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L’UDIENZA GENERALE, 26.04.2006


L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa incentra la sua meditazione sul tema: "La comunione nel tempo: la Tradizione".

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Papa rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

Infine il Papa pronuncia un appello in occasione del ventesimo anniversario dell’incidente avvenuto nella centrale nucleare di Chernobyl.

L’Udienza Generale si conclude con la recita del Pater Noster e del Regina Caeli e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle,

grazie per il vostro affetto! Nella nuova serie di catechesi, iniziata poco tempo fa, cerchiamo di capire il disegno originario della Chiesa voluta dal Signore, per comprendere così meglio anche la nostra collocazione, la nostra vita cristiana, nella grande comunione della Chiesa. Finora abbiamo capito che la comunione ecclesiale è suscitata e sostenuta dallo Spirito Santo, custodita e promossa dal ministero apostolico. E questa comunione, che noi chiamiamo Chiesa, non si estende solo a tutti i credenti di un certo momento storico, ma abbraccia anche tutti i tempi e tutte le generazioni. Quindi abbiamo una duplice universalità: l’universalità sincronica – siamo uniti con i credenti in tutte le parti del mondo – e anche una universalità cosiddetta diacronica, cioè: tutti i tempi appartengono a noi, anche i credenti del passato e i credenti del futuro formano con noi un’unica grande comunione. Lo Spirito appare come il garante della presenza attiva del mistero nella storia, Colui che ne assicura la realizzazione nel corso dei secoli. Grazie al Paraclito l'esperienza del Risorto, fatta dalla comunità apostolica alle origini della Chiesa, potrà sempre essere vissuta dalle generazioni successive, in quanto trasmessa e attualizzata nella fede, nel culto e nella comunione del Popolo di Dio, pellegrino nel tempo. E così noi adesso, nel tempo pasquale, viviamo l’incontro con il Risorto, non solo come una cosa del passato, ma nella comunione presente della fede, della liturgia, della vita della Chiesa. In questa trasmissione dei beni della salvezza, che fa della comunità cristiana l'attualizzazione permanente, nella forza dello Spirito, della comunione originaria, consiste la Tradizione apostolica della Chiesa. Essa è detta così perché è nata dalla testimonianza degli Apostoli e della comunità dei discepoli al tempo delle origini, è stata consegnata sotto la guida dello Spirito Santo negli scritti del Nuovo Testamento e nella vita sacramentale, nella vita della fede, e ad essa – a questa Tradizione, che è tutta la realtà sempre attuale del dono di Gesù - la Chiesa continuamente si riferisce come al suo fondamento e alla sua norma attraverso la successione ininterrotta del ministero apostolico.

Gesù, ancora nella sua vita storica, limitava la sua missione alla casa d'Israele, ma faceva già capire che il dono era destinato non solo al popolo d’Israele, ma a tutto in mondo e a tutti i tempi. Il Risorto affida, poi, esplicitamente agli Apostoli (cfr Lc 6,13) il compito di fare discepole tutte le nazioni, garantendo la sua presenza e il suo aiuto fino alla fine dei tempi (cfr Mt 28,19s). L'universalismo della salvezza richiede, peraltro, che il memoriale della Pasqua sia celebrato senza interruzione nella storia fino al ritorno glorioso del Cristo (cfr 1 Cor 11,26). Chi attualizzerà la presenza salvifica del Signore Gesù mediante il ministero degli apostoli - capi dell'Israele escatologico (cfr Mt 19,28) - e attraverso l'intera vita del popolo della nuova alleanza? La risposta è chiara: lo Spirito Santo. Gli Atti degli Apostoli - in continuità col disegno del Vangelo di Luca - presentano dal vivo la compenetrazione fra lo Spirito, gli inviati di Cristo e la comunità da essi radunata. Grazie all’azione del Paraclito gli Apostoli e i loro successori possono realizzare nel tempo la missione ricevuta dal Risorto: "Di questo voi siete testimoni. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso..." (Lc 24,48s.). "Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra" (At 1,8). E questa promessa, all’inizio incredibile, si è realizzata già nel tempo degli Apostoli: "Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui" (At 5,32).

E’ dunque lo Spirito stesso che, mediante l'imposizione delle mani e la preghiera degli Apostoli, consacra e invia i nuovi missionari del Vangelo (così, ad esempio, in At 13,3s. e 1 Tm 4,14). E’ interessante osservare che, mentre in alcuni passi si dice che Paolo stabilisce i presbiteri nelle Chiese (cfr At 14,23), altrove si afferma che è lo Spirito a costituire i pastori del gregge (cfr At 20,28). L'azione dello Spirito e quella di Paolo risultano così profondamente compenetrate. Nell'ora delle decisioni solenni per la vita della Chiesa, lo Spirito è presente per guidarla. Questa presenza-guida dello Spirito Santo si sente particolarmente nel Concilio di Gerusalemme, nelle cui parole conclusive risuona l’affermazione: "Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi..." (At 15,28); la Chiesa cresce e cammina "nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo" (At 9,31). Questa permanente attualizzazione della presenza attiva di Gesù Signore nel suo popolo, operata dallo Spirito Santo ed espressa nella Chiesa attraverso il ministero apostolico e la comunione fraterna, è ciò che in senso teologico s'intende col termine Tradizione: essa non è la semplice trasmissione materiale di quanto fu donato all'inizio agli Apostoli, ma la presenza efficace del Signore Gesù, crocefisso e risorto, che accompagna e guida nello Spirito la comunità da lui radunata.

La Tradizione è la comunione dei fedeli intorno ai legittimi Pastori nel corso della storia, una comunione che lo Spirito Santo alimenta assicurando il collegamento fra l'esperienza della fede apostolica, vissuta nell'originaria comunità dei discepoli, e l'esperienza attuale del Cristo nella sua Chiesa. In altre parole, la Tradizione è la continuità organica della Chiesa, Tempio santo di Dio Padre, eretto sul fondamento degli Apostoli e tenuto insieme dalla pietra angolare, Cristo, mediante l’azione vivificante dello Spirito: "Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito" (Ef 2,19-22). Grazie alla Tradizione, garantita dal ministero degli Apostoli e dei loro successori, l’acqua della vita scaturita dal costato di Cristo e il suo sangue salutare raggiungono le donne e gli uomini di tutti i tempi. Così, la Tradizione è la presenza permanente del Salvatore che viene a incontrarci, redimerci e santificarci nello Spirito mediante il ministero della sua Chiesa, a gloria del Padre.

Concludendo e riassumendo, possiamo dunque dire che la Tradizione non è trasmissione di cose o di parole, una collezione di cose morte. La Tradizione è il fiume vivo che ci collega alle origini, il fiume vivo nel quale sempre le origini sono presenti. Il grande fiume che ci conduce al porto dell’eternità. Ed essendo così, in questo fiume vivo si realizza sempre di nuovo la parola del Signore, che abbiamo sentito all’inizio dalle labbra del lettore: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20).

[00598-01.02] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

La communion ecclésiale, suscitée et soutenue par l’Esprit Saint, ne s’étend pas seulement à tous les croyants d’un temps déterminé mais, d’après le témoignage du Nouveau Testament, elle comprend également tous les temps et toutes les générations. Le Christ ressuscité confie explicitement aux Apôtres le devoir de faire de toutes les nations des disciples, garantissant sa présence et son aide jusqu’à la fin des temps. L’universalisme du salut demande toutefois que le mémorial de la Pâque soit célébré sans interruption dans l’histoire jusqu’au retour glorieux du Christ. Cette actualisation de la présence active du Seigneur dans son peuple, opérée par l’Esprit Saint et manifestée dans l’Église à travers le ministère apostolique et la communion fraternelle, constitue la Tradition, qui est la continuité organique de l’Église, Temple saint, qui a pour fondations les Apôtres et les prophètes, et dont la pierre angulaire est le Christ lui-même. Ainsi, la Tradition n’est pas une simple transmission matérielle, mais la présence permanente du Sauveur qui vient à notre rencontre, pour nous racheter et nous sanctifier dans l’Esprit.

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les religieuses de Marie auxiliatrice et de Saint-Joseph de l’Apparition, ainsi que les jeunes des diocèses de Nîmes et de Saint-Étienne, et les servants de messe de Nancy. Que la joie de Pâques demeure en vous !

[00599-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Ecclesial communion embraces all times and all generations. Thanks to the action of the Holy Spirit, the early apostolic community experienced the Risen Lord. Successive generations do the same, as the faith is transmitted and lived through worship and the communion of the pilgrim People of God.

From the beginning, Jesus intended that his saving work would extend to all the world and indeed, as we have heard today, the Risen Lord entrusted to the Apostles the task of making disciples of all nations while guaranteeing his own presence with them.

This ongoing actualization of the presence of Jesus - through the work of the Spirit and through the Church’s apostolic ministry and fraternal communion - is what we mean by the term Tradition; it is not just a transmission of ‘things’ but the efficacious presence of the Lord who accompanies and guides the gathered community. The Holy Spirit nurtures this communion, assuring the connection between the apostolic faith experienced by the first communities of disciples, and our experience today of Christ in his Church. Let us rejoice in the presence of the Saviour who comes to meet us, to redeem us, and to sanctify us through the ministry of his Church!

I welcome all the English-speaking pilgrims present, including the pupils and staff from Holy Faith Convent school in Dublin. May your Easter pilgrimage be a time of deep spiritual renewal. Upon you and your families I invoke an abundance of God’s blessings of peace and joy!

[00600-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Das Erlösungswerk Christi setzt sich nach dem Willen des Auferstandenen in der Gemeinschaft der Gläubigen aller Länder und aller Zeiten fort. Diese Verheißung verbindet der Herr mit dem Missionsauftrag an die Apostel, den wir zu Beginn dieser Audienz gehört haben: „Geht zu allen Völkern, und macht alle Menschen zu meinen Jüngern ... Seid gewiß: Ich bin bei euch alle Tage bis zum Ende der Welt" (Mt 28, 19-20).

Die andauernde Gegenwart Christi in der Gemeinschaft der Gläubigen vollzieht sich durch das Wirken des Heiligen Geistes. Er macht die Apostel zu mutigen Zeugen des Auferstandenen (vgl. Apg 1, 8); er ist am Werk, wenn die Apostel und ihre Nachfolger durch Handauflegung und Gebet Hirten für das Volk Gottes bestellen (vgl. Apg 20, 28). Das Wirken des Geistes bewahrt die Kirche auf ihrem Weg durch die Zeit im Glauben der Apostel und in der Gemeinschaft mit Christus. So erschließt sich die theologische Bedeutung dessen, was wir mit dem Wort Tradition meinen; das ist nicht übermittlung von irgendwelchen Wörtern oder Sachen, sondern es ist die lebendige Gegenwart, der Strom der lebendigen Gegenwart des verherrlichten Herrn Jesus Christus, der sein Volk durch den Heiligen Geist und durch den Dienst der von ihm eingesetzten Hirten beständig leitet und führt, alle Tage er selbst unser Hirte ist.

Herzlich heiße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache willkommen. Ganz besonders grüße ich natürlich heute die Wallfahrer aus dem Erzbistum München und Freising, angeführt von ihrem Erzbischof, meinem Nachfolger auf dem Stuhl des hl. Korbinian, Kardinal Wetter. Herzlich willkommen alle! Die Gemeinschaft mit dem auferstandenen Christus mache euch alle zu unermüdlichen Zeugen seiner Liebe alle zu den Menschen. Dabei stärke und begleite euch der Heilige Geist.

[00601-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

La comunión eclesial no se refiere sólo a los creyentes de un momento histórico, sino que abarca también todos los tiempos y generaciones. Gracias al Paráclito la experiencia del Resucitado podrá ser vivida también por las generaciones sucesivas, transmitida y actualizada en la fe, en el culto y en la comunión del Pueblo de Dios. La Tradición apostólica de la Iglesia consiste en esta transmisión de los bienes de la salvación. El Espíritu Santo será quien actualice la presencia salvífica del Señor Jesús mediante el ministerio de los apóstoles y de toda la vida del pueblo de la nueva alianza.

Tradición, en sentido teológico, es la permanente actualización de la presencia de Jesús en su pueblo, realizada por el Espíritu Santo y expresada en la Iglesia a través del ministerio apostólico y la comunión fraterna. La Tradición es la comunión de los fieles con sus legítimos Pastores, que el Espíritu Santo alimenta a lo largo de la historia. Es, además, la presencia permanente del Salvador que viene a encontrarnos, redimirnos y santificarnos por medio del Espíritu.

Me es grato saludar cordialmente a los visitantes de lengua española, en especial al grupo de médicos de la Universidad de Madrid, acompañados del Señor Cardenal Julián Herranz. Saludo también a los diversos grupos parroquiales, asociaciones y colegios de España, así como a los peregrinos de México y de otros Países latinoamericanos. Os exhorto a todos a mantener viva la comunión con vuestros Pastores y entre vosotros como hermanos en Cristo.

¡Muchas gracias!

[00602-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua portoghese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua lituana

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua slovena

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua portoghese

Amados peregrinos de língua portuguesa, uma saudação afectuosa a todos os presentes, nomeadamente aos brasileiros de Fortaleza, aos portugueses vindos das paróquias de Pontével, Valada e Vale da Pedra, e ao grupo de radiouvintes bragançanos. Aqui, em Roma, os Santos Apóstolos Pedro e Paulo derramaram o seu sangue, confessando a sua fé no Senhor Jesus; as gerações recolheram e transmitiram esse testemunho: hoje é a nossa hora! O Espírito Santo ilumine e robusteça o vosso coração para mostrardes a todos a felicidade que é amar Jesus Cristo. De coração, dou-vos a minha Bênção, extensiva às vossas famílias e comunidades.

[00606-06.01] [Texto original: Português]

Saluto in lingua polacca

Serdecznie pozdrawiam pielgrzymów polskich. W tym tygodniu wspominamy Świętego Wojciecha, biskupa i męczennika, Patrona Polski. Jego męczeńska śmierć stała się fundamentem tożsamości waszego narodu. Niech uprosi On dla was u Boga łaskę mocnej wiary i pomyślny rozwój waszej Ojczyzny. Niech Bóg wam błogosławi!

[Saluto cordialmente i pellegrini Polacchi qui presenti. Questa settimana abbiamo celebrato la festa di Sant’Adalberto, vescovo e martire, patrono della Polonia. La sua morte come martire divenne il fondamento dell’identità della vostra nazione. Che egli impetri per voi, presso Dio, la grazia di una profonda fede e un propizio sviluppo per la vostra Patria. Dio vi benedica.]

[00607-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua lituana

Sveikinu lietuvius maldininkus!

Prisikėlęs Kristus yra mūsų džiaugsmas. Jis, tikrasis gyvenimas, teviešpatauja mumyse nepalikdamas vietos nuodėmei ir mirčiai. Visus jus laiminu.

Garbė Jėzui Kristui!

[Saluto i pellegrini lituani!

Cristo Risorto è, la nostra gioia. Egli, la vera vita, regni in noi non lasciando più spazio per il peccato e per la morte. Vi benedico tutti.

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00608-AA.01] [Testo originale: Lituano]

Saluto in lingua ceca

Srdečně vítám poutníky z farnosti Frýdlant nad Ostravicí.

Prosím Boha, aby vás naplnil radostí z Kristova Zmrtvýchvstání a aby vás vždy provázel svými hojnými dary.

K tomu vám rád žehnám! Chvála Kristu!

[Un cordiale benvenuto ai pellegrini della Parrocchia di Frýdlant nad Ostravicí.

Prego Iddio affinché infonda in voi la gioia della Risurrezione di Cristo e vi accompagni sempre con i suoi numerosi doni.

Con questi voti volentieri vi benedico!

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00609-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua slovacca

S láskou vítam pútnikov zo Slovenska.

Bratia a sestry, vaša návšteva Ríma počas Veľkonočného obdobia nech je pre každého z vás príležitosťou na  pravú náboženskú obnovu. Oslávený Pán nech vás sprevádza svojim pokojom. Rád vás žehnám.

Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Con affetto do il benvenuto ai pellegrini provenienti dalla Slovacchia.

Fratelli e sorelle, la vostra visita a Roma nel Tempo di Pasqua sia per ognuno di voi occasione di autentico rinnovamento religioso. Il Signore Risorto vi accompagni con la sua pace. Volentieri vi benedico.

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00610-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua slovena

Lep pozdrav romarjem iz Slovenije, še posebej vernikom iz župnij Jarše in Polhov Gradec! Kakor nekoč apostola Peter in Pavel, tudi vi pogumno oznanjajte vstalega Kristusa! Naj vas spremlja moj blagoslov!

[Rivolgo un caro saluto a voi, pellegrini della Slovenia, specialmente ai fedeli delle Parrocchie Jarše e Polhov Gradec! Come a quel tempo gli Apostoli Pietro e Paolo, anche voi proclamate valorosamente il Cristo risorto! Vi accompagni la mia benedizione!]

[00611-AA.02] [Testo originale: Sloveno]

Saluto in lingua croata

Od srca pozdravljam sve hrvatske hodočasnike iz Kanade! Uskrsli Gospodin, koji je i kroz zatvorena vrata ušao u dvoranu posljednje večere i obradovao svoje učenike zamijenivši njihov strah sigurnom vjerom, neka pohodi i vaša srca darujući vam trajno svoj mir. Hvaljen Isus i Marija!

[Di cuore saluto i pellegrini croati provenienti dal Canada! Il Signore risorto, che malgrado la porta chiusa è entrato nella stanza dell’ultima cena ed ha rallegrato i suoi discepoli sostituendo la loro paura con la fede certa, visiti anche i vostri cuori donandovi sempre la sua pace. Siano lodati Gesù e Maria!]

[00612-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i rappresentanti della Comunità Missionaria di Villaregia - grazie per la vostra attività al servizio della fede - e della Piccola Opera della Divina Redenzione, i fedeli dell’Arcidiocesi di Lanciano-Ortona, accompagnati dal loro Pastore Mons. Carlo Ghidelli, e quelli della basilica Maria Santissima della Neve, in Torre Annunziata. Cari amici, a ciascuno di voi auguro di proclamare con rinnovato ardore apostolico il Vangelo della carità, impegnandovi ad essere in ogni ambiente testimoni dell’amore di Dio e strumenti della sua pace. Saluto altresì con affetto il gruppo parrocchiale di Agliè, accompagnato dal Card. Carlo Furno e dal Vescovo di Ivrea, Mons. Arrigo Miglio.

Ancora nel clima gioioso della Pasqua, desidero rivolgere un affettuoso pensiero ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Esorto voi, cari giovani, specialmente voi studenti delle scuole cattoliche della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, guidati dal Vescovo Mons. Salvatore Boccaccio, a seguire fedelmente le orme di Cristo. Cari malati, invito ognuno di voi ad accogliere con fede le sofferenze e le prove della vita, scorgendo in esse misteriose manifestazioni dell’amore divino. A voi, cari sposi novelli, auguro di vivere il matrimonio come dono e itinerario quotidiano di maturazione personale e familiare per diventare servitori generosi del Vangelo. Grazie a voi tutti!

[00614-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLO DEL SANTO PADRE

Proprio oggi ricorre il ventesimo anniversario del tragico incidente avvenuto nella centrale nucleare di Chernobyl. In tale circostanza, sento il dovere di esprimere vivo apprezzamento per le famiglie, le associazioni, le amministrazioni civili e le comunità cristiane che, nel corso di questi anni, si sono adoperate per ospitare e curare adulti e specialmente bambini colpiti dalle conseguenze di quel doloroso evento.

Mentre ancora una volta preghiamo per le vittime d’una calamità di così vasta portata e per quanti ne portano nel loro corpo i segni, invochiamo dal Signore luce per coloro che sono responsabili delle sorti dell’umanità, perché con uno sforzo corale si ponga ogni energia al servizio della pace, nel rispetto delle esigenze dell’uomo e della natura.

[00613-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0209-XX.01]