalla fede, dalla comunità e dalla stessa religione.

La sensibilità propria dell’équipe di giovani che hanno atteso alla realizzazione di Youcat permette di guardare ai prossimi anni con la speranza di avere generazione di credenti più consapevoli della responsabilità di essere cristiani in un mondo dalle dinamiche sempre più complesse che creano non di rado conflitti, difficoltà e discriminazioni proprio in riferimento alla fede. Youcat è stato redatto con la metodologia della domanda e risposta. Una scelta intelligente che condividiamo per diversi motivi. Anzitutto, perché pedagogicamente permette di comporre al meglio la sintesi necessaria per conservare i contenuti in una forma breve e sintetica. Noi stessi, d’altronde, sentiamo da diversi anni l’esigenza di giungere a delle "formule brevi" di fede che possano essere memorizzate in modo facile. La storia delle professioni di fede, d’altronde, mostrerebbe con chiarezza che questo è avvenuto agli albori del cristianesimo e quelle formule permangono inalterate nei testi sacri. Mi sembra interessante, comunque, sottolineare un secondo motivo. Nella sua prima lettera l’apostolo Pietro scrive: "Siate sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi" (1 Pt 3,15). Nell’indifferenza generale e nel relativismo strisciante, diventa difficile oggi trovare qualcuno che chieda ragione della nostra fede. Il grande compito che abbiamo, quindi, diventa quello di provocare e suscitare la domanda stessa. E’ interessante osservare che i destinatari della lettera dell’apostolo siano dei giovani di quella prima comunità sparsa per le terre dell’antica Asia Minore. Una comunità di giovani venuti da poco alla fede e già sottoposti a persecuzioni e derisioni proprio perché cristiani. Pietro scrive per sostenerli nella prova e indica loro la strada da seguire: essere sempre pronti a dare delle ragioni del loro credere. Non è un caso che il successore di Pietro, Benedetto XVI, scrivendo l’Introduzione a Youcat solleciti altri giovani di un'altra epoca, come se il tempo non fosse mai passato, a saper dare ragione della stessa fede di sempre con l’invito: "Studiate il catechismo… non è accomodante; non offre facili soluzioni; esige una nuova vita da parte vostra… studiate il catechismo con passione e perseveranza…dovete sapere che cosa credete, dovete conoscere la vostra fede con la stessa precisione con cui uno specialista di informatica conosce il sistema operativo di un computer… dovete essere ben più profondamente radicati nella fede dei vostri genitori". Un impegno da prendere in seria considerazione e di cui noi tutti vogliamo essere partecipi.

[00531-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DEL SIG. BERNHARD MEUSER

Dear Cardinal Schönborn, dear Cardinal Rylko, dear Archbishop Fisichella, dear journalists,

my name is Bernhard Meuser. In various ways I could make a contribution to the development of the YOUCAT. I’m the publisher of the Catholic publishing house Pattloch in Munich which brings out the German edition of the work. I was also asked by Cardinal Schönborn to find the international Catholic publishers for the YOUCAT and to take responsibility for the design and the global look of the work. I also belonged to the team of four authors who developed together with over 50 young people (and accompanied by a theological board) the text and the concept of YOUCAT. I am happy and proud to be part of a truly Catholic project – which now involves 200 people, who all took part in their own way. May I introduce some of them to you?

There are Michaela Heereman and Christian Schmitt. Mrs. Heereman is a writer, religious educator and mother of six children; three of them spend their lives in the service of the church. Dr. Christian Schmitt is a priest of the Diocese of Münster and a member of the Community "Emmanuel". One day in spring 2006, we were sitting in the living room of Johannes Eltz, a priest from the diocese of Limburg. Should the four of us, aided by a group of young people, dare to make a draft for a youth catechism? We knew: 1. It would mean years of work. 2. We would provide it as a gift to the church and would not receive any money. 3. It was uncertain whether it would be accepted by the church. We tried.

Let me introduce Prof. Dr. Michael Langer, professor for religious education at the Universities of Regensburg and Dortmund. He stands for the people who gave their academic advice and support to the book. It was Langer’s merit that we put a first version of the YOUCAT into the shredder. The YOUCAT got better then.

Alexander Lengerke is the designer of YOUCAT. He has created the look of the YOUCAT and who also made the trendy cartoons.

Mrs. Susanne Zeidler and Father Joaquin Allende Luco are leaders of the charity organisation "Aid to the Church in Need" ("Kirche in Not"), and they answered the desire of the Holy Father in an extremely generous way: One of the most powerful book printruns in the world is sponsored mainly by the "Aid to the Church in Need". This is great! I thank you on behalf of all.

It gives me great pleasure to welcome today Catholic publishers from many nations: Father Joseph Fessio from San Francisco, Maarten Steenbergen from Belgium, José Miguel and Manuel Oriol from Madrid, Frei Darlei Zanon from Lisbon, Donato Falmi from Rome, Father Tomasz Lubas from Czestochowa, Father Fatka from Prague, Petar Balta from Split, Vlado Lesnik from Maribor. The Church of France bestows the YOUCAT with a special honor: Their publishers are even represented by a delegation of bishops. These are the bishops Dufour, Dupleix and Podvin. All publishers are pleased to welcome you in the lounge and to inform you about the work in their homeland.

Many, many thanks to Cardinal Schönborn, who already carried a special responsibility in the making of the great 'Catechism of the Catholic Church". Now he had the freedom and the heart to encourage us "Catechism makers" in every way. But also Cardinal Meisner is important to mention. Together with Manfred Lütz, member of the Pontifical Council for the Laity, he opened a lot of doors for us in Rome. Many bishops and priests have encouraged us in every conceivable way. Cardinal Rylko, the head of the Pontifical Council for the Laity, has shown interest in our project – as well as Archbishop Fisichella, who sees in YOUCAT - we heard it in his landmark speech – an important instrument of evangelization. And it was Pope Benedict XVI. Himself, whom we have previously thanked with heartfelt, personal words in the general audience this morning. We knew that he regarded the YOUCAT with great favour, but when the preface of the Holy Father arrived, the paper was given from hand to hand. One of our young people cried out: "Das ist der Hammer!" I try to translate: "Awesome!!!"

This leads me to our young people! Many of them are here today. They can be recognized by the yellow T-shirts. Where did they come from that they were available for something as crazy as the "making of a Catechism"? We are speaking about young people who had discovered their interest in God and the Church during the World Youth Day in Cologne. With great enthusiasm they were working on something that should be their gift to the Catholic youth of the world. You, dear journalists, are invited to speak with these young people right after the event. And also you are invited to talk to all those whose names I have mentioned here. Please also have a look at the picture with the many crosses that was painted by the young people in the summer of 2007 and is on display in the hall.

[00515-02.01] [Original text: English]

TESTIMONIANZA DI NIKOLAUS MAGNIS

 Testo in lingua tedesca

 Traduzione in lingua italiana

 Testo in lingua tedesca

Nikolaus, auf welche Weise haben denn die Jugendlichen noch mitgearbeitet?
Inwiefern ist der Youcat denn auch wirklich ein Werk von Jugendlichen?

Ja, auch ich durfte teilnehmen. Mein Name ist Nikolaus Magnis, ich komme aus Königstein bei Frankfurt und bin Seminarist für die Diözese Limburg. Ich spreche besser Italienisch als Englisch, weil ich zwei Jahre hier in Rom gelebt habe.

Wir Jugendliche haben vor allem in den Diskussionen und der Formulierung der Fragen mitgearbeitet. Aber der Youcat ist deswegen kein Jugendslang, er ist auch nicht anspruchslos,

sondern er nimmt seine Leser ernst. Er redet aberauch nicht nur mit einer rein theologischen Sprache, die niemand versteht der nicht Theologie studiert hat.

Wir haben auch auf andere Weise mitgewirkt. Z.B. wurde eine Foto-Sammlung erstellt, mit Fotos und Bildern, auch aus unserem Leben. Sicher hätte es bessere Fotos gegeben, aber so haben wir auch unsere Fragen und unsere Diskussionen und uns Jugendliche mit zum Ausdruck gebracht. Und mit den Zeichnungen, macht der Youcat einfach Spaß.

Der Name des Youcat kommt auch von den Jugendlichen. Damals sagten alle immer nur „Ju-Kat" zu dem Projekt. Es war einfach die Abkürzung für „Jugend" in Deutsch und für Katechismus. Später kam irgendwer auf die Schreibweise YOUCAT und der Heilige Vater hat unseren Namen einfach übernommen.

Im Sommer 2007 haben wir außerdem ein großes Bild erstellt, in das jeder der Jugendlichen ein Kreuzgemalt hat, das seinen Glauben ausdrückt. Es sollte eigentlich das Cover des Youcat werden. Das Bild haben wir mitgebracht, Sie können es im Nebenraum des Pressesaales sehen.

Die Idee wurde dann verworfen, weil Alexander, der für die Grafik verantwortlich war,

eine bessere Idee hatte. Er sagte: „Lasst uns ein gelbes Buch machen! Gelb ist die Farbe der katholischen Kirche. In das gelbe Cover integrieren wir ein „Y" aus euren Kreuzen". „Y" steht für „young", „youth" oder einfach „you". So ist das Cover entstanden.

Für uns ist das gelbe Cover aber mehr als nur ein witziges Design, es ist schon Programm, es ist eine Botschaft an alle katholischen Jugendlichen in der Welt:

Auf Deutsch sagen wir: ZEIGT FARBE! Das heißt:

Versteckt euch nicht!

Habt keine Angst gläubig zu sein!

Ihr seid katholische Christen, seid stolz darauf!

Ihr Jugendlichen werdet alle den Youcat in Madrid von Papst geschenkt bekommen, weil es Papst Benedikt wichtig ist, weil ihr ihm wichtig seid, weil er euch vertraut. Er sagt uns: „Ihr müsst wissen was ihr glaubt. Ihr müsst euren Glauben so präzise kennen wie ein IT-Spezialist das Betriebssystem seines Computers. Ihr müsst ihn verstehen wie ein guter Musiker sein Stück.

Ja, ihr müsst im Glauben noch viel tiefer Verwurzelt sein als die Generation Eurer Eltern…"

Zeigt dass ihr ihn verstanden habt. „Show him the colour!"

[00517-05.02] [Originalsprache: Deutsch]

 Traduzione in lingua italiana

Nikolaus, in quale modo hanno collaborato i giovani?
Perché Youcat è veramente anche un lavoro di giovani?

Innanzitutto vorrei presentarmi: mi chiamo Nikolaus Magnis, vengo da Königstein vicino a Frankfurt e sono seminarista della diocesi di Limburgo. Me la cavo meglio in italiano che in inglese perché ho vissuto per due anni qui a Roma.

Noi giovani abbiamo collaborato anzitutto alle discussioni e alla formulazione delle domande. Va detto che Youcat non è scritto nello "slang" giovanile ("youthslang"), ma non per questo è meno esigente, anzi si rivolge ai lettori in maniera seria. Non è neanche scritto in un linguaggio esclusivamente teologico che possa essere compreso solo da chi ha studiato la teologia.

Noi abbiamo collaborato anche in altri modi. Ad esempio abbiamo messo insieme una raccolta di fotografie e immagini della nostra vita. Sicuramente avrebbero potuto esserci fotografie migliori, ma in questo modo abbiamo integrato le nostre domande e i nostri discorsi.

In questo modo, con le immagini e i disegni, Youcat risulta anche divertente.

Il nome di Youcat si deve ai giovani. Allora, per abbreviare, tutti chiamavano sempre solo "Ju-Kat" il progetto. Dalle iniziali di gioventù (Jugend in tedesco) e di catechismo. Poi a qualcuno è venuto in mente di scriverlo come è scritto adesso. E il Santo Padre ha "adottato" il nostro nome.

Nell’estate 2007 abbiamo inoltre creato una grande immagine in cui ognuno dei giovani ha dipinto una croce con la quale esprimeva la sua fede. Inizialmente sarebbe dovuta diventare la copertina di Youcat. L’abbiamo portata con noi, potete vederla nella stanza accanto alla sala stampa.

Poi si è bocciata l’idea poiché Alexander, che era responsabile per la grafica, ha avuto un’idea migliore. Ha detto: "Lasciateci fare un libro giallo! Giallo è il colore della Chiesa Cattolica. Nella copertina gialla aggiungiamo poi una Y Formata dalle vostre croci". Y sta per „young", „youth" oppure „you". Così è nata la copertina di Youcat.

Per noi però il giallo della copertina è più di una semplice trovata grafica, è già un programma, un messaggio a tutti giovani cattolici del mondo:

In tedesco diciamo: ZEIGT FARBE! Che significa:

mostrate il vostro colore, mostrate chi siete!

Non vi nascondete!

Non abbiate paura di essere credenti!

Siete cristiani cattolici, siate fieri di esserlo!

Voi giovani riceverete tutti in dono Youcat a Madrid dalle mani del Santo Padre, poiché ciò è importante per lui, poiché voi siete importanti per lui, poiché egli ha fiducia in voi.

Egli ci dice: "Dovete conoscere quello in cui credete; dovete conoscere la vostra fede con la stessa precisione con cui uno specialista di informatica conosce il sistema operativo di un computer; dovete conoscerla come un musicista conosce il suo pezzo; sì, dovete essere ben più profondamente radicati nella fede della generazione dei vostri genitori…"

Mostrate che l’avete compreso. „Show him the colour!"

[00517-01.01] [Testo originale: Tedesco]

TESTIMONIANZA DI ISABEL MEUSER

Isabel, you were involved from the beginning. What about your experiences?

Yes – I was involved from the very start. In 2006 around 50 young people including me from all over Germany met at a place in the countryside in southern Germany.

There was an already existing group which had participated in the world youth day the year before. I was amongst the younger ones and I have to admit that my expectations were rather modest.

I had never read the catechism or the compendium before and the word catechism seemed to suggest something square and outdatet. My prejudices were quite soon removed

as I began to understand what it actually was that we were doing: we tried to get to the bottom of our faith, to get to know what we precisely believe.

And the approach was very easy: we just kept asking question after question. Only during the week I began more and more to understand the importance of this catechism for young people.

It is a book that tells us in plain language about our faith, about god, about the church.

But a short information about me: I am now 22 years old and I’m studying violin at the Royal Academy in London. I am looking very much forward to Sunday when - together with Nikolaus – I will present the Holy Father with the already finished YOUCATs. I am really excited and feel very much honoured to be chosen for that task.

You’ll probably wonder, why they decided for me. Well – I could contribute something special to the YOUCAT. About one year ago I was changing my place of study (from The Hague to London) and had a time of transition. At this time the authors of the YOUCAT had just received mail from Rome: a big letter from the Congregation for the Doctrine of the Faith: Suggested improvements that had to be incorporated.

And I had the luck to be of use as a secretary. So I joined the gathering and tried to put the results of that wild discussion into writing. I was never before present at such a thoroughly exciting process. Everybody contributed according to his qualities and specialty and the joint struggle led to an astonishing product.

Encouraged by the notion that I was the only young person present I sometimes even dared to intervene. "It might all be very true what you’re saying here, but that’s perfectly incomprehensible for a non-theologian. Remember, young persons should read this!"

[00516-02.01] [Original text: English]

[B0213-XX.02]