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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE ALLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLA COLOMBIA, 01.07.2008


MESSAGGIO DEL SANTO PADRE ALLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLA COLOMBIA

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE

TRADUZIONE DI LAVORO IN LINGUA ITALIANA

Pubblichiamo di seguito il testo del video messaggio registrato dal Santo Padre Benedetto XVI e trasmesso oggi nel corso dell’assemblea plenaria della Conferenza Episcopale della Colombia, in occasione del centenario della sua istituzione:

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE

Señores Cardenales,
Señor Presidente de la Conferencia Episcopal de Colombia
Queridos Hermanos en el Episcopado:

Con entrañable afecto les saludo fraternamente con las mismas palabras de San Pablo: "Gracia y paz de parte de Dios nuestro Padre y de Jesucristo, el Señor’ (Flp 1,2). Con él les digo también que "siempre que me acuerdo de ustedes, doy gracias a mi Dios. Cuando ruego por ustedes, lo hago siempre con alegría, porque han colaborado en el anuncio del Evangelio" (Flp 1, 3-5).

Están ustedes congregados en la octogésima quinta Asamblea Plenaria de esa Conferencia Episcopal y celebrando con gratitud al Señor los cien años de esa venerable institución, que fomenta el afecto colegial y les ayuda a ejercer de manera concorde y bien coordinada algunas funciones pastorales, alentando así armónicamente la vida cristiana en todo el País.

Me uno de corazón a esta significativa conmemoración, sabiendo que la Conferencia Episcopal de Colombia, nacida en 1908 por disposición del Primer Concilio Plenario de América Latina, ha impulsado con constantemente la misión evangelizadora de la Iglesia en esa querida Nación, buscando vías y métodos adecuados para fortalecer la vida eclesial en esas tierras y animar a los bautizados a responder con generosidad a la vocación a la santidad que les es propia.

Es justo recordar y dar gracias a Dios en estos momentos por los insignes Pastores que han formado parte de esa Conferencia en este siglo de andadura. Ellos son para todos un testimonio elocuente de celo apostólico y preclaras virtudes, que invitan a continuar respondiendo con solícita entrega, fe firme y renovado ardor a los retos que hoy se presentan a la Iglesia en su Patria.

Queridos hermanos en el Episcopado, la hora presente es una ocasión providencial para tomar el testigo de los que nos precedieron y ayudar a nuestros .hermanos para que afiancen la amistad con Jesucristo, acojan su Palabra con limpieza de corazón, celebren con gozo los sacramentos y sirvan con entusiasmo a todos, en particular a los más desfavorecidos, llevándoles un mensaje de paz, justicia y reconciliación. Nosotros, como Pastores de la Iglesia, hemos de ir por delante guiando por el recto camino al Pueblo de Dios, que necesita vernos como auténticos hombres de Dios y saber que cada día rezamos por sus preocupaciones, sufrimientos, desvelos e inquietudes. Como discípulos, escuchamos, aprendemos y seguimos al Maestro y, como apóstoles y misioneros, ayudamos a los que nos rodean, y también a los alejados, a encontrar en Cristo la plenitud de vida que tanto ansían.

Quiero decirles que en este quehacer no se encuentran solos. Los acompaño con mi plegaria y cercanía espiritual en los esfuerzos que están realizando para que el Evangelio resuene en todos los lugares de esa tierra colombiana a través de las iniciativas emprendidas en el campo de la pastoral educativa y universitaria, en el cuidado que otorgan a los presos, a los enfermos, a los ancianos, a los indígenas, a los trabajadores, a los desplazados, a los jóvenes y a las familias.

Con la certeza de que están poniendo bases sólidas para un futuro prometedor, y para el bien de toda la Iglesia, los animo igualmente a redoblar la atención que prestan a los sacerdotes, seminaristas, misioneros, religiosos y religiosas, y a dar nuevo impulso a los diversos programas de formación de catequistas, seglares y agentes de pastoral.

No puedo olvidar tampoco el esmero que ponen en ser hombres de concordia, ni sus continuas exhortaciones para que cese la violencia, el secuestro y la extorsión que padecen muchos de los hijos de esa amada tierra. Pido ardientemente a Dios que acaben cuanto antes estas situaciones, que tanto dolor han causado, y que en Colombia reine una paz estable y justa, en un clima de esperanza y prosperidad.

Déjenme tener un especial recuerdo para los Obispos eméritos, a los que ruego les lleven mi estima y reconocimiento, sentimientos que también extiendo complacido a los sacerdotes, religioso a y laicos que colaboran con ustedes de diversas maneras en los trabajos de esa Conferencia.

Pongo bajo el amparo maternal de Nuestra Señora de Chiquinquirá las diversas actividades que han preparado este año para dar realce a esta efeméride, sobre todo el IV Congreso Nacional de Reconciliación y la Expocatólica, que tendrán lugar en el próximo mes de agosto. A su Inmaculado Corazón encomiendo también las intenciones de todos ustedes, así como las de sus comunidades diocesanas y las de todo el amado pueblo colombiano. Con estos sentimientos y deseos, y como prenda de abundantes favores celestiales, imparto a todos una especial Bendición Apostólica.

Vaticano, 30 de junio de 2008

[01052-04.01] [Texto original: Español]

TRADUZIONE DI LAVORO IN LINGUA ITALIANA

Signori Cardinali,
Signor Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia,
Cari Fratelli nell’Episcopato,

Con grande affetto vi saluto fraternamente con le parole stesse di San Paolo: "Grazia e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo" (Fil 1,2). Con lui vi dico anche che: " ogni volta che io mi ricordo di voi, ringrazio il mio Dio. Quando prego per voi, lo faccio sempre con gioia, a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del Vangelo" (Fil 1, 3-5).

Siete riuniti nell’ottantacinquesima Assemblea Plenaria della vostra Conferenza Episcopale e celebrate con gratitudine al Signore i cento anni di quella veneranda istituzione, che promuove l’affetto collegiale e vi aiuta ad esercitare in modo concorde e ben coordinato alcune funzioni pastorali, dando così slancio in modo armonico alla vita cristiana nell’intero Paese.

Mi unisco di cuore a questa significativa commemorazione, sapendo che la Conferenza Episcopale della Colombia, nata nel 1908 per disposizione del Primo Concilio Plenario dell’America Latina, ha dato costante impulso alla missione evangelizzatrice della Chiesa in quella cara Nazione, ricercando vie e metodi adeguati a rafforzare la vita ecclesiale in quelle terre e ad incoraggiare i battezzati a rispondere con generosità alla vocazione alla santità che è loro propria.

È opportuno ricordare e ringraziare Dio in questi momenti per gli insigni Pastori che hanno fatto parte di quella Conferenza in questo secolo di cammino. Sono per tutti una testimonianza eloquente di zelo apostolico e di preclare virtù,che invitano a continuare a rispondere con sollecita dedizione, fede salda e rinnovato ardore alle sfide che oggi si presentano alla Chiesa nella loro Patria.

Cari fratelli nell’Episcopato, il momento attuale è una occasione provvidenziale per raccogliere il testimone da coloro che ci hanno preceduto e aiutare i nostri fratelli a rinsaldare l’amicizia con Gesù Cristo, ad accogliere la Sua Parola con purezza di cuore, a celebrare con gioia i sacramenti e a servire tutti con entusiasmo, in particolare i più svantaggiati, recando loro un messaggio di pace, giustizia e riconciliazione. Come Pastori della Chiesa il nostro compito è di precedere e guidare per la retta via il Popolo di Dio, che ha bisogno di vedere in noi autentici uomini di Dio e di sapere che preghiamo ogni giorno per le loro preoccupazioni, sofferenze, sforzi e inquietudini. Come discepoli, ascoltiamo, impariamo e seguiamo il Maestro e, come apostoli e missionari, aiutiamo coloro che ci sono vicini, e anche quanti sono lontani, a trovare in Cristo la pienezza di vita che tanto bramano.

Desidero dirvi che in questo lavoro non siete soli. Vi accompagno con la mia preghiera e vicinanza spirituale negli sforzi che state compiendo affinché il Vangelo risuoni in ogni luogo della terra colombiana attraverso le iniziative avviate nel campo della pastorale educativa e universitaria, nella cura che dedicate ai carcerati, agli ammalati, agli anziani, agli indigeni, ai lavoratori, agli sfollati, ai giovani e alle famiglie.

Con la certezza che state gettando solide fondamenta per un futuro promettente, e per il bene di tutta la Chiesa, vi incoraggio inoltre a intensificare l’attenzione che prestate ai sacerdoti, seminaristi, missionari, religiosi e religiose, e a dare nuovo slancio ai diversi programmi di formazione di catechisti, laici e operatori pastorali.

Non posso neanche dimenticare l’attenzione che ponete nell’essere uomini di concordia, né le vostre continue esortazioni affinché cessino la violenza, il sequestro, l’estorsione che subiscono molti figli di quella amata terra. Prego ardentemente Dio affinché terminino quanto prima queste situazioni che hanno causato tanto dolore e affinché in Colombia possa regnare una pace stabile e giusta, in un clima di speranza e di benessere.

Lasciatemi esprimere un ricordo speciale per i Vescovi emeriti, ai quali vi prego di trasmettere la mia stima e riconoscenza, sentimenti che mi è grato estendere ai sacerdoti, religiosi e laici che collaborano con voi a diverso titolo negli ambiti di lavoro della Conferenza.

Pongo sotto la materna protezione di Nostra Signora di Chiquinquirá le diverse attività che avete preparato quest’anno per sottolineare questa ricorrenza, soprattutto il IV Congresso Nazionale di Riconciliazione e la "Expocatólica", che avranno luogo nel prossimo mese di agosto. Al Suo Cuore Immacolato affido anche le intenzioni di tutti voi, come quelle delle vostre comunità diocesane e di tutto l’amato popolo colombiano. Con questi sentimenti e auspici e come pegno di abbondanti favori celesti, impartisco a tutti una speciale Benedizione Apostolica.

Vaticano, 30 giugno 2008

[01052-01.01] [Testo originale: Spagnolo]

[B0446-XX.01]