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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA XXI CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA: "ASPETTI PASTORALI DELLA CURA DELLE MALATTIE INFETTIVE" (CITTÀ DEL VATICANO, 23-25 NOVEMBRE 2006), 21.11.2006


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA XXI CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA: "ASPETTI PASTORALI DELLA CURA DELLE MALATTIE INFETTIVE" (CITTÀ DEL VATICANO, 23-25 NOVEMBRE 2006)

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la presentazione della XXI Conferenza Internazionale sul tema: "Aspetti pastorali della cura delle malattie infettive", promossa dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, che si terrà il 23, 24 e 25 novembre 2006 in Vaticano, presso l’Aula Nuova del Sinodo.

Intervengono alla Conferenza Stampa: l’Em.mo Card. Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute; S.E. Mons. José L. Redrado, O.H., Segretario del medesimo Pontificio Consiglio; il Rev.do P. Felice Ruffini, M.I., Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio; il Dott. Nicola Petrosillo, Direttore della II Divisione dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "L. Spallanzani", Roma.

Pubblichiamo di seguito l’intervento dell’Em.mo Card. Javier Lozano Barragán:

● INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. JAVIER LOZANO BARRAGÁN

In ogni tempo grandi epidemie e pandemie provocate da agenti patogeni hanno devastato il mondo: peste, lebbra, vaiolo, malaria, meningite, colera, sifilide, tubercolosi, poliomielite. La medicina sperava, dopo la scoperta degli antibiotici, di poter un giorno sradicare tutte le malattie infettive. Ma le recenti sconfitte, come la minaccia di nuovi agenti patogeni, il ritorno di vecchi nemici e lo sviluppo di ceppi resistenti agli antibiotici, ci ricordano che non dobbiamo mai abbassare la guardia. Saggezza vuole che, nella guerra contro i germi, non si possa mai riposare sugli allori. Infatti, in questi ultimi anni, sono comparse numerose malattie come l’AIDS alla fine del XX secolo, che è diventata oggi una pandemia con 40 milioni di persone infettate nel mondo, ed ultimamente abbiamo avuto la comparsa della SARS, del virus di Ebola, dell’influenza aviaria. La ripresa epidemiologica della tubercolosi, l’espansione di malattie batteriche inconsuete ed il propagarsi di nuove infezioni virali costituiscono delle serie minacce per la sanità pubblica mondiale. I microrganismi sono dovunque, vivono negli organismi animali e vegetali, nel terreno e nell’acqua, sono trasportati dalle correnti d’aria, sopravvivono in assenza di ossigeno e di luce solare, formano fitte colonie su ogni tipo di superficie artificiale ed hanno un ciclo vitale che permette loro di avere un ciclo riproduttivo ed un metabolismo specifico.

La Chiesa cattolica, attraverso i suoi fedeli, si è sempre curata delle persone affette da queste malattie, per adempiere il mandato di Cristo "Curate i malati". Possiamo dimostrare come in tutto il mondo, anche oggi, ai nostri giorni, le persone colpite da Ebola, da SARS, dall’HIV o dall’influenza aviaria e che si trovano in una situazione di debolezza, qualunque sia la pericolosità della loro infezione, sono curate, assistite ed accompagnate spiritualmente e pastoralmente nei Centri appartenenti alle diversi Diocesi, Ordini, e Congregazioni religiose.

In questa Conferenza Internazionale del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute ci impegneremo nell’approfondimento di questo compito che la Chiesa realizza così efficacemente, per trovare nuova luce nel Vangelo ed orientare i fedeli e tutta la gente di buona volontà nell’esercizio, tante volte eroico, della carità in questi campi così pericolosi e difficili.

La nostra Conferenza Internazionale, ormai giunta alla XXI edizione, si occuperà dunque di questo argomento dal 23 al 25 di questo mese di Novembre ed avrà luogo nella Nuova Aula del Sinodo in Vaticano. Affronteremo il tema secondo tre parti classiche: cosa sono oggi le malattie infettive, come si illumina la cura dei malati infetti alla luce del Vangelo, e cosa dobbiamo fare nel campo della Pastorale. Quindi le tre parti sono: realtà, illuminazione, azione.

Nel primo passo, la realtà, partiamo dalla storia di queste cure per considerare in seguito quali sono oggi le principali malattie infettive, quali sono considerate oggi come emergenti e riemergenti, quali sono le loro cause sia a livello personale come il comportamento umano, lo stile di vita, l’alimentazione, l’indebolimento del sistema immunitario, la demografia, i contatti internazionali, le migrazioni; sia a livello tecnologico, come i cambiamenti tecnologici ed industriali, la mutazione e resistenza dei batteri; sia a livello politico, come la soppressione di misure di sanità pubblica, l’indebolimento del sistema sanitario, gli eventi bellici, il terrorismo; sia infine a livello ecologico, come i cambiamenti climatici, i danni ambientali, la polluzione aerea ed idrica.

Per far luce su questi problemi, nella seconda parte, l’illuminazione, ci domandiamo: cosa dobbiamo pensare dal punto di vista cristiano? Nelle differenti risposte facciamo ricorso alla Rivelazione, ai Padri ed alla Storia della Chiesa, alla riflessione teologica, alla testimonianza vissuta dai santi che hanno consacrato la loro vita alla cura degli infermi affetti da queste malattie. Ci interroghiamo anche sul punto di vista morale ed etico sulle epidemie e la speranza cristiana e sulla responsabilità dei cristiani in vista della cura di questi malati. Allarghiamo la nostra riflessione con un dialogo interreligioso, esponendo i punti di vista dell’Ebraismo, dell’Islamismo, dell’Induismo, del Buddismo e dell’attuale Post Modernità.

Nella terza parte, cerchiamo delle azioni concrete dal punto di vista psicologico- culturale come l’educazione alla fede in relazione a queste malattie, la catechesi, l’educazione scolastica, i Mass Media, la stigmatizzazione; dal punto di vista biomedico, ricerche, medicina, prevenzione, cure ed assistenza; dal punto di vista politico e sociale, la politica sanitaria nazionale ed internazionale, le migrazioni, le risorse economiche, scientifiche e tecnologiche, le politiche nutrizionali, l’igiene sociale; dal punto di vista personale, la persona malata, la sua famiglia, i professionali della salute, la parrocchia, la diocesi, gli Ordini e le Congregazioni religiose curanti, le associazioni, i volontari, la vita liturgica e la preghiera.

I Relatori di questi temi sono delle personalità di altissima competenza nella loro specialità, scelti da tutte le parti del mondo. Come consuetudine, cerchiamo sempre chi ci possa illuminare sul tema scelto e, attraverso i nostri contatti internazionali, soprattutto i Nunzi Apostolici, cerchiamo sempre di invitare le persone più adatte.

Il nostro compito non è presentare un Congresso medico di specializzazione sulle malattie infettive, ma un Congresso Pastorale che, sebbene implichi le conoscenze mediche, vada oltre e tratti di infondere a queste conoscenze l’anima cristiana.

[01659-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0591-XX.01]