Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle!
Nell’odierna seconda domenica di Quaresima, l’evangelista Luca sottolinea che Gesù salì sul monte "a pregare" (9,28) insieme agli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni e, "mentre pregava" (9,29), si verificò il luminoso mistero della sua trasfigurazione. Salire sulla montagna per i tre Apostoli ha perciò voluto dire essere coinvolti nella preghiera di Gesù, che si ritirava spesso in orazione, specialmente all’alba e dopo il tramonto, e talvolta per tutta la notte. Solo però quella volta, sulla montagna, Egli volle manifestare ai suoi amici la luce interiore che lo ricolmava quando pregava: il suo volto - leggiamo nel Vangelo - s’illuminò e le sue vesti lasciarono trasparire lo splendore della Persona divina del Verbo incarnato (cfr Lc 9,29).
C’è un altro dettaglio, proprio del racconto di san Luca, che merita di essere sottolineato: l’indicazione cioè dell’oggetto della conversazione di Gesù con Mosè ed Elia, apparsi accanto a Lui trasfigurato. Essi – narra l’Evangelista – "parlavano della sua dipartita (in greco éxodos), che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme" (9,31). Dunque, Gesù ascolta la Legge e i Profeti che gli parlano della sua morte e risurrezione. Nel suo dialogo intimo con il Padre, Egli non esce dalla storia, non sfugge alla missione per la quale è venuto nel mondo, anche se sa che per arrivare alla gloria dovrà passare attraverso la Croce. Anzi, Cristo entra più profondamente in questa missione, aderendo con tutto se stesso alla volontà del Padre, e ci mostra che la vera preghiera consiste proprio nell’unire la nostra volontà a quella di Dio. Per un cristiano, pertanto, pregare non è evadere dalla realtà e dalle responsabilità che essa comporta, ma assumerle fino in fondo, confidando nell’amore fedele e inesauribile del Signore. Per questo, la verifica della trasfigurazione è, paradossalmente, l’agonia nel Getsemani (cfr Lc 22,39-46). Nell’imminenza della passione, Gesù ne sperimenterà l’angoscia mortale e si affiderà alla volontà divina; in quel momento la sua preghiera sarà pegno di salvezza per tutti noi. Cristo, infatti, supplicherà il Padre celeste di "liberarlo dalla morte" e, come scrive l’autore della lettera agli Ebrei, "fu esaudito per la sua pietà" (5,7). Di tale esaudimento è prova la risurrezione.
Cari fratelli e sorelle, la preghiera non è un accessorio, un optional, ma è questione di vita o di morte. Solo chi prega, infatti, cioè chi si affida a Dio con amore filiale, può entrare nella vita eterna, che è Dio stesso. Durante questo tempo di Quaresima, chiediamo a Maria, Madre del Verbo incarnato e Maestra di vita spirituale, di insegnarci a pregare come faceva il suo Figlio, perché la nostra esistenza sia trasformata dalla luce della sua presenza.
[00298-01.01] [Testo originale: Italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Desidero ringraziare coloro che, nei giorni scorsi, mi hanno accompagnato con la preghiera durante gli Esercizi Spirituali. Incoraggio tutti, in questo tempo di Quaresima, a ricercare il silenzio e il raccoglimento, per lasciare più spazio alla preghiera e alla meditazione della Parola di Dio.
Sabato prossimo 10 marzo, alle ore 16, nell’Aula Paolo VI, presiederò una veglia mariana destinata ai giovani universitari di Roma. Ad essa parteciperanno, grazie ai collegamenti radio-televisivi, anche numerosi studenti di altri Paesi dell’Europa e dell’Asia. Invocheremo l’intercessione di Maria, Sedes Sapientiae, perché il Signore mandi testimoni della verità evangelica, per costruire la civiltà dell’amore in questi due Continenti e nel mondo intero.
Je salue très cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les membres de la paroisse francophone de Milan. Que ce temps du Carême soit pour chacun de vous un moment favorable pour découvrir la présence du Christ dans vos vies et pour vous mettre à l’écoute de sa parole. C’est lui la lumière qui éclaire nos chemins, laissons-nous guider par lui pour être à notre tour transfigurés par la gloire du Père. Que Dieu vous bénisse !
I offer a warm welcome to the English-speaking visitors gathered for this Angelus prayer, including the group from Saint Brigid’s Parish in Killester, Dublin. Today’s Gospel invites us to ponder the mystery of Christ’s Transfiguration, to acknowledge him as the incarnate Son of God, and to follow him along the way that leads to the saving mystery of his Cross and Resurrection. During this Lenten season, may you grow closer to the Lord in prayer, and may he shed the light of his face upon you and your families!
Einen frohen Gruß richte ich gerne an alle Brüder und Schwestern deutscher Sprache hier auf dem Petersplatz. Im Evangelium zum heutigen zweiten Fastensonntag stellt Gott Vater den Aposteln Jesus als seinen „auserwählten Sohn" vor: „Auf ihn sollt ihr hören". Dieses Wort gilt auch uns. Im aufmerksamen Hinhören auf das Wort des Herrn erschließt sich uns der göttliche Heilsplan. Wir werden fähig, den Weg des Leidens Christi mitzugehen, um mit ihm zur Auferstehung zu gelangen. Ich wünsche euch einen gnadenreichen zweiten Fastensonntag.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los fieles de las parroquias Santa Cruz, Santa Eulalia y San Agustín, de la diócesis de Ibiza; Sagrada Familia, Santo Antonio Maria Claret y San José, de Sevilla; San Isidoro Obispo, San Antonio de Padua, San Pedro Apóstol y San Francisco de Borja, de Valencia. En este domingo de cuaresma, en que contemplamos a Jesús transfigurado en el monte Tabor, pidamos a la Virgen María que nos ayude a transformarnos, a través de un camino de conversión, en verdadera imagen de Cristo. ¡Feliz domingo!
Pozdravljam i blagoslivljam hrvatske hodočasnike iz župe svetoga Mateja iz Tovarnika! Kroz korizmene dane molitve, pokore i djela ljubavi, pripremio vam Gospodin srca za radost uskrsnuća. Hvaljen Isus i Marija!
[Saluto e benedico i pellegrini croati della parrocchia di san Matteo di Tovarnik. Attraverso i giorni quaresimali ricchi di preghiera, di penitenza e di opere di carità, il Signore prepari i vostri cuori per la gioia della risurrezione. Siano lodati Gesù e Maria!]
Pozdrawiam serdecznie Polaków. Dzisiaj w Liturgii Słowa Bóg daje nam szczególne polecenie: „To jest mój Syn wybrany, Jego słuchajcie" (Łk 9, 35). By usłyszeć Jezusa należy Go słuchać z całego serca, z całej duszy i ze wszystkich sił. Niech wielkopostna pokuta, rekolekcje parafialne, rachunek sumienia pomogą nam na nowo odnaleźć i spotkać Jezusa. Taka jest droga odnowy ducha i przemiany serc. Niech Bóg wam błogosławi.
[Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Oggi nella Liturgia della Parola Dio ci dà un particolare precetto: "Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo" (Lc 9,35). Per sentire Gesù, bisogna ascoltarlo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Che la penitenza quaresimale, gli esercizi spirituali e l’esame di coscienza ci aiutino a ritrovare ed ad incontrare di nuovo Gesù. Questa è la via per rinnovare lo spirito e per cambiare il cuore. Dio vi benedica.]
Saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli provenienti da Azzàno Decimo e dalla parrocchia di Santa Francesca Cabrini in Roma; i Salesiani e i giovani partecipanti al "Tour Don Bosco", i giovani di Paderno Dugnano, quelli di Fòssola e di San Sisto-Perugia, i ragazzi di Zanè che hanno ricevuto il sacramento della Confermazione, il Centro Culturale "Don Mario Lameri" di Salvirola e il gruppo della Polizia Municipale di Agropoli. A tutti auguro una buona domenica.
[00299-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]
[B0110-XX.01]