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FIRMA DI UN ACCORDO TRA FRANCIA E SANTA SEDE SUL RICONOSCIMENTO DEI GRADI E TITOLI ACCADEMICI, 20.12.2008


FIRMA DI UN ACCORDO TRA FRANCIA E SANTA SEDE SUL RICONOSCIMENTO DEI GRADI E TITOLI ACCADEMICI

Il 18 dicembre 2008, a Parigi, presso il Ministero degli Affari Esteri ed Europei, la Santa Sede e la Repubblica Francese hanno firmato un accordo sul mutuo riconoscimento dei gradi e dei diplomi dell’insegnamento superiore.

Per la Francia ha firmato S.E. Sig. Bernard Kouchner, Ministro degli Affari Esteri ed Europei. Per la Santa Sede ha firmato S.E. Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati.

La cerimonia ha avuto luogo nel salone della firma dei trattati del "Quai d’Orsay". All’atto della firma, preceduto da un colloquio tra S.E. Mons. Mamberti ed il Ministro Kouchner, erano presenti:

Per la Santa Sede: S.E. Mons. Fortunato Baldelli, Nunzio Apostolico, con il Consigliere di Nunziatura Mons. Maurizio Bravi; Mons. Bertrand de La Soujeole, Segretario della Instance de dialogue Eglise-Etat; S.E. Mons. Eric de Moulins Beaufort, Vescovo Ausiliare di Parigi, in rappresentanza del Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi e Presidente della Conferenza Episcopale francese; Mons. Antoine Camilleri, Consigliere di Nunziatura in servizio presso la Segreteria di Stato.

Per la Francia: Sig.ra Michèle Boccoz, Direttrice aggiunta del Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri; Sig.ra Valérie Mayot, incaricata delle relazioni con la Santa Sede; Sig. David Senat, Consigliere per i culti presso il Ministero dell’Interno, dell’Oltremare e delle Collettività territoriali.

Conclusa la cerimonia della firma, il Ministro Kouchner ha offerto un pranzo in onore di S.E. Mons. Mamberti e dei membri della Delegazione della Santa Sede.

L’intesa manifesta l’impegno delle due Parti nell’adeguarsi al noto "Processo di Bologna", finalizzato alla costruzione di uno spazio europeo dell’insegnamento superiore, attraverso il reciproco riconoscimento dei gradi e dei diplomi emessi dagli istituti dell’insegnamento superiore operanti nell’area europea. Nel contempo, intende dare attuazione alla "Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella regione europea", elaborata dal Consiglio d’Europa e dall’UNESCO (regione europea) e adottata l’11 aprile 1997 dalla Conferenza diplomatica tenutasi a Lisbona.

Sia il Processo di Bologna, come pure la Convenzione di Lisbona, sono citati nel preambolo dell’Accordo.

Il documento si compone di un Accordo e di un Protocollo Addizionale. L’« Accord sur la reconnaissance des grades et diplômes dans l’enseignement supérieur » consta di 6 articoli, nei quali vengono definiti l’oggetto dell’intesa, il suo campo d’applicazione, l’entrata in vigore, le modalità della sua messa in opera e della risoluzione delle eventuali controversie, come pure la sua durata. Il Protocollo aggiuntivo, per parte sua, elenca nei particolari i principi enunciati nell’Accordo, sui periodi di studio, gradi e diplomi, continuazione degli studi nello stesso grado di uno stesso livello o in un grado di un livello superiore.

Mentre per la Francia i gradi e diplomi contemplati dall’Accordo sono quelli emessi sotto l’autorità dello Stato dagli Istituti d’insegnamento superiore, per la Santa Sede sono quelli delle Università cattoliche, delle Facoltà ecclesiastiche e degli Istituti d’insegnamento superiore debitamente abilitati dalla Santa Sede. Spetta alla Congregazione per l’Educazione cattolica presentare una lista di detti istituti e dei diplomi, che sarà regolarmente aggiornata e comunicata alla Parte francese.

Le Autorità preposte al riconoscimento dei diplomi sono: per la Francia, il centro nazionale per il riconoscimento accademico e professionale (Centre ENIC-NARIC France, presso il Centre International d’Etudes Pédagogiques - CIEP), come pure l’Istituto d’insegnamento superiore presso il quale avviene il prosieguo degli studi e il riconoscimento dei periodi di studi compiuti; per la Santa Sede è l’Ufficio competente presso la Nunziatura Apostolica.

L’Accordo entrerà in vigore una volta espletate le formalità del caso e se ne prevede un’applicazione graduale e progressiva.

[01984-01.01]

[B0803-XX.01]