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FIRMA DI ACCORDO TRA SANTA SEDE E BOSNIA ED ERZEGOVINA, 27.04.2006


FIRMA DI ACCORDO TRA SANTA SEDE E BOSNIA ED ERZEGOVINA

Mercoledì 19 aprile, primo anniversario dell’elezione di Sua Santità Benedetto XVI, è stato firmato nel Palazzo della Presidenza di Sarajevo un Accordo di Base fra la Santa Sede e la Bosnia ed Erzegovina, con cui vengono confermati alcuni principi e definite alcune disposizioni circa questioni di interesse comune.

Per la Santa Sede ha firmato l’Ecc.mo Mons. Alessandro D’Errico, Nunzio Apostolico a Sarajevo, e per la Bosnia ed Erzegovina il Sig. Ivo Miro Jović, Membro croato della Presidenza collegiale del Paese.

Hanno partecipato al solenne atto:

da parte ecclesiastica: S. Em. il Sig. Cardinale Vinko Puljić, Arcivescovo di Vrhbosna (Sarajevo); S.E. Mons. Franjo Komarica, Vescovo di Banja-Luka; S.E. Mons. Ratko Perić, Vescovo di Mostar-Duvno e Amministratore Apostolico di Trebinje-Mrkan; S.E. Mons. Pero Sudar, Vescovo Ausiliare di Vrhbosna; Mons. Waldemar S. Sommertag, Segretario della Nunziatura Apostolica; Mons. Ivo Tomašević, Segretario della Conferenza Episcopale; Mons. Mato Zovkić, Vicario Generale di Vrhbosna; Mons. Anto Orlovac, Vicario Generale di Banja Luka; i Provinciali Francescani di Sarajevo Fra Mijo Džolan e di Mostar Fra Slavko Soldo e Don Ante Luburić, Cancelliere della Diocesi di Mostar-Duvno.

da parte statale: il Sig. Mladen Ivanić, Ministro degli Affari Esteri; il Sig. Mirsad Kebo, Ministro per i Diritti Umani ed i Rifugiati; il Sig. Bariša Čolak, Ministro della Sicurezza; la Sig.ra Ljerka Marić, Ministro delle Finanze; il Sig. Slobodan Kovačević, Ministro di Grazia e Giustizia; il Sig. Velimir Jukić, Vice-Presidente della Camera dei Popoli; S.E. Miroslav Palameta, Ambasciatore della Bosnia ed Erzegovina presso la Santa Sede, ed un buon numero di alti funzionari della Presidenza e di altri Ministeri ed Istituzioni dello Stato.

L’Accordo tra la Santa Sede e la Bosnia ed Erzegovina, prendendo atto della rispettiva indipendenza e autonomia dello Stato e della Chiesa e della loro disponibilità alla mutua collaborazione, fissa il quadro giuridico dei reciproci rapporti. In particolare, vengono regolati la posizione giuridica della Chiesa cattolica nella società civile; la libertà e indipendenza nell’attività apostolica e nella regolazione degli ambiti di propria competenza; la libertà di culto e di azione nei campi culturale, educativo, pastorale, caritativo e dei mass-media. Il testo prevede anche la gestione di scuole cattoliche di ogni grado; l’assistenza spirituale alle forze armate, nelle prigioni e negli ospedali; l’organizzazione di strutture cattoliche sanitarie e caritative.

L’Accordo entrerà in vigore dopo lo scambio degli strumenti di ratifica.

[00621-01.03] [Testo originale: Italiano]