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VISITA DEL SANTO PADRE AL POLICLINICO "AGOSTINO GEMELLI" DI ROMA IN OCCASIONE DELLA SOLENNITÀ DELL’EPIFANIA, 05.01.2011


Questo pomeriggio il Santo Padre Benedetto XVI si reca in visita al Policlinico "Agostino Gemelli" di Roma, in occasione della Solennità dell’Epifania.
Al Suo arrivo, alle ore 17.15, è accolto dal Cardinale Vicario Agostino Vallini, dal Delegato per l’assistenza religiosa negli Ospedali di Roma, S.E. Mons. Armando Brambilla, dal Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Prof. Lorenzo Ornaghi, dal Direttore Amministrativo dell’Università, Prof. Marco Elefanti, dal Preside della Facoltà, Prof. Rocco Bellantone, dal Direttore della Sede di Roma, Dr. Giancarlo Furnari, dall’Assistente Ecclesiastico Generale, Mons. Sergio Lanza e dal Direttore del Policlinico, Prof. Cesare Catananti.
Quindi il Santo Padre sale in ascensore al 5° piano, al Reparto di Pediatria, dove è accolto dal Direttore, il Prof. Costantino Romagnoli. Dopo aver visitato i locali del Centro per la cura dei bambini con spina bifida, il Santo Padre saluta i piccoli pazienti ospitati nelle stanze del reparto, e passa infine al Reparto di Terapia intensiva per l’assistenza neonatale.
Il Papa raggiunge poi in ascensore il 7° piano, per una breve visita all’ambulatorio dell’Istituto Scientifico Internazionale "Paolo VI" per la ricerca, la diagnosi e la terapia della sterilità coniugale, dove è accolto dal Direttore, Prof. Riccardo Marana.
Subito dopo il Santo Padre Benedetto XVI scende nella hall del Policlinico per incontrare i bambini ospiti dei vari Reparti del centro pediatrico, con i genitori e il personale medico. Dopo il canto dei bambini e il saluto di una piccola degente, il Papa rivolge ai presenti alcune parole.
Alle ore 19, dopo aver salutato personalmente tutti i bambini offrendo a ciascuno di loro un dono natalizio, il Santo Padre lascia il Policlinico Gemelli per far rientro in Vaticano.
Pubblichiamo di seguito le parole che il Papa pronuncia nel corso della Visita:

PAROLE DEL SANTO PADRE

Signor Cardinale,
cari Sacerdoti,
Autorità Accademiche, Dirigenti, Personale medico e paramedico,
cari bambini, genitori, amici!

Perché sono venuto qui, in mezzo a voi, oggi, giorno in cui iniziamo a celebrare la Solennità dell’Epifania? Prima di tutto per dire grazie. Grazie a voi bambini che mi avete accolto: voglio dirvi che vi voglio bene e che vi sono vicino con la mia preghiera e il mio affetto, anche per darvi forza nell’affrontare la malattia. Vorrei ringraziare poi i vostri genitori, i parenti, i Dirigenti e tutto il personale del Policlinico, che con competenza e carità si prendono cura della sofferenza umana; in particolare vorrei ringraziare l’équipe di questo reparto di Pediatria e del Centro per la cura dei bambini con spina bifida. Benedico le persone, l’impegno e questi ambienti in cui si esercita in modo concreto l’amore verso i più piccoli e i più bisognosi.

Cari bambini e ragazzi, ho voluto venire a trovarvi anche per fare un po’ come i Magi,  come avete fatto voi: i Magi portarono a Gesù dei doni - oro, incenso e mirra - per manifestargli adorazione e affetto. Oggi vi ho portato anch’io qualche regalo, proprio perché sentiate, attraverso un piccolo segno, la simpatia, la vicinanza, l’affetto del Papa. Ma vorrei che tutti, adulti e bambini, in questo tempo di Natale, ricordassimo che il più grande regalo l’ha fatto Dio a ciascuno di noi.

Guardiamo nella grotta di Betlemme, nel presepe, chi vediamo? Chi incontriamo? C’è Maria, c’è Giuseppe, ma soprattutto c’è un bambino, piccolo, bisognoso di attenzione, di cure, di amore: quel bambino è Gesù, quel bambino è Dio stesso che ha voluto venire sulla terra per mostrarci quanto ci vuole bene, è Dio che si è fatto come voi bambino per dirvi che vi è sempre accanto e per dire a ciascuno di noi che ogni bambino porta il suo volto.

Ora, prima di concludere, non posso non estendere un cordiale saluto a tutto il personale e a tutti i degenti di questo grande Ospedale. Incoraggio le diverse iniziative di bene e di volontariato, come pure le istituzioni che qualificano l’impegno al servizio della vita, penso in particolare, in questa circostanza, all’Istituto Scientifico Internazionale "Paolo VI", finalizzato a promuovere la procreazione responsabile.

Grazie ancora a tutti! Il Papa vi vuole bene!

[00027-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0008-XX.02]