Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle,
quest’anno il Messaggio per la Quaresima prende spunto da un versetto del Vangelo di Giovanni, che a sua volta si rifà ad una profezia messianica di Zaccaria: "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" (Gv 19,37). Il discepolo prediletto, presente insieme con Maria, la Madre di Gesù, ed altre donne sul Calvario, fu testimone oculare del colpo di lancia che trapassò il costato di Cristo, facendone uscire sangue ed acqua (cfr Gv 19,31-34). Quel gesto compiuto da un anonimo soldato romano, destinato a perdersi nell’oblio, rimase impresso negli occhi e nel cuore dell’apostolo, che lo ripropose nel suo Vangelo. Lungo i secoli quante conversioni sono avvenute proprio grazie all’eloquente messaggio di amore che riceve colui che volge lo sguardo a Gesù crocifisso!
Entriamo, dunque, nel tempo quaresimale con lo "sguardo" fisso al costato di Gesù. Nella Lettera enciclica Deus caritas est (cfr n. 12) ho voluto sottolineare che, solo volgendo lo sguardo a Gesù morto in croce per noi, può essere conosciuta e contemplata questa verità fondamentale: "Dio è amore" (1 Gv 4,8.16). "A partire da questo sguardo – ho scritto – il cristiano trova la strada del suo vivere e del suo amare" (Deus caritas est, 12). Contemplando con gli occhi della fede il Crocifisso, possiamo comprendere in profondità che cos’è il peccato, quanto tragica sia la sua gravità e, al tempo stesso, quanto incommensurabile sia la potenza del perdono e della misericordia del Signore. Durante questi giorni di Quaresima non distogliamo il cuore da questo mistero di profonda umanità e di alta spiritualità. Guardando Cristo, sentiamoci al tempo stesso guardati da Lui. Colui che noi stessi abbiamo trafitto con le nostre colpe non si stanca di riversare sul mondo un torrente inesauribile di amore misericordioso. Possa l’umanità comprendere che soltanto da questa fonte è possibile attingere l’energia spirituale indispensabile per costruire quella pace e quella felicità che ogni essere umano va cercando senza sosta.
Chiediamo alla Vergine Maria, che fu trafitta nell’anima presso la croce del Figlio, di ottenerci il dono di una fede salda. Guidandoci nel cammino quaresimale, ci aiuti a lasciare tutto ciò che ci distoglie dall’ascolto di Cristo e della sua parola di salvezza. A Lei affido, in particolare, la settimana di Esercizi Spirituali, che avrà inizio oggi pomeriggio, qui in Vaticano, ed a cui prenderò parte insieme con i miei collaboratori della Curia Romana. Cari fratelli e sorelle, vi domando di accompagnarci con la vostra preghiera, che ricambierò volentieri nel raccoglimento del ritiro, invocando la potenza divina su ciascuno di voi, sulle vostre famiglie e sulle vostre comunità.
[00280-01.01] [Testo originale: Italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Je vous salue, chers pèlerins de langue française, en particulier les personnes venues du diocèse de Fréjus-Toulon avec Mgr Rey, leur évêque, ainsi que le groupe de confirmands de Lausanne, Lutry et Cully, en Suisse. L’Évangile de ce premier dimanche de Carême nous montre Jésus mettant en déroute le Tentateur, ouvrant ainsi à ses disciples le chemin d’une liberté nouvelle face à l’esclavage du péché et de la mort. Ce chemin de libération, Jésus nous propose encore aujourd’hui de le suivre par l’accueil confiant de sa Parole dans notre vie quotidienne. Bon Carême à tous ! Avec ma Bénédiction apostolique.
I am happy to greet all the English-speaking pilgrims and visitors present for this Angelus, particularly the group of Missionaries of Faith from Samoa. Today, the First Sunday of Lent, we are invited to contemplate Jesus as an example of how to conduct our daily struggle against temptation. May this time of purification prepare our hearts to celebrate the saving mysteries of the death and resurrection of Christ. I wish you all a pleasant stay in Rome, and a blessed Sunday!
An diesem ersten Fastensonntag begrüße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher. Die österliche Bußzeit ist eine Einladung zur Umkehr und zum Gebet, damit wir in der Erkenntnis Christi voranschreiten und zu Ostern die Geheimnisse unserer Erlösung in rechter Weise feiern können. Heute abend werde ich mit den Mitarbeitern der Römischen Kurie die jährlichen Exerzitien beginnen und bitte auch dafür um euer besonderes Gebet. Der Herr begleite euch mit seinem reichen Segen.
Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, en especial a los alumnos de los Institutos de As Pontes de García Rodríguez y de Ferrol; a los fieles de distintas parroquias de Córdoba, Puente Genil y Arcos de la Frontera; a la Hermandad de Nuestro Padre Jesús, de Marchena; así como, al grupo de militares españoles del Ejército del Aire. Que la Virgen María nos acompañe en nuestro camino de conversión cuaresmal para que, la escucha de la Palabra de Dios y la gracia divina, nos ayuden a vencer las tentaciones, y nuestra vida sea testimonio del amor de Cristo. ¡Feliz domingo!
Saúdo também os peregrinos de língua portuguesa, principalmente os brasileiros de Campinas, e quantos se unem a nós nesta prece mariana do Angelus. Que a vossa fé possa refletir, neste início da Quaresma, a humildade de Cristo que, por Sua Paixão, Morte e Ressurreição, abriu-nos o caminho da nossa Páscoa eterna. A todos dou de coração a minha Bênção Apostólica.
Pozdrawiam serdecznie Polaków. Wielki Post zachęca nas, byśmy skierowali wzrok na Chrystusa ukrzyżowanego, konającego na Kalwarii: „Będą patrzeć na Tego, którego przebili" (J 19,37). Niech to spojrzenie budzi w nas pragnienie modlitwy, nawrócenia i pokuty, wszak przed obliczem Najświętszego Boga nikt nie jest bez winy. Życzę wszystkim głębokiej refleksji wielkopostnej i odnowy ducha. Wszystkim serdecznie błogosławię.
[Saluto cordialmente tutti i Polacchi. La Quaresima ci invita a rivolgere il nostro sguardo al Cristo Crocifisso, morente sul Calvario: "Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto" (Gv 19,37). Questo sguardo risvegli in noi la volontà di preghiera, di conversione e di penitenza perché davanti a Dio, il solo santo, nessuno è senza colpa. Auguro a tutti che l’intensa riflessione quaresimale porti al rinnovamento dello spirito. A tutti voi giunga la mia affettuosa benedizione.]
Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare il Rettore e la comunità del Seminario Minore di Padova. Cari seminaristi, la visita alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo rafforzi in ciascuno di voi lo slancio interiore per rispondere con generosità e gioia alla chiamata del Signore. Saluto inoltre i fedeli provenienti da Afragòla e dalla Diocesi di Padova, e gli alunni dell’Istituto Alberghiero di Castelfranco Veneto. A tutti auguro una buona domenica e una Quaresima ricca di frutti spirituali.
[00281-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]