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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA XXII CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA: "LA PASTORALE NELLA CURA DEI MALATI ANZIANI" (CITTÀ DEL VATICANO, 15-17 NOVEMBRE 2007), 14.11.2007


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA XXII CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA: "LA PASTORALE NELLA CURA DEI MALATI ANZIANI" (CITTÀ DEL VATICANO, 15-17 NOVEMBRE 2007)

Alle 12.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la presentazione della XXII Conferenza Internazionale sul tema: "La Pastorale nella Cura dei Malati Anziani", promossa dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, che si terrà nei giorni 15, 16 e 17 novembre 2007 in Vaticano, presso l’Aula Nuova del Sinodo.

Intervengono alla Conferenza Stampa: l’Em.mo Card. Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute; S.E. Mons. José L. Redrado, O.H., Segretario del medesimo Pontificio Consiglio; il Rev.do P. Felice Ruffini, M.I., Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio; il Prof. Roberto Bernabei, Direttore del Dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria; e il Prof. Massimo Petrini, Direttore del Centro di Promozione e Sviluppo dell’Assistenza Geriatrica, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Pubblichiamo di seguito l’intervento dell’Em.mo Card. Javier Lozano Barragán:

● INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. JAVIER LOZANO BARRAGÁN

Sua Santità Papa Benedetto XVI ha approvato il tema della XXII Conferenza Internazionale: "La pastorale nella cura dei malati anziani". Abbiamo suggerito questo tema per la sua attualità nel cambiamento globale del mondo. Infatti, l’attuale speranza di vita oggi è aumentata considerevolmente. Per esempio, in Giappone, la speranza di vita per una donna è di 86 anni, invece per un uomo, nella Repubblica di San Marino, è di 80 anni. Le donne hanno una migliore aspettativa degli uomini: le donne del Principato di Monaco, Spagna, Italia e Francia hanno oggi una speranza di vita fino a 84 anni; invece per gli uomini si assicura una media di 78 anni in Australia, Islanda, Giappone, Svezia, Svizzera, Canada, Italia, Principato di Monaco e Singapore. Oggi, nel mondo, vivono 390 milioni di persone di oltre 65 anni e si prevede che aumentino fino ad 800 milioni per il 2025. Cinquecento milioni abitano in Paesi con una speranza di vita oltre i 60 anni; d’altra parte, 50 milioni di persone vivono in Paesi dove la percentuale di vita non supera i 45 anni; Sierra Leone, in Africa, per esempio, ha una percentuale uguale a 39 anni.

Le malattie croniche sono più comuni nelle persone di età avanzata; specialmente dopo i 70-75 anni le persone sono afflitte da malattie di tipo tumorale e coronarico; l’ottanta per cento delle morti di persone con più di 65 anni avviene a causa di problemi circolatori. In tutte queste persone si nota un peggioramento dell’udito, della vista e delle funzioni mentali. Alcuni individuano la radice di questi mali specialmente in tre cause: sedentarietà, tabagismo e dieta inadeguata.

Davanti a questi fatti e ad altri simili, ci siamo posti la domanda: come assistere meglio pastoralmente queste persone, data la grandissima importanza della vita nella sua tappa definitiva?

Nella nostra Conferenza Internazionale specialisti di grande rilievo ci aiuteranno a fornire un’adeguata risposta. Dopo un approccio generale, studieremo come nella storia, attraverso i secoli, la Chiesa si sia occupata di questa pastorale. Domanderemo anche alle scienze geriatriche di fornirci i dati pertinenti, la situazione demografica, le principali malattie, antiche e nuove, nel contesto della globalizzazione, le origini di queste malattie ai livelli: personale, tecnico, scientifico, socio-politico ed ecologico.

Chiederemo al Signore cosa vuole che facciamo di questi dati, considerati come una sfida alla Pastorale della salute. Studieremo la Rivelazione riguardo ai malati di età avanzata: la Sacra Scrittura, gli scritti dei Santi Padri, la Storia della Chiesa. Questo ci condurrà a riflettere sulla fede, sulla speranza e sulla carità verso questi malati come una risposta responsabile, ad esempio di tanti Santi che hanno dedicato la loro vita a questo ministero.

Come consuetudine nel nostro Dicastero, a continuazione, ci sarà un dialogo interreligioso su questa Pastorale ed ascolteremo il punto di vista dell’Ebraismo, Islamismo, Induismo e Buddismo, senza omettere uno sguardo alla cultura attuale postmoderna.

Giungeremo quindi alle conclusioni pratiche: cosa dobbiamo fare dal punto di vista religioso nella catechesi, nell’educazione alla fede, nei sacramenti? E dal punto di vista biomedico riguardo le ricerche, i medicamenti, le nutrizioni, lo stile di vita, la cura, l’accompagnamento e le Istituzioni? Sull’aspetto socio-politico, come trattare l’argomento attraverso i Mass Media, nei sistemi nazionali ed internazionali di salute, nelle legislazioni, nei problemi migratori, nelle risorse economiche, scientifiche e tecnologiche, nella politica alimentare e nell’igiene sociale? Riguardo alle famiglie, quale comportamento si deve adottare con questi malati? Istituzionalmente dobbiamo anche contemplare le conseguenze pratiche per le Diocesi, le parrocchie, gli Ordini e le Congregazioni religiose, i sacerdoti in età avanzata. Quale dovrebbe essere il supporto spirituale che dobbiamo offrire a questi malati, specialmente attraverso i sacramenti, la preghiera e le visite che vengono loro fatte?

I temi enunciati saranno sviluppati da 30 scienziati che eccellono nei loro rispettivi Paesi per l’evidente competenza nel campo geriatrico, biomedico, storico, filosofico, teologico e pastorale. I Paesi rappresentati dai relatori sono 20; in ordine di presentazione dei temi in Aula sono: Santa Sede, Belgio, Regno Unito, Italia, Svizzera, Spagna, Francia, Bolivia, Kenya, Germania, India, Cina, Slovacchia, Costa Rica, Olanda, Messico, Stati Uniti di America, Polonia, Canada e Portogallo.

Poiché questa tappa della vita delle persone maggiori in età è la tappa più importante, perché da essa l’umanità si apre alla vita senza termine, la nostra Conferenza Internazionale riveste un significato del tutto particolare: trattare pastoralmente i malati in questa tappa significa aprire loro la porta nel nome del Signore, affinché Lui li aiuti ad arrivare alla pienezza totale della salute che, non invano, viene chiamata salute eterna. La nostra Conferenza Internazionale si muove in un rigoroso campo di fede e ragione, ma, come risulta evidente dalla tematica esposta, tutto è trattato in uno slancio ascendente e continuo: Scienza, Filosofia, Teologia pastorale. La serietà del nostro impegno esige un’accurata analisi di tutta la situazione, per arrivare ad una sintesi vitale che significhi la felicità totale di ogni persona. Così cerchiamo di "dare ragione della nostra speranza" (1 Pt 3,15).

[01601-01.02] [Testo originale: Italiano]

[B0598-XX.01]