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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’ANNO PAOLINO (28 GIUGNO 2008 - 29 GIUGNO 2009) E DEL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE PRESSO LA BASILICA PAPALE DI S. PAOLO FUORI LE MURA, 21.01.2008


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’ANNO PAOLINO (28 GIUGNO 2008 - 29 GIUGNO 2009) E DEL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE PRESSO LA BASILICA PAPALE DI S. PAOLO FUORI LE MURA

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la Conferenza Stampa di presentazione dell’Anno Paolino (28 giugno 2008 - 29 giugno 2009) e, in particolare, del programma delle iniziative presso la Basilica papale di S. Paolo fuori le Mura.
Intervengono: l’Em.mo Card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Arciprete della Basilica papale di S. Paolo fuori le Mura; il Rev.do Dom Johannes Paul Abrahamowicz, O.S.B., Priore dell’Abbazia di S. Paolo fuori le Mura; l’Ing. Pier Carlo Visconti, Delegato per l’Amministrazione.
Pubblichiamo di seguito l’intervento del Card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo:

● INTERVENTO DEL CARD. ANDREA CORDERO LANZA DI MONTEZEMOLO

In occasione della celebrazione dei Primi Vespri della solennità dei Santi Pietro e Paolo, nel pomeriggio del 28 giugno 2007, il Santo Padre Benedetto XVI dalla Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura ha annunziato al mondo intero la sua intenzione di celebrare, dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009, un anno dedicato a San Paolo, con riferimento al bimillenario della nascita dell’Apostolo delle Genti.

Il Vescovo di Roma, nell’indire tale evento, invita tutti a cogliere la dimensione ecumenica dell’Anno Paolino, affermando che "L’Apostolo delle genti, particolarmente impegnato a portare la Buona Novella a tutti i popoli, si è totalmente prodigato per l’unità e la concordia di tutti i cristiani. Voglia egli guidarci e proteggerci in questa celebrazione bimillenaria, aiutandoci a progredire nella ricerca umile e sincera della piena unità di tutte le membra del Corpo misto di Cristo". Allo stesso tempo, il Santo Padre ricorda che la Chiesa ha bisogno, oggi come allora, "di apostoli pronti a sacrificare sé stessi… di testimoni e di martiri come San Paolo".

In una precedente conferenza stampa, ho avuto modo di annunziare che recenti scavi hanno permesso di rendere visibile per tutti i fedeli, i pellegrini ed i visitatori della Basilica di San Paolo fuori le Mura un fianco del grande sarcofago di marmo, che da venti secoli è conservato sotto l’altare papale, e raccoglie le spoglie dell’Apostolo delle Genti. Ciò sta già molto facilitando l’accesso dei pellegrini e favorendo la loro devozione verso l’Apostolo.

Probabilmente, il Santo Padre emetterà prossimamente un Documento di indizione dell’Anno Paolino, stabilendone gli scopi ed i benefici spirituali per i fedeli.

 L’Anno Paolino offrirà dunque, particolarmente per i cattolici, l’invito e l’occasione:

a) di riscoprire la grande figura dell’Apostolo Paolo, la sua molteplice ed instancabile attività, i suoi numerosi viaggi, raccontati particolarmente negli Atti degli Apostoli, scritti da San Luca;

b) di rileggere e studiare le sue numerose lettere, indirizzate alle prime comunità cristiane;

c) di rivivere i primi tempi della nostra Chiesa;

d) di approfondire il suo ricchissimo insegnamento, indirizzato a tutti e particolarmente ai "gentili" e meditare sulla sua vigorosa spiritualità di fede, di speranza e di carità;

e) di compiere un pellegrinaggio sulla sua tomba, e nei numerosi luoghi che Egli ha visitato, dove ha fondato le prime comunità ecclesiali;

f) di rivitalizzare la nostra fede ed il nostro ruolo nella Chiesa di oggi, alla luce dei suoi insegnamenti;

g) ed infine di pregare ed operare per l’Unità di tutti i cristiani in una Chiesa che sia unita, e che sia vero "Corpo Mistico di Cristo".

 Numerose sono le attività previste in occasione dell’Anno Paolino. Le potremmo raccogliere in programmi diversi e descriverle brevemente:

 1) il programma pastorale,

- con celebrazioni liturgiche quotidiane ordinarie e straordinarie,

- con incontri di preghiera,

- con la celebrazione del sacramento della penitenza; 

2) il programma religioso-culturale,

- con la lectio Pauli e la catechesi sui testi di San Paolo,

- con conferenze, meditazioni, convegni, riflessioni teologiche (sono in programmazione 5 o 6 grandi incontri da tenersi in Basilica, con esperti paolini ed importanti testimonianze di noti personaggi),

- con eventi musicali; 

3) il programma dei pellegrinaggi,

- il primo pellegrino sarà lo stesso Santo Padre, il 28 giugno 2008 per aprire l’Anno Paolino, accompagnato da rappresentanze di chiese e comunità cristiane;

- non sarà aperta la Porta Santa (aperta nel 2000 e legata a quella delle altre Basiliche)

ma sarà aperta una ‘Porta Paolina’ (simmetrica alla Porta Santa) e sarà eretto un braciere con la ‘fiamma paolina’, che arderà per tutto l’anno, alimentata dai pellegrini;

- vari programmi prevedono: l’accoglienza, l’assistenza e l’accompagnamento di chi giunge in Basilica [con ufficio prenotazioni, accoglienza e fornitura di guide e di apparecchiature audio per gruppi];

- la programmazione di visite a luoghi paolini, in Roma (12 luoghi in Roma) o nel mondo (Terra Santa, Turchia, Malta, ecc) [N.B. tutta l’organizzazione tecnica dei pellegrinaggi che richiedono prenotazioni, trasporti e alloggi sarà assicurata dall’Opera Romana Pellegrinaggi]; 

4) il programma culturale ed artistico,

- con esposizioni, visite guidate alla Basilica, conferenze, concerti,

- con esibizioni di rappresentazioni figurative paoline nel mondo,

- con esposizioni di pubblicazioni paoline, di francobolli paolini, ecc.,

- con la coniazione di una ‘medaglia del bimillenario’,

- con l’emissione da parte del Governatorato SCV di un francobollo e di una moneta da due Euro; 

5) il programma editoriale,

- con la pubblicazione (in varie lingue) di una "guida della Basilica",

- con una nuova edizione degli Atti degli Apostoli e delle Lettere di S. Paolo,

- con l’attivazione di un sito web (www.annopaolino.org) che, costantemente aggiornato, offre la possibilità di vivere in diretta i momenti salienti dell’evento, e permetterà la richiesta di informazioni e di prenotazioni; 

6) il programma di lavori e restauri,

vorrei solo accennare a vari lavori di restauro e di adattamento che sono già stati eseguiti o sono ora in corso nel complesso della Basilica e delle sue adiacenze:

- è già stato completamente restaurato e ripulito il grande trono papale nell’abside;

- sarà anche ripulito e restaurato il baldacchino di Arnolfo di Cambio sopra l’altare papale;

- è stata totalmente rinnovata l’illuminazione nel transetto, e si spera di completarla presto anche per le cinque navate;

- nelle prossime settimane saranno trasferiti altrove i due negozi di souvenirs, che si trovano in ambienti presso il chiostro, per delimitare una nuova area espositiva e museale, che comprende il chiostro cosmatesco ed alcune sale circostanti;

- è in corso la riparazione o sostituzione di marmi fortemente deteriorati nel pavimento nell’abside;

- all’inizio della cosiddetta ‘passeggiata archeologica’, che segna la via d’uscita dei pellegrini e visitatori, sarà creato un atrio coperto, con accesso ad una nuova base di ‘pronto soccorso’, ad un semplice punto di distributori automatici di bibite e viveri e ad un centro provvisorio per la vendita di souvenirs;

- è stata completamente rifatta e raddoppiata tutta l’area che contiene i servizi igienico-sanitari, adottando tecniche modernissime; 

7) il programma ecumenico:

Le attività ed i programmi svolti nel corso dell’Anno Paolino saranno sempre fortemente marcati da una chiara dimensione ecumenica, invitando anche i fratelli delle varie denominazioni cristiane ad unirsi nella preghiera per l’unità di tutti i fedeli nel Corpo Mistico di Cristo, come il Santo Padre ha ancora ricordato e sottolineato proprio durante l’Angelus di ieri, domenica 20 gennaio, in occasione della "settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani".

In particolare, vorrei osservare quanto segue. Dopo il Motu Proprio del 2005 la celebrazione del Battesimo per i fedeli nell’area di San Paolo spetta alla parrocchia della Diocesi di Roma competente per territorio, e quindi la Cappella destinata a Battistero, che si trova tra la Basilica ed il Chiostro, non è più normalmente usata per celebrare Battesimi. Essa sarà quindi trasformata in Cappella ecumenica. Manterrà certamente la caratteristica di Battistero con il fonte battesimale da un lato, ma sarà destinata ad offrire ai fratelli cristiani che lo richiedano un luogo speciale di preghiera, per i loro singoli gruppi che vengono pellegrini presso la tomba di Paolo, oppure anche per pregare insieme con i cattolici, senza celebrazione di sacramenti. In essa sarà riposto l’altare che contiene i resti di San Timoteo di Antiochia (martirizzato nel 311) e di altri ignoti martiri del IV secolo, che fu rimosso nel 2006 dall’ipogeo di San Paolo per poter rendere visibile il sarcofago dell’Apostolo.

Va ricordato che il Battesimo è il sacramento che unisce tutti coloro che credono in Cristo e sono marcati dal sigillo della redenzione, mentre i Martiri dei primi secoli testimoniano la primitiva unità di tutta la Chiesa.

È da notare anche che questa Cappella, ristrutturata in forma di croce greca ed adattata dall’architetto Arnaldo Foschini negli anni 1928-1930, contiene antiche colonne di origine greca, mentre tutte le pareti sono ricoperte da strutture e specchiature marmoree, che contengono numerose formelle di marmi pregiati, tutti differenti fra di loro, provenienti dalle più disparate parti del mondo, proprio ad indicare la diversità e l’unità di tutti i cristiani. Questa Cappella dunque, oltre a servire per uno scopo ben preciso, è piena di simbolismi che indicano e conducono all’unità di tutti i cristiani.

 Concludo con una semplice riflessione:

Questo Anno Paolino aiuti tutti a pregare ed agire affinché possiamo dire con Paolo, l’Apostolo delle Genti : "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Gal 2,20) e per poter dire con San Giovanni, l’Apostolo ed Evangelista : "affinché tutti siano una cosa sola" (Gv 17,21).

[00087-01.03]

[B0040-XX.03]