COMUNICATO: PRIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO PER IL MEDIO ORIENTE DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI (21-22 SETTEMBRE 2009) Il Medio Oriente, terra di antichissime civiltà, è l’area in cui hanno avuto luogo gran parte degli avvenimenti biblici. In questa Regione hanno mosso i loro passi Abramo, Mosè, i Profeti. Qui il Figlio di Dio "è venuto ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14), ed è in queste terre che per la prima volta risuonò l’annuncio di salvezza e si riunirono, per l’azione dello Spirito Santo e la predicazione degli apostoli, le prime comunità cristiane.
Nel corso dei secoli, la fede cristiana in questa regione ha permeato profondamente la vita di interi popoli, in una pluralità di culture, che, nella loro singolarità e varietà, manifestano la ricchezza sempre feconda del Vangelo.
Espressione peculiare di tale fioritura sono le Chiese Orientali e la stessa Chiesa di Rito Latino presenti in Medio Oriente: la loro teologia, liturgia e spiritualità, così come la loro testimonianza di vita cristiana, costituiscono fino ai nostri giorni un dono prezioso per la Chiesa Universale.
Per i cristiani del Medio Oriente il legame con la propria Chiesa è espressione sia dell’identità di cristiani, sia dell’appartenenza ai popoli di origine, al cui servizio essi si pongono, per essere secondo la parola di Cristo, in ciascun Paese in cui si trovano a vivere, "luce e sale" per tutti.
Su queste tematiche di ampia portata si è riunito per la prima volta il Consiglio Presinodale per l’Assemblea Speciale per il Medio Oriente della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, nei giorni 21-22 settembre 2009.
Hanno partecipato le LL. Beatitudini i Cardinali Nasrallah Pierre Sfeir, Patriarca d’Antiochia dei Maroniti; Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei; le LL. Eminenze Cardinali Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani; Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso; Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali; le LL. Beatitudini Antonios Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti; Gregorios III Laham, b.s., Patriarca di Antiochia dei Greci Melkiti; Nerses Bedros XIX Tarmouni, Patriarca di Cilicia degli Armeni; Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini; S.E.R. Mons. Ramzi Garmou, Arcivescovo di Teheran dei Caldei, Presidente della Conferenza Episcopale d’Iran; S.E.R. Mons. Luigi Padovese, o.f.m. cap., Vicario Apostolico dell’Anatolia, Vescovo tit. di Monteverde, Presidente della Conferenza Episcopale di Turchia.
S.B. Ignace Youssif III Younan, Patriarca di Antiochia dei Siri, ha incaricato di prendere parte alla riunione S.E.R. Mons. Jules Mikhael Al-Jamil, Arcivescovo di Takrit dei Siri, Procuratore e Visitatore Apostolico per l’Europa Occidentale.
L’ordine del giorno prevedeva comunicazioni riguardanti la situazione ecclesiale nel contesto socio-politico delle Regioni mediorientali, in vista della preparazione dei Lineamenta per la stessa Assemblea, che si volgerà dal 10 al 24 ottobre 2010 sul tema: «La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente: Comunione e testimonianza. "La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola" (At 4, 32)». Il Papa Benedetto XVI ha voluto personalmente annunciare la convocazione e il tema dell’Assemblea Speciale nell’incontro a Castel Gandolfo con i Patriarchi ed Arcivescovi Maggiori delle Chiese Orientali Cattoliche sui iuris.
Accogliendo l'invito del Santo Padre, la Chiesa Cattolica nel Medio Oriente, in questo particolare momento della sua storia, ritiene provvidenziale riflettere sul significato della comunione da vivere e della testimonianza da offrire negli ambienti in cui i cristiani vivono. Una particolare attenzione è stata rivolta al mondo ebraico e musulmano, in riferimento agli ampi spazi di collaborazione nel comune servizio all’uomo e nella promozione del bene comune.
I Membri del Consiglio, nelle discussioni comuni come anche nei lavori di gruppo hanno concentrato il proprio lavoro sulla stesura del documento preparatorio, i Lineamenta, che servirà come guida della riflessione delle Chiese particolari in vista di una buona preparazione al Sinodo stesso.
Seguendo il tema stabilito per i lavori sinodali, occorre riflettere sull’unità nella pluralità delle Chiese Orientali Cattoliche sui iuris e della Chiesa di rito latino, sull’esigenza di vivere una profonda comunione, frutto dell’azione dello Spirito Santo. Prima di essere membri di comunità diverse, infatti, tutti sono cristiani ed è questo il primo titolo che li qualifica dinanzi al mondo. Proprio perché questa pluralità è una ricchezza, appare importante cercare una maggiore conoscenza reciproca mediante forme aggiornate di interscambio e di collaborazione, come uso comune dei media, momenti comuni di preghiera, incontri, educazione, opere di carità. Lo scopo della futura Assemblea sinodale per il Medio Oriente è: risvegliare nei cristiani, sia in quelli che vivono nella Regione, sia in quelli che se ne sono allontanati per varie ragioni, la consapevolezza della loro inconfondibile identità; rafforzare i vincoli della comunione ecclesiale ed offrire un rinnovato servizio all’intera società, nello spirito del Vangelo.
Sulla traccia di queste riflessioni il Consiglio ha redatto uno schema generale, che fornirà il quadro di riferimento per la stesura finale dei Lineamenta.
Alla fine dei lavori i Membri del Consiglio per il Medio Oriente hanno domandato l’intercessione della Vergine Maria sulla futura assemblea e su tutta la Chiesa nella Regione.
[01429-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0613-XX.01]