CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLE SOLENNI COMMEMORAZIONI IN VATICANO DEL 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO ● INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. RENATO R. MARTINO
● INTERVENTO DEL MAESTRO INMA SHARA
Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo una Conferenza Stampa di presentazione delle solenni commemorazioni in Vaticano del 60° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: Atto Commemorativo e Concerto celebrativo, diretto dal Maestro Inma Shara, alla presenza del Santo Padre Benedetto XVI (10 dicembre 2008).
Nel corso della Conferenza Stampa viene presentata la Fondazione San Matteo, in memoria del Card. François-Xavier Nguyên Van Thuân e sono resi noti i nominativi dei primi premiati della Fondazione medesima.
Intervengono: l’Em.mo Card. Renato R. Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; il Maestro Inma Shara, Direttore d’orchestra e Compositore.
Ne pubblichiamo di seguito gli interventi:
● INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. RENATO R. MARTINO
In vista del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace promuoverà, per il prossimo 10 di dicembre, una serie di iniziative che intendono, da una parte celebrare quel famoso documento delle Nazioni Unite e, dall’altra sottolinearne il valore perenne, riproponendone la valenza educativa e orientativa per la costruzione di un mondo più giusto e più solidale. La Chiesa ritiene che i diritti umani esprimano la trascendente dignità della persona, unica creatura amata da Dio per se stessa1, fine e mai mezzo, e pensa che la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo del 1948 sia stata un momento di fondamentale importanza nella maturazione, da parte dell’umanità, di una coscienza morale consona alla dignità della persona. Il Compendio della dottrina sociale della Chiesa afferma che «Il Magistero della Chiesa non ha mancato di valutare positivamente la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, proclamata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, che Giovanni Paolo II ha definito "una vera pietra miliare sulla via del progresso morale dell’umanità»2. In questa prospettiva, la Chiesa non ha mancato di segnalare la propria preoccupazione ogni volta che il tema dei diritti umani veniva inquinato da interpretazioni solo procedurali o legaliste, oppure quando la prassi concreta non ne rispettava i caratteri della universalità, della inviolabilità e della inalienabilità3. La Chiesa ha dato il proprio contributo sia con la riflessione sui Diritti umani alla luce della Parola di Dio e della ragione umana – si pensi alla trattazione che dell’argomento ha svolto il beato Giovanni XXIII nella Pacem in Terris – sia con un impegno di annuncio e di denuncia che ne ha fatto un’infaticabile paladina della dignità dell’uomo e dei suoi diritti in questi sessant’anni che ci separano dalla Dichiarazione del 1948. L’ultima vigorosa testimonianza resa al valore della Dichiarazione Universale è stata quella del Santo Padre Benedetto XVI il 18 aprile di quest’anno in occasione della visita alle Nazioni Unite. In quella memorabile circostanza affermò: "Il riferimento all’umana dignità, che è il fondamento e l’obiettivo della responsabilità di proteggere, ci porta al tema sul quale siamo invitati a concentrarci quest’anno, che segna il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Il documento fu il risultato di una convergenza di tradizioni religiose e culturali, tutte motivate dal comune desiderio di porre la persona umana al cuore delle istituzioni, leggi e interventi della società, e di considerare la persona umana essenziale per il mondo della cultura, della religione e della scienza. I diritti umani sono sempre più presentati come linguaggio comune e sostrato etico delle relazioni internazionali. Allo stesso tempo, l’universalità, l’indivisibilità e l’interdipendenza dei diritti umani servono tutte quali garanzie per la salvaguardia della dignità umana. La vita della comunità, a livello sia interno che internazionale, mostra chiaramente come il rispetto dei diritti e le garanzie che ne conseguono siano misure del bene comune…. Il merito della Dichiarazione Universale è di aver permesso a differenti culture, espressioni giuridiche e modelli istituzionali di convergere attorno ad un nucleo fondamentale di valori e, quindi, di diritti… La Dichiarazione fu adottata come ‘comune concezione da perseguire’ (preambolo)…".
A partire da questa visione, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, unitamente alla Prefettura della Casa Pontificia, organizzerà nell’Aula Paolo VI, come già detto, un’iniziativa celebrativa divisa in due momenti particolari.
Il primo momento ufficiale alle ore 16, che consisterà in un Atto commemorativo prevalentemente di riflessione e di studio, vedrà la partecipazione dei Responsabili dei Dicasteri della Curia Romana e del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Interverranno a questo momento, con interventi puntuali sul valore e sull’attualità della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio BERTONE, Segretario di Stato di Sua Santità; Sua Eccellenza il Dott. Juan SOMAVIA, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro (ILO); Sua Eccellenza il Dott. Jacques DIOUF, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Il sottoscritto si limiterà a una breve introduzione e conclusione dell’Atto commemorativo.
Il secondo momento celebrativo sarà reso particolarmente solenne con la partecipazione del Santo Padre Benedetto XVI e consisterà, a partire dalle ore 18, in un Concerto celebrativo di musiche classiche interpretate dalla Brandenburrgisches Staatsorchester di Frankfurt, diretta per l’occasione dal Compositore e Direttore Maestro Inma SHARA.
Poco prima dell’inizio del Concerto, verranno assegnati i Premi attribuiti per il 2008 dalla Fondazione San Matteo, in memoria del Cardinale François-Xavier Nguyên Van Thuân , ai seguenti personaggi e iniziative:
a) Premio Cardinale Van Thuân 2008
- Dott. Cornelio Sommaruga, ex Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa;
b) Premio Cardinale Van Thuân. Solidarietà e Sviluppo 2008
- Padre Pedro Opeka, autore del progetto AKAMASOA, un progetto di case offerte ai senzatetto di Tananarivo (Madagascar);
- Padre José Raul Matte, sacerdote camilliano e medico che si dedica all’assistenza dei lebbrosi in Amazzonia, presso l’Hospital São Camilo e São Luis;
- Progetto GULUNAP, una Facoltà di Medicina a Gulu, nell’Uganda del Nord, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli.
- Progetto "Gruppo Ercolini-Villaggio degli Ercolini", per una integrazione socio-culturale di giovani rom, attraverso la riqualificazione di aree nel comune di Roma.
Il Concerto celebrativo è co-sponsorizzato dalla Fondazione san Matteo, in memoria del cardinale François-Xavier Nguyên Van Thuân e dalla Vacheron-Constantin Company.
Grazie!
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1
Gaudium et spes 24. 2
PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004, n.152, p.81. Opportunamente il Compendio ricorda anche che Giovanni Paolo II ebbe parole di grande apprezzamento per la Dichiarazione in ambedue i discorsi tenuti all’Assemblea Generale dell’ONU, il 2 ottobre 1979 e il 5 ottobre 1995. 3
Ivi, n.153. [01754-01.01]
● INTERVENTO DEL MAESTRO INMA SHARA
Siento un profundo agradecimiento, al mismo tiempo que un gran orgullo, por tener el privilegio de dirigir este concierto bajo la presidencia del Santo Padre, al ser invitada por el Vaticano para celebrar el 60º Aniversario de la Declaración de los Derechos Universales.
Es un infinito honor profesional, pero fundamentalmente es un sueño hecho realidad personalmente hablando, como católica que soy.
La música es el lenguaje universal por excelencia, es el lenguaje del corazón y del amor, dota al ser humano de una paz interior indescriptible y por este motivo se presenta como herramienta vital e indispensable en la transmisión de valores éticos, genera felicidad como acto de generosidad, de unidad y de pacificación.
El programa que se presenta supone la universalidad, la unidad de las diferentes nacionalidades bajo el lema de exquisitez musical, grandes obras de la historia de la literatura musical, obras de compositores italianos, españoles, alemanes, austriacos, etc.. ....Félix Mendelssohn, Wolfgang Amadeus Mozart, Amilcare Ponchielli, Manuel de Falla.
[01755-04.01] [Texto original: Español]
[B0711-XX.02]