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COMUNICATO: XIV RIUNIONE DEL CONSIGLIO SPECIALE PER L’AMERICA DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI (17-18 NOVEMBRE 2009), 30.11.2009


COMUNICATO: XIV RIUNIONE DEL CONSIGLIO SPECIALE PER L’AMERICA DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI (17-18 NOVEMBRE 2009)

Il tema dell’Assemblea Speciale per l’America del Sinodo dei Vescovi riunita nel 1997 «Incontro con Gesù Cristo vivo, via per la conversione, la comunione e la solidarietà in America» mantiene la sua attualità per le popolazioni del grande continente. Esso evidenzia, infatti, la centralità della persona di Gesù Cristo risorto, presente nella vita della Chiesa, che invita alla conversione, alla comunione e alla solidarietà. Il tema è stato ripreso anche dal Documento di Aparecida, risultato della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi, svolta nel 2007.

Sull’ampio campo dell’azione pastorale nelle Chiese particolari americane si sono concentrati i lavori della 14a riunione del Consiglio Speciale per l’America della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, che ha avuto luogo nei giorni 17-18 novembre 2009.

Alla sessione, presieduta dall’Eccellentissimo Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, S.E.R. Mons. Nikola Eterović, Arcivescovo titolare di Sisak, sono intervenuti S.Em.R. il Sig. Card. Jean-Claude Turcotte, Arcivescovo di Montréal (Canada); S.Em.R. il Sig. Card. Juan Sandoval Íñiguez, Arcivescovo di Guadalajara (Messico); S.Em.R. il Sig. Card. Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, s.d.b., Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras); S.Em.R. il Sig. Card. Dario Castrillón Hoyos, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero (Vaticano); S.E.R. Mons. Baltasar Enrique Porras Cardozo, Arcivescovo di Mérida (Venezuela); S.E.R. Mons. José Maria Arancibia, Arcivescovo di Mendoza (Argentina); S.E.R. Mons. Edmundo Luis Flavio Abastoflor Montero, Arcivescovo di La Paz (Bolivia); S.E.R. Mons. Luiz Demétrio Valentini, Vescovo di Jales (Brasile); S.E.R. Mons. Fernando Antonio Figueiredo, o.f.m., Vescovo di Santo Amaro (Brasile), e S.E.R. Mons. Alvaro Leonel Ramazzini Imeri, Vescovo di San Marcos (Guatemala).

L’ordine del giorno prevedeva il saluto e l’introduzione dell’Eccellentissimo Segretario Generale, seguito dagli interventi dei Membri sulla situazione attuale ecclesiale e sociale nei diversi paesi e in tutto il Continente. Altro tema è stato quello dell’inculturazione della Buona Notizia nel continente americano, anche alla luce della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio e della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa.

Su questo tema ha richiamato l’attenzione il Segretario Generale nella sua introduzione, prendendo in esame l’insegnamento del Servo di Dio Giovanni Paolo II, che ne trattò nell’Esortazione Apostolica Postsinodale Ecclesia in America. L’inculturazione del Vangelo risponde alla primordiale indole missionaria della Chiesa, che annuncia l’insegnamento del Signore, perché diventi fermento di pensiero e di vita. La rottura tra vita e Vangelo è senza dubbio il dramma del nostro tempo. Il processo di inculturazione dipende in grande misura da una equilibrata educazione alla fede, svolta soprattutto dalle famiglie, dalle scuole e dalle università cattoliche e oggi, in modo veramente urgente, attraverso i media, il cui uso corretto e competente costituisce un veicolo di straordinaria efficacia pastorale.

Nella discussione comune i Membri hanno ripreso questi concetti soffermandosi anche sulle diverse situazioni locali, con preoccupanti problemi come commercio di droghe, riciclaggio di guadagni illeciti, corruzione, violenza, corsa agli armamenti, discriminazione razziale, debito estero, disuguaglianze tra i gruppi sociali, irragionevole distruzione della natura.

Il fenomeno della corruzione è notevolmente esteso. La Chiesa appoggia gli sforzi delle autorità civili intesi a sconfiggerla o perlomeno a diminuirne la portata. Da parte sua è disposta a contribuire efficacemente a sradicare questo male dalla società civile con un’adeguata educazione dei fedeli e con una maggior presenza di laici cristiani qualificati che, per la loro formazione familiare, scolastica e parrocchiale, promuovano la pratica di valori come la verità, l'onestà, la laboriosità ed il servizio del bene comune.

Circa il grave problema del commercio di droghe, la Chiesa in America è disposta a collaborare efficacemente con i responsabili delle Nazioni, i dirigenti di imprese private, le organizzazioni non governative e le istanze internazionali per sviluppare progetti tesi ad abolire tale commercio, che minaccia l'integrità dei popoli in America.

Un fattore che desta preoccupazione è la facilità con cui possono circolare le armi, anche quelle più sofisticate che non poche volte vengono adoperate dalle organizzazioni della criminalità, costituendo una causa d’instabilità ed una minaccia per la pace. Dalle Chiese particolari d'America deve alzarsi una voce profetica che denunci il riarmo e lo scandaloso commercio di armi da guerra, il quale assorbe ingenti somme di denaro che dovrebbero essere, invece, destinate a combattere la miseria ed a promuovere lo sviluppo.

Inoltre il Continente americano ha conosciuto nella sua storia molti movimenti di immigrazione, con schiere di uomini e di donne giunti nelle varie regioni con la speranza di un futuro migliore. Il fenomeno continua anche oggi ed interessa, in particolare, numerose persone e famiglie provenienti da Nazioni latino-americane, che si sono stanziate nelle regioni del Nord del Continente, fino a costituire in alcuni casi una parte considerevole della popolazione. Spesso esse recano con sé un patrimonio culturale e religioso ricco di significativi elementi cristiani.

Iniziativa promettente è la grande missione continentale, in atto nei paesi dell’America Latina, con lo scopo di promuovere la nuova evangelizzazione. Inoltre, un significativo segno di speranza è costituito dalle iniziative pastorali e di promozione umana della Chiesa, dalla solidarietà verso i poveri e gli emarginati di ogni genere. Da qui scaturisce per le Chiese particolari del Continente americano l'impegno alla reciproca solidarietà e alla condivisione dei doni spirituali e dei beni materiali con cui Dio le ha benedette, favorendo la disponibilità delle persone a lavorare dove necessario. Partendo dal Vangelo, occorre promuovere una cultura della solidarietà che incentivi opportune iniziative di sostegno ai poveri ed agli emarginati, in modo speciale ai rifugiati, i quali si vedono forzati a lasciare i loro villaggi e le loro terre per sfuggire alla povertà e alla violenza. Fonte di risposte efficaci alle diverse situazioni critiche è la dottrina sociale della Chiesa. È importante che in America gli operatori pastorali assimilino questo tesoro e, da essa illuminati, si rendano capaci di leggere la realtà attuale e di cercare delle vie per l'azione. A tale proposito, va privilegiata la formazione dei fedeli laici capaci di lavorare, in nome della fede in Cristo, per la trasformazione delle realtà terrene. La complessa realtà sociale di questo Continente è un campo fecondo per l'analisi e l'applicazione dei principi universali di tale dottrina.

Al termine delle sessioni di lavoro è stata assegnata ai giorni 16-17 novembre 2010 la 15a riunione Consiglio Speciale per l'America della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.

[01779-01.01]

[B0753-XX.01]