COMUNICATO: XIII RIUNIONE DEL CONSIGLIO SPECIALE PER L’AMERICA DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI Nell’Esortazione Apostolica postsinodale Ecclesia in America non mancano i richiami alla figura e all’insegnamento di San Paolo, al quale è stato dedicato appunto l’ "Anno Paolino", che ha avuto notevoli influssi anche nella celebrazione della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi su La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa (5 - 26 ottobre 2008). Nella prospettiva paolina e alla luce della significativa risonanza della suddetta assemblea sinodale nel Continente americano, si è svolta la tredicesima riunione del Consiglio Speciale per l’America della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, nei giorni 18-19 novembre 2008, nella sede della Segreteria Generale.
L’ordine del giorno prevedeva la considerazione della situazione ecclesiale e sociale nei diversi Paesi del Continente, tenendo conto dell’Ecclesia in America. Al riguardo, sono stati evidenziati molti segni di speranza, ma anche alcuni di preoccupazione.
Nel campo ecclesiale, motivo di consolazione è l’incremento delle vocazioni al sacerdozio, anche se assai diversificato sia nei Paesi sia nelle diocesi, come pure l’aumento di laici cattolici, donne e uomini, impegnati nelle attività ecclesiali e sociali. Buona, ma meno incoraggiante, è la statistica delle vocazioni alla vita consacrata, anche questa con differenze da luogo a luogo. Inoltre, il Documento conclusivo della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi (Aparecida, 13-31 maggio 2007) è stato unanimemente considerato come un documento in palese continuità con l’Assemblea Speciale per l’America del Sinodo dei Vescovi. Infatti, le grandi intuizioni dell’Esortazione Apostolica postsinodale Ecclesia in America sono facilmente rintracciabili nel Documento conclusivo di Aparecida: l’incontro con Gesù Cristo vivo, la comunione e la solidarietà, la missione ad intra e ad extra. Quest’ultimo aspetto ha dato un nuovo slancio in tutto il Continente alla Chiesa, che dopo l’evento di Aparecida si sente in permanente stato di missione.
L’altro punto all’ordine del giorno, che è stato oggetto di riflessione, riguardava la ripercussione nella Chiesa in America della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. I Membri del Consiglio hanno trasmesso il vivo interesse suscitato nelle Chiese locali dalla celebrazione dell’assemblea sinodale, il cui tema è stato ritenuto di grande importanza pastorale. È stato presentato il processo sinodale nelle sue diverse tappe, dall’inizio fino alla conclusione con il Messaggio al popolo di Dio e l’Elenco finale delle Proposizioni, che sono state consegnate al Santo Padre. Ora si attende con fiduciosa aspettativa il documento postsinodale. Particolarmente apprezzati sono stati i seguenti aspetti, oggetto della riflessione sinodale: la prassi della lectio divina come momento di incontro con Gesù Cristo vivo; l’unità auspicabile a livello di traduzioni, tra la proclamazione liturgica della Parola di Dio e i testi ufficiali di studio e divulgazione; l’unità tra esegesi e teologia in vista di una lettura ecclesiale della Parola di Dio; l’opportunità dell’uso dei mezzi di comunicazione odierni nella trasmissione e diffusione delle Sacre Scritture; la promozione di una vera animazione biblica della pastorale orientata ad offrire a tutti le ricchezze della Parola di Dio, anche attraverso traduzioni in lingue locali e sussidi adeguati alla comprensione da parte della gente semplice. Si tratta di iniziative che arricchiranno ulteriormente la missione continentale, ormai in atto in vari Paesi, in seguito al Documento conclusivo di Aparecida.
Nel Continente non mancano nemmeno segni positivi in seguito al 49mo Congresso Eucaristico Internazionale celebrato a Québec, dal 15 al 22 giugno 2008, sul tema L’Eucaristia, dono di Dio per la vita del mondo. Anche il precedente 48mo Congresso Eucaristico Internazionale fu celebrato nel Continente americano, a Guadalajara (Messico), dal 10 al 17 ottobre 2006, sul tema Eucaristia, luce e vita del Nuovo Millennio. I buoni frutti di questi grandi eventi ecclesiali si sommano alla favorevole ripercussione che ha avuto in tutto il Continente l’Esortazione Apostolica postsinodale Sacramentum caritatis. Sia il Documento pontificio sia i Congressi Eucaristici, infatti, hanno dato un nuovo impulso alla celebrazione e all’adorazione del Mistero eucaristico. Anche l’animazione della carità, l’aumento delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, la coerenza morale nella vita cristiana, la consapevolezza dell’identità cattolica e la promozione della pace si annoverano tra gli effetti positivi che si possono già riscontrare nella vita della Chiesa in America come conseguenza del rinnovamento della pietà eucaristica, che ha coinvolto in modo particolare i giovani.
Nel campo sociale è da rilevare che vari Paesi si apprestano a celebrare il bicentenario delle rispettive indipendenze con significativa partecipazione delle Chiese particolari. I rapporti tra la Chiesa e lo Stato variano secondo i Paesi. Un fatto assai positivo è stata la firma dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Federativa del Brasile il 13 novembre 2008. Tuttavia, prendendo in considerazione il Continente americano, si riscontra una certa crisi nell’ambito della vita politica e sociale, con sfumature diverse nelle varie Nazioni. Tale crisi è caratterizzata, tra l’altro, da una carenza di valori etici. Vari temi sociali ed economici contemporanei rimangono ancora al centro dell’attenzione: la protezione della vita dal concepimento fino alla morte naturale, la libertà di scelta da parte dei genitori cristiani del tipo di educazione per i loro figli, la necessità di strutture sanitarie per venire incontro ai bisogni delle classi sociali più disagiate. Inoltre, la fragilità delle strutture democratiche in alcuni Stati non permette un’efficace lotta contro la corruzione, la produzione e il traffico della droga, l’aumento della povertà con il conseguente allargamento del divario tra ricchi e poveri, le diverse espressioni della violenza e la tratta di persone umane. Vasta eco e numerose aspettative ha suscitato l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, data la forte influenza che questa Nazione esercita nella vita sociale ed economica di tutto il Continente. In questo contesto, la Chiesa rimane nelle diverse Nazioni l’istituzione più credibile. Questo permette alle Chiese locali di promuovere la riconciliazione e la pace, e di adoperarsi in favore dei più deboli ed emarginati.
In America continua il fenomeno dei movimenti migratori, frutto della globalizzazione sociale, con tendenza ad aumentare a causa dell’attuale crisi finanziaria. Essi sono, da una parte, fonte di arricchimento culturale e di rinnovamento a livello ecclesiale ma, dall’altra, provocano indesiderate situazioni di illegalità, che attentano alla dignità delle persone e delle famiglie. Particolarmente delicata rimane la situazione degli immigrati ricondotti nei Paesi d’origine. In tutta questa realtà, le Chiese locali guidate da uno spirito di solidarietà, messo in risalto nell’Esortazione Apostolica postsinodale Ecclesia in America, si impegnano nella promozione di programmi sociali e di assistenza religiosa agli immigrati, allo scopo di aiutare l’integrazione culturale e la pace sociale.
Durante il ricco scambio di opinioni i Membri del Consiglio si sono sentiti incoraggiati dall’esempio di San Paolo, richiamato più volte come modello di conversione a partire dall’incontro personale con Gesù Cristo risorto e paradigma del predicatore del Vangelo che si prodiga instancabilmente, nonostante le difficoltà, nell’opera del Signore per il bene dei fratelli (cf. 1 Cor 15, 58). Con questo spirito e nel clima di una fraterna comunione episcopale si è concluso l’incontro, fissando come data della prossima riunione i giorni 17 e 18 novembre 2009.
[01878-01.01]