Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle!
Il Vangelo di questa domenica presenta Gesù che guarisce dieci lebbrosi, dei quali solo uno, samaritano e dunque straniero, torna a ringraziarlo (cfr Lc 17,11-19). A lui il Signore dice: "Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!" (Lc 17,19). Questa pagina evangelica ci invita ad una duplice riflessione. Innanzitutto fa pensare a due gradi di guarigione: uno, più superficiale, riguarda il corpo; l’altro, più profondo, tocca l’intimo della persona, quello che la Bibbia chiama il "cuore", e da lì si irradia a tutta l’esistenza. La guarigione completa e radicale è la "salvezza". Lo stesso linguaggio comune, distinguendo tra "salute" e "salvezza", ci aiuta a capire che la salvezza è ben più della salute: è infatti una vita nuova, piena, definitiva. Inoltre, qui Gesù, come in altre circostanze, pronuncia l’espressione: "La tua fede ti ha salvato". E’ la fede che salva l’uomo, ristabilendolo nella sua relazione profonda con Dio, con se stesso e con gli altri; e la fede si esprime nella riconoscenza. Chi, come il samaritano sanato, sa ringraziare, dimostra di non considerare tutto come dovuto, ma come un dono che, anche quando giunge attraverso gli uomini o la natura, proviene ultimamente da Dio. La fede comporta allora l’aprirsi dell’uomo alla grazia del Signore; riconoscere che tutto è dono, tutto è grazia. Quale tesoro è nascosto in una piccola parola: "grazie"!
Gesù guarisce dieci malati di lebbra, infermità allora considerata una "impurità contagiosa" che esigeva una purificazione rituale (cfr Lv 14,1–37). In verità, la lebbra che realmente deturpa l’uomo e la società è il peccato; sono l’orgoglio e l’egoismo che generano nell’animo umano indifferenza, odio e violenza. Questa lebbra dello spirito, che sfigura il volto dell’umanità, nessuno può guarirla se non Dio, che è Amore. Aprendo il cuore a Dio, la persona che si converte viene sanata interiormente dal male.
"Convertitevi e credete al Vangelo" (cfr Mc 1,15). Gesù dette inizio alla sua vita pubblica con quest’invito, che continua a risuonare nella Chiesa, tanto che anche la Vergine Santissima nelle sue apparizioni specialmente degli ultimi tempi, ha sempre rinnovato quest’appello. Oggi, pensiamo in particolare a Fátima dove, proprio 90 anni or sono, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917, la Vergine apparve ai tre pastorelli: Lucia, Giacinta e Francesco. Grazie ai collegamenti radiotelevisivi, vorrei rendermi spiritualmente presente in quel Santuario mariano, dove il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha presieduto a mio nome le celebrazioni conclusive di un così significativo anniversario. Saluto cordialmente lui, gli altri Cardinali e Vescovi presenti, i sacerdoti che lavorano nel Santuario ed i pellegrini venuti da ogni parte del mondo per l’occasione. Alla Madonna chiediamo per tutti i cristiani il dono di una vera conversione, perché sia annunciato e testimoniato con coerenza e fedeltà il perenne messaggio evangelico, che indica all’umanità la via dell’autentica pace.
[01428-01.01] [Testo originale: Italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Esta minha Bênção para quantos rezam comigo a oração do Angelus – fisicamente presentes ou unidos pelos meios de comunicação social – de bom grado a estendo aos peregrinos congregados no Santuário de Fátima, em Portugal. Lá, desde há noventa anos, continuam a ecoar os apelos da Virgem Mãe que chama os seus filhos a viverem a própria consagração baptismal em todos os momentos da existência. Tudo se torna possível e mais fácil, vivendo aquela entrega a Maria feita pelo próprio Jesus na cruz, quando disse: «Mulher, eis o teu filho!». Ela é o refúgio e o caminho que conduz a Deus. Sinal palpável desta entrega é a reza diária do terço. Enquanto saúdo o Senhor Cardeal Legado Tarcisio Bertone, o Senhor Bispo de Leiria-Fátima e todo o Episcopado Português, bem como os demais Bispos presentes e cada um dos peregrinos de Fátima, a todos exorto a renovarem pessoalmente a própria consagração ao Imaculado Coração de Maria e a viverem este acto de culto com uma vida cada vez mais conforme à Vontade divina e em espírito de serviço filial e devota imitação da sua celeste Rainha. Nunca esqueçais o Papa!
Je salue cordialement les pèlerins de langue française présents à cette prière mariale, en particulier les membres de la Famille missionnaire de Notre-Dame. Comme le souligne la liturgie de ce dimanche, Jésus manifeste la volonté de salut de Dieu en nous guérissant de toutes nos misères, de notre péché. N’oublions jamais de revenir vers lui et de lui exprimer notre action de grâces pour les merveilles qu’il ne cesse d’accomplir en nous. Que Dieu vous bénisse !
I warmly welcome the English-speaking visitors present at this Angelus. In today’s Gospel our Lord takes pity on the lepers, cleansing them of their infirmities and reminding us all of his desire to heal those who suffer. During your time in Rome may God bless you with the saving power of his peace and love.
Mit Freude heiße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher willkommen. Besonders begrüße ich heute die Musiker, Förderer und Gäste des Internationalen Festivals der Stiftung Pro Musica e Arte Sacra, die Chorgemeinschaft Pörtner aus dem Westerwald und den Singkreis Bad Hofgastein. Im Tagesgebet dieses Sonntags bitten wir Gott um seine Gnade, damit wir sein Wort im Herzen bewahren und immer bereit sind, das Gute zu tun. Die selige Jungfrau Maria sei uns dabei Vorbild und Helferin. – Der Herr segne euch und eure Familien!
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana, especialmente al grupo de la Parroquia San Felipe Neri, de Orizaba, México. Que el gozo por la salvación, que el Señor ha traído al mundo, inunde los corazones y los hogares y nos lleve a darle gracias incesantemente por este don inigualable. Feliz domingo.
Srdečne pozdravujem pútnikov zo Slovenska, osobitne z farnosti svätého Michala v Naháči. Bratia a sestry, prajem vám požehnaný pobyt v Ríme. S láskou žehnám vás a vaše rodiny. Pochválený buď Ježiš Kristus!
[Saluto cordialmente i pellegrini provenienti dalla Slovacchia, particolarmente dalla Parrocchia di San Michele a Naháč. Fratelli e sorelle, vi auguro un buon soggiorno a Roma. Con affetto benedico voi e le vostre famiglie. Sia lodato Gesù Cristo!]
Pozdrawiam Polaków. Dziś Kościół w Polsce obchodzi „Dzień Papieski". Jest to szczególny czas modlitwy o beatyfikację Sługi Bożego Jana Pawła II, refleksji nad jego nauczaniem i podejmowania dzieł miłosierdzia zgodnie z jego zachętą. Duchowo włączam się w tę inicjatywę i serdecznie wszystkim błogosławię.
[Saluto i polacchi. Oggi la Chiesa in Polonia celebra la « Giornata del Papa». E’ un particolare tempo di preghiera per la beatificazione del Servo di Dio Giovanni Paolo II, di riflessione sul suo insegnamento e di azione caritativa secondo la sua sollecitazione. Spiritualmente mi associo a questa iniziativa e di cuore benedico tutti.]
Continuano a giungere quotidianamente dall’Iraq gravi notizie di attentati e violenze, che scuotono la coscienza di quanti hanno a cuore il bene di quel Paese e la pace nella Regione. Tra queste, apprendo oggi la notizia del sequestro di due buoni sacerdoti dell’Arcidiocesi siro-cattolica di Mossul, minacciati di morte. Faccio appello ai rapitori perché rilascino prontamente i due religiosi e, nel ribadire ancora una volta che la violenza non risolve le tensioni, elevo al Signore un’accorata preghiera per la loro liberazione, per quanti soffrono violenza e per la pace.
Rivolgo infine un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare al folto gruppo venuto da Desio nel 150° anniversario della nascita del Papa Pio XI. Saluto inoltre i fedeli di Lamezia Terme, Altamura e Padova, come pure l’Associazione Musici e Sbandieratori di Floridia. A tutti auguro una buona domenica.
[01429-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]
[B0530-XX.01]