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CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA DI BRESSANONE AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI, 11.08.2008


CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA DI BRESSANONE AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

DISCORSO DEL SANTO PADRE

TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA

Alle ore 18 di sabato scorso, 9 agosto, nel cortile del Seminario maggiore di Bressanone il Sindaco della città, Albert Pürgstaller, ha conferito al Santo Padre Benedetto XVI la cittadinanza onoraria.
Di seguito riportiamo il testo delle parole pronunciate dal Papa nel corso della cerimonia:

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Exzellenz, Herr Landeshauptmann, Herr Bürgermeister, verehrte Gemeinderäte, verehrte Damen und Herren, liebe Freunde!

Die Ehre, die mir die Gemeinde Brixen durch die Verleihung der Ehrenbürgerschaft hat zuteil werden lassen, ist für mich eine große Freude, die ich mit herzlichem Dank aufnehme und die mich nun begleiten wird in die folgenden Zeiten meines Lebens hinein. Dadurch bin ich ja nun nicht nur sozusagen mit dem Herzen, sondern auch gleichsam juristisch in Brixen zu Hause und gehöre zu seiner Bürgerschaft. Selbst wenn ich nicht kommen kann, bin ich dann rechtlich irgendwie da. Daß ich auch mit dem Herzen oft da bin, brauche ich gar nicht eigens zu sagen. Ganz herzlichen Dank! Und herzlichen Dank auch dem Chor, der Ihre schönen Worte von Brixen und der Musik bestätigt und in Realität umgestaltet hat.

Wenn ich in vergangenen Zeiten vom Norden her über die Brennerstrasse nach Brixen gefahren bin, war es für mich immer ein bewegender Augenblick, wenn sich dann das Tal öffnete und die Türme von Brixen sichtbar wurden – diese Stadt, umgeben von Wein- und Obstgärten, eingebettet zwischen die Berge, voller Geschichte und Schönheit. Dann wußte ich: Hier ist gut sein! Dann wußte ich, ich habe den rechten Fleck gewählt und kann mit neuen Kräften zurückkehren in meine Aufgaben.

In Brixen habe ich, wie gesagt, weite Teile meiner Bücher geschrieben, habe ich ausgeatmet, habe ich Freundschaft gefunden; vor allem habe ich in Brixen dann auch Erinnerungen empfangen, die ich mit mir nehme. Und das ist das Schöne, daß ich in der Landschaft der Erinnerungen wandern kann und, wenn ich dann nach Rom zurückgekehrt bin, immer wieder die Wanderung in der Landschaft der Erinnerungen gerade durch Brixen machen werde und so wieder da sein und wieder aus- und aufatmen kann.

Brixen ist mir vor allen Dingen auch wichtig geworden – wie Sie, Herr Bürgermeister, es so schön und tief dargestellt haben – als ein Ort der Begegnungen, der Begegnungen der Kulturen: In den drei Sprachen – italienisch, deutsch, ladinisch – begegnen sich Kulturen, und Begegnung der Kulturen, die wir heute so sehr brauchen, hat in Brixen Geschichte. Wir wissen, daß sie nicht immer leicht ist, aber daß sie immer fruchtbar und beschenkend ist, daß sie allen hilft und uns alle reicher, offener und menschlicher werden läßt.

Bressanone è per me un luogo di incontri: incontro delle culture; incontro anche tra una sana laicità ed una gioiosa fede cattolica; incontro tra una grande storia e il presente e il futuro. E vediamo che questa storia, che qui realmente è presente e toccabile, non impedisce la formazione, il dinamismo, la vitalità del presente e del futuro, ma al contrario ispira e dinamizza. E poi è anche un incontro tra le radici cristiane e lo spirito della modernità, che solo insieme possono costruire una società realmente degna di questo nome, una società realmente umana.

Für mich ist Brixen in diesem Sinne auch ein europäisches Modell, eine wahrhaft europäische Stadt: Die christlichen Wurzeln, die Identität, die christliche Identität unserer Kultur ist da. Sie verschließt uns nicht, sondern im Gegenteil, sie macht uns offen für die anderen, schenkt uns die Gemeinsamkeit der Begegnung und gibt uns die Maßstäbe und die Werte, aus denen heraus wir leben können.

Mein herzlicher Dank gilt Ihnen allen, und vor allen Dingen wünsche ich Ihnen allen Gottes Segen. Der Herr möge weiterhin diese schöne Stadt beschützen und ihr helfen, eine große und schöne und menschliche Zukunft zu bauen. Herzlichen Dank!

[01196-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]

TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA

Eccellenza,
Signor Presidente della Regione,
Signor Sindaco,
Signori Consiglieri comunali,
Signore e Signori!

L’onore che mi ha riconosciuto il comune di Bressanone con il conferimento della cittadinanza onoraria è per me una grande gioia, che accolgo con profonda gratitudine e che ora mi accompagnerà nelle future epoche della mia vita. Grazie a questo atto sono ora di casa a Bressanone non soltanto – per così dire – con il cuore, ma in qualche modo anche legalmente: faccio parte della sua cittadinanza. Anche quando non potrò venire, sarò in qualche modo comunque legalmente presente. Non penso sia necessario che vi dica che spesso sono qui con il cuore. Un grande grazie cordiale! E ringrazio di cuore anche il coro, che ha confermato e trasformato in realtà le Sue belle parole su Bressanone e sulla musica.

Quando, in tempi passati, venivo da Nord, sulla via del Brennero, a Bressanone, ricordo che era per me sempre un momento emozionante quando la valle si apriva davanti ai miei occhi e apparivano le torri di Bressanone – questa città, circondata da vigneti e frutteti, adagiata tra le montagne, così ricca di storia e di bellezza. Allora sapevo: qui si sta bene! Allora sapevo: ho scelto l’angolo giusto e potrò poi tornare con nuove forze ai miei compiti.

Come già detto, a Bressanone ho scritto gran parte dei miei libri, mi sono rilassato, ho trovato amicizie; soprattutto, a Bressanone ho ricevuto ricordi che porterò con me. E questo è l’aspetto bello: che posso andare a passeggio nel paesaggio dei ricordi e, una volta tornato a Roma, le mie passeggiate nel paesaggio dei ricordi passeranno ripetutamente per Bressanone, e sarò di nuovo qui e potrò di nuovo rilassarmi e riprendere le forze.

Bressanone ha acquistato per me un’importanza particolare anche perché – come Lei, signor Sindaco, ha già espresso in termini così belli e profondi – è un luogo di incontro, di incontro tra le culture: nelle tre lingue infatti – italiano, tedesco e ladino – si incontrano le culture, e l’incontro tra le culture, di cui oggi tanto abbiamo bisogno, ha una sua storia a Bressanone. Sappiamo che non sempre è facile, ma che sempre è fruttuoso e ricco di doni, che aiuta tutti e ci rende più ricchi, più aperti e più umani.

Bressanone è per me un luogo di incontri: incontro delle culture; incontro anche tra una sana laicità ed una gioiosa fede cattolica; incontro tra una grande storia e il presente e il futuro. E vediamo che questa storia, che qui realmente è presente e tangibile, non impedisce la formazione, il dinamismo, la vitalità del presente e del futuro, ma al contrario ispira e dinamizza. E poi è anche un incontro tra le radici cristiane e lo spirito della modernità, che solo insieme possono costruire una società realmente degna di questo nome, una società realmente umana.

Per me, in questo senso, Bressanone è anche un modello europeo, una vera città europea: le radici cristiane, l’identità, l’identità cristiana della nostra cultura è presente; essa non ci rinchiude in noi stessi, al contrario, ci apre agli altri, ci dona la comunione dell’incontro e ci dà anche i criteri e i valori secondo cui vivere.

Il mio cordiale ringraziamento a tutti voi, e soprattutto chiedo per voi tutti la benedizione di Dio. Il Signore continui a proteggere questa bella città e l’aiuti a costruire un futuro grande e bello e umano. Grazie ancora!

[01196-01.01] [Testo originale: Plurilingue]