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L’UDIENZA GENERALE, 25.04.2007


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

APPELLO DEL SANTO PADRE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il ciclo di catechesi sui Padri Apostolici, si è soffermato sulla figura di Origene.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

Al termine dell’Udienza il Papa ha pronunciato un appello a favore della sicurezza stradale.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle,

nelle nostre meditazioni sulle grandi personalità della Chiesa antica, ne conosciamo oggi ad una delle più rilevanti. Origene alessandrino è realmente una delle personalità determinanti per tutto lo sviluppo del pensiero cristiano. Egli raccoglie l'eredità di Clemente alessandrino, su cui abbiamo meditato mercoledì scorso, e la rilancia verso il futuro in maniera talmente innovativa, da imprimere una svolta irreversibile allo sviluppo del pensiero cristiano. Fu un vero "maestro", e così lo ricordavano con nostalgia e commozione i suoi allievi: non soltanto un brillante teologo, ma un testimone esemplare della dottrina che trasmetteva. "Egli insegnò", scrive Eusebio di Cesarea, suo biografo entusiasta, "che la condotta deve corrispondere esattamente alla parola, e fu soprattutto per questo che, aiutato dalla grazia di Dio, indusse molti a imitarlo" (Hist. Eccl. 6,3,7).

Tutta la sua vita fu percorsa da un incessante anelito al martirio. Aveva diciassette anni quando, nel decimo anno dell’imperatore Settimio Severo, scoppiò ad Alessandria la persecuzione contro i cristiani. Clemente, suo maestro, abbandonò la città, e il padre di Origene, Leonide, venne gettato in carcere. Suo figlio bramava ardentemente il martirio, ma non poté realizzare questo desiderio. Allora scrisse al padre, esortandolo a non recedere dalla suprema testimonianza della fede. E quando Leonide venne decapitato, il piccolo Origene sentì che doveva accogliere l’esempio della sua vita. Quarant’anni più tardi, mentre predicava a Cesarea, uscì in questa confessione: "A nulla mi giova aver avuto un padre martire, se non tengo una buona condotta e non faccio onore alla nobiltà della mia stirpe, cioè al martirio di mio padre e alla testimonianza che l’ha reso illustre in Cristo" (Hom. Ez. 4,8). In un’omelia successiva - quando, grazie all'estrema tolleranza dell’imperatore Filippo l’Arabo, sembrava ormai sfumata l’eventualità di una testimonianza cruenta - Origene esclama: "Se Dio mi concedesse di essere lavato nel mio sangue, così da ricevere il secondo battesimo avendo accettato la morte per Cristo, mi allontanerei sicuro da questo mondo... Ma sono beati coloro che meritano queste cose" (Hom. Iud. 7,12). Queste espressioni rivelano tutta la nostalgia di Origene per il battesimo di sangue. E finalmente questo irresistibile anelito venne, almeno in parte, esaudito. Nel 250, durante la persecuzione di Decio, Origene fu arrestato e torturato crudelmente. Fiaccato dalle sofferenze subite, morì qualche anno dopo. Non aveva ancora settant’anni.

Abbiamo accennato a quella "svolta irreversibile" che Origene impresse alla storia della teologia e del pensiero cristiano. Ma in che cosa consiste questa "svolta", questa novità così gravida di conseguenze? Essa corrisponde in sostanza alla fondazione della teologia nella spiegazione delle Scritture. Far teologia era per lui essenzialmente spiegare, comprendere la Scrittura; o potremmo anche dire che la sua teologia è la perfetta simbiosi tra teologia ed esegesi. In verità, la sigla propria della dottrina origeniana sembra risiedere appunto nell’incessante invito a passare dalla lettera allo spirito delle Scritture, per progredire nella conoscenza di Dio. E questo cosiddetto "allegorismo", ha scritto von Balthasar, coincide precisamente "con lo sviluppo del dogma cristiano operato dall’insegnamento dei dottori della Chiesa", i quali - in un modo o nell’altro - hanno accolto la "lezione" di Origene. Così la tradizione e il magistero, fondamento e garanzia della ricerca teologica, giungono a configurarsi come "Scrittura in atto" (cfr Origene: il mondo, Cristo e la Chiesa, tr. it., Milano 1972, p. 43). Possiamo affermare perciò che il nucleo centrale dell’immensa opera letteraria di Origene consiste nella sua "triplice lettura" della Bibbia. Ma prima di illustrare questa "lettura" conviene dare uno sguardo complessivo alla produzione letteraria dell’Alessandrino. San Girolamo nella sua Epistola 33 elenca i titoli di 320 libri e di 310 omelie di Origene. Purtroppo la maggior parte di quest’opera è andata perduta, ma anche il poco che ne rimane fa di lui l’autore più prolifico dei primi tre secoli cristiani. Il suo raggio di interessi si estende dall’esegesi al dogma, alla filosofia, all’apologetica, all’ascetica e alla mistica. È una visione fondamentale e globale della vita cristiana.

Il nucleo ispiratore di quest’opera è, come abbiamo accennato, la "triplice lettura" delle Scritture sviluppata da Origene nell’arco della sua vita. Con questa espressione intendiamo alludere alle tre modalità più importanti - tra loro non successive, anzi più spesso sovrapposte - con le quali Origene si è dedicato allo studio delle Scritture. Anzitutto egli lesse la Bibbia con l’intento di accertarne al meglio il testo e di offrirne l'edizione più affidabile. Questo, ad esempio, è il primo passo: conoscere realmente che cosa sta scritto e conoscere che cosa questa scrittura voleva intenzionalmente e inizialmente dire. Ha fatto un grande studio a questo scopo ed ha redatto un'edizione della Bibbia con sei colonne parallele, da sinistra a destra, con il testo ebraico in caratteri ebraici — egli ha avuto anche contatti con i rabbini per capire bene il testo originale ebraico della Bibbia —, poi il testo ebraico traslitterato in caratteri greci e poi quattro traduzioni diverse in lingua greca, che gli permettevano di comparare le diverse possibilità di traduzione. Di qui il titolo di "Esapla" ("sei colonne") attribuito a questa immane sinossi. Questo è il primo punto: conoscere esattamente che cosa sta scritto, il testo come tale. In secondo luogo Origene lesse sistematicamente la Bibbia con i suoi celebri Commentari. Essi riproducono fedelmente le spiegazioni che il maestro offriva durante la scuola, ad Alessandria come a Cesarea. Origene procede quasi versetto per versetto, in forma minuziosa, ampia e approfondita, con note di carattere filologico e dottrinale. Egli lavora con grande esattezza per conoscere bene che cosa volevano dire i sacri autori.

Infine, anche prima della sua ordinazione presbiterale, Origene si dedicò moltissimo alla predicazione della Bibbia, adattandosi a un pubblico variamente composito. In ogni caso, si avverte anche nelle sue Omelie il maestro, tutto dedito all’interpretazione sistematica della pericope in esame, via via frazionata nei successivi versetti. Anche nelle Omelie Origene coglie tutte le occasioni per richiamare le diverse dimensioni del senso della Sacra Scrittura, che aiutano o esprimono un cammino nella crescita della fede: c'è il senso "letterale", ma esso nasconde profondità che non appaiono in un primo momento; la seconda dimensione è il senso "morale": che cosa dobbiamo fare vivendo la parola; e infine il senso "spirituale", cioè l'unità della Scrittura, che in tutto il suo sviluppo parla di Cristo. E’ lo Spirito Santo che ci fa capire il contenuto cristologico e così l'unità della Scrittura nella sua diversità. Sarebbe interessante mostrare questo. Un po' ho tentato, nel mio libro «Gesù di Nazaret», di mostrare nella situazione di oggi queste molteplici dimensioni della Parola, della Sacra Scrittura, che prima deve essere rispettata proprio nel senso storico. Ma questo senso ci trascende verso Cristo, nella luce dello Spirito Santo, e ci mostra la via, come vivere. Se ne trova cenno, per esempio, nella nona Omelia sui Numeri, dove Origene paragona la Scrittura alle noci: "Così è la dottrina della Legge e dei Profeti alla scuola di Cristo", afferma l'omileta; "amara è la lettera, che è come la scorza; in secondo luogo perverrai al guscio, che è la dottrina morale; in terzo luogo troverai il senso dei misteri, del quale si nutrono le anime dei santi nella vita presente e nella futura" (Hom. Num. 9,7).

Soprattutto per questa via Origene giunge a promuovere efficacemente la "lettura cristiana" dell’Antico Testamento, rintuzzando in maniera brillante la sfida di quegli eretici - soprattutto gnostici e marcioniti - che opponevano tra loro i due Testamenti fino a rigettare l’Antico. A questo proposito, nella medesima Omelia sui Numeri l'Alessandrino afferma: "Io non chiamo la Legge un ‘Antico Testamento’, se la comprendo nello Spirito. La Legge diventa un ‘Antico Testamento’ solo per quelli che vogliono comprenderla carnalmente", cioè fermandosi alla lettera del testo. Ma "per noi, che la comprendiamo e l’applichiamo nello Spirito e nel senso del Vangelo, la Legge è sempre nuova, e i due Testamenti sono per noi un nuovo Testamento, non a causa della data temporale, ma della novità del senso... Invece, per il peccatore e per quelli che non rispettano il patto della carità, anche i Vangeli invecchiano" (Hom. Num. 9,4).

Vi invito - e così concludo - ad accogliere nel vostro cuore l’insegnamento di questo grande maestro nella fede. Egli ci ricorda con intimo trasporto che, nella lettura orante della Scrittura e nel coerente impegno della vita, la Chiesa sempre si rinnova e ringiovanisce. La Parola di Dio, che non invecchia mai, né mai si esaurisce, è mezzo privilegiato a tale scopo. E’ infatti la Parola di Dio che, per opera dello Spirito Santo, ci guida sempre di nuovo alla verità tutta intera (cfr Benedetto XVI, Ai partecipanti al Congresso Internazionale per il XL anniversario della Costituzione dogmatica «Dei Verbum», in: Insegnamenti, vol. I, 2005, pp. 552-553). E preghiamo il Signore che ci dia oggi pensatori, teologi, esegeti che trovano questa multidimensionalità, questa attualità permanente della Sacra Scrittura, la sua novità per oggi. Preghiamo che il Signore ci aiuti a leggere in modo orante la Sacra Scrittura, a nutrirci realmente del vero pane della vita, della sua Parola.

[00595-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

Origène est l’un des plus grands auteurs chrétiens, un véritable «maître», à la fois brillant théologien et vrai témoin de ce qu’il enseignait. Il avait 17 ans quand son père fut décapité en raison de sa foi, et toute sa vie de chrétien et de prêtre fut parcourue par un incessant désir du martyre. Lui-même fut cruellement torturé sous la persécution de Dèce, en 250, et il mourut peu après.

Héritier de Clément d’Alexandrie, il marque un tournant irréversible de la pensée chrétienne, en fondant la théologie dans l’explication de l’Écriture, ou mieux, en réussissant la parfaite symbiose entre théologie et exégèse. Le noyau de son œuvre consiste dans la triple lecture de la Bible : une première lecture la plus fidèle possible, à partir de l’hébreu et des différentes traductions en grec, puis les commentaires du texte, verset par verset, et enfin la prédication, Origène faisant passer ses auditeurs du sens littéral à l’interprétation morale et enfin au sens spirituel du texte biblique. Il parvient ainsi à une véritable lecture chrétienne de l’Ancien Testament qui montre l’unité profonde de toute la Bible.

Origène nous rappelle avec passion que l’Église se renouvelle et qu’elle rajeunit toujours quand elle lit l’Écriture de manière priante et quand elle engage sa vie de manière cohérente. Je vous invite à retenir son enseignement.

J’accueille avec plaisir les pèlerins de langue française, en particulier l’École de formation et d’évangélisation de Paray-le-Monial et tous les jeunes présents. À l’exemple d’Origène, que la lecture priante de la Parole de Dieu nourrisse votre foi et qu’elle éclaire vos choix de chaque jour ! Bon séjour à Rome.

[00596-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Our catechetical journey through the early Church brings us to the remarkable figure of Origen of Alexandria. This great teacher of the faith was highly esteemed by his students not only for his theological brilliance, but also for his exemplary moral conduct. His father, Leonides, was martyred during the reign of Septimius Severus. Though Origen himself always had a deep yearning to die a martyr’s death, he decided that the best way to honour his father and glorify Christ was by living a good and upright life. Later, under the emperor Decius, he was arrested and tortured for his faith, dying a few years later. Origen is best known for his unique contribution to theology: an "irreversible turn" which grounded theology in Scripture. He emphasized an allegorical and spiritual reading of the word of God, and demonstrated how the three levels of meaning—the literal, the moral, and the spiritual—progressively lead us to a deeper prayer life and closer relationship with God. Origen teaches us that when we meditate on God’s word and conform our lives to it, we allow the Holy Spirit to guide us to the fullness of truth. May we follow Origen’s example by praying with scripture, always listening attentively to God’s word.

I extend a cordial welcome to the English-speaking pilgrims. I am pleased to greet those attending the Thirteenth World Seminar for Catholic Civil Aviation Chaplains and Chaplaincy Members, as well as pilgrims from the following countries: England, Ireland, Sweden, Finland, Indonesia, Japan, and the United States of America. May God bless you all!

[00597-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

In der heutigen Katechese wenden wir uns dem Leben und dem Werk des Origenes zu, des fruchtbarsten Kirchenschriftstellers der ersten drei christlichen Jahrhunderte. Origenes wirkte als bekannter Lehrer in seiner Heimatstadt Alexandrien und dann in Cäsarea in Palästina. Während der Christenverfolgung unter Kaiser Decius im Jahre 250 erlitt er schwerste Torturen, an deren Folgen er wenige Jahre später nicht ganz siebzigjährig starb. Sein umfangreiches Werk, von dem jedoch nur ein Bruchteil überliefert ist, stellt eine unumkehrbare Wende in der Entwicklung des christlichen Denkens dar, die in der gelungenen Symbiose von Theologie und Exegese gründet. Origenes bemühte sich um einen zuverlässigen Text der biblischen Bücher, wovon die Hexapla, eine sechsspaltige Synopse des hebräischen Textes und der griechischen Übersetzungen des Alten Testaments, Zeugnis gibt. Vor allem aber widmete er sich der systematischen Auslegung der Heiligen Schrift in Kommentaren und Homilien. Dabei unterschied er den wörtlichen, den moralischen und den geistigen Schriftsinn. Diese Differenzierung hilft dem Leser, das Wort Gottes tiefer zu verstehen und im Glauben zu wachsen. So gelingt es Origenes auch, die Einheit von Altem und Neuem Testament aufzuzeigen und die lebendige, stets neue Kraft des Wortes Gottes für die Gläubigen zu erschließen.

Von Herzen heiße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher willkommen. Besonders grüße ich die Wallfahrer aus dem Bistum Regensburg mit ihrem Hirten, Bischof Müller, und mit Weihbischof Pappenberger, die Schwestern vom Göttlichen Erlöser, die Hochschule und das Priesterseminar Brixen sowie den Cartellverband der Katholischen Deutschen Studentenverbindungen. Auf den Spuren des Origenes wollen auch wir durch das betende Lesen und Betrachten der Heiligen Schrift stets Nahrung für unseren Glauben und Kraft für unser ganzes Leben schöpfen. Gottes Geist geleite euch heute und allezeit.

[00598-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Orígenes, uno de los más grandes escritores de la Iglesia de los primeros siglos, fue un testigo ejemplar de la doctrina que transmitía, afirmando que "la conducta debe corresponderse exactamente con la palabra". Su deseo del martirio, recordando a su padre que dio la vida por Cristo, se cumple durante la persecución de Decio, en la cual es arrestado y torturado cruelmente, muriendo algunos años después.

Orígenes imprime un "cambio irreversible" al desarrollo del pensamiento teológico, basado en la explicación de las Escrituras, para progresar en el conocimiento de Dios. La tradición y el magisterio se configuran como "Escritura en acción". El núcleo central de su obra consiste en la "triple lectura" de la Biblia. Sus Comentarios reproducen fielmente las explicaciones que daba, tanto en Alejandría como en Cesarea, y sus Homilías retoman los diversos significados de las Escrituras. Desde el sentido literal, a través de la interpretación oral, los fieles deben llegar al significado espiritual más profundo. Promueve eficazmente la "lectura cristiana" del Antiguo Testamento, haciendo frente al reto de los herejes que oponían los dos Testamentos hasta rechazar el Antiguo. "Para nosotros,-afirma-, los dos Testamentos son un nuevo Testamento".

Saludo a los peregrinos de lengua española, especialmente a los sacerdotes que participan en un curso de actualización, a las Religiosas de la Compañía de María, a los fieles de Palencia, La Coruña, Toledo y Madrid, así como a los de Honduras, México y otros países de América Latina. Os invito a acoger en vuestros corazones las enseñanzas de este gran "maestro" en la fe. Él nos recuerda que la Iglesia siempre se renueva y rejuvenece con la lectura orante de la Sagrada Escritura y el coherente compromiso de vida.

[00599-04.02] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua portoghese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua slovena

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua portoghese

Saúdo os peregrinos de língua portuguesa, especialmente os portugueses da Paróquia de Santo António do Estoril, e um grupo de visitantes brasileiros. Possam a vossas obras e orações elevarem-se diariamente ao Pai pela santificação e unidade da grande família humana em Jesus Cristo. Sirva-vos de apelo e encorajamento a Bênção que de bom grão vos concedo, extensiva aos vossos familiares e conterrâneos.

[00600-06.01] [Texto original: Português]

Saluto in lingua polacca

Pozdrawiam wszystkich Polaków. Dziękuję za waszą obecność i towarzyszenie mi w modlitwie. Wam i waszym najbliższym życzę obfitości łask Bożych. Z serca wam błogosławię.

[Saluto tutti i polacchi. Vi ringrazio per la vostra presenza e per l’accompagnamento nella preghiera. A voi e a vostri cari auguro l’abbondanza delle grazie di Dio. Vi benedico di cuore.]

[00601-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ceca

Srdečně vítám poutníky z České Republiky z farnosti Místek! Drazí přátelé, kéž vás naplní radost ze Vzkříšení našeho Pána! K tomu ze srdce žehnám vám i vašim drahým! Chvála Kristu!

[Un cordiale benvenuto ai pellegrini di Repubblica Ceca, dalla parrocchia Mistek! Cari amici, vi colmi la gioia della Risurrezione del Signore! Con questi voti benedico di cuore voi e i vostri cari! Sia lodato Gesù Cristo!]

[00602-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua slovacca

S láskou vítam pútnikov z farností Dulovce, Podhoranya Terchová.
Bratia a sestry, budúcu nedeľu budeme sláviť Deň modlitby za duchovné povolania. Proste Krista, Dobrého Pastiera, aby stále posielal nových pracovníkov do svojej služby.
Ochotne žehnám vás i vašich drahých. Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Con affetto do il benvenuto ai pellegrini provenienti dalle parrocchie Dulovce, Podhorany e Terchová.
Fratelli e sorelle, domenica prossima celebreremo la Giornata di preghiera per le Vocazioni. Domandate a Cristo – Buon Pastore di mandare sempre nuovi operai al suo servizio.
Volentieri benedico voi ed i vostri cari. Sia lodato Gesù Cristo!]

[00603-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua slovena

Na to naše srečanje ste prišli tudi mnogi romarji iz Slovenije. Dobrodošli! Naj vas vedno spremlja blagoslov vstalega Kristusa!

[A partecipare a questo nostro incontro odierno siete venuti anche numerosi pellegrini dalla Slovenia. Siate benvenuti! Vi accompagni sempre la benedizione del Cristo risorto!]

[00604-AA.01] [Testo originale: Sloveno]

Saluto in lingua croata

Srdačno pozdravljam sve hrvatske hodočasnike, a posebno članove odbora za obnovu katedrale u Zagrebu, vjernike župe Uznesenja Blažene Djevice Marije iz Stenjevca te županijske i gradske dužnosnike iz Šibenika, Knina i Vodica! Neka uskrsli Gospodin obilno blagoslovi vas i vaša nastojanja oko dobra zajednica u kojima živite i kojima služite. Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto di cuore i pellegrini croati, particolarmente i membri del Comitato per il restauro della Cattedrale di Zagreb, i fedeli della parrocchia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria di Stenjevci e gli incaricati della Contea e delle città di Šibenik, Knin e Vodice! Il Signore risorto benedica abbondantemente voi ed i vostri impegni per il bene delle comunità nelle quali vivete e alle quali rendete il vostro servizio! Siano lodati Gesù e Maria!]

[00605-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i fedeli delle Diocesi del Triveneto, che accompagnano i loro Vescovi nella Visita ad limina proprio nel giorno della festa di san Marco, patrono delle popolazioni trivenete. Cari fratelli e sorelle, restate fedeli alle vostre feconde tradizioni cristiane che hanno ispirato e dato vita a significative opere di carità. Accompagnate le giovani generazioni, incoraggiandole a seguire il Vangelo e fate sentire loro che anche oggi vale la pena di consacrarsi totalmente al Signore nella vita sacerdotale e religiosa. Penso qui con compiacimento alla schiera di missionari che dalle vostre regioni hanno recato il lieto annuncio della salvezza in terre lontane: il loro esempio sia di stimolo per tutti a testimoniare in ogni luogo l’amore di Dio. Saluto poi i partecipanti al simposio, che si terrà nei prossimi giorni a Mosca, sulla luminosa figura del medico Friedrch Joseph Haass e i rappresentanti del Collegio Canova di Possagno che celebrano significative ricorrenze. Saluto, inoltre, gli esponenti del Rinnovamento nello Spirito Santo e il gruppo di Scout di Mortara.

Saluto, infine, i giovani, i malati e gli sposi novelli. Celebriamo oggi la Festa di San Marco evangelista, collaboratore dell'apostolo Pietro. Cari giovani, vi esorto a mettervi alla scuola di Cristo per imparare a seguire fedelmente le sue orme. Invito voi, cari malati, ad accogliere con fiducia le vostre prove e a trasformarle in dono di amore a Cristo per la salvezza delle anime. A voi, cari sposi novelli, auguro di vivere il matrimonio come cammino di fede, diventando sempre più convinti servitori del Vangelo della vita.

[00606-01.01] [Testo originale: Italiano]

 ● APPELLO DEL SANTO PADRE

Per iniziativa delle Nazioni Unite, questa settimana è dedicata alla sicurezza stradale. Rivolgo una parola di incoraggiamento alle Istituzioni pubbliche che si adoperano per mantenere le arterie stradali sicure e salvaguardare la vita umana con strumenti idonei; a quanti si dedicano alla ricerca di nuove tecnologie e strategie per ridurre i troppi incidenti sulle strade di tutto il mondo. E mentre invito a pregare per le vittime, per i feriti e le loro famiglie, auspico che un consapevole senso di responsabilità verso il prossimo induca gli automobilisti, specie i giovani, alla prudenza e a un maggior rispetto del codice della strada.

[00607-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0220-XX.02]