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APPELLO PER LA COLLETTA A SOSTEGNO DEI CRISTIANI IN TERRA SANTA, 21.03.2011


APPELLO PER LA COLLETTA A SOSTEGNO DEI CRISTIANI IN TERRA SANTA

LETTERA DEL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI

RAPPORTO DELLA CUSTODIA DI TERRA SANTA SU PROGETTI E OPERE REALIZZATI CON LA COLLETTA 2010 

LETTERA DEL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI 

 Testo in lingua italiana

 Testo in lingua francese

 Testo in lingua inglese

 Testo in lingua tedesca 

 Testo in lingua spagnola 

 Testo in lingua portoghese

Pubblichiamo di seguito la Lettera che il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, l’Em.mo Card. Leonardo Sandri, ha inviato ai Pastori della Chiesa Universale affinché sostengano la Terra Santa:

 Testo in lingua italiana 

Eccellenza Reverendissima,

Ricordare la Colletta del Venerdì Santo significa richiamare un impegno che risale all’epoca apostolica. Lo attesta San Paolo, scrivendo ai cristiani della Galazia: ci pregarono di ricordarci dei poveri: ed è ciò che ho preso molto a cuore (2,10). E lo ribadisce ai fratelli di Corinto (1Cor. 16; 2Cor. 8-9) e a quelli di Roma: è parso bene, infatti, di fare una colletta per i poveri che si trovano fra i santi in Gerusalemme (15, 25-26).

La Terra Santa attende la fraternità della Chiesa universale e desidera ricambiarla nella condivisione dell’esperienza di grazia e di dolore che segna il suo cammino. Vuole riconoscere, prima di tutto, la grazia del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente e quella della Visita Papale a Cipro. Tali eventi hanno accresciuto l’interesse del mondo e il ritorno di tanti pellegrini sulle orme storiche del Signore Gesù. Ma è sensibile anche al dolore per l’acuirsi delle violenze verso i cristiani nelle regioni orientali, le cui conseguenze si avvertono fortemente in Terra Santa. I cristiani d’Oriente esperimentano l’attualità del martirio e soffrono per l’instabilità o l’assenza della pace. Il segnale più preoccupante rimane il loro esodo inarrestabile. Qualche segno positivo in talune situazioni non è sufficiente, infatti, ad invertire la dolorosa tendenza dell’emigrazione cristiana, che impoverisce l’intera area delle forze più vitali costituite dalle giovani generazioni.

Tocca perciò a noi di unirci al Santo Padre per incoraggiare i cristiani di Gerusalemme, Israele e Palestina, di Giordania e dei Paesi orientali circostanti, con le sue stesse parole: Non bisogna mai rassegnarsi alla mancanza della pace. La pace è possibile. La pace è urgente. La pace è la condizione indispensabile per una vita degna della persona umana e della società. La pace è anche il miglior rimedio per evitare l’emigrazione dal Medio Oriente (Benedetto XVI nell’omelia conclusiva del Sinodo per il Medio Oriente).

Il presente appello alla Colletta si inscrive nella causa della pace, di cui i fratelli e le sorelle di Terra Santa desiderano essere efficaci strumenti nelle mani del Signore a bene di tutto l’Oriente.

Esso giunge all’inizio dell’itinerario quaresimale verso la Pasqua e potrà trovare il suo apice nel Venerdì Santo, oppure in occasioni considerate più favorevoli in ciascun contesto locale. Ma la Colletta rimane, ovunque, la via ordinaria e indispensabile per promuovere la vita dei cristiani in quella amata Terra.

La Congregazione per le Chiese Orientali si fa portavoce delle necessità pastorali, educative, assistenziali e caritative delle loro Chiese. Grazie alla universale solidarietà, esse rimarranno inserite nelle sofferenze e nelle speranze dei rispettivi popoli, crescendo nella collaborazione ecumenica ed interreligiosa. Renderanno gloria a Dio e difenderanno i diritti e i doveri dei singoli e delle comunità a cominciare dall’esercizio personale e pubblico della libertà religiosa. Si porranno al fianco dei poveri, senza distinzione alcuna, contribuendo alla promozione sociale del Medio Oriente. Soprattutto, vivranno le beatitudini evangeliche nel perdono e nella riconciliazione.

Papa Benedetto ci invita, però, ad andare al di là del gesto pur encomiabile dell’aiuto concreto. Il rapporto deve farsi più intenso per giungere ad una "vera spiritualità ancorata alla Terra di Gesù": Quanto più vediamo l’universalità e l’unicità della persona di Cristo, tanto più guardiamo con gratitudine a quella Terra in cui Gesù è nato, ha vissuto ed ha donato se stesso per tutti noi. Le pietre sulle quali ha camminato il nostro Redentore rimangono per noi cariche di memoria e continuano a «gridare» la Buona Novella...i cristiani che vivono nella Terra di Gesù testimoniando la fede nel Risorto…sono chiamati a servire non solo come un faro di fede per la Chiesa universale, ma anche come lievito di armonia, saggezza ed equilibrio nella vita di una società che tradizionalmente è stata e continua ad essere pluralistica, multietnica e multireligiosa (Esortazione post-sinodale Verbum Domini, 89).

Ringrazio a nome del Santo Padre i pastori e i fedeli della Chiesa intera nella fiducia che essi confermeranno la loro generosità. E’ il grazie sincero condiviso dalla Chiesa latina raccolta nella Diocesi Patriarcale di Gerusalemme e nella Custodia Francescana, come pure dalle Chiese Melchita, Maronita, Sira, Armena, Caldea, che insieme compongono la Chiesa cattolica di Terra Santa.

Col più fraterno augurio in Cristo Gesù.

Leonardo Card. Sandri
Prefetto

 aCyril Vasil’, S.I.
Arcivescovo Segretario

[00400-01.01] [Testo originale: Italiano]

 Testo in lingua francese

Excellence Révérendissime,

Évoquer la Quête du Vendredi-Saint, c’est rappeler un engagement qui remonte au temps apostolique. Saint Paul l’atteste lorsqu’il écrit aux Galates: "nous devions seulement songer aux pauvres, ce que précisément j'ai eu à cœur de faire" (2, 10). Il le répète aux chrétiens de Corinthe (1Cor 16, 1-3; 2 Cor 8-9) et de Rome: "...je me rends à Jérusalem pour le service des saints car la Macédoine et l'Achaïe ont bien voulu prendre quelque part aux besoins des saints de Jérusalem qui sont dans la pauvreté" (15, 25-26).

La Terre-Sainte attend la fraternité de l’Eglise universelle et désire en échange partager son expérience de grâce et de souffrance qui marque son chemin. Avant tout, elle reconnaît la grâce du Synode des Evêques du Moyen-Orient ainsi que celle de la visite du Saint Père à Chypre. Ces événements ont accru l’intérêt du monde, mais aussi le retour de nombreux pèlerins sur les traces historiques de Jésus-Christ. La Terre-Sainte est sensible à l’augmentation des violences envers le chrétiens d’Orient, dont les conséquences sont notables dans toute la région. Les chrétiens d’Orient expérimentent l’actualité du martyre et souffrent de la précarité de la paix ou de son absence. Leur exode incessant en est le signe le plus inquiétant. Au milieu de cette situation, quelques signes positifs sont insuffisants pour renverser la douloureuse tendance à l’émigration chrétienne qui appauvrit cette région de ses forces vitales que constituent les jeunes générations.

Il nous appartient donc, de nous unir au Pape pour encourager les chrétiens de Jérusalem, d’Israël et de Palestine, de Jordanie et des pays orientaux environnants, avec Ses propres paroles: "La paix est possible. La paix est urgente. La paix est la condition indispensable pour une vie digne de la personne humaine et de la société. La paix est également le meilleur remède pour éviter l'émigration du Moyen-Orient" (Benoît XVI, homélie pour la conclusion du Synode pour le Moyen-Orient).

Le présent appel pour cette quête s’inscrit en faveur de la paix dont nos frères et sœurs de Terre-Sainte veulent être les instruments efficaces dans les mains du Seigneur pour le bien de tout l’Orient.

Il parvient au début de notre itinéraire de Carême qui trouvera son point culminant le Vendredi-Saint, ou à tout autre moment opportun en fonction du contexte local. Mais cette collecte demeure, partout, la voie ordinaire pour promouvoir la vie des chrétiens de Terre-Sainte.

La Congrégation pour les Eglises Orientales se fait le porte-voix des besoins pastoraux et éducatifs, d’assistance et de charité de leurs Eglises. Grâce à cette solidarité mondiale, elles demeurent ancrées dans les souffrances et les espérances de leurs peuples, tout en progressant dans la collaboration œcuménique et interreligieuse. Elles rendront gloire à Dieu et défendront les droits et les devoirs des particuliers et des communautés, en commençant par l’exercice personnel et public de la liberté religieuse. Elles seront aux côtés des pauvres, sans aucune distinction, pour contribuer à la promotion sociale du Moyen-Orient. Surtout, elles vivront les béatitudes du pardon et de la réconciliation.

Benoît XVI nous invite à aller au-delà du geste purement matériel. Le rapport doit devenir plus intense pour arriver à une "vraie spiritualité ancrée dans la Terre de Jésus": "C’est pourquoi, plus nous voyons l’universalité et l’unicité de la Personne du Christ, plus nous considérons avec gratitude cette Terre où Jésus est né, a vécu et s’est donné lui-même pour nous tous. Les pierres sur lesquelles notre Rédempteur a marché demeurent pour nous riches de souvenirs et continuent à «crier» la Bonne Nouvelle... les chrétiens qui vivent sur la Terre de Jésus, en témoignant leur foi dans le ...sont appelés à servir non seulement comme «un phare de la foi pour l’Église universelle, mais aussi comme un levain d’harmonie, de sagesse et d’équilibre dans la vie d’une société qui, traditionnellement, a été et continue d’être pluraliste, multiethnique et multi-religieuse" (Exhortation post-synodale Verbum Domini, 89).

Je remercie, au nom du Saint Père, les pasteurs et les fidèles de toute l’Eglise, confiant dans leur constante générosité. C’est un merci partagé par l’Eglise latine rassemblée dans le Patriarcat latin de Jérusalem et la Custodie Franciscaine de Terre-Sainte et aussi par les Eglises Melkite, Maronite, Syro-catholique, Arménienne, Chaldéenne, qui composent ensemble l’Eglise catholique en Terre-Sainte.

Avec mes souhaits les plus fraternels dans le Christ Jésus.

Leonardo Card. Sandri
Préfet

aCyril Vasil’, S.I.
Archevêque Secrétaire

[00400-03.01] [Texte original: Français]

 Testo in lingua inglese

Your Excellency,

Remembering the Good Friday Collection means recalling a commitment that dates back to apostolic times. St Paul testifies to it in his Letter to the Christians of Galatia: they would have us remember the poor, which very thing I was eager to do (2:10). And he reasserted this to the brethren of Corinth (1 Co 16; 2 Co 8-9) and of Rome: However, I am going… to make some contribution for the poor among the saints at Jerusalem (15,25-26).

The Holy Land expects the brotherhood of the universal Church and desires to reciprocate it in sharing the experience of grace and suffering that marks her journey. She wishes to recognize, first of all, the grace of the Synod of Bishops for the Middle East, and that of the Papal Visit to Cyprus. These events have increased the interest of the world and the return of a great number of pilgrims in the historical footsteps of the Lord Jesus. Yet also tangible is sorrow at the escalating violence to Christians in Eastern regions whose consequences are felt acutely in the Holy Land. The Christians of the East are experiencing the actuality of martyrdom and are suffering because of the instability or absence of peace. The most disturbing sign of this is their inexorable exodus. Indeed a few positive signs in some situations do not suffice to invert the sorrowful tendency of Christian emigration which impoverishes the entire area, draining it of the most vital forces constituted by the young generations.

It is therefore up to us to join the Holy Father to encourage the Christians of Jerusalem, Israel and Palestine, of Jordan and of the surrounding Eastern countries, with his same words: We must never resign ourselves to the absence of peace. Peace is possible. Peace is urgent. Peace is the indispensable condition for a life worthy of humanity and society. Peace is also the best remedy to avoid emigration from the Middle East (Benedict XVI, Homily at the Mass for the closing of the Special Assembly for the Middle East of the Synod of Bishops).

This appeal for the Collection is inherent in the cause of peace, of which the brothers and sisters of the Holy Land desire to be effective instruments in the hands of the Lord for the good of the whole of the East.

It takes place at the beginning of the Lenten journey towards Easter and can culminate on Good Friday or on the occasions considered most favourable in each local context. However, the Collection everywhere remains the ordinary and indispensable means of promoting the life of Christians in that beloved Land.

The Congregation for the Eastern Churches acts as spokesperson for these Churches’ needs for pastoral care, education, social assistance and charity. Thanks to universal solidarity, they continue to be integrated in the sufferings and hopes of the respective peoples, developing in ecumenical and interreligious collaboration. They will give glory to God and will defend the

rights and duties of the individuals and communities, starting with the personal and public exercise of religious freedom. They will stand beside the poor, without any distinction, contributing to the social promotion of the Middle East. Above all, they will live out the Gospel Beatitudes in forgiveness and reconciliation.

Pope Benedict invites us, however, to go beyond the gesture, although it is praiseworthy, of concrete help. The relationship must become more intense in order to attain a "true spirituality anchored to the Land of Jesus": The more we appreciate the universality and the uniqueness of Christ’s person, the more we look with gratitude to that land where Jesus was born, where he lived and where he gave his life for us. The stones on which our Redeemer walked are still charged with his memory and continue to ‘cry out’ the Good News….. Christians who dwell in the land of Jesus and bear witness to their faith in the Risen One… are called to serve not only as ‘a beacon of faith for the universal Church, but also as a leaven of harmony, wisdom, and equilibrium in the life of a society which traditionally has been, and continues to be, pluralistic, multi-ethnic and multi-religious’ " (Post-Synodal Apostolic Exhortation, Verbum Domini, 89).

On behalf of the Holy Father I thank the pastors and the faithful of the whole Church, confident that they will confirm their generosity. My sincere gratitude is shared by the Latin Church, gathered in the Patriarchal Diocese of Jerusalem and in the Franciscan Custody, as well as by the Melkite, Maronite, Syrian, Armenian and Chaldean Churches which together make up the Catholic Church of the Holy Land.

With my most fraternal good wishes in Christ Jesus,

Leonardo Card. Sandri
Prefect

 aCyril Vasil’, S.J.
Archbishop Secretary

[00400-02.01] [Original text: English]

 Testo in lingua tedesca

Exzellenz, hochwürdigster Herr Bischof,

Zur Heilig-Land-Kollekte aufrufen bedeutet, eine bis in die apostolische Zeit zurückgehende Verpflichtung in Erinnerung zu rufen. Der Heilige Paulus bezeugt dies, wenn er an die Christen in Galata schreibt: Sie baten uns an ihre Armen zu denken; und das zu tun, habe ich mich eifrig bemüht. (Gal 2,10). Und er bekräftigt dies gegenüber den Brüdern in Korinth (1 Kor 16; 2 Kor 8-9) und in Rom: Denn sie haben eine Sammlung beschlossen für die Armen unter den Heiligen in Jerusalem (15, 25-26).

Das Heilige Land setzt auf die brüderliche Hilfe der Weltkirche und möchte dies seinerseits erwidern, indem es die Erfahrung von Gnade und Leid, die ihren Weg kennzeichnet, mit der Weltkirche teilt. Die Menschen im Heiligen Land haben diese Gnade zuallererst in der Bischofssynode für den Nahen Osten erfahren und bei der Papstreise nach Zypern. Durch diese Ereignisse ist das Interesse der Welt an ihrer Situation gestiegen, und zugleich kommen wieder mehr Pilger, um auf den geschichtlichen Spuren des Herrn Jesus zu wandeln. Zugleich ist aber auch der Schmerz größer geworden angesichts der Zunahme von Gewalt an Christen in der ganzen Nahostregion, deren Folgen auch im Heiligen Land deutlich zu spüren sind. Für die Christen des Orients ist das Martyrium eine Realität ihres täglichen Lebens, und sie leiden an der Instabilität des Friedens oder seiner Abwesenheit. Ihr unaufhörlicher Exodus ist dafür ein äußerst beunruhigendes Signal. Und auch wenn hier und da positive Entwicklungen wahrgenommen werden können, so reichen diese nicht aus, um den schmerzhaften Emigrationsprozess der Christen umzukehren. So wird diese Region ihrer vitalsten Kräfte beraubt: nämlich der jungen Generationen.

Es liegt an uns, gemeinsam mit Heiligen Vater die Christen in Jerusalem, Israel und Palästina, in Jordanien und den umliegenden Ländern zu bestärken, und wir wollen die Worte Benedikts XVI. uns dazu zueigen machen: Man darf sich nie mit dem Mangel an Frieden abfinden. Der Friede ist möglich. Der Friede ist dringend notwendig. Der Friede ist die unverzichtbare Bedingung für ein würdiges Leben der Person und der ganzen Gesellschaft. Der Friede ist auch das beste Mittel, um die Emigration aus dem Nahen Osten zu verhindern. (Predigt Papst Benedikts XVI. im Petersdom zum Abschluss der Nahostsynode am 24. Oktober 2010)

Der Aufruf zur Heilig-Land-Kollekte versteht sich auch als ein Appell in der Sache des Friedens, denn die Brüder und Schwestern im Heiligen Land wollen wirksame Instrumente in den Händen des Herrn sein zum Wohl des ganzen Orients.

Diese Aufforderung erreicht Sie am Beginn der österlichen Bußzeit, und die Sammlung könnte ihren Höhepunkt am Karfreitag finden oder zu einem anderen Zeitpunkt, der je nach lokalen Gegebenheiten für angemessener erachtet wird. Diese Kollekte bleibt jedenfalls überall der reguläre und unerlässliche Weg, um das Leben der Christen im geliebten Heiligen Land zu fördern.

Die Kongregation für die Ostkirchen macht sich zum Sprachrohr der Bedürfnisse dieser Kirchen in den Bereichen Pastoral, Schule, Nothilfe und Caritas. Dank der weltweiten Solidarität bleiben die Kirchen verwurzelt in den Leiden und Hoffnungen ihrer jeweiligen Völker, und können so ihr ökumenisches und interreligiöses Engagement verstärken. Sie werden Gott verherrlichen und die Rechte und Pflichten der Einzelpersonen und der Gruppen verteidigen, angefangen bei der individuellen und öffentlichen Ausübung der Religionsfreiheit. Sie werden sich an die Seite der Armen stellen, ohne Ansehen der Person, und so den sozialen Zusammenhalt im Nahen Osten fördern. Vor allem werden sie die evangelischen Seligpreisungen in Vergebung und Versöhnung in ihrem Leben verwirklichen.

Papst Benedikt lädt uns aber dazu ein, über die bloß materielle Dimension der Hilfe hinauszugehen. Die Beziehung zum Heiligen Land als solchem muss intensiviert werden, um zu einer „echten im Land Jesu verwurzelten Spiritualität" zu werden: Deshalb blicken wir, je mehr wir die Universalität und die Einzigartigkeit der Person Christi betrachten, um so mehr mit Dankbarkeit auf jenes Land, in dem Jesus geboren ist, gelebt hat und sich selbst für uns alle hingegeben hat. Die Steine, über die unser Erlöser geschritten ist, bleiben für uns voller Erinnerung und »schreien« auch weiterhin die Frohe Botschaft heraus. … Die Christen, die im Land Jesu leben und den Glauben an den Auferstandenen bezeugen … sind aufgerufen, nicht nur ein Lichtstrahl des Glaubens für die universale Kirche zu sein, sondern auch Sauerteig der Eintracht, der Weisheit und des Gleichgewichts im Leben einer Gesellschaft, die traditionell stets pluralistisch, multiethnisch und multireligiös war und dies auch weiterhin ist. (Nachsynodales Schreiben Verbum Domini, 89)

Im Namen des Heiligten Vaters danke ich den Hirten und Gläubigen der ganzen Kirche für das Vertrauen, das sie durch ihre Großzügigkeit manifestieren. Es ist die aufrichtige Danksagung der Lateinischen Kirche, die aus dem Bistum des Jerusalemer Patriarchats und der Kustodie der Franziskaner besteht, und der Melkitischen, Maronitischen, Syrischen, Armenischen und Chaldäischen Kirchen, die gemeinsam die Katholische Kirche des Heiligen Landes formen.

Mit brüderlichen Grüßen in Jesus Christus.

Leonardo Card. Sandri
Präfekt

a Cyril Vasil’, S.I.
Erzbischof - Sekretär

[00400-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

 Testo in lingua spagnola 

Excelencia Reverendísima:

Recordar la Colecta del Viernes Santo significa referirse a un compromiso que se remonta hasta la época apostólica. Lo atestigua San Pablo, escribiendo a los cristianos de la Galacia: nos pidieron que nos acordásemos de los pobres, cosa que procuré yo cumplir con mucha solicitud (2, 10). Y lo confirma escribiendo a los hermanos de Corinto (1 Cor 16; 2 Cor 8-9) y de Roma: han tenido a bien hacer una colecta a beneficio de los pobres de entre los santos de Jerusalén (15, 25-26).

La Tierra Santa confía en la fraternidad de la Iglesia universal y desea corresponder a ella comunicando la experiencia de gracia y de dolor que marca su camino. Quiere reconocer, ante todo, la gracia del Sínodo de los Obispos para el Medio Oriente y de la Visita Papal a Chipre. Estos acontecimientos han aumentado el interés del mundo y el nuevo aflujo de tantos peregrinos sobre las huellas históricas del Señor Jesús. Pero siente también el dolor provocado por el incremento de las violencias contra los cristianos en las regiones orientales, cuyas consecuencias se manifiestan intensamente en Tierra Santa. Los cristianos de Oriente experimentan la actualidad del martirio y sufren por la inestabilidad o por la ausencia de paz. La señal más preocupante sigue siendo su imparable éxodo. Y, en efecto, algún signo positivo en ciertas situaciones, no resulta suficiente para invertir la dolorosa tendencia de la emigración cristiana, que empobrece toda el área al quedar privada de sus fuerzas más vitales, constituidas por las generaciones jóvenes.

Por ello nos corresponde unirnos al Santo Padre para animar a los cristianos de Jerusalén, Israel y Palestina, de Jordania y de los Países orientales circunstantes, con sus mismas palabras: Nunca debemos resignarnos a la falta de paz. La paz es posible. La paz es urgente. La paz es la condición indispensable para una vida digna de la persona humana y de la sociedad. La paz es también el mejor remedio para evitar la emigración de Oriente Medio (Benedicto XVI en la homilía conclusiva del Sínodo de Medio Oriente – 24-10-2010).

La presente llamada a la Colecta se inscribe en la causa de la paz, a la que los hermanos y las hermanas de Tierra Santa quieren servir como instrumentos eficaces en las manos del Señor, para bien de todo el Oriente.

Esta llamada, que llega al inicio del itinerario cuaresmal hacia la Pascua, podrá encontrar su punto culminante en el Viernes Santo, o bien en alguna ocasión considerada más favorable según las circunstancias locales. Pero, en todo caso, la Colecta sigue siendo en todas partes la vía ordinaria e indispensable para promover la vida de los cristianos en aquella amada Tierra.

La Congregación para las Iglesias Orientales se hace portavoz de las necesidades pastorales, educativas, asistenciales y caritativas de sus Iglesias. Gracias a la solidaridad universal, estas Iglesias permanecerán arraigadas en los sufrimientos y en las esperanzas de sus respectivos pueblos, creciendo en la colaboración ecuménica e interreligiosa. Darán gloria a Dios y defenderán los derechos y deberes de cada persona y de las comunidades, comenzando por el derecho al ejercicio personal y público de la libertad religiosa. Se pondrán al lado de los pobres, sin ningún tipo de distinción, contribuyendo a la promoción social del Medio Oriente. Y, sobre todo, vivirán las bienaventuranzas evangélicas en el perdón y en la reconciliación.

El Papa Benedicto nos invita, sin embargo, a ir más allá incluso del gesto –ciertamente digno de alabanza– de la ayuda concreta. La relación debe hacerse aún más intensa, hasta lograr la posesión de una "espiritualidad anclada en la Tierra de Jesús": Por tanto, cuanto más vemos la universalidad y la unicidad de la persona de Cristo, tanto más miramos con gratitud aquella Tierra, en la que Jesús ha nacido, ha vivido y se ha entregado a sí mismo por todos nosotros. Las piedras sobre las que ha caminado nuestro Redentor están cargadas de memoria para nosotros y siguen "gritando" la Buena Nueva. (...) todos los cristianos que viven en la Tierra de Jesús, testimoniando la fe en el Resucitado (...) están llamados no sólo a servir como «un faro de fe para la Iglesia universal, sino también como levadura de armonía, sabiduría y equilibrio en la vida de una sociedad que tradicionalmente ha sido, y sigue siendo, pluralista, multiétnica y multirreligiosa» (Exhortación postsinodal Verbum Domini, 89).

Doy las gracias en nombre del Santo Padre a los pastores y a los fieles de la Iglesia entera, con la firme confianza de que confirmarán una vez más su generosidad. Este agradecimiento es un "gracias" sincero que expresan juntamente la Iglesia latina, reunida en la Diócesis Patriarcal de Jerusalén y en la Custodia Franciscana, y las Iglesias Melquita, Maronita, Siria, Armenia y Caldea, que componen unidas la Iglesia católica en Tierra Santa.

Con la fraterna expresión de los mejores deseos en Cristo Jesús.

Leonardo Card. Sandri
Prefecto

aCyril Vasil’, S.I.
Arzobispo Secretario

[00400-04.01] [Texto original: Español]

 Testo in lingua portoghese

Excelência Reverendíssima:

Recordar a Coleta da Sexta-Feira Santa significa evocar um compromisso que remonta à época apostólica. Atesta-o São Paulo, escrevendo aos cristãos da Galácia: recomendaram-nos apenas que nos lembrássemos dos pobres, o que era precisamente a minha intenção (2, 10). E reafirma-o aos irmãos de Corinto (1Cor 16; 2Cor 8-9) e de Roma: houveram por bem fazer uma coleta para os irmãos de Jerusalém que se acham em pobreza (15,25-26).

A Terra Santa espera na fraternidade da Igreja Universal e deseja retribui-lhe através da partilha de uma experiência de graça e de dor que caracteriza o seu caminho. Quer reconhecer, antes de tudo, a graça do Sínodo dos Bispos para o Oriente Médio e da Visita Papal a Chipre. Tais eventos majoraram o interesse do mundo e o retorno de tantos peregrinos sobre os passos históricos do Senhor Jesus. Mas é sensível também à dor pelo acirramento das violências contra os cristãos nas regiões orientais, cujas conseqüências se advertem fortemente na Terra Santa. Os cristãos experimentam a atualidade do martírio e sofrem pela instabilidade ou ausência da paz. O sinal mais segue sendo o seu êxodo contínuo. Algum sinal positivo nestas situações não é suficiente, de fato, para inverter a dolorosa tendência da emigração cristã, que empobrece a área toda das forças mais vitais constituídas pelas jovens gerações.

Cabe-nos, portanto, a nós unir-nos ao Santo Padre para encorajar os cristãos de Jerusalém, Israel e Palestina, da Jordânia e dos Países Orientais circunstantes, com as suas mesmas palavras: Importa não resignar-se jamais à falta da paz. A paz é possível. A paz é urgente. A paz é condição indispensável para uma vida digna da pessoa humana e da sociedade. A paz é também o melhor remédio para evitar a emigração do Oriente Médio (Bento XVI, na homilia conclusiva do Sínodo para o Oriente Médio).

O presente apelo à Coleta inscreve-se na causa da paz, de que os irmãos e as irmãs da Terra Santa desejam ser instrumentos eficazes nas mãos do Senhor para o bem de todo o Oriente.

Ele chega no início do itinerário quaresmal rumo à Páscoa e poderá encontrar o seu ápice na Sexta-Feira Santa, ou em ocasiões consideradas mais favoráveis em cada contexto local. Mas a Coleta é, em toda parte, a via ordinária e indispensável para promover a vida dos cristãos naquela amada Terra.

A Congregação para as Igrejas Orientais se faz porta-voz das necessidades pastorais, educativas, assistenciais e caritativas das suas Igrejas. Graças à solidariedade universal, elas permanecerão inseridas nos sofrimentos e nas esperanças dos respectivos povos, crescendo na colaboração ecumênica e inter-religiosa. Renderão glória a Deus e defenderão os direitos e os deveres das pessoas e das comunidades, a começar do exercício pessoal e público da liberdade religiosa. Por-se-ão do lado dos pobres, sem distinção alguma, contribuindo para a promoção social do Oriente Médio. Sobretudo, viverão as bem-aventuranças evangélicas no perdão e na reconciliação.

O Papa Bento nos convida, porém, a ir além do gesto, ainda que louvável, da ajuda concreta. A relação deve tornar-se mais intensa para alcançar uma "verdadeira espiritualidade ancorada na Terra de Jesus": Quanto mais contemplamos a universalidade e a unicidade da pessoa de Cristo, tanto mais olhamos agradecidos para aquela Terra onde Jesus nasceu, viveu e Se entregou a Si mesmo por todos nós. As pedras sobre as quais caminhou o nosso Redentor permanecem para nós carregadas de recordações e continuam a «gritar» a Boa Nova... os cristãos que vivem na Terra de Jesus, dando testemunho da fé no Ressuscitado... são chamados a servir como um farol de fé para a Igreja universal e também como fermento de harmonia, sabedoria e equilíbrio na vida duma sociedade que tradicionalmente foi e continua a ser pluralista, multiétnica e multirreligiosa (Exortação apostólica pós-sinodal Verbum Domini, 89).

Agradeço, em nome do Santo Padre, aos pastores e aos fiéis de toda a Igreja toda na confiança de que estes confirmarão a própria generosidade. É a gratidão sincera comum da Igreja Latina reunida na Diocese Patriarcal de Jerusalém e na Custódia Franciscana, bem como das Igrejas Melquita, Maronita, Sira, Armênia, Caldéia, que juntas compõem a Igreja Católica da Terra Santa.

Com as saudações mais fraternas em Cristo Jesus

Leonardo Card. Sandri
Prefeito

aCyril Vasil’, S.I.
Arcebispo Secretario

[00400-06.01] [Texto original: Português]

 

RAPPORTO DELLA CUSTODIA DI TERRA SANTA SU PROGETTI E OPERE REALIZZATI CON LA COLLETTA 2010 

 Testo in lingua italiana

 Testo in lingua francese

 Testo in lingua inglese

 Testo  in lingua italiana

CUSTODIA DI TERRA SANTA

Ordine dei Frati Minori

Rapporto sommario 2009/2010

La Custodia di Terra Santa, prosegue incessantemente il suo cammino nella conservazione e tutela dei luoghi santi nella Terra di Gesù. Per mantenere viva la liturgia nei luoghi di culto, per assistere i Pellegrini, intensificare le opere apostoliche, per sostenere le comunità dei cristiani, ha prestato negli 2009/2010 una particolare attenzione alla programmazione ed all’esecuzione dei seguenti progetti e opere:

I. LUOGHI SANTI – PELLEGRINI

1. Ain Karem - Santuario di San Giovanni Battista
Il Santuario commemora la nascita di Giovanni Battista

Progetto di costruzione del muro di cinta, per un totale complessivo di 340 metri, per circoscrivere il perimetro dell’area di proprietà della Custodia.

2. Betania - Santuario di Betania
Il Santuario costruito vicino alla Tomba di Lazzaro

Progetto articolato in due fasi: il restauro del Santuario e la costruzione di un nuovo garage.

3. Betlemme – Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina
La chiesa di Santa Caterina, adiacente alla grotta della Natività

Conclusione dei lavori sul sistema di illuminazione all’interno della Chiesa di Santa Caterina.

Prosecuzione delle opere di restauro degli ambienti della Casa Nova, Pilgrim House, dato il crescente flusso di pellegrini.

4. Gerusalemme

- Convento San Salvatore
Sede della Custodia di Terra Santa e Seminario

Progetto di risanamento dello Studio Teologico, restauro di alcune parti del Convento.

- Santuario Dominus Flevit

Fase conclusiva del progetto di ristrutturazione del Convento del Dominus Flevit, del Santuario e dei giardini e degli spazi riservati all’accoglienza dei pellegrini.

- Santuario della Flagellazione

Studio Biblico Francescano

Progetto di ristrutturazione della Sala dei Crociati, presso il santuario della Flagellazione.

Ampliamento della Biblioteca dello Studio Biblico Francescano. Nel progetto è stata inclusa l’installazione di un ascensore per facilitare l’accesso alle persone disabili.

5. Magdala – Chiesa di Maria Maddalena

Continuazione dei lavori di conservazione dell’area archeologica di Magdala, dove sono stati ritrovati importanti resti. È stato necessario rimuovere le pavimentazioni di mosaico, che dovranno essere protette adeguatamente dagli agenti atmosferici. È in fase di allestimento un percorso di visita, all’interno del sito, per permettere ai pellegrini di approfondire la vita quotidiana della città al tempo di Gesù .

6. Giaffa – Chiesa di S. Antonio

Fase conclusiva del restauro dell’intero complesso conventuale e degli ambienti della parrocchia latina.

7. Monte Tabor – Santuario della Trasfigurazione
La Trasfigurazione di Gesù

Preparazione del progetto di restauro del santuario della Trasfigurazione presso il Monte Tabor.

8. Nain – Santuario di Nain
Gesù risuscita il figlio di una vedova

Preparazione del progetto di restauro del Santuario che ricorda il miracolo della resurrezione del figlio della vedova, recentemente recuperato al pieno possesso della Custodia.

Demolizione delle case disposte a ridosso della chiesa per l’avvio della costruzione di un nuovo convento che ospiterà una comunità di suore.

9. Tabga – Santuario del Primato di Pietro

Progetto di costruzione di nuovi servizi igienici presso il Santuario del Primato di Pietro, e altri lavori di restauro.

10. Monte Nebo (Giordania) – Santuario Memoriale di Mosè
Memoriale di Mosè

Seconda fase dei lavori di rifacimento e conservazione dei mosaici del Santuario Memoriale del Profeta Mosè .

Seconda fase della costruzione della nuova Basilica Memoriale.

11. Getsemani

Conclusione del progetto di rifacimento nella valle di Cedron per l’accoglienza di Sua Santità Benedetto XVI, nel maggio 2009.

 

II. LUOGHI SANTI - COMUNITÀ LOCALE

1. Opere in favore dei giovani

Borse di studio. Finanziamento di 360 borse di studio universitarie per la durata di quattro anni, distribuite nelle diverse università : Betlemme, Ebraica a Gerusalemme e Haifa, Bir Zeit, Amman e altre.

Imprese artigiane. Progetto di Sostegno a 10 piccole imprese artigiane con l’acquisto di pezzi di ricambio, apparecchiature per la produzione, ausili per la messa in sicurezza delle attività.

2. Attività per le famiglie

Betlemme

Continuazione del sostegno al Consultorio familiare parrocchiale che supporta a livello assistenziale i bisogni principali che emergono nelle famiglie.

Casa Francescana del Fanciullo. Continuazione del progetto rivolto ad oltre 20 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 12 anni, provenienti da famiglie povere e con diversi tipi di difficoltà . I ragazzi, oltre all’accoglienza e all’assistenza nello studio, sono seguiti da un educatore, un assistente sociale e uno psicologo.

Assistenza medica. Continuazione del progetto di assistenza medica che tende a garantire alle famiglie, che versano in gravi difficoltà economiche, una copertura parziale o completa delle spese mediche.

Abitazioni. Progetto di restauro delle case appartenenti alle famiglie più bisognose. Il restauro viene effettuato da operai disoccupati. Oltre all’aiuto alle famiglie assicuriamo periodicamente decine di posti di lavoro.

3. Comunità parrocchiali

Gerusalemme
Conclusione del rifacimento della chiesa di San Giacomo in Beit Hanina, continuazione dei lavori per la costruzione delle aree dedicate alle attività sportive nel centro parrocchiale di Beit Hanina: campo di calcio, campi di basket e piscina.

Nazareth
Proseguimento della realizzazione dei campi di calcio e di spazi ricreativi per i bambini nel centro parrocchiale di Nazareth.

Cana
Pianificazione del progetto di edificazione di un centro parrocchiale e della scuola, ancora inesistenti ma lungamente richiesti dalla comunità locale.

Gerico
Costruzione della sala parrocchiale adiacente al Santuario del Buon Pastore.

4. Scuole

Ramle
Ampliamento e restauro degli spazi della scuola esistente.

Betlemme
Preparazione e sviluppo del progetto di costruzione di uno spazio adibito a teatro presso la scuola Saint Joseph-Terra Sancta Girls School.

Gerico
Seconda fase della costruzione di una nuova scuola, con ambienti più grandi per accogliere le numerose richieste di iscrizione.

Giordania
Progetto di realizzazione di un centro sportivo presso la Terra Santa School di Amman.

5. Costruzione di appartamenti per i poveri e per le giovani coppie

Betfage. Fase conclusiva del progetto di costruzione del nuovo complesso residenziale S. Francis di Betfage. Sono stati consegnati 69 appartamenti alle famiglie cristiane di Gerusalemme.

Gerusalemme. Ristrutturazione di circa 70 abitazioni nella città vecchia di Gerusalemme.

Betlemme. Proseguimento delle opere di manutenzione e risanamento delle case per i poveri di proprietà della Custodia.

Giaffa. The Franciscan Neighborhood. Prosegue il progetto di costruzione di 124 appartamenti destinati alle famiglie cristiane della parrocchia.

Nazareth. Housing Project in Nazareth. Progetto per la realizzazione di un complesso residenziale dove, oltre alla Cappella e ad alcuni locali per uso sociale, si prevede la costruzione di 80 appartamenti da destinare alle giovani famiglie.

6. Altre opere culturali

Ogni anno la Custodia di Terra Santa sostiene economicamente la Facoltà di Scienze Bibliche e di Archeologia dello Studio Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. A circa 30 studenti provenienti da diverse diocesi vengono offerte borse di studio per tutta la durata degli studi.

Franciscan Media Center. Nuova forma di comunicazione, attraverso un aggiornato sito web e con l’ausilio di network televisivi, che ha lo scopo di diffondere in tempo reale fatti ed eventi legati ai santi luoghi e alla comunità locale.

Magnificat. In pochi anni di attività il Magnificat è diventata una scuola di musica, in grado di preparare diversi studenti provenienti da culture diverse. Il Magnificat promuove attività di ricerca e manifestazioni culturali a livello locale e internazionale.

Oltre alle opere realizzate e progettate per la Terra Santa bisogna aggiungere gli interventi eseguiti in Siria e Libano:

Conclusione dei lavori di restauro della chiesa parrocchiale del convento di S. Francesco ad Aleppo.

Conclusione dei lavori di restauro nel Convento di Tripoli.

[00401-01.01] [Testo originale: Italiano]

 

 Testo  in lingua francese

CUSTODIE DE TERRE SAINTE

Ordre des Frères Mineurs

Rapport résumé 2009/2010

La Custodie de Terre Sainte poursuit sans relâche sa mission pour la conservation et protection des Lieux saints de la Terre de Jésus, afin de maintenir vivante la liturgie sur les lieux de culte, d’assister les pèlerins, d’intensifier les œuvres pastorales, de soutenir la communauté des chrétiens. Pour les années 2009/2010 elle a apporté une attention particulière à la programmation et à l’exécution des projets et des travaux suivants :

I. Lieux saints – Pèlerins

1. Ain Karem – Sanctuaire de Saint Jean-Baptiste
Le sanctuaire commémore la naissance de saint Jean le Baptiste

Projet de construction du mur d’enceinte sur la totalité du complexe, soit 340 mètres, pour circonvenir le périmètre de la propriété de la Custodie.

2. Béthanie - Sanctuaire de Béthanie
Sanctuaire construit à côté de la tombe de Lazare

Projet articulé en deux étapes : la restauration du sanctuaire et la construction d’un nouveau garage.

3. Bethléem – Église paroissiale de Sainte-Catherine
Église de Sainte-Catherine adossée à la grotte de la Nativité.

Achèvement des travaux d’installation de l’éclairage intérieur de l’église Sainte-Catherine.

Poursuite de la restauration des chambres de la Casa Nova, foyer de pèlerins, du fait de l’augmentation croissante du flux de pèlerins.

4. Jérusalem

- Couvent Saint-Sauveur
Siège de la Custodie de Terre Sainte et Séminaire.

Projet de réhabilitation du Centre d’études théologiques, restauration de certaines parties du couvent.

- Sanctuaire du Dominus Flevit

Etape finale du projet de restructuration du couvent du Dominus Flevit, du sanctuaire et des jardins ainsi que des espaces réservés à l’accueil des pèlerins.

- Sanctuaire de la Flagellation
Centre franciscain d’études Bibliques (Studium Biblicum Franciscanum)

Projet de rénovation de la Salle des Croisés, au couvent de la Flagellation

Extension de la bibliothèque du Centre franciscain d’études bibliques. Le projet a intégré l’installation d’un ascenseur pour faciliter l’accès aux personnes à mobilité réduite

5. Magdala – Eglise de Marie-Madeleine

Poursuite des travaux de conservation de la zone archéologique où l’on a retrouvé des éléments importants. Il s’est révélé nécessaire d’enlever le revêtement de mosaïques qui doit être protégé de manière adéquate des éléments. Un parcours de visite est en cours d’élaboration afin de permettre aux pèlerins d’approfondir la vie quotidienne de la ville à l’époque de Jésus.

6. Jaffa – Église de Saint-Antoine

Phase terminale de la restauration de tout le couvent et des chambres de la paroisse latine.

7. Mont Thabor – Sanctuaire de la Transfiguration
La Transfiguration de Jésus

Élaboration du projet de restauration du sanctuaire de la Transfiguration.

8. Naïm – Sanctuaire de Naïm
Jésus ressuscite le fils de la veuve

Élaboration du projet de rénovation du sanctuaire qui commémore le miracle de la résurrection du fils de la veuve, dont la Custodie a récemment acquis la pleine propriété.

Démolition des maisons adossées à l’église afin de construire un nouveau couvent aux sœurs qui viendront y résider.

9. Tabga – Sanctuaire de la Primauté de saint Pierre

Projet de construction de nouveaux lieux d’aisance dans l’enceinte du sanctuaire de la Primauté de Pierre et autres travaux de restauration.

10. Mont Nébo (Jordanie) – Sanctuaire du Mémorial de Moïse
Mémorial de Moïse

Deuxième phase des travaux de réfection et conservation des mosaïques du sanctuaire du mémorial du prophète Moïse.

Seconde phase de la construction de la nouvelle basilique du Mémorial de Moïse.

11. Gethsémani

Conclusion du projet de réfection de la propriété dans la vallée du Cédron pour l’accueil de Sa Sainteté Benoît XVI en mai 2009.

 

II. Lieux saints - Communauté locale

1. Œuvres en faveur des jeunes

Bourses d’étude. Financement de 360 bourses d’études universitaires, pour une durée de quatre ans, réparties dans les différentes universités : Bethléem, Universités hébraïques de Jérusalem et de Haïfa, Bir Zeit, Amman et autres.

Artisanat. Projet de soutien de dix micro entreprises artisanales par l’acquisition de pièces de rechange, de matériel de production, de mise aux normes sécuritaires de l’activité.

2. Activités pour les familles

Bethléem

Poursuite du projet de Conseil familial paroissial qui apporte son assistance sociale dans les premières nécessités auxquelles doivent faire face les familles.

La Maison de l’Enfant. Continuation du projet d’accueil de 20 garçons de 6 à 12 ans issus de familles défavorisées et traversant différents types de difficultés. En plus de l’accueil et de l’aide à l’étude, les garçons sont suivis par un éducateur, une assistante sociale et un psychologue.

Assistance médicale. Poursuite du projet d’assistance médicale qui tend à garantir aux familles qui se trouvent en grande difficulté financière une couverture partielle ou complète de leurs dépenses de santé.

Habitations. Projet de restauration des maisons appartenant aux familles dans le besoin. La restauration sera effectuée par des ouvriers sans emploi. En plus de l’aide aux familles nous assurons de façon régulière des dizaines d’emplois.

3. Communautés paroissiales

Jérusalem

Fin des travaux de rénovation de l’église Saint-Jacques de Beit Hanina, poursuite des travaux pour la construction d’un espace consacré aux activités sportives dans le centre paroissial de Beit Hanina consistant en un terrain de football, un terrain de basket et une piscine.

Nazareth

Avancées dans la réalisation d’un terrain de football et d’espaces récréatifs pour les enfants dans le centre paroissial de Nazareth.

Cana

Planification du projet d’édification d’un centre paroissial et d’une école. Ni l’un ni l’autre n’existent encore mais ils sont réclamés depuis longtemps par la communauté locale.

Jéricho

Construction de la salle paroissiale adjacente au sanctuaire du Bon Pasteur.

4. Ecoles

Ramleh

Agrandissement et rénovation des espaces scolaires existants.

Bethléem

Elaboration et développement du projet de construction d’un espace théâtral à l’école de Terre Sainte Saint Joseph pour Filles.

Jéricho

Seconde phase dans la construction d’une nouvelle école plus grande pour accueillir les nombreuses demandes de scolarisation en attente.

Jordanie

Projet de réalisation d’un centre sportif à l’école de Terre Sainte de Amman.

5. Construction d’appartement pour les pauvres et pour les jeunes couples

Bethphagé. Étape finale du projet de construction de la nouvelle résidence Saint-François. 69 appartements ont été livrés à des familles chrétiennes de Jérusalem.

Jérusalem. Rénovation de 70 habitations de la Vieille Ville.

Bethléem. Poursuite des travaux d’entretien et de réhabilitation de maisons appartenant à la Custodie et à destination de familles pauvres.

Jaffa. The Franciscan Neighborhood. Poursuite du projet de construction de 124 appartements à destination des familles chrétiennes de la paroisse.

Nazareth. Housing Project in Nazareth. Projet de réalisation d’un complexe résidentiel, où en plus d’une chapelle et de bureaux, on construira 80 appartements destinés aux jeunes familles.

6. Autres œuvres culturelles

Chaque année la Custodie supporte financièrement la Faculté de Sciences bibliques et archéologiques du Studium Biblicum de Jérusalem. Des bouses sont offertes à une trentaine d’étudiants provenant de divers diocèses pour couvrir la totalité de leurs études.

Franciscan Media Center. Nouvelle forme de communication au travers d’un site internet fréquemment mis à jour et l’aide d’un réseau télévisuel qui vise à diffuser en temps réel les événements liés aux lieux saints chrétiens et à la communauté locale.

Magnificat. En quelques années l’activité du Magnificat est devenue une école de musique capable de former des élèves issus de diverses cultures. Le Magnificat promeut une activité de recherche et de manifestation culturelle au niveau locale et international.

 

Aux travaux réalisés ou prévus pour la Terre Sainte il convient d’ajouter les interventions survenues en Syrie et au Liban:

  • Fin des travaux de restauration de l’église paroissiale au couvent Saint-François d’Alep.
  • Achèvement des travaux de restauration du couvent de Tripoli.

[00401-03.01] [Texte original: Français]

 

 Testo  in lingua inglese

CUSTODY OF THE HOLY LAND

Order of Friars Minor

Overview Report 2009/2010

The Custody of the Holy Land continues incessantly its path for the protection and preservation of the Holy Places in Jesus’ Land. Its mission is to keep alive the liturgy in the places of worship, to take care of pilgrims, to enhance apostolic works, and support the Christian Community; for these reasons, in the years 2009/2010 the Custody gave special attention to the planning and the fulfillment of the following projects:

I. Holy Places – Pilgrims

1. Ain Karem – Sanctuary of St. John the Baptist
The Sanctuary commemorates the birthplace of St. John Baptist.

Construction of the surrounding wall, for an overall total of 340 meters, to limit the perimeter of the property of the Custody.

2. Bethany – The Sanctuary of Bethany
The Sanctuary was built next to Tomb of Lazarus.

Project divided into two parts: Renovation of the Sanctuary and
Construction of the new garage.

3. Bethlehem – St. Catherine’s Parish Church
St. Catharine’s Church, adjoining the Grotto of the Nativity.

End of the project of renovation of the lighting system inside St. Catherine’s Church.

Perpetuation of the restoration works, in the rooms of Casa Nova Pilgrim House, due to the increasing number of pilgrims visiting Bethlehem.

4. Jerusalem

- St. Saviour Monastery
Where is located the Custody of the Holy Land See and the Seminar.

The project includes the rehabilitation of the Theological Study, the restoration of some areas of the Convent.

- Dominus Flevit Sanctuary

Final phase of the restructuring plan of the Convent of Dominus Flevit, of the Shrine, the gardens and the spaces dedicated to the reception of pilgrims

- Sanctuary of the Flagellation

Studium Biblicum Francescanum

Restoration of the "Hall of the Crusaders", at the Sanctuary of the Flagellation.

Enlargement of the Library of the Studium Biblicum Francescanum. The project includes also the installation of an elevator to facilitate the access to disabled people. 

5. Magdala – Church of Mary Magdalene
Al-Majdal, identified with the site of the ancient town of Magdala, reputed to be the birthplace of Mary Magdalene.

Perpetuation of the preservation works in the archeological site of Magdala, where important archeological remains have been found. It was necessary to remove the mosaic pavements, which from now on should be protected against the elements. Over the site is under construction visitor route, in order to make pilgrims understand the day life of the city in the time of Jesus.

6. Jaffa – St. Anthony’s Church

Final phase of the restoration of the whole convent and of the rooms of the Latin Parish...

7. Mount Tabor – Sanctuary of the Transfiguration
Where took place the Transfiguration of Christ.

Designing of the project of restoration of the Shrine of the Transfiguration at Mount Tabor.

8. Nain – Nain’s Sanctuary
Jesus resurrected a young man

Designing of the project of restoration of the Shrine that commemorates the Miracle of the resurrection of the widow’s son. Only recently the Custody has got back the full possession of the area.

Demolition of the buildings surrounding the Church, to allow the startup of the project of reconstruction of the Convent for the Nuns.

9. Tabga – Sanctuary of the Primacy of St. Peter

Construction of new sanitary facilities and other restoration works at the Shrine of the Primacy of St. Peter.

10. Mount Nebo (Jordan) – Moses Memorial Sanctuary
Memorial of Moses

Second phase of the works of reconstruction and conservation of the mosaics at the Memorial Shrine of Moses the Prophet.

Second phase of the construction of the new Basilica of the Memorial.

11. Gethsemane

Final phase of the recreation of the Kidron Valley, for the reception of His Holiness Pope Benedict XVI.

 

II. Holy Places - Local Community

1. Works in favor of youth

Scholarships. Funding system for 360 University Scholarships, lasting for four years. The facilitations are divided between different universities: Bethlehem, Hebrew University in Jerusalem and Haifa, Bir Zeit, Amman and others.

Craftsman’s laboratories. The project is made to support 10 small craft businesses by the purchase of spare parts, equipments, devices to improve the security measures.

2. Activities in favor of the families

Bethlehem

Development of the Family Counseling Parish project that supports the main needs that families can have.

Franciscan Children's House. Perpetuation of the project dedicated to more than 20 youth between 6 and 12 years old, coming from poor families or with different kind of troubles. A youth worker, a social worker and a psychologist are available to receive and assist them.

Medical Assistance. Development of this project that aims to ensure medical assistance to families in financial straits, by providing a partial or total coverage of medical expenses.

Housing project. Rehabilitation of the houses belonging to families in need. The restoration is done by unemployed workers. Besides helping the families, we guarantee periodically many working places.

3. Parish Communities

Jerusalem
Conclusion of the rebuilding of the Church of S. James in Beit Hanina, perpetuation of the works of construction of different areas dedicated to sport activities in the Parish center, such as: a soccer field, 2 basketball courts and a swimming pool.

Nazareth
Realization of football fields and playground areas, for the children of the Parish center in Nazareth.

Cana
Designing and preparation of a project for the construction of a Parish center and a school. Structures not available at the present, but deeply wished by the local community.

Jericho
Construction of the Parish Hall adjoining the Shrine of the Good Shepherd.

4. Schools

Ramleh
Expansion and rehabilitation of the existing spaces of the school

Bethlehem
Planning and development of the project of building a theatre at the Saint Joseph Terra Sancta Girls School.

Jericho
Second phase of the building of a new school, bigger than the former, to face the increasing number of requests.

Jordan
Project for the construction of a sport centre at the Terra Santa School of Amman.

5. Housing development for poor and for young couples

Beit Fagi. Last phase of the housing development project S. Francis - Beit Fagi. Here and now have been assigned 69 apartments to the Christian families of Jerusalem.

Jerusalem. Rehabilitation of about 70 houses located in the Old City of Jerusalem.

Bethlehem. Perpetuation of the rehabilitation and maintenance of the houses for the poor owned by the Custody.

Jaffa. The Franciscan Neighborhood. Housing development project, for 124 apartments for the Christian families of the Parish.

Nazareth. Housing Project in Nazareth. Project for the construction of a residential complex. Besides the construction of a Chapel and different social areas, will be constructed about 80 apartments for young families.

6. Other Cultural Activities

Every year the Custody of the Holy Land supports the Faculty of Biblical Science and Archeology of the Studium Biblicum Francescanum of Jerusalem. The Custody provides to 30 students coming from different Dioceses, scholarships for the duration of all the studies.

Franciscan Media Center. A new way of communication through an updated web site that, with the support of television networks, aims to broadcasts all the events related to the Holy Places and the local community.

Magnificat. In a few years of activity, the Magnificat has become a school of music that prepare youth coming from different cultures. Magnificat institute advance research activities and promote cultural events both at local and international level.

 

In addition to the works developed and planned for the Holy Land, must be mentioned also the other action taken in Syria and Lebanon. Such as:

  • Completion of the restoration of the Parish Church at Saint Francis convent in Aleppo.
  • Conclusion of the renovation works in Tripoli’s Convent.

[00401-02.01] [Original text: English]

[B0165-XX.02]