Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


L’UDIENZA GENERALE, 07.11.2007


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sui Padri Apostolici, si è soffermato sulla figura di San Girolamo.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle!

Fermeremo oggi la nostra attenzione su san Girolamo, un Padre della Chiesa che ha posto al centro della sua vita la Bibbia: l’ha tradotta nella lingua latina, l’ha commentata nelle sue opere, e soprattutto si è impegnato a viverla concretamente nella sua lunga esistenza terrena, nonostante il ben noto carattere difficile e focoso ricevuto dalla natura..

Girolamo nacque a Stridone verso il 347 da una famiglia cristiana, che gli assicurò un’accurata formazione, inviandolo anche a Roma a perfezionare i suoi studi. Da giovane sentì l'attrattiva della vita mondana (cfr Ep. 22,7), ma prevalse in lui il desiderio e l'interesse per la religione cristiana. Ricevuto il battesimo verso il 366, si orientò alla vita ascetica e, recatosi ad Aquileia, si inserì in un gruppo di ferventi cristiani, da lui definito quasi «un coro di beati» (Chron. ad ann. 374) riunito attorno al Vescovo Valeriano. Partì poi per l'Oriente e visse da eremita nel deserto di Calcide, a sud di Aleppo (cfr Ep. 14,10), dedicandosi seriamente agli studi. Perfezionò la sua conoscenza del greco, iniziò lo studio dell'ebraico (cfr Ep. 125,12), trascrisse codici e opere patristiche (cfr Ep. 5,2). La meditazione, la solitudine, il contatto con la Parola di Dio fecero maturare la sua sensibilità cristiana. Sentì più pungente il peso dei trascorsi giovanili (cfr Ep. 22,7), e avvertì vivamente il contrasto tra mentalità pagana e vita cristiana: un contrasto reso celebre dalla drammatica e vivace "visione", della quale egli ci ha lasciato il racconto. In essa gli sembrò di essere flagellato al cospetto di Dio, perché «ciceroniano e non cristiano» (cfr Ep. 22,30).

Nel 382 si trasferì a Roma: qui il Papa Damaso, conoscendo la sua fama di asceta e la sua competenza di studioso, lo assunse come segretario e consigliere; lo incoraggiò a intraprendere una nuova traduzione latina dei testi biblici per motivi pastorali e culturali. Alcune persone dell’aristocrazia romana, soprattutto nobildonne come Paola, Marcella, Asella, Lea ed altre, desiderose di impegnarsi sulla via della perfezione cristiana e di approfondire la loro conoscenza della Parola di Dio, lo scelsero come loro guida spirituale e maestro nell’approccio metodico ai testi sacri. Queste nobil donne impararono anche il greco e l’ebraico.

Dopo la morte di Papa Damaso, Girolamo lasciò Roma nel 385 e intraprese un pellegrinaggio, dapprima in Terra Santa, silenziosa testimone della vita terrena di Cristo, poi in Egitto, terra di elezione di molti monaci (cfr Contra Rufinum 3,22; Ep. 108,6-14). Nel 386 si fermò a Betlemme, dove, per la generosità della nobildonna Paola, furono costruiti un monastero maschile, uno femminile e un ospizio per i pellegrini che si recavano in Terra Santa, «pensando che Maria e Giuseppe non avevano trovato dove sostare» (Ep. 108,14). A Betlemme restò fino alla morte, continuando a svolgere un'intensa attività: commentò la Parola di Dio; difese la fede, opponendosi vigorosamente a varie eresie; esortò i monaci alla perfezione; insegnò la cultura classica e cristiana a giovani allievi; accolse con animo pastorale i pellegrini che visitavano la Terra Santa. Si spense nella sua cella, vicino alla grotta della Natività, il 30 settembre 419/420.

La preparazione letteraria e la vasta erudizione consentirono a Girolamo la revisione e la traduzione di molti testi biblici: un prezioso lavoro per la Chiesa latina e per la cultura occidentale. Sulla base dei testi originali in greco e in ebraico e grazie al confronto con precedenti versioni, egli attuò la revisione dei quattro Vangeli in lingua latina, poi del Salterio e di gran parte dell'Antico Testamento. Tenendo conto dell'originale ebraico e greco, dei Settanta, la classica versione greca dell’Antico Testamento risalente al tempo precristiano, e delle precedenti versioni latine, Girolamo, affiancato poi da altri collaboratori, poté offrire una traduzione migliore: essa costituisce la cosiddetta "Vulgata", il testo "ufficiale" della Chiesa latina, che è stato riconosciuto come tale dal Concilio di Trento e che, dopo la recente revisione, rimane il testo "ufficiale" della Chiesa di lingua latina. E’ interessante rilevare i criteri a cui il grande biblista si attenne nella sua opera di traduttore. Li rivela egli stesso quando afferma di rispettare perfino l’ordine delle parole delle Sacre Scritture, perché in esse, dice, "anche l’ordine delle parole è un mistero" (Ep. 57,5), cioè una rivelazione. Ribadisce inoltre la necessità di ricorrere ai testi originali: «Qualora sorgesse una discussione tra i Latini sul Nuovo Testamento, per le lezioni discordanti dei manoscritti, ricorriamo all'originale, cioè al testo greco, in cui è stato scritto il Nuovo Patto. Allo stesso modo per l'Antico Testamento, se vi sono divergenze tra i testi greci e latini, ci appelliamo al testo originale, l'ebraico; così tutto quello che scaturisce dalla sorgente, lo possiamo ritrovare nei ruscelli» (Ep. 106,2). Girolamo, inoltre, commentò anche parecchi testi biblici. Per lui i commentari devono offrire molteplici opinioni, «in modo che il lettore avveduto, dopo aver letto le diverse spiegazioni e dopo aver conosciuto molteplici pareri – da accettare o da respingere –, giudichi quale sia il più attendibile e, come un esperto cambiavalute, rifiuti la moneta falsa» (Contra Rufinum 1,16).

Confutò con energia e vivacità gli eretici che contestavano la tradizione e la fede della Chiesa. Dimostrò anche l'importanza e la validità della letteratura cristiana, divenuta una vera cultura ormai degna di essere messa confronto con quella classica: lo fece componendo il De viris illustribus, un'opera in cui Girolamo presenta le biografie di oltre un centinaio di autori cristiani. Scrisse pure biografie di monaci, illustrando accanto ad altri itinerari spirituali anche l'ideale monastico; inoltre tradusse varie opere di autori greci. Infine nell'importante Epistolario, un capolavoro della letteratura latina, Girolamo emerge con le sue caratteristiche di uomo colto, di asceta e di guida delle anime.

Che cosa possiamo imparare noi da San Girolamo? Mi sembra soprattutto questo: amare la Parola di Dio nella Sacra Scrittura. Dice San Girolamo: "Ignorare le Scritture è ignorare Cristo". Perciò è importante che ogni cristiano viva in contatto e in dialogo personale con la Parola di Dio, donataci nella Sacra Scrittura. Questo nostro dialogo con essa deve sempre avere due dimensioni: da una parte, dev'essere un dialogo realmente personale, perché Dio parla con ognuno di noi tramite la Sacra Scrittura e ha un messaggio ciascuno. Dobbiamo leggere la Sacra Scrittura non come parola del passato, ma come Parola di Dio che si rivolge anche a noi e cercare di capire che cosa il Signore voglia dire a noi. Ma per non cadere nell'individualismo dobbiamo tener presente che la Parola di Dio ci è data proprio per costruire comunione, per unirci nella verità nel nostro cammino verso Dio. Quindi essa, pur essendo sempre una Parola personale, è anche una Parola che costruisce comunità, che costruisce la Chiesa. Perciò dobbiamo leggerla in comunione con la Chiesa viva. Il luogo privilegiato della lettura e dell'ascolto della Parola di Dio è la liturgia, nella quale, celebrando la Parola e rendendo presente nel Sacramento il Corpo di Cristo, attualizziamo la Parola nella nostra vita e la rendiamo presente tra noi. Non dobbiamo mai dimenticare che la Parola di Dio trascende i tempi. Le opinioni umane vengono e vanno. Quanto è oggi modernissimo, domani sarà vecchissimo. La Parola di Dio, invece, è Parola di vita eterna, porta in sé l'eternità, ciò che vale per sempre. Portando in noi la Parola di Dio, portiamo dunque in noi l'eterno, la vita eterna.

E così concludo con una parola di San Girolamo a San Paolino di Nola. In essa il grande Esegeta esprime proprio questa realtà, che cioè nella Parola di Dio riceviamo l'eternità, la vita eterna. Dice San Girolamo: «Cerchiamo di imparare sulla terra quelle verità la cui consistenza persisterà anche nel cielo» (Ep. 53,10).

[01559-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

Aujourd’hui nous portons notre attention sur saint Jérôme, qui a mis la Bible au centre de sa vie. Né vers 347 à Stridon, en Dalmatie, dans une famille chrétienne, il est baptisé en 366 et il s’oriente vers la vie ascétique, s’insérant dans un groupe de chrétiens fervents réunis autour de l’Évêque Valérien. Puis il part en Orient où il vit en ermite, au sud d’Alep, continuant à étudier et perfectionnant sa connaissance du grec et de l’hébreu. La méditation, la solitude et le contact avec la Parole de Dieu lui permettent de mûrir sa sensibilité chrétienne. Revenu à Rome en 382, il devient secrétaire du Pape Damase, qui l’encourage à entreprendre une traduction de la Bible en latin. En 386, après un pèlerinage en Terre Sainte et en Égypte, il s’établit à Bethléem où il a une intense activité. Il meurt le 30 septembre 419 ou 420, près de la grotte de la Nativité.

Grâce à sa vaste érudition, Jérôme a réalisé un précieux travail pour l’Église latine et pour la culture occidentale. Aidé de collaborateurs, il offrira notamment une nouvelle traduction de la Bible, celle qui constitue la « Vulgate », le texte « officiel » de l’Église latine. Jérôme a aussi commenté de nombreux textes bibliques. Il a réfuté avec énergie les hérétiques qui contestaient la tradition et la foi de l’Église. Son œuvre comporte encore des biographies d’auteurs chrétiens et de moines, des traductions d’auteurs grecs et un important recueil de lettres.

Je salue cordialement les personnes de langue française, particulièrement les pèlerins de la diaconie du Var et les jeunes. À la suite de saint Jérôme, je vous invite à lire et à méditer la Parole de Dieu, qui nous est donnée dans la Bible. Faites-en tous les jours votre nourriture spirituelle ! Que Dieu vous bénisse et vous garde dans l’espérance !

[01560-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

In our catechesis on the teachers of the early Church, we now turn to Saint Jerome, who was responsible for the Latin version of the Bible known as the Vulgate. Jerome made the Scriptures the centre of his life, translating the inspired word of God, commenting upon its teaching and, above all, striving to live his life in accordance with its precepts. Born in Dalmatia in the middle of the fourth century and educated in Rome, he embraced the ascetic life and devoted himself to the study of Hebrew and Greek. After a sojourn in the East, he returned to Rome as secretary to Pope Damasus, who encouraged him in his work of translation. He then retired to the Holy Land, where he founded monasteries and a hospice for pilgrims in Bethlehem. Jerome’s entire life, his vast erudition and the spiritual wisdom born of his ascetic lifestyle were devoted to the service of God’s word, the refutation of heresy and the encouragement of Christian culture. Let us take to heart the words which this great master of the spiritual life once addressed to Saint Paulinus of Nola, and "seek to learn on earth those truths which will remain ever valid in heaven".

I am pleased to greet the English-speaking visitors present at today’s Audience, especially those from England, Ireland, Denmark, Sri Lanka, the Philippines and the United States. My special greeting goes to the members of the pilgrimage group from the Diocese of Rockville Centre, led by their Bishop. I also thank the orchestral and choral groups for their uplifting music. Upon all of you I cordially invoke an abundance of joy and peace in our Lord Jesus Christ.

[01561-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

In der heutigen Katechese möchte ich den Kirchenvater Hieronymus in den Blick nehmen. Er wurde 347 in Stridon, dem heutigen Laibach in Slovenien, in einer christlichen Familie geboren. Nach seiner Taufe im Jahr 366 wählte er bald einen asketisch-monastischen Lebensstil. Nach Aufenthalten in Antiochien und Konstantinopel, wo er sich sehr gute Kenntnisse der griechischen und hebräischen Sprache aneignete, stand er von 382 bis 385 in Rom als Sekretär und Berater im Dienst von Papst Damasus. Nach dessen Tod bewegten ihn verschiedene Spannungen und Konflikte, die auch charakterlich bedingt waren, zur Übersiedlung nach Bethlehem, wo er im Kreis von monastischen Gefährtinnen und Gefährten die letzten drei Jahrzehnte vor seinem Tod im Jahr 419 oder 420 verbrachte. Im Mittelpunkt von Leben und Werk des hl. Hieronymus stand die Bibel: Er übersetzte mit viel Sorgfalt und in Treue zu den Originaltexten einen großen Teil der Heiligen Schrift in die lateinische Sprache, schrieb Kommentare zu vielen biblischen Büchern und bemühte sich vor allem, auch sein Denken und Handeln ganz nach dem Wort Gottes auszurichten.

Mit Freude begrüße ich die deutschsprachigen Pilger und Besucher hier auf dem Petersplatz. Einen besonderen Gruß richte ich dabei an die Kreisräte und Bürgermeister des Landkreises Freising. Auch heute spricht Gott zu uns in der Heiligen Schrift. Öffnen wir uns für diesen großen geistlichen Schatz und folgen wir in der eifrigen und gläubigen Schriftlesung dem Beispiel des hl. Hieronymus. Der allmächtige Gott segne euch und eure Familien.

[01562-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Dedicamos la catequesis de hoy al Padre de la Iglesia San Jerónimo, que tuvo como centro de su vida la Biblia. De familia cristiana, en Roma recibió una esmerada formación. Una vez bautizado se orientó hacia la vida ascética y partió para Oriente, viviendo como eremita en el desierto, donde perfeccionó el griego, estudió el hebreo y transcribió códices y obras patrísticas. De vuelta a Roma, el Papa Dámaso, lo tomó como secretario y consejero.

Muerto el Papa, peregrinó a Tierra Santa y Egipto, quedándose en Belén hasta su muerte. Allí desarrolló una intensa actividad: comentó la Palabra de Dios; defendió la fe, oponiéndose con vigor a los herejes; exhortó a los monjes; enseñó la cultura clásica y cristiana a los jóvenes; acogió a los peregrinos. Su gran aportación a la Iglesia latina y a la cultura occidental es la "Vulgata", traducción latina de la Biblia basada textos precedentes. En su obra "De viris illustribus", muestra la importancia de más de un centenar de autores cristianos. En su "Epistolario" se da a conocer como hombre culto, asceta y guía de almas.

Saludo a los peregrinos de lengua española, especialmente a las Religiosas que participan en un Curso para Formadoras en el Instituto Claretianum; a los sacerdotes de Valencia, así como a los peregrinos de México y de otros países latinoamericanos. Dejémonos guiar por este sabio maestro del espíritu, tratando de aprender en la tierra las verdades que perdurarán en el cielo.

¡Muchas gracias!

[01563-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua portoghese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua slovacca  

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua portoghese

Com fraterna amizade saúdo os Bispos de Portugal aqui presentes em Visita ad Limina Apostolorum, com o seu povo no coração para a vida e para a morte. Compartilho a tristeza que vos vai na alma pelo desastre rodoviário de anteontem, com numerosas vítimas e dezenas de feridos; o braço forte do Pai celeste a todos guarde e console. Às famílias atingidas por esta tragédia e a quantos trabalham por remediar as suas consequências, levai a certeza da minha particular solidariedade orante. Sobre todos eles, vós e demais peregrinos aqui presentes de língua portuguesa, com menção especial para o grupo vindo do Brasil, desça a minha Bênção.

[01564-06.01] [Texto original: Português]

Saluto in lingua polacca

Teraz moje pozdrowienie kieruję do uczestniczących w audiencji pielgrzymów polskich. Bracia i Siostry, witam was serdecznie! Święty Hieronim, wybitny doktor Kościoła dał nam przykład umiłowania Pisma Świętego, które jest Bożym Słowem. Życzę wam i waszym bliskim, by codzienna lektura Biblii pomagała wam coraz lepiej poznawać wolę Boga i miłować Chrystusa. Wszystkim serdecznie błogosławię.

[Ora il mio saluto va ai pellegrini polacchi presenti a questa udienza. Fratelli e Sorelle, siate i benvenuti! San Girolamo, illustre Dottore della Chiesa, ci ha dato un grande esempio di amore per la Sacra Scrittura, che è la Parola di Dio. A voi e ai vostri cari auguro che la lettura quotidiana della Bibbia vi aiuti a conoscere sempre meglio la volontà di Dio e ad amare il Cristo. Vi benedico tutti di cuore.]

[01565-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ceca

Srdečně vítám studenty biskupského gymnázia v Hradci Králové! Před několika dny jsme oslavili svátek Všech svatých, kteří nás předešli do nebeské slávy. Kéž nás jejich příklad vede k životu opravdového svědectví evangelia. Rád vám žehnám! Chvála Kristu!

[Saluto cordialmente gli studenti del Liceo cattolico di Hradec Králové! Nei giorni scorsi abbiamo celebrato la solennità di Tutti i Santi che ci hanno preceduto nella gloria celeste. Possa il loro esempio spingerci ad una vita di autentica testimonianza del Vangelo. Volentieri vi benedico. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01566-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua slovacca

Zo srdca vítam slovenských pútnikov zo Šamorína a Kukučínova. Bratia a sestry, čoskoro budeme sláviť Výročie posviacky rímskej Lateránskej baziliky. Nech návšteva tejto katedrály biskupa Ríma zveľadí vašu lásku k nástupcovi svätého Petra. Ochotne žehnám vás i vaše rodiny. Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Do un cordiale benvenuto ai pellegrini slovacchi provenienti da Šamorín e Kukučínov. Fratelli e sorelle, nei prossimi giorni celebreremo la Dedicazione della Basilica romana Lateranense. La visita a questa Cattedrale del Vescovo di Roma approfondisca il vostro amore per il successore di San Pietro. Volentieri benedico voi e le vostre famiglie. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01567-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo ora un cordiale pensiero ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli della diocesi di Terni-Narni-Amelia, accompagnati dal loro Vescovo Mons. Vincenzo Paglia. Cari amici, seguendo il cammino pastorale della vostra Comunità diocesana, riscoprite sempre più l’importanza della Liturgia eucaristica, cuore della domenica, e culmine e fonte della vita della Chiesa. Il mistero eucaristico vi introduca ad un rinnovato ascolto della Parola di Dio e vi orienti ad intraprendere con maggiore audacia la via della carità vissuta. Saluto, poi, voi, partecipanti al Corso di formazione permanente per missionari promosso dalla Pontificia Università Salesiana, ed auspico che queste giornate di studio e di aggiornamento vi spingano ad annunziare, con crescente entusiasmo, il Vangelo a tutti i popoli. Saluto, inoltre, voi, Seminaristi di Lodi, e vi incoraggio a prepararvi con serietà e impegno per essere domani fedeli servitori di Dio e del prossimo.

Il mio pensiero si rivolge, infine, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Cari giovani, progettate il vostro futuro in fedeltà al Vangelo, lasciandovi guidare dall’insegnamento di Gesù. Voi, cari ammalati, offrite la vostra sofferenza al Signore, perché grazie pure alla vostra partecipazione ai suoi patimenti, Egli possa compiere la sua azione salvifica nel mondo. E voi, cari sposi novelli, guidati da una fede viva, cercate di formare comunità familiari animate da intenso fervore evangelico.

[01568-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0580-XX.02]