Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


COMUNICATO: XI RIUNIONE DEL CONSIGLIO SPECIALE PER L’ASIA DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI, 07.12.2007


COMUNICATO: XI RIUNIONE DEL CONSIGLIO SPECIALE PER L’ASIA DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI

La Chiesa sta pellegrinando tra le persecuzioni del mondo e le consolazioni del Cielo. Tale constatazione valida per la Chiesa universale descrive assai bene la situazione della Chiesa Cattolica nel grande continente asiatico, e riflette il tenore dell’undicesima riunione del Consiglio Speciale della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, che ha avuto luogo il 20 novembre 2007, sotto la guida di Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Nikola Eterović Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

Nel saluto iniziale, il Presule ha fatto riferimento ai consigli e alle indicazioni che San Paolo dava al discepolo Timoteo per mantenere saldo il deposito della fede e per preservare genuinamente il Vangelo da trasmettere come Buona Novella ricevuta dal Signore. L’Apostolo ricorda che la sofferenza è come un inevitabile peso da portare quando si affronta la predicazione apostolica, in conformità all’esempio del Signore che è passato attraverso la morte in croce per giungere alla gloria della Risurrezione. Il medesimo mistero della croce si incontra oggi anche nel territorio asiatico, dove hanno testimoniato con il sangue la loro fedeltà al Vangelo i tanti testimoni della fede del XX secolo e quelli di questi primi anni del terzo millennio. Tuttavia la Parola di Dio non si può incatenare ed è per questo che la Chiesa in Asia conserva e nutre la speranza e dalla medesima Parola di Dio trae conforto e coraggio.

L’ordine del giorno prevedeva interventi per presentare la situazione della Chiesa nelle nazioni d’Asia e trattare dell’applicazione della Esortazione Apostolica Postsinodale Ecclesia in Asia, oltre ad accenni sull’influsso esercitato dalla recente Esortazione Apostolica Postsinodale Sacramentum caritatis nelle diverse Chiese in Asia e a proposte e suggerimenti per la XII Assemblea Generale Ordinaria su La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa.

Il dibattito ha permesso di delineare un quadro molto ampio della vita ecclesiale in Asia, come anche delle condizioni di vita nella società civile in molti aspetti favorevoli all’attività della Chiesa. Tuttavia, sono state individuate varie preoccupazioni, anche se con toni e aspetti diversi, che derivano dalle guerre, dalla corsa agli armamenti, dagli scontri etnici, dalla violenza, dal terrorismo, dalle repressioni, dalle diverse limitazioni della libertà di coscienza. Ne è derivata una visione molto variegata della realtà ecclesiale asiatica, che rivela il contrasto tra le sofferenze delle situazioni di persecuzione e le gioie di molte realtà consolanti.

Le persecuzioni colpiscono come prime vittime le minoranze, tra cui i cristiani che spesso sono costretti ad abbandonare i loro Paesi d’origine, subendo violenze anche da parte di gruppi fondamentalisti. La mancanza di libertà religiosa si manifesta in varie forme: limiti alla comunicazione tra Vescovi e tra questi e il Santo Padre, Vescovo di Roma, impossibilità di erigere Conferenze episcopali, difficoltà di ottenere visti per gli operatori pastorali, limiti nella costruzione di luoghi di culto, impedimenti alla presenza nella vita pubblica. Le catastrofi naturali, poi, come l’uragano che ha recentemente causato numerose vittime in Bangladesh, sono una sfida alla carità cristiana della Chiesa Cattolica in Asia e nel mondo intero.

Le consolazioni derivano da tante benefiche realtà, come l’accoglienza fraterna dei cristiani fuggiti per salvare la vita, l’aumento del numero dei cattolici in regioni dove finora scarseggiavano, la fedeltà fino al dono della vita, come nel caso dei quattro sacerdoti uccisi in Asia nel 2006, il cui sacrificio, unito a quello di altri cristiani, promette una nuova vitalità di vita cristiana, atteso che il sangue dei martiri è il seme di nuovi cristiani. Si nota, infatti, un aumento delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, in modo tale che gli stessi asiatici diventano missionari presso altre Chiese particolari in Asia e in altri Continenti.

La Chiesa continua ad essere aperta al dialogo con le grandi religioni dell’Asia, dando un notevole contributo alla tolleranza e alla concordia civile, al rafforzamento dello stato di diritto e del processo di democratizzazione della società.

L’influsso della Chiesa, per la sua attività sociale nelle scuole, negli ospedali, a favore della promozione umana, si estende anche al di fuori della comunità dei cristiani, che sono come un germe di una nuova società fondata sui valori della pace, della giustizia, della libertà e della carità.

L’applicazione di Ecclesia in Asia sta portando abbondanti frutti soprattutto attraverso i programmi di attività diocesana o le lettere pastorali dei Vescovi. Il documento è sempre più apprezzato per i suoi contenuti teologici e le indicazioni pratiche, dato che in esso si trova come una summa dei temi più sentiti oggi nella Chiesa in Asia quali la vita, la pace, l’ambiente, l’educazione, la salute, la gioventù, la famiglia, la giustizia, il dialogo interreligioso e la concordia civile.

Anche l’Esortazione Postsinodale Sacramentum caritatis sta conoscendo una efficace diffusione. Si fanno traduzioni del documento nelle lingue locali, come per esempio in cinese, in coreano, in vietnamita, in thai, e la catechesi trova in essa una preziosa e sicura fonte di ispirazione. Ora si è nella fase di divulgazione tra le differenti categorie di persone. Intanto si sta risvegliando in modo vivace la pietà eucaristica anche al di fuori della celebrazione della Santa Messa e vi sono coinvolti gruppi, compresi quelli giovanili, di promozione dell’adorazione del Santissimo Sacramento. Comunque, sembra ancora presto per poter vedere i frutti, che si attendono molto abbondanti, dell’applicazione di Sacramentum caritatis.

L’inculturazione del Cristianesimo nei Paesi asiatici, che presuppone la buona conoscenza delle necessità pastorali delle Chiese particolari, invita a rimanere fedeli alla Sacra Scrittura e alla Tradizione della Chiesa con sincera adesione al Magistero. È significativo il fatto che stili narrativi presenti in molti libri della Bibbia hanno affinità proprio con testi religiosi dell’Asia. I problemi relativi alla predicazione del Vangelo sono molto vivi tra i pastori delle Chiese particolari che accolgono gli insegnamenti dell’Esortazione Apostolica Postsinodale Ecclesia in Asia e si preparano anche alla XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che tratterà il tema La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa, il prossimo anno 2008.

Dopo aver fissato la data per la dodicesima riunione nei giorni 11-12 dicembre 2008, il Consiglio Speciale per l’Asia della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi ha concluso con la preghiera la sua undicesima riunione, invocando la Benedizione di Dio Misericordioso sull’intero Continente.

Con spirito di viva partecipazione alle vicende delle Chiese particolari d’Asia, i Membri del Consiglio hanno espresso condivisione, con viva fede nel Signore Risorto, per le sofferenze della persecuzione, restando ancorati alla speranza e alla consolazione dello Spirito Santo.

[01762-01.01] [Testo originale: Italiano]