Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


BRIEFING PER PRESENTARE IL CONCERTO ALLA PRESENZA DI SUA SANTITÀ PAPA BENEDETTO XVI "GIOVANI CONTRO LA GUERRA" DELL’INTERREGIONALES JUGENDSINFONIEORCHESTER (IRO), 01.10.2009


BRIEFING PER PRESENTARE IL CONCERTO ALLA PRESENZA DI SUA SANTITÀ PAPA BENEDETTO XVI "GIOVANI CONTRO LA GUERRA" DELL’INTERREGIONALES JUGENDSINFONIEORCHESTER (IRO)

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede ha luogo un Briefing per presentare il Concerto alla presenza di Sua Santità Papa Benedetto XVI "Giovani contro la Guerra" dell’InterRegionales JugendsinfonieOrchester (IRO) nel contesto del progetto 1939 – 2009: 70 anni dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Intervengono al briefing: l’Em.mo Card. Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani; S.E. il Sig. Hans-Henning Horstmann, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede.

Pubblichiamo di seguito l’intervento dell’Em.mo Card. Walter Kasper:

● INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. WALTER KASPER

Il 2009 è un anno di importanti ricorrenze: gli eventi che ricorderemo hanno profondamente segnato la storia. Venti anni fa, in modo inatteso e pacifico, è crollato il muro che aveva a lungo diviso in due stati la Germania ed in due blocchi il mondo. Settant’anni fa, con l’invasione della Polonia, scoppiava la seconda guerra mondiale, una guerra che, europea all’inizio, vide alla fine partecipare quarantasette nazioni strette in un’alleanza contro Hitler e contro il suo regime.

Il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e la Commissione per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo, l’Ambasciata tedesca presso la Santa Sede ed il KulturForum Europeo di Mainau realizzano un concerto che, nella rielaborazione del ricordo tragico della guerra, possa coinvolgere non solo la generazione che ne ha vissuto gli orrori, ma anche i giovani e tutti coloro che vogliono far tesoro degli insegnamenti del passato per creare un mondo migliore. In tal modo, si desidera ricordare che, per promuovere e mantenere la pace, è essenziale che ci siano impegno costante e partecipazione attiva di individui e di istituzioni. Questo è precisamente ciò che tentano di mostrare i musicisti provenienti da tutto il mondo con gli strumenti a loro disposizione, ovvero con la loro musica ed il loro entusiasmo.

Il doloroso ricordo della seconda guerra mondiale, o meglio il desiderio di ripartire su nuove basi è stato infatti uno dei fattori all’origine del movimento ecumenico. Il Consiglio Ecumenico delle Chiese fu istituito anche sull’esempio della Lega delle Nazioni e delle Nazioni Unite. La seconda guerra mondiale fu inoltre il terreno fertile per il progetto disumano di annientamento del popolo ebraico. Barbarie e brutalità assunsero in quegli anni dimensioni sataniche. Si arrivò addirittura a pensare che Dio avesse dimenticato e abbandonato il suo popolo e l’umanità intera, come ha ricordato il Santo Padre, Papa Benedetto XVI, in occasione della sua visita ad Auschwitz e nella sinagoga di Colonia. Una volta terminata la guerra, le ferite sono rimaste. Per sanare queste ed altre ferite la Chiesa cattolica è diventata una delle principali promotrici in tutto il mondo della riconciliazione e del processo di guarigione della memoria, acquisendo una voce sempre più determinante.

Questo impegno costituisce la tela di fondo del concerto. Al contempo, si vuole ricordare che il dialogo è l’unica alternativa alla guerra. Il movimento ecumenico dimostra come vicini belligeranti, che si sono lacerati vicendevolmente in guerre confessionali, sono diventati oggi fratelli in Cristo e contribuiscono alla riappacificazione di popoli e nazioni. Altrettanto importante è sottolineare che, nonostante un tragico e doloroso passato, la collaborazione tra cristiani ed ebrei si fonda oggi su solide basi. Anche i dubbi e le difficoltà possono essere superati nel rispetto e nella simpatia reciproci. Per tutto ciò, preghiera costante ed impegno quotidiano sono essenziali. Ognuno di noi può contribuire a suo modo al dialogo ed alla riconciliazione. Anche tramite la musica.

Di quest’idea si è fatta promotrice un’orchestra straordinaria, composta da giovani musicisti provenienti da 10 nazioni. Due direttori, il Prof. Wolfgang Gönnenwein ed il Sig. Jochem Hochstenbach hanno accettato di lavorare con l’Orchestra. Accanto al loro, ricordiamo il generoso impegno di due artisti di fama mondiale: il Prof. Klaus Maria Brandauer e la Sig.ra Michelle Breedt.

Potrete trovare informazioni più dettagliate sui partecipanti nella documentazione che vi è stata distribuita.

Il programma della serata prevede pezzi musicali di Gustav Mahler e di Felix Mendelssohn Bartholdy. Due Lieder ‘Urlicht’ e ‘Irdisches Leben’del ciclo ‘Il corno magico del fanciullo’ (Des Knaben Wunderhorn) seguono il quarto movimento della quinta sinfonia. La quarta sinfonia di Mendelssohn, la cosiddetta ‘Italiana’, conclude il concerto. Vorrei far presente che questa scelta musicale è stata dettata dal fatto che entrambi i compositori sono ebrei di nascita ed hanno sperimentato durante la loro vita un forte antisemitismo. Mahler e Mendelssohn sono poi stati battezzati: uno, Mendelssohn, protestante, l’altro, Mahler, cattolico. Sotto il regime nazista, la loro musica era proibita.

Klaus Maria Brandauer recita alcuni brani della letteratura tedesca: si tratta di testi di Johann Wolfgang von Goethe, Heinrich Heine, Berthold Brecht, Paul Celan e due poesie, scritte da bambini di Theresienstadt.

Siamo lieti che l’International Jewish Committee for Interreligious Consultations abbia accettato di patrocinare questo concerto. (Fanno parte dell’IJCIC: American Jewish Committee, American Jewish Congress, Anti-Defamation League, B’nai B’rith International, Central Conference of American Rabbis, Israel Jewish Council on Interreligious Relations, Rabbinical Assembly, Rabbinical Council of America, Union of Orthodox Jewish Congregations, Union for Reform Judaism, United Synagogue of Conservative Judaism, World Jewish Congress).

È stato possibile realizzare il concerto grazie al generoso aiuto finanziario e organizzativo di diversi enti tedeschi ed italiani.

[01413-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0604-XX.02]