Di ritorno dalla visita pastorale alla Parrocchia romana di Santa Felicita e Figli martiri, a mezzogiorno il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per il consueto appuntamento domenicale.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle!
Il 25 marzo ricorre la solennità dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria. Quest’anno essa coincide con una Domenica di Quaresima e perciò verrà celebrata domani. Vorrei comunque ora soffermarmi su questo stupendo mistero della fede, che contempliamo ogni giorno nella recita dell’Angelus. L’Annunciazione, narrata all’inizio del Vangelo di san Luca, è un avvenimento umile, nascosto – nessuno lo vide, nessuno lo conobbe, se non Maria –, ma al tempo stesso decisivo per la storia dell’umanità. Quando la Vergine disse il suo "sì" all’annuncio dell’Angelo, Gesù fu concepito e con Lui incominciò la nuova era della storia, che sarebbe stata poi sancita nella Pasqua come "nuova ed eterna Alleanza". In realtà, il "sì" di Maria è il riflesso perfetto di quello di Cristo stesso quando entrò nel mondo, come scrive la Lettera agli Ebrei interpretando il Salmo 39: "Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per compiere, o Dio, la tua volontà" (Eb 10,7). L’obbedienza del Figlio si rispecchia nell’obbedienza della Madre e così, per l’incontro di questi due "sì", Dio ha potuto assumere un volto di uomo. Ecco perché l’Annunciazione è anche una festa cristologica, perché celebra un mistero centrale di Cristo: la sua Incarnazione.
"Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua Parola". La risposta di Maria all’Angelo si prolunga nella Chiesa, chiamata a rendere presente Cristo nella storia, offrendo la propria disponibilità perché Dio possa continuare a visitare l’umanità con la sua misericordia. Il "sì" di Gesù e di Maria si rinnova così nel "sì" dei santi, specialmente dei martiri, che vengono uccisi a causa del Vangelo. Lo sottolineo ricordando che ieri, 24 marzo, anniversario dell’assassinio di Mons. Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador, si è celebrata la Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri: vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici stroncati nel compimento della loro missione di evangelizzazione e promozione umana. Essi, i missionari martiri, come dice il tema di quest’anno, sono "speranza per il mondo", perché testimoniano che l’amore di Cristo è più forte della violenza e dell’odio. Non hanno cercato il martirio, ma sono stati pronti a dare la vita per rimanere fedeli al Vangelo. Il martirio cristiano si giustifica soltanto come supremo atto d’amore a Dio ed ai fratelli.
In questo tempo quaresimale più frequentemente contempliamo la Madonna che sul Calvario sigilla il "sì" pronunziato a Nazaret. Unita a Gesù, il Testimone dell’amore del Padre, Maria ha vissuto il martirio dell’anima. Invochiamo con fiducia la sua intercessione, perché la Chiesa, fedele alla sua missione, dia al mondo intero testimonianza coraggiosa dell’amore di Dio.
[00418-01.01] [Testo originale: Italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Domenica prossima celebreremo la solenne e suggestiva Liturgia della Domenica delle Palme, con cui inizia la Settimana Santa. In tale circostanza ricorrerà la XXII Giornata Mondiale della Gioventù, che quest’anno ha per tema il comandamento di Gesù: "Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri" (Gv 13,34). Per prepararci a questo appuntamento e alla celebrazione della Pasqua, invito i giovani della Diocesi di Roma ad una Liturgia penitenziale, che presiederò nel pomeriggio di giovedì 29 marzo, nella Basilica di San Pietro. Coloro che lo desidereranno avranno la possibilità di accostarsi al Sacramento della Confessione, vero incontro con l’amore di Dio, di cui ogni uomo ha bisogno per vivere nella gioia e nella pace.
Je vous adresse un salut cordial, chers pèlerins francophones, notamment à vous les jeunes de Saint Jean de Passy, qui êtes venus faire votre profession de foi sur la tombe de Pierre. Puissiez-vous être affermis dans votre amour du Christ et de l’Église, pour être les témoins de son amour, un amour qui pardonne pour ouvrir un avenir nouveau, dans la liberté intérieure et la vérité. Que la Vierge Marie, dont nous fêterons demain l’Annonciation, la disponibilité totale à l’œuvre de Dieu en elle, vous soutienne dans votre démarche chrétienne. Je vous accorde à tous ma Bénédiction apostolique.
I welcome all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Angelus. In particular I greet the members of the International Federation for Family Development and I encourage them in the vital work of promoting the rights and responsibilities of the family. May our Lenten journey continue to be marked by forgiveness and the resolve to transform sin and desolation into the life and joy of Easter. Upon all of you and your loved ones, I invoke the strength and peace of Christ our Lord!
Von Herzen heiße ich die deutschsprachigen Pilger und Besucher willkommen. Morgen feiert die Kirche das Hochfest der „Verkündigung des Herrn". Dieses Fest birgt drei Kernmomente des Heilsmysteriums, die wir jedes Mal betrachten, wenn wir den „Engel des Herrn" beten: Ein himmlischer Bote verkündet der Jungfrau Maria die Botschaft Gottes. Maria stellt sich ganz in den Dienst dessen, den sie als ihren Herrn erkennt. Und das ewige Wort Gottes wird Mensch. – Bitten wir die selige Jungfrau, daß auch wir uns in dieser Fastenzeit für den Anruf Gottes öffnen, damit Christus unter uns wohnen und wirken kann. Der Herr segne und behüte euch und eure Familien!
Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española. Queridos hermanos: mañana celebraremos la fiesta de la Encarnación del Hijo de Dios. Próximos ya a la Pascua, acudamos con fe a la Virgen María para que abra nuestros corazones a la contemplación del amor con el que Cristo se entregó por todos nosotros, y nos ayude a dar siempre testimonio del valor inmenso de la vida humana. ¡Feliz domingo!
Srdečne pozdravujem grécko-katolíckych pútnikov zo Slovenska. Bratia a sestry, spolu s vami ďakujem Bohu za blaženého biskupa a mučeníka Pavla Gojdiča, ktorý pred osemdesiatimi rokmi prijal biskupsku vysviacku v rímskej Bazilike svätého Klementa. Príklad jeho hrdinského života nech vás posilní vo vernosti Bohu a Cirkvi. Prajem vám požehnaný pobyt v Ríme. S láskou vás žehnám. Sláva Isusu Christu!
[Saluto cordialmente i pellegrini greco-cattolici provenienti dalla Slovacchia. Fratelli e sorelle, vorrei insieme a voi ringraziare Dio per il beato Vescovo e Martire Pavol Gojdič, il quale ottant’anni fa ricevette l’ordinazione episcopale nella Basilica romana di San Clemente. L’esempio della sua vita eroica vi incoraggi nella fedeltà a Dio e alla Chiesa. Vi auguro un buon soggiorno a Roma. Vi benedico con affetto. Sia lodato Gesù Cristo!]
Pozdrawiam pielgrzymów z Polski. Jutro będziemy obchodzić wspomnienie zwiastowania. Dzięki fiat Maryi i działaniu Ducha Świętego dokonała się tajemnica wcielenia Bożego Syna. Niech Maryja będzie dla nas wzorem całkowitego oddania Bogu w wierze. Jak Ona otwierajmy nasze życie na obecność Chrystusa. Niech Bóg wam błogosławi.
[Saluto i pellegrini provenienti dalla Polonia. Domani celebreremo la solennità dell’Annunciazione. Grazie al fiat di Maria e all’opera dello Spirito Santo si è realizzato il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio. Maria sia per noi un modello di totale abbandono a Dio nella fede. Come Lei, apriamo la nostra vita alla presenza di Cristo. Dio vi benedica.]
Saluto infine i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli provenienti da Verona, Frosinone, Maddaloni, Catanzaro e Catania; i giovani di Merlengo venuti per prepararsi alla Dedicazione della chiesa parrocchiale, le coppie di fidanzati di Altamura, i ragazzi del Decanato di Rho che faranno la professione di fede e gli alunni della Scuola Primaria di Guasila. Con affetto saluto anche i bambini della Scuola delle Maestre Pie Filippini a Berat, Albania, presenti con i loro genitori. A tutti auguro una buona domenica.
[00419-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]
[B0157-XX.01]