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INCONTRO DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO TARCISIO BERTONE CON IL CAPO DEI MUSULMANI DEL CAUCASO ALLAH SHUKUR PASHA ZADE A BAKU (AZERBAIGIAN) - 8 MARZO 2008, 08.03.2008


INCONTRO DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO TARCISIO BERTONE CON IL CAPO DEI MUSULMANI DEL CAUCASO ALLAH SHUKUR PASHA ZADE A BAKU (AZERBAIGIAN) - 8 MARZO 2008

Di seguito pubblichiamo il discorso che il Segretario di Stato di Sua Santità, Em.mo Card. Tarcisio Bertone, ha pronunciato questa mattina a Baku, in Azerbaigian, nel corso dell’incontro svoltosi nella residenza dello Sheykh-ul-Islam Allah Shukur Pasha Zade:

● DISCORSO DEL CARDINALE TARCISIO BERTONE

Eccellentissimo Sheykh-ul-Islam Allah Shukur Pasha Zade,

Eccellentissimo Aleksandr, Vescovo di Baku e del Caspio,

Illustrissimo Simion Ikhiilov, Capo della Comunità degli Ebrei della Montagna,

è alto l’onore che ricevo nell’essere stato invitato qui, nella residenza del Capo dei Musulmani del Caucaso, alla presenza anche dei Capi Religiosi della Chiesa Ortodossa Russa e della Comunità Ebraica. E tanto più alto è l’onore, tanto più toccante è l’amicizia, direi la fraternità con la quale sono stato accolto, e che mi ha messo immediatamente a mio agio.

So che non si tratta solo di un momento, ma di una tradizione del vostro Paese. Nella tolleranza religiosa voi vedete un caposaldo della vostra civiltà e un faro a cui mirare con sempre decisa convinzione.

Conosco bene che questa è la volontà delle massime cariche dello Stato. Questo è l’instancabile impegno di Lei, Eccellentissimo Sheykh-ul-Islam. A nome del Santo Padre Benedetto XVI, che volle conferirLe proprio per questo un’alta Onorificenza Pontificia, La ringrazio per la stabilità e la serenità che questa Sua attitudine assicura non solo all’Azerbaigian, ma a tutti i credenti. Ella ci mostra in concreto come le religioni non debbano essere mai strumentalizzate, mai creare conflitti e contrapposizioni. Dio, Somma Armonia dell’universo, ci chiama ad amarci ed a collaborare per il bene di tutti. Questo Suo compito non è facile, ma è certamente sostenuto dalla venerazione e dall’appoggio di tanti credenti e cittadini esemplari. La Santa Sede è vicina a quanti nel mondo promuovono una vera comprensione e una proficua convivenza fra religioni diverse, nel rispetto e nella stima reciproci. Essa sostiene l’impegno di chi cerca e costruisce la pace, dove invece conflitti sempre devastanti provocano la sofferenza di tanti innocenti.

Ricordo l’impressione che suscitò nel mondo cattolico l’incontro del Papa Giovanni Paolo II, qui a Baku, con la Sua persona e con quella degli altri Capi Religiosi. Lo stesso Papa ne fu vivamente colpito. Vi dimostrò la sua ammirazione accogliendovi poi nella sua casa in Vaticano. Si soffermò con voi in amabile e partecipata conversazione, nonostante le condizioni di salute fossero già seriamente compromesse. Quello con voi fu uno degli ultimi impegni ufficiali prima della sua morte. Né la Chiesa Cattolica dimentica la squisita sensibilità con la quale Ella, Eccellentissimo Sheikh, volle essere presente, insieme al Presidente dell’Azerbaigian, S. E. il Signor Ilham Aliyev, ai suoi solenni funerali in Vaticano.

Vengo qui, a nome di Papa Benedetto XVI, per riaffermare con forza che la tolleranza religiosa non è solo l’acquisizione di un’elevata civiltà. Essa è il modo migliore per garantire a Popoli e Paesi una prosperità che sia il frutto dell’impegno comune. A suo nome assicuro che la Santa Sede sarà sempre al fianco di chi vede nella tolleranza e nello scambio reciproco un arricchimento e una crescita nell’umanità.

La ringrazio anche del banchetto cui Ella ha voluto con tanta gentilezza invitarmi al termine di questo incontro. La ben nota prelibatezza della Sua tavola è il segno di quel culto dell’ospitalità di cui questo Paese va giustamente fiero. Sia convinto che il condividere il cibo comune è, per parte della Chiesa Cattolica, simbolo dell’impegno a continuare insieme anche nell’edificazione di un mondo dove ci si comprenda. Un mondo dove ci si stimi e ci si impegni a rispettare i grandi valori che conferiscono dignità alla persona umana, come Dio ha voluto, e danno vita a un’umanità fraterna e solidale.

Possa l’Onnipotente colmare Lei, gli altri Capi Religiosi e i credenti affidati alle vostre cure di ogni conforto e benedizione. Grazie per l’amabile ascolto!

[00384-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0167-XX.01]