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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO DEL CARD. WALTER KASPER "HARVESTING THE FRUITS. BASIC ASPECTS OF CHRISTIAN FAITH IN ECUMENICAL DIALOGUE", 15.10.2009


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO DEL CARD. WALTER KASPER "HARVESTING THE FRUITS. BASIC ASPECTS OF CHRISTIAN FAITH IN ECUMENICAL DIALOGUE"

INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. WALTER KASPER

INTERVENTO DI MONS. MARK LANGHAM 

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la Conferenza Stampa di presentazione del libro dell’Em.mo Card. Walter Kasper "Harvesting the Fruits. Basic Aspects of Christian Faith in Ecumenical Dialogue".

Intervengono: l’Em.mo Card. Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani e Mons. Mark Langham, Officiale del medesimo Pontificio Consiglio.

Ne pubblichiamo di seguito gli interventi:

INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. WALTER KASPER

Lo scopo di questa conferenza stampa è la presentazione di un libro, dal titolo: Harvesting the Fruits. Basic Aspects of Christian Faith in Ecumenical Dialogue. Ecumenical Consensus, Convergences and Differences. (Raccolta dei frutti. Aspetti fondamentali della fede cristiana nel dialogo ecumenico. Consensi, convergenze e differenze), che è stato pubblicato recentemente dalla casa editrice Continuum di Londra.

Il libro è il frutto di due anni di lavoro intenso che ho intrapreso insieme agli Officiali del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (PCPUC), ed in collaborazione con i nostri Consultori ed i nostri partner ecumenici. A tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo testo va il mio cordiale ringraziamento. La prima bozza del testo era stata ampiamente discussa ed in gran parte approvata durante l’Assemblea Plenaria del PCPUC tenutasi nel dicembre del 2008 e poi, sulla base di questa discussione, attentamente rielaborata. Il testo appena pubblicato sarà presto tradotto in altre lingue europee.

Nell’intervento odierno vorrei innanzitutto esporre l’idea e lo scopo generale di questo libro e, allo stesso tempo, integrarlo nel contesto più ampio dell’ecumenismo attuale, soprattutto nel contesto dell’ecumenismo con le comunità ecclesiali sorte dalla Riforma del XVI secolo. Mons. Mark Langham, uno dei principali collaboratori nell’elaborazione del libro, vi offrirà poi una visione d’insieme della sua struttura e del suo contenuto concreto.

Innanzitutto: Qual è lo scopo di questa pubblicazione? Dal Concilio Vaticano II sono trascorsi più di quarant’anni di dialoghi bilaterali internazionali sia con le Chiese ortodosse e orientali ortodosse, sia con le principali comunità ecclesiali sorte dalla Riforma, cioè con anglicani, luterani, riformati e metodisti e, come terzo schieramento, con le chiese libere, i pentecostali, i carismatici, gli evangelicali ecc. Ciascuno di questi tre gruppi ha le sue specifiche problematiche. In questo libro ci limitiamo ad analizzare le principali comunità protestanti, che sono state le prime ad allacciare con noi un dialogo dopo il Concilio. In questo lasso di tempo siamo stati capaci di produrre una grande quantità di documenti comuni e pensiamo che adesso sia giunto il momento di fare il punto della situazione, guardando sia al passato che al futuro.

1. Lo sguardo al passato. Nel raccogliere i frutti, noi stessi siamo stati positivamente sorpresi da quanto è stato conseguito in questi anni. Si tratta di una raccolta veramente molto ricca, che supera le tante polemiche ed i grandi problemi storici della Riforma. Ciò può rappresentare una chiara risposta alle opinioni che si stanno diffondendo talvolta anche nella Curia Romana, ovvero all’ingiustificata accusa che l’ecumenismo con le comunità protestanti non abbia finora portato frutti e ci abbia lasciato con le mani vuote. Chi leggerà questo libro sarà molto presto convinto del contrario. D’altro canto, nel frattempo è cresciuta una nuova generazione di ecumenisti, laici e sacerdoti, professori e studenti, che non conoscono più ciò che in questi intensi dialoghi è stato raggiunto. Noi non vogliamo che la ricchezza dei risultati conseguiti sia dimenticata e che si debba ricominciare di nuovo da zero. Questi documenti non sono stati redatti per venire poi coperti dalla polvere sugli scaffali di una biblioteca, o per essere semplicemente usati per l’una o per l’altra tesi di laurea. Desideriamo iniziare un processo di recezione di questi ricchi frutti nel corpo della Chiesa stessa, per arrivare ad un nuovo tipo di comportamento ecumenico. Così, con questo libro, ci troviamo alla fine di una prima tappa che è stata copiosa di frutti, e allo stesso tempo stiamo entrando in una nuova fase, che ci auguriamo sarà altrettanto fruttuosa e potrà risolvere i non facili problemi rimasti tuttora aperti.

2. Lo sguardo al futuro: Come avviene oggigiorno in tutto il mondo e praticamente in ogni sfera della vita umana, ci sono rapidi cambiamenti, che si susseguono incalzanti. Lo stesso accade per la situazione ecumenica soprattutto in Occidente dove si riscontrano cambiamenti repentini sotto diversi punti di vista. A) Non siamo più nella situazione degli anni sessanta e settanta dopo il Concilio, che erano anni di un nuovo inizio, ma, come lo percepiamo oggi, anche di facile entusiasmo. Oggi si è diffusa una certa stanchezza, forse anche una certa delusione. Tuttavia, la nuova sobrietà instauratasi può essere anche un segno di maggiore maturazione, che riconosce il peso della realtà. Probabilmente il percorso ecumenico sarà più lungo di quanto fosse sembrato dopo il Concilio. B) Si verificano cambiamenti all’interno delle Comunità ecclesiali dei nostri partner. Talvolta i nostri partner non sono più gli stessi, sono molto diversi da quelli incontrati durante e dopo il Concilio. Ci sono frammentazioni interne, nuovi problemi nel campo dell’etica, problemi sconosciuti nel passato. Anche nella Chiesa cattolica sono avvenuti cambiamenti; talvolta i nostri documenti sono difficili da digerire per i nostri partner.

Con questo libro vogliamo dunque incoraggiare, dare un nuovo slancio. Illustrando i tanti risultati positivi di quarant’anni, vogliamo mostrare che siamo capaci di raggiungere qualcosa se rimaniamo impegnati nell’ecumenismo. Per progredire in tal senso, è naturalmente necessario comprendere a che punto siamo arrivati ed individuare le questioni ancora aperte. Perciò ci siamo sforzati di evidenziare anche i problemi che rimangono da risolvere. Riflettendo sui dialoghi nel loro insieme, abbiamo identificato problemi nell’ermeneutica, nell’antropologia, nell’ecclesiologia ed anche nella comprensione dell’eucaristia. Come si può comprendere, non sono problemi marginali e neppure problemi che appartengono solo al passato: sono questioni attuali che toccano la vita concreta di ogni cristiano. Siamo però convinti che quando si è individuato un problema, si è già a metà della soluzione.

Come primo passo, intendiamo organizzare un simposio nel mese di febbraio 2010, durante il quale, sulla base di questo libro, vogliamo discutere insieme ai nostri consultori ed ai nostri partner il futuro dell’ecumenismo occidentale. Speriamo così che questo libro possa avviare una nuova fase nei nostri dialoghi

Ci sono poi molte altre occasioni per riflettere su come andare avanti. Nei giorni scorsi, si è tenuta la Sessione plenaria della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, che con la recente elezione di un nuovo Segretario Generale intende porre le questioni ecclesiologiche al centro del dialogo. In questi giorni ha luogo la riunione del Gruppo Misto di Lavoro tra il Consiglio Ecumenico delle Chiese ed il nostro Pontificio Consiglio. A fine ottobre celebreremo il decimo anniversario della Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione ad Augsburg; il prossimo anno si terrà l’Ökumenische Kirchentag a Monaco, la Plenaria della Federazione Luterana Mondiale a Stoccarda ed il Centenario della Conferenza missionaria mondiale a Edimburgo, che nel 1910 ha segnato l’inizio dell’ecumenismo del XX secolo. Inoltre, il prossimo anno celebreremo anche il cinquantesimo anniversario del nostro PCPUC; la celebrazione avrà luogo in concomitanza con la Plenaria del nostro dicastero, che dovrebbe tenersi alla fine del 2010. Veramente, è un momento particolare nella vita ecumenica dei cristiani.

Tutto ciò è portato avanti accanto al lavoro normale: riunioni annuali per 16 dialoghi bilaterali, molteplici incontri e viaggi in tutto il mondo. Nessuno può affermare che stiamo attraversando un "inverno ecumenico". Al contrario, siamo in alta stagione, in piena estate e con questo libro raccogliamo già i primi, ricchissimi frutti: davvero una buona raccolta e – speriamo – un impulso ed una forte spinta per la continuazione dei dialoghi.

[01490-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI MONS. MARK LANGHAM

Il libro "Harvesting the Fruits: Basic Aspects of Christian Faith in Ecumenical Dialogue" è il frutto dell’impegno e dell’accurato lavoro del Cardinale Walter Kasper e del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.

All’inizio del 2007, il Cardinale Kasper discusse per la prima volta con gli Officiali del Pontificio Consiglio il progetto di raccogliere e presentare i risultati dei dialoghi ufficiali tra la Chiesa cattolica e le Chiese storiche protestanti, ovvero luterani, riformati, anglicani e metodisti. L’intento del Cardinale Kasper era quello di far conoscere i frutti di quarant’anni di dialogo ecumenico ad una nuova generazione che, cresciuta nel periodo post-conciliare, probabilmente non conosce a fondo quanto è stato finora realizzato. Inoltre, per la prima volta, fu deciso di evidenziare i risultati di questi quattro dialoghi bilaterali in maniera comparata, raggruppandoli per tema, per consentire un raffronto ed una visione più chiara della portata di quanto conseguito in quarant’anni di dialogo. Si voleva quindi pervenire ad una presentazione, efficace e convincente, delle aree di convergenza ecumenica che potesse favorire il processo di recezione dei risultati nelle varie Chiese.

Guidati dal Cardinale Kasper, gli Officiali del Pontificio Consiglio hanno studiato tutte le dichiarazioni comuni prodotte in questi anni dai quattro dialoghi bilaterali, raccogliendo e riassumendo le informazioni che illustrano in modo più accurato la natura e la portata del consenso ecumenico. Nel loro lavoro di valutazione e di selezione del materiale, gli Officiali sono stati ampiamente assistiti dai Consultori e dai collaboratori del Pontificio Consiglio. Collazionare i testi, raffrontando il modo in cui i vari temi sono stati trattati dai quattro dialoghi bilaterali, ha richiesto uno studio vasto e dettagliato, poiché lo stesso argomento è stato spesso affrontato in maniera diversa dai vari dialoghi. Ciò che in un dialogo può costituire un aspetto centrale, a volte rappresenta in un altro solo una questione marginale. Di conseguenza, per due anni sono occorsi una fitta serie di incontri ed un intenso scambio di corrispondenza per poter giungere ad una coerente presentazione dei temi fondamentali trattati dai dialoghi.

Una prima bozza del documento fu presentata ai membri dell’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani nel dicembre 2008. La reazione, sia al testo in sé che alla sua visione di fondo, fu assolutamente positiva; le osservazioni critiche ed i suggerimenti positivi avanzati portarono all’attenta revisione ed all’adattamento dell’intero testo.

Questa stessa bozza fu inviata ad alcuni teologi delle Chiese e Comunioni ecclesiali interessate. A loro si chiese una reazione sia al testo in generale che al modo specifico in cui veniva presentata la prospettiva della loro tradizione. Le risposte pervenuteci, sia positive che critiche, sono state molto importanti. Esse ci hanno aiutato a produrre un quadro completo e ad esporre in maniera accurata le posizioni dei nostri partners ecumenici.

Alla luce di questi contributi, il Pontificio Consiglio ha riveduto completamente il testo ed il Cardinale Kasper ha ampliato la sua analisi del materiale. Il risultato di tale processo è Harvesting the Fruits.

Al fine di mostrare chiaramente le ampie aree di convergenza ecumenica comuni a tutti e quattro i dialoghi bilaterali, sono stati evidenziati quattro temi principali. Prendendo in prestito la metodologia dal dialogo ecumenico stesso, il primo capitolo inizia con Fundamentals of our Common Faith, i "fondamenti della nostra fede comune" condivisi da tutti i partners di dialogo; si presenta in tal modo la solida base su cui si svilupperanno i capitoli successivi.

Il secondo capitolo si occupa di una questione centrale per la Riforma: Salvation, Justification and Sanctification ("Salvezza, giustificazione e santificazione"). In questo campo, è stato raggiunto un accordo significativo, che costituisce una pietra miliare nelle relazioni ecumeniche. Permangono tuttavia questioni che richiedono ulteriori chiarimenti, come quelle riguardanti il ruolo della dottrina della giustificazione all’interno dell’intera ecclesiologia.

Il terzo capitolo, il più lungo, si sofferma su The Church ("La Chiesa") ed esamina la sua missione, la sua autorità ed il suo ministero, partendo dal modo in cui questi aspetti vengono presentati nelle dichiarazioni comuni. In questo contesto, le polemiche ed i malintesi del XVI secolo sono stati riesaminati ed in parte superati. Rimangono comunque problematiche le questioni centrali, ad esempio su "cosa sia" e "dove sia" la Chiesa. Ciò dimostra che la relazione tra gli elementi spirituali e concreti che definiscono la Chiesa dovrà essere studiata in maniera più approfondita.

Il quarto capitolo si concentra su Baptism and Eucharist ("Battesimo ed Eucaristia"). L’Eucaristia, in particolare, è stata oggetto di un’aspra controversia durante la Riforma, ma grazie ad un intenso dialogo e soprattutto ad una rinnovata enfasi posta sul ruolo dello Spirito Santo è stato possibile pervenire ad importanti convergenze. Si dovranno comunque studiare ulteriormente alcune questioni riguardanti tale sacramento, come il carattere sacrificale della messa, la Presenza Reale del Signore nell’Eucaristia, il significato di "transustanziazione".

Nell’importante capitolo conclusivo, Preliminary Conclusions, il Cardinale Kasper riflette sulla sintesi di questi quattro dialoghi e sull’importanza di quanto è stato conseguito. Harvesting the Fruits riconosce l’eccezionale portata del consenso raggiunto e la ripetuta capacità, da parte dei dialoghi, di affrontare in maniera innovativa e positiva temi che erano stati fonte di divisione nel passato, dimostrando così che molte delle controversie storiche sorte nel XVI secolo sono state ormai superate. Il libro, tuttavia, non manca di sottolineare anche le questioni che, emerse nei dialoghi, rimangono tuttora aperte e non possono essere semplicemente accantonate o celate sotto ampie generalizzazioni.

Harvesting the Fruits celebra i risultati positivi di quarant’anni di dialogo ecumenico, non semplicemente come "archivio del passato", ma soprattutto come "invito al futuro", volto a favorire un nuovo sguardo ed un nuovo studio su quanto finora realizzato. Il libro evidenzia anche importanti questioni di metodo e di contenuto del dialogo ecumenico. Crediamo che esso si rivelerà un utile strumento per tutti coloro che sono impegnati in questo campo, nel loro sforzo di concentrarsi sugli aspetti importanti e necessari dei dialoghi.

Ringraziamo la Casa editrice, Continuum Press, per la sua collaborazione e per la qualità del suo lavoro. Ci auguriamo che Harvesting the Fruits trovi il suo posto non soltanto sugli scaffali dei teologi e degli esperti nella materia, ma anche là dove i cristiani divisi si incontrano per pregare e per lavorare insieme, sul cammino comune verso la ricomposizione dell’unità di tutti i discepoli di Cristo.

[01491-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0636-XX.01]