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BRIEFING SULLA MOSTRA "TU ES PETRUS" - IL TEMPIO DI PIETRO NELLE MEDAGLIE DEI PAPI - ORGANIZZATA DALLA BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA E DALLE COLLEZIONI NUMISMATICHE IN OCCASIONE DEL 500° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO, 22.02.2007


BRIEFING SULLA MOSTRA "TU ES PETRUS" - IL TEMPIO DI PIETRO NELLE MEDAGLIE DEI PAPI - ORGANIZZATA DALLA BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA E DALLE COLLEZIONI NUMISMATICHE IN OCCASIONE DEL 500° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO

INTERVENTO DEL DOTT. AMBROGIO M. PIAZZONI  

INTERVENTO DEL DOTT. GIANCARLO ALTERI

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo un briefing d’informazioni sulla Mostra "Tu es Petrus" - Il Tempio di Pietro nelle Medaglie dei Papi -, organizzata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana e dalle Collezioni Numismatiche in occasione del 500° anniversario della fondazione della Basilica di San Pietro.

La mostra sarà inaugurata venerdì 23 febbraio 2007, alle ore 11, presso Villa Chiassi a Roma, Via Cola di Rienzo 11, e chiuderà il 22 aprile.

Intervengono al Briefing: il Dott. Ambrogio M. Piazzoni, Vice Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana; il Dott. Giancarlo Alteri, Direttore del Dipartimento Numismatico della Biblioteca Apostolica Vaticana e Direttore scientifico della mostra; il Dott. Michele Palazzetti, Direttore Generale delle Collezioni Numismatiche e Direttore artistico della mostra; la Dott.ssa Marcella Cossu, Direttore della Raccolta Manzù della Galleria Nazionale di Arte Moderna; il Dott. Antonio Tancredi, Presidente della Fondazione Crocetti; Dott. Luca Minguzzi, Presidente della Fondazione Minguzzi.

Pubblichiamo di seguito gli interventi del Dott. Ambrogio M. Piazzoni e del Dott. Giancarlo Alteri:

INTERVENTO DEL DOTT. AMBROGIO M. PIAZZONI

Gentili signore e signori,

l’incontro di oggi ha lo scopo di dare informazioni sulla mostra "Tu es Petrus", che sarà inaugurata domani da S. Em. il Signor Cardinale Jean-Louis Tauran, Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa, a Villa Chiassi, in Via Cola di Rienzo 11, alle ore 11.

Si tratta di una mostra organizzata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana di concerto con la società Collezioni Numismatiche, nella quale saranno esposte numerose medaglie provenienti dalla raccolta del Dipartimento numismatico della Biblioteca Vaticana, e altri vari pezzi artistici gentilmente messi a disposizione dalla Raccolta Manzù del Museo Nazionale d’Arte Moderna, dalla Fondazione Crocetti e dalla Fondazione Minguzzi. Ma di tutto questo parleranno tra poco i responsabili delle varie istituzioni.

L’occasione della mostra è la celebrazione del 500° anniversario della costruzione della nuova Basilica di San Pietro, quella di oggi per intenderci, che già ha dato luogo anche ad altre manifestazioni di cui siete certamente al corrente. La Biblioteca Vaticana ha voluto farlo con alcune testimonianze singolari, delle quali spesso non si valuta adeguatamente l’importanza documentaria. Si tratta delle medaglie che hanno accompagnato passo passo la costruzione della Basilica, che dal 1506, quando papa Giulio II pose la prima pietra della grande chiesa che avrebbe sostituito quella fatta costruire da Costantino quasi 1200 anni prima sulla tomba dell’Apostolo, è andata avanti per oltre 150 anni tra continue interruzioni e riprese dei lavori.

Ogni volta che si riprendeva a costruire una nuova parte della basilica, veniva realizzata una medaglia commemorativa, che generalmente veniva posta nelle fondamenta. Solo per citare qualche esempio, abbiamo la medaglia di fondazione che reca il progetto (poi in realtà non realizzato) del Bramante; la medaglia con il progetto del Sangallo; quella con il progetto di Michelangelo; quella con la cupola, quella con la facciata del Maderno, quella con il Baldacchino e la Cattedra del Bernini, quelle con il Colonnato sempre del Bernini, e così via… E il completamento della costruzione non ha significato il completamento dei lavori, che costantemente sono continuati in tutti questi 500 anni. Tutto ancora e sempre testimoniato dalle medaglie: dalla costruzione della Sacrestia alla realizzazione di vari monumenti all’interno della Basilica, fino alla più recente, una bella medaglia coniata da Giovanni Paolo II per l’anno del Grande Giubileo, quando la basilica fu interamente ripulita. Ma di tutto questo sentiremo fra breve nel dettaglio, e per di più - quasi superfluo dirlo - della mostra esiste anche un ricco catalogo.

Quel che ancora vorrei aggiungere è qualche parola sul Dipartimento Numismatico della Biblioteca Apostolica Vaticana, che è uno dei più importanti al mondo con oltre 300.000 pezzi, fra i quali le grandi Collezioni di monete romane dell’età repubblicana e di monete e medaglie papali. A queste si aggiungono raccolte di monete greche, medievali e rinascimentali, di medaglie degli Stati italiani prima dell’unità d’Italia; e infine, negli ultimi anni si è andata formando la più importante collezione al mondo di medaglie moderne vaticane, italiane e straniere.

Infine, prima di lasciare la parola ai curatori della mostra e agli altri ospiti, vorrei dare una notizia che certamente interesserà i giornalisti presenti: dopo la sua chiusura, il prossimo 22 aprile, la mostra si trasferirà in Russia, precisamente al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo, dove rimarrà per due mesi dal prossimo maggio. Si tratta di un fatto molto significativo, poiché è la prima volta che pezzi della Biblioteca Apostolica Vaticana vengono esposti in quel grande Paese.

[00262-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DEL DOTT. GIANCARLO ALTERI

In occasione del Cinquecentesimo anniversario della posa della prima pietra della nuova basilica di San Pietro in Vaticano, il Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana, in collaborazione con "Collezioni Numismatiche" di Roma, ha organizzato una Mostra di medaglie papali "architettoniche" relative alle varie fasi della costruzione dell’attuale basilica del Principe degli Apostoli.

Con il pontificato di Papa Paolo II Barbo era iniziato l’uso di deporre nelle fondazioni di una importante costruzione, civile o religiosa, una medaglia con la raffigurazione del progetto. Nel caso specifico di Papa Barbo ciò avvenne per l’edificazione del famoso Palazzo Venezia, che il pontefice si fece costruire come sua residenza.

Questo tipo di medaglie, chiamate appunto, per i loro soggetti, "architettoniche", cominciarono ben presto ad essere realizzate anche per celebrare la fine dei lavori e, quindi, l’inaugurazione dell’edificio stesso. Talvolta venivano emesse pure con i lavori ancora in corso, per celebrare o la ripresa degli stessi lavori dopo, per esempio, una lunga pausa dovuta ai motivi più diversi, o un momento particolarmente importante della costruzione.

In questi casi, non è raro imbattersi in un particolare fenomeno: l’edificio raffigurato sulla medaglia emessa per la sua inaugurazione appare diverso da quello raffigurato sulla medaglia emessa in occasione della posa della prima pietra. E ciò quando la sua costruzione si è protratta a lungo nel tempo e man mano ci si è allontanati dal progetto primitivo. Proprio tutti questi casi si sono verificati nell’abbondante produzione medaglistica, che ha accompagnato l’eterna fabbrica di San Pietro!

Già la medaglia di fondazione, che fu collocata, insieme alla prima pietra, sotto l’attuale pilone della Veronica, il primo ad essere innalzato, raffigurava un progetto probabilmente non più attuale!

E da quella prima medaglia, fusa dal celebre medaglista Cristoforo Foppa, detto "il Caradosso", decine e decine di altri dischetti metallici in bronzo, in argento in oro, hanno commemorato, per oltre 150 anni, i momenti più significativi della storia della costruzione della basilica più grande e più famosa al mondo, sorta sulla primitiva, umile tomba del povero Pescatore di Galilea, chiamato dal Cristo a diventare pescatore di uomini. E per altri 350 ne hanno evidenziato il continuo arricchimento di splendidi monumenti e di preziosi ornamenti, come pure gli altrettanto continui delicati interventi di manutenzione e di restauro, fino agli ultimi nell’anno 2000, in occasione del grande Giubileo di fine Millennio.

Nella Mostra sono esposte 65 di queste medaglie, a cominciare addirittura da quella di Paolo II, realizzata da Cristoforo di Geremia per i lavori nella tribuna absidale dell’antica basilica costantiniana, per arrivare a quelle emesse durante il pontificato di Giovanni Paolo II. I visitatori possono così ammirare, tra le altre, le medaglie di Paolo III con il progetto di Antonio da Sangallo; di Gregorio XIII con lo spaccato della Cappella Gregoriana; di Sisto V con gli obelischi innalzati dal Pontefice, compreso quello vaticano, e con la cupola completata; di Clemente VIII per la consacrazione dell’altare papale; di Paolo V con la nuova facciata secondo il progetto di Carlo Maderno; di Urbano VIII con il Baldacchino del Bernini; di Alessandro VII con il Colonnato e l’altare della Cattedra sempre del Bernini. Tutte queste medaglie sono illustrate in un Catalogo, realizzato nella serie "Quaderni del Medagliere", che accompagna il visitatore lungo il percorso della Mostra.

Ma l’attività della fabbrica è continuata nei secoli successivi; e sono continuate le medaglie: quella di Pio VI con la nuova gigantesca Sacrestia della basilica, progettata da Carlo Marchionni; di Pio IX con lo splendido prospetto della navata centrale della basilica; di Pio XII con il sepolcro dell’Apostolo Pietro; di Paolo VI con la Pietà di Michelangelo; di Giovanni Paolo II con la facciata ripulita e restaurata.

Un percorso, quello della mostra, dunque, tra le architetture geniali di Bramante, di Raffaello, del Sangallo, di Michelangelo, del Bernini; ma anche un percorso tra una raccolta significativa di eccezionali esemplari di una particolare espressione artistica, la medaglia; esemplari realizzati dai più grandi medaglisti che di volta in volta si trovavano al servizio del Successore di Pietro: Cristoforo di Geremia, il Caradosso, Gian Giacomo Bonzagni, Alessandro Cesati detto "il Grechetto", Lorenzo Fragni, Niccolò de Bonis, Gaspare Mola, Gasparo Morone, gli Hamerani, fino ad Aurelio Mistruzzi, a Pietro Giampaoli, ad Antonio Sperandio, solo per citarne alcuni.

Nella Mostra, quindi, sono esposte 65 medaglie, relative alle realizzazioni più importanti nel cantiere del nuovo San Pietro. Ma molte di più sono state nel corso di questi 500 anni le medaglie dedicate, in modo diretto o indiretto, alla basilica vaticana: tutte sono state raccolte, fotografate ed illustrate in un elegante volume di oltre 500 pagine, anch’esso frutto della collaborazione tra la Biblioteca Apostolica Vaticana e Collezioni Numismatiche.

Si tratta di un’opera che "racconta" la storia della costruzione della nuova basilica basandosi essenzialmente non sui soliti documenti d’archivio, bensì su questi particolari "documenti metallici" che sono, appunto, le medaglie architettoniche, viste non come semplice supporto iconografico, ma come elementi integrativi essenziali dei primi. Una storia, comunque, che non si limita alle sole vicende architettoniche del cantiere petriano, dal momento che cerca di inserire queste ultime nel più vasto panorama politico, sociale, religioso ed anche artistico, che ha caratterizzato il XVI e buona parte del XVII secolo.

I primi due capitoli sono dedicati rispettivamente all’aspetto dell’Ager Vaticanus prima dell’arrivo di San Pietro a Roma, e alla basilica costantiniana. Naturalmente per questi due capitoli non ci sono medaglie originali, che invece cominciano ad illustrare gli argomenti trattati dal capitolo terzo, con cui si apre la storia della nuova basilica con la posa della prima pietra, fino all’ultimo capitolo, il IX con la costruzione del Baldacchino e della Cattedra, e fino all’Appendice che, con l’edificazione del Colonnato berniniano, chiude il volume e la "storia metallica" della più grande basilica cattolica del mondo, sorta sulla tomba di colui che era morto per il suo Maestro e, come il suo Maestro, era stato crocifisso, ma a testa in giù, perché si riteneva indegno di morire come Lui.

[00263-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0097-XX.01]