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L’UDIENZA GENERALE, 15.11.2006


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa si è soffermato sul tema: "Paolo - Lo Spirito nei nostri cuori".

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle,

anche oggi, come già nelle due catechesi precedenti, torniamo a san Paolo e al suo pensiero. Siamo davanti ad un gigante non solo sul piano dell'apostolato concreto, ma anche su quello della dottrina teologica, straordinariamente profonda e stimolante. Dopo aver meditato la volta scorsa su quanto Paolo ha scritto circa il posto centrale che Gesù Cristo occupa nella nostra vita di fede, vediamo oggi ciò che egli dice sullo Spirito Santo e sulla sua presenza in noi, poiché anche qui l’Apostolo ha da insegnarci qualcosa di grande importanza.

Conosciamo quanto san Luca ci dice dello Spirito Santo negli Atti degli Apostoli, descrivendo l’evento della Pentecoste. Lo Spirito pentecostale reca con sé una spinta vigorosa ad assumere l’impegno della missione per testimoniare il Vangelo sulle strade del mondo. Di fatto, il Libro degli Atti narra tutta una serie di missioni compiute dagli Apostoli, prima in Samaria, poi sulla fascia costiera della Palestina, poi verso la Siria. Soprattutto vengono raccontati i tre grandi viaggi missionari compiuti da Paolo, come ho già ricordato in un precedente incontro del mercoledì. San Paolo però nelle sue Lettere ci parla dello Spirito anche sotto un’altra angolatura. Egli non si ferma ad illustrare soltanto la dimensione dinamica e operativa della terza Persona della Santissima Trinità, ma ne analizza anche la presenza nella vita del cristiano, la cui identità ne resta contrassegnata. Detto in altre parole, Paolo riflette sullo Spirito esponendone l’influsso non solo sull'agire del cristiano, ma anche sull’essere di lui. Infatti è lui a dire che lo Spirito di Dio abita in noi (cfr Rm 8,9; 1 Cor 3,16) e che "Dio ha inviato lo Spirito del suo Figlio nei nostri cuori" (Gal 4,6). Per Paolo dunque lo Spirito ci connota fin nelle nostre più intime profondità personali. A questo proposito, ecco alcune sue parole di rilevante significato: «La legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte... Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre!» (Rm 8, 2.15), perché figli, possiamo dire "Padre" a Dio. Si vede bene dunque che il cristiano, ancor prima di agire, possiede già un’interiorità ricca e feconda, a lui donata nei sacramenti del Battesimo e della Cresima, un’interiorità che lo stabilisce in un oggettivo e originale rapporto di filiazione nei confronti di Dio. Ecco la nostra grande dignità: quella di non essere soltanto immagine, ma figli di Dio. E questo è un invito a vivere questa nostra figliolanza, ad essere sempre più consapevoli che siamo figli adottivi nella grande famiglia di Dio. E’ un invito a trasformare questo dono oggettivo in una realtà soggettiva, determinante per il nostro pensare, per il nostro agire, per il nostro essere. Dio ci considera suoi figli, avendoci elevati a una dignità simile, anche se non uguale, a quella di Gesù stesso, l'unico vero Figlio in senso pieno. In lui ci viene donata, o restituita, la condizione filiale e la libertà fiduciosa in rapporto al Padre.

Scopriamo così che per il cristiano lo Spirito non è più soltanto lo «Spirito di Dio», come si dice normalmente nell'Antico Testamento e si continua a ripetere nel linguaggio cristiano (cfr Gn 41,38; Es 31,3; 1 Cor 2,11.12; Fil 3,3; ecc.). E non è neppure soltanto uno «Spirito Santo» genericamente inteso, secondo il modo di esprimersi dell’Antico Testamento (cfr Is 63,10.11; Sal 51,13), e dello stesso Giudaismo nei suoi scritti (Qumràn, rabbinismo). Alla specificità della fede cristiana, infatti, appartiene la confessione di un’originale condivisione di questo Spirito da parte del Signore risorto, il quale è diventato Lui stesso «Spirito vivificante» (1 Cor 15, 45). Proprio per questo san Paolo parla direttamente dello «Spirito di Cristo» (Rm 8,9), dello «Spirito del Figlio» (Gal 4,6) o dello «Spirito di Gesù Cristo» (Fil 1,19). E’ come se volesse dire che non solo Dio Padre è visibile nel Figlio (cfr Gv 14,9), ma che pure lo Spirito di Dio si esprime nella vita e nell’azione del Signore crocifisso e risorto!

Paolo ci insegna anche un’altra cosa importante: egli dice che non esiste vera preghiera senza la presenza dello Spirito in noi. Scrive infatti: «Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare – quanto è vero che non sappiamo come parlare con Dio! - ; ma lo Spirito stesso intercede per noi con insistenza, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio» (Rm 8,26-27). È come dire che lo Spirito Santo, cioè lo Spirito del Padre e del Figlio, è ormai come l'anima della nostra anima, la parte più segreta del nostro essere, da dove sale incessantemente verso Dio un moto di preghiera, di cui non possiamo nemmeno precisare i termini. Lo Spirito, infatti, sempre desto in noi, supplisce alle nostre carenze e offre al Padre la nostra adorazione, insieme con le nostre aspirazioni più profonde. Naturalmente ciò richiede un livello di grande comunione vitale con lo Spirito. E’ un invito ad essere sempre più sensibili, più attenti a questa presenza dello Spirito in noi, a trasformarla in preghiera, a sentire questa presenza e ad imparare così a pregare, a parlare col Padre da figli nello Spirito Santo.

C'è anche un altro aspetto tipico dello Spirito insegnatoci da san Paolo: è la sua connessione con l’amore. Così infatti scrive l'Apostolo: «La speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). Nella mia Lettera enciclica "Deus caritas est" citavo una frase molto eloquente di sant’Agostino: «Se vedi la carità, vedi la Trinità» (n. 19), e continuavo spiegando: «Lo Spirito, infatti, è quella potenza interiore che armonizza il cuore [dei credenti] col cuore di Cristo e li muove ad amare i fratelli come li ha amati lui» (ibid.). Lo Spirito ci immette nel ritmo stesso della vita divina, che è vita di amore, facendoci personalmente partecipi dei rapporti intercorrenti tra il Padre e il Figlio. Non è senza significato che Paolo, quando enumera le varie componenti della fruttificazione dello Spirito, ponga al primo posto l'amore: «Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, ecc.» (Gal 5,22). E, poiché per definizione l'amore unisce, ciò significa anzitutto che lo Spirito è creatore di comunione all'interno della comunità cristiana, come diciamo all'inizio della Santa Messa con un’espressione paolina: «... la comunione dello Spirito Santo [cioè quella che è operata da lui] sia con tutti voi» (2 Cor 13,13). D'altra parte, però, è anche vero che lo Spirito ci stimola a intrecciare rapporti di carità con tutti gli uomini. Sicché, quando noi amiamo diamo spazio allo Spirito, gli permettiamo di esprimersi in pienezza. Si comprende così perché Paolo accosti nella stessa pagina della Lettera ai Romani le due esortazioni: «Siate ferventi nello Spirito» e: «Non rendete a nessuno male per male» (Rm 12,11.17).

Da ultimo, lo Spirito secondo san Paolo è una caparra generosa dataci da Dio stesso come anticipo e insieme come garanzia della nostra eredità futura (cfr 2 Cor 1,22; 5,5; Ef 1,13-14). Impariamo così da Paolo che l’azione dello Spirito orienta la nostra vita verso i grandi valori dell’amore, della gioia, della comunione e della speranza. Spetta a noi farne ogni giorno l'esperienza assecondando gli interiori suggerimenti dello Spirito, aiutati nel discernimento dalla guida illuminante dell’Apostolo.

[01623-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

L’Apôtre Paul nous parle du Saint Esprit et de sa présence en nous. Il nous montre son influence non seulement sur l’agir, mais aussi sur l’être du chrétien. L’Esprit nous rejoint jusque dans nos profondeurs les plus intimes. Il nous établit dans une relation de filiation par rapport à Dieu, qui nous considère comme ses enfants.

Paul nous enseigne qu’il n’y a pas de vraie prière sans la présence de l’Esprit en nous. En effet, l’Esprit supplée nos faiblesses et il offre au Père notre adoration et nos aspirations les plus profondes. Cela demande une communion vitale avec l’Esprit, qui agit plus que nous pouvons ou que nous savons faire. D’autre part, l’Esprit nous introduit dans le rythme de la vie divine, qui est vie d’amour, nous rendant participants des relations qui existent entre le Père et le Fils. Ainsi, lorsque Paul énumère les fruits de l’Esprit, il met l’amour à la première place. Et, puisque par définition l’amour unit, cela signifie que l’Esprit est créateur de communion dans la communauté chrétienne et qu’il nous incite à nouer des relations de charité avec tous les hommes. C’est pourquoi, lorsque nous aimons, nous donnons de l’espace à l’Esprit et nous lui permettons de s’exprimer pleinement.

Je suis heureux de vous accueillir, chers pèlerins francophones.Je salue particulièrement les jeunes prêtres de la Province de Montpellier, accompagnés de Mgr Alain Planet, Évêque de Carcassonne, ainsi que les assistants spirituels de l’Union internationale des Guides et Scouts d’Europe et les responsables des Associations familiales catholiques de France. Que l’Esprit Saint fasse grandir en vous l’amour, la joie, la communion et l’espérance ! Avec ma Bénédiction apostolique!

[01624-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Continuing our reflections on the Apostle Paul, we now turn to his teaching on the Holy Spirit. Saint Paul not only presents the Holy Spirit as the driving force of the Church’s mission, he also speaks of the Spirit’s presence and activity in the life of each individual Christian. The Holy Spirit is the Spirit of the Risen Lord, the Spirit of adoption poured into our hearts (cf. Gal 4:6), by which we become, in Christ, sons and daughters of the Father. True prayer is thus the fruit of the Spirit’s presence within us.

As the Spirit of the Father and the Son, he helps us in our weakness and constantly intercedes for us before the Father. The Spirit is also the Spirit of love (Rom 5:5): he gives us a share in God’s own life; enables us to love others with Christ’s own love; and strengthens the bonds of communion within the Church. Finally, Paul teaches us that the Holy Spirit is the pledge and guarantee of the inheritance awaiting us in heaven (cf. 2 Cor 1:22; 5:5). May Saint Paul’s example and insight inspire us to treasure the Holy Spirit’s presence in our lives and to follow his promptings with hope-filled joy and generous love!

I welcome all the English-speaking pilgrims here today, including members of the World Union of Catholic Women’s Organizations and members of ‘Jesus Youth International’ from India. May your visit to Rome be a time of joyful spiritual enrichment. Upon all of you, I invoke God’s abundant Blessings!

[01625-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

In der heutigen Katechese sprechen wir erneut - wie schon in den drei vorangegangen - vom Apostel Paulus, der uns in seinen Briefen einen tiefen Einblick in das Wirken des Heiligen Geistes in der Kirche gewährt. Paulus erinnert die Gemeinde in Rom eindrücklich daran: „Ihr habt den Geist empfangen, der euch zu Söhnen macht, den Geist, in dem wir rufen: Abba, Vater!" (Röm 8, 15). Der Geist Gottes wohnt in unserem Herzen und eröffnet uns eine innige Beziehung zur Heiligsten Dreifaltigkeit, die unser Vorstellungsvermögen bei weitem übersteigt. Gerade in unserer menschlichen Schwachheit, in unserer Unfähigkeit zu beten, wird der Heilige Geist zur Seele unseres Betens und wenn wir uns für sein mächtiges Wirken öffnen, führt er uns in das göttliche Leben ein. Dieses göttliche Leben ist vor allem die Liebe, die durch den Heiligen Geist in unseren Herzen ausgegossen ist (vgl. Röm 5, 5). Der geisterfüllte Mensch wird auch zum Förderer der Einheit unter den Gläubigen und in der Menschheitsfamilie. Und schließlich sagt uns der hl. Paulus, daß der Heilige Geist „der erste Anteil des Erbes ist, das wir erhalten sollen" (2 Kor 1, 14), wenn wir nach unserem Tod in die ewige Gemeinschaft eingehen und orientiert uns so auf das Kommende und auf das Bleibende.

Mit diesen Gedanken begrüße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache, ganz besonders die Wallfahrer aus dem Fürstentum Liechtenstein mit Erzbischof Wolfgang Haas. Der Reichtum und die Tiefe des christlichen Lebens, die uns der Apostel Paulus zeigt, mögen uns helfen, durch das Wirken des Heiligen Geistes im Glauben und in der Liebe zu Gott und unseren Mitmenschen zu wachsen. Euch allen wünsche ich einen segensreichen Aufenthalt in der Ewigen Stadt!

[01626-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

La enseñanza de san Pablo sobre el Espíritu Santo considera no sólo su dimensión dinámica y operativa que impulsa a la acción, sino también su presencia y su influjo sobre el "ser" mismo del cristiano, que caracteriza su identidad más profunda. En efecto, el cristiano ha recibido el espíritu de hijo adoptivo que lo pone en relación objetiva y original con Dios. Por otra parte, el Apóstol explica también que no existe verdadera oración sin la presencia del Espíritu en nosotros, que suple nuestra debilidad para pedir como conviene.

Pablo menciona el amor como primer fruto del Espíritu Santo, ya que él nos introduce en la misma vida divina, que es amor. Al mismo tiempo, puesto que el amor une, el Espíritu Santo es creador de comunión en la comunidad cristiana y en la relación con todos los hombres. Para Pablo, el Espíritu Santo es un don de Dios como garantía de la herencia futura. Su acción orienta nuestra vida hacia los grandes valores del amor, de la alegría, de la comunión y de la esperanza.

Saludo cordialmente a los visitantes de lengua española. En especial a los fieles de diversas parroquias de México y a la delegación de la Academia Militar de la Armada Ecuatoriana, así como a los demás peregrinos de España y Latinoamérica. Os animo a ser dóciles a la acción del Espíritu Santo, que infunde el amor en los corazones para que podáis identificaros cada vez más con Cristo nuestro Señor.

¡Muchas gracias por vuestra visita!

[01627-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua portoghese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua slovena

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua portoghese  

Aos peregrinos de língua portuguesa, especialmente aos grupos vindos de Portugal e do Brasil, uma saudação fraterna em Cristo Senhor! Por Ele, recebemos o Espírito que nos faz filhos de Deus e nos dá a ousadia e a felicidade de Lhe chamar: "Pai!" Sobre cada um de vós, nos vários lugares e nas horas mais diversas da vida, vela um Pai. Em seu nome, a todos abençoo.

[01628-06.02] [Texto original: Português]

Saluto in lingua polacca

Pozdrawiam serdecznie pielgrzymów polskich. Witam młodzież z Lednicy z Ojcem Janem Górą. Błogosławię wasze przygotowania do spotkania za rok, ku czci świętego Jacka, patrona misji. Za świętym Pawłem, wszystkim tu obecnym życzę obfitych owoców ducha: miłości, pokoju, radości i nadziei. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[Saluto cordialmente tutti i pellegrini polacchi. Saluto i giovani di Lednica accompagnati da Padre Jan Gora. Benedico le vostre preparazioni per l’incontro dei giovani dell’anno prossimo in onore di San Giacinto, patrono delle missioni. Nello spirito di San Paolo Apostolo, invoco su tutti i presenti, abbondanti frutti dello Spirito: amore, pace, gioia e speranza. Sia lodato Gesù Cristo.]

[01629-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua slovacca

Zo srdca vítam pútnikov zo Skalice. Bratia a sestry, čoskoro budeme sláviť Výročie posviacky bazilík svätých apoštolov Petra a Pavla. Nech návšteva týchto chrámov zveľadí vašu lásku k Cirkvi, ktorá je postavená na apoštolskom základe. Rád žehnám vás i vaše rodiny. Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Do un cordiale benvenuto ai pellegrini provenienti da Skalica. Fratelli e sorelle, nei prossimi giorni celebreremo la Dedicazione delle Basiliche dei santi Apostoli Pietro e Paolo. La visita di queste chiese approfondisca il vostro amore per la Chiesa, fondata sugli apostoli. Volentieri benedico voi e le vostre famiglie. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01630-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua slovena

Lepo pozdravljam vse prisotne Slovence, še posebej iz župnije Bloke! Ko zimski mraz prihaja v vaše kraje, naj to vaše romanje razplamti v vas ogenj ljubezni do Boga in bližnjega. Iz srca vam podeljujem apostolski blagoslov!

[Rivolgo un cordiale saluto a tutti gli Sloveni qui presenti, specialmente a voi che siete venuti dalla Parrocchia di Bloke! Ora che il freddo d’inverno arriva nella vostra terra, questo vostro pellegrinaggio accresca in voi il fuoco dell’amore per Iddio e per il prossimo. Dal cuore vi imparto l’Apostolica Benedizione!]

[01361-AA.01] [Testo originale: Sloveno]

Saluto in lingua croata

Pozdravljam sve hrvatske hodočasnike, a osobito vjernike iz župe svetoga Nikole iz Zagreba! Slijedimo nadahnuća Duha Svetoga, koji je izliven u naša srca, te čuvajući snažnu životnu povezanost s Njim poput apostola Pavla, molitvom i djelima dajmo hvalu svom Nebeskom Ocu. Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto tutti i pellegrini croati, particolarmente i fedeli della parrocchia di san Nicola di Zagabria. Assecondiamo gli interiori suggerimenti dello Spirito Santo, effuso nei nostri cuori, e custodendo una forte comunione vitale con Lui, come l’apostolo Paolo, con le preghiere e le opere rendiamo grazie al nostro Padre Celeste. Siano lodati Gesù e Maria!]

[01632-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle,

rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i sacerdoti e i seminaristi della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, accompagnati dal loro Arcivescovo, e li incoraggio a fondare la loro vita sulla salda roccia di Cristo, per essere coraggiosi annunciatori della sua Parola agli uomini del nostro tempo. Saluto poi i rappresentanti dell’Associazione Venarotta Calcio e i partecipanti al progetto Un pallone per amico, che coinvolge i giornalisti RAI e la Polizia di Stato. Cari amici, siate messaggeri non solo della gioia serena del gioco, ma anche della condivisione fraterna e solidale.

Il mio saluto va, infine, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Celebriamo oggi la memoria del vescovo sant’Alberto Magno, che si sforzò continuamente di stabilire la pace tra le popolazioni del suo tempo. Il suo esempio sia stimolo per voi, cari giovani, ad essere operatori di giustizia e artefici di riconciliazione. Sia per voi, cari ammalati, incoraggiamento a confidare nel Signore, che mai ci abbandona nel momento della prova. Sia per voi, cari sposi novelli, stimolo a trovare nel Vangelo la gioia di accogliere e servire generosamente la vita, dono incommensurabile di Dio.

[01633-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0577-XX.02]