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L’UDIENZA GENERALE, 19.04.2006


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

APPELLO DEL SANTO PADRE PER IL MEDIO ORIENTE

L’Udienza Generale di questa mattina, mercoledì nell’Ottava di Pasqua, si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre - proveniente in elicottero dalla residenza di Castel Gandolfo - ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa ha ricordato il primo anniversario della Sua elezione al Pontificato, ed ha poi incentrato la meditazione sul significato della Pasqua.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Benedetto XVI ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
Quindi - rivolto un appello per la pace tra israeliani e palestinesi dopo l’attentato terroristico avvenuto lunedì scorso a Tel Aviv - il Papa ha concluso l’Udienza Generale con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.
Al termine, il Santo Padre è rientrato a Castel Gandolfo.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle!

All’inizio dell’odierna Udienza generale, che si svolge nel clima gioioso della Pasqua, vorrei insieme a voi ringraziare il Signore, che dopo avermi chiamato esattamente un anno fa a servire la Chiesa come Successore dell’apostolo Pietro - grazie per la vostra gioia, grazie per la vostra acclamazione -, non manca di assistermi con il suo indispensabile aiuto. Come passa in fretta il tempo! È già trascorso un anno da quando, in maniera per me assolutamente inaspettata e sorprendente, i Cardinali riuniti in Conclave hanno voluto scegliere la mia persona per succedere al compianto e amato Servo di Dio, il grande Papa, Giovanni Paolo II. Ricordo con emozione il primo impatto che dalla Loggia centrale della Basilica ho avuto, subito dopo la mia povera elezione, con i fedeli raccolti in questa stessa Piazza. Mi resta impresso nella mente e nel cuore quell’incontro al quale ne sono seguiti tanti altri, che mi hanno dato modo di sperimentare quanto sia vero ciò che ebbi a dire nel corso della solenne concelebrazione con la quale ho iniziato solennemente l’esercizio del ministero petrino: "Sento viva la consapevolezza di non dover portare da solo ciò che in realtà non potrei mai portare da solo". E sempre più sento che da solo non potrei portare questo compito, questa missione. Ma sento anche come voi lo portiate con me: così sono in una grande comunione e insieme possiamo portare avanti la missione del Signore. Mi è di insostituibile sostegno la celeste protezione di Dio e dei santi, e mi conforta la vicinanza vostra, cari amici, che non mi fate mancare il dono della vostra indulgenza e del vostro amore. Grazie di vero cuore a tutti coloro che in vario modo mi affiancano da vicino o mi seguono da lontano spiritualmente con il loro affetto e la loro preghiera. A ciascuno chiedo di continuare a sostenermi pregando Iddio perché mi conceda di essere pastore mite e fermo della sua Chiesa.

Narra l’evangelista Giovanni che Gesù proprio dopo la sua resurrezione chiamò Pietro a prendersi cura del suo gregge (cfr Gv 21, 15 .23). Chi avrebbe potuto allora umanamente immaginare lo sviluppo che avrebbe contrassegnato nel corso dei secoli quel piccolo gruppo di discepoli del Signore? Pietro insieme agli apostoli e poi i loro successori, dapprima a Gerusalemme e in seguito sino agli ultimi confini della terra, hanno diffuso con coraggio il messaggio evangelico il cui nucleo fondamentale e imprescindibile è costituito dal Mistero pasquale: la passione, la morte, la risurrezione di Cristo. Questo mistero la Chiesa celebra a Pasqua, prolungandone la gioiosa risonanza nei giorni successivi; canta l’alleluja per il trionfo di Cristo sul male e sulla morte. "La celebrazione della Pasqua secondo una data del calendario – nota il Papa san Leone Magno – ci ricorda la festa eterna che supera ogni tempo umano". "La Pasqua attuale – egli nota ancora – è l’ombra della Pasqua futura. E’ per questo che la celebriamo per passare da una festa annuale a una festa che sarà eterna". La gioia di questi giorni si estende all’intero anno liturgico e si rinnova particolarmente la domenica, giorno dedicato al ricordo della resurrezione del Signore. In essa, che è come la "piccola Pasqua" di ogni settimana, l’assemblea liturgica riunita per la Santa Messa proclama nel Credo che Gesù è risuscitato il terzo giorno, aggiungendo che noi aspettiamo "la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà". Si indica in tal modo che l’evento della morte e risurrezione di Gesù costituisce il centro della nostra fede ed è su quest’annuncio che si fonda e cresce la Chiesa. Ricorda in maniera incisiva sant’Agostino: «Consideriamo, carissimi, la Risurrezione di Cristo: infatti, come la sua Passione ha significato la nostra vita vecchia, così la sua risurrezione è sacramento di vita nuova…Hai creduto, sei stato battezzato: la vecchia vita è morta, uccisa nella croce, sepolta nel Battesimo. E’ stata sepolta la vecchia nella quale hai vissuto: risorga la nuova. Vivi bene: vivi così che tu viva, affinché quando sarai morto, tu non muoia» (Sermo Guelferb. 9, 3).

I racconti evangelici, che riferiscono le apparizioni del Risorto, si concludono abitualmente con l’invito a superare ogni incertezza, a confrontare l’evento con le Scritture, ad annunciare che Gesù, al di là della morte, è l’eterno vivente, fonte di vita nuova per tutti coloro che credono. Così avviene, ad esempio, nel caso di Maria Maddalena (cfr Gv 20,11-18), che scopre il sepolcro aperto e vuoto, e subito teme che il corpo del Signore sia stato portato via. Il Signore allora la chiama per nome, e a quel punto avviene in lei un profondo cambiamento: lo sconforto e il disorientamento si convertono in gioia ed entusiasmo. Con sollecitudine ella si reca dagli Apostoli e annunzia: «Ho visto il Signore» (Gv 20,18). Ecco: chi incontra Gesù risuscitato viene interiormente trasformato; non si può "vedere" il Risorto senza "credere" in lui. Preghiamolo affinché chiami ognuno di noi per nome e così ci converta, aprendoci alla "visione" della fede. La fede nasce dall’incontro personale con Cristo risorto, e diventa slancio di coraggio e di libertà che fa gridare al mondo: Gesù è risorto e vive per sempre. E’ questa la missione dei discepoli del Signore di ogni epoca e anche di questo nostro tempo: "Se siete risorti con Cristo – esorta san Paolo – cercate le cose di lassù… pensate alle cose di lassù, e non a quelle della terra" (Col 3,1-2). Questo non vuol dire estraniarsi dagli impegni quotidiani, disinteressarsi delle realtà terrene; significa piuttosto ravvivare ogni umana attività come un respiro soprannaturale, significa farsi gioiosi annunciatori e testimoni della risurrezione di Cristo, vivente in eterno (cfr Gv 20,25; Lc 24,33-34).

Cari fratelli e sorelle, nella Pasqua del suo Figlio unigenito Dio rivela pienamente se stesso, la sua forza vittoriosa sulle forze della morte, la forza dell’Amore trinitario. La Vergine Maria, che è stata intimamente associata alla passione, morte e risurrezione del Figlio e ai piedi della Croce è diventata Madre di tutti i credenti, ci aiuti a comprendere questo mistero di amore che cambia i cuori e ci faccia pienamente gustare la gioia pasquale, per poter poi comunicarla a nostra volta agli uomini e alle donne del terzo millennio.

[00568-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese 

Chers Frères et Sœurs,

Dans la joie de Pâques, je voudrais avec vous rendre grâce au Seigneur, qui m’a appelé il y a exactement un an à servir l’Église comme Successeur de Pierre. Dieu ne manque pas de m’assister, avec le soutien de tous les saints, dans la mission qui m’a été confiée à la suite du bien-aimé Serviteur de Dieu le Pape Jean-Paul II. Votre proximité demeure aussi pour moi un grand réconfort. Merci de tout cœur de m’être unis spirituellement dans l’affection et dans la prière. Que Dieu m’accorde la grâce d’être un pasteur humble et assuré de son Église !

L’évangéliste saint Jean raconte que Jésus, après sa résurrection, confia à Pierre le soin de son troupeau. Pierre, les autres Apôtres et leurs successeurs, ont répandu dans le monde entier le message évangélique, dont le mystère pascal – la passion, la mort et la résurrection de Jésus – constitue le centre. L’Église célèbre aussi ce mystère chaque dimanche, jour où nous faisons mémoire de la résurrection du Seigneur. Le Christ est ressuscité; il est vivant pour toujours. Il nous invite à devenir des témoins joyeux de l’Évangile; cela ne signifie pas se désintéresser des réalités terrestres, mais insuffler dans ses activités humaines une respiration surnaturelle.

Je salue cordialement les pèlerins francophones, en particulier les séminaristes du diocèse de Fréjus-Toulon, avec Mgr Dominique Rey, les étudiants de l’archidiocèse de Cambrai, avec Mgr François Garnier, ainsi que tous les jeunes, notamment ceux de Reims et de Joigny. Que la Vierge Marie vous aide à comprendre le mystère de l’amour de Dieu victorieux de la mort; qu’elle nous fasse goûter la joie pascale, pour la communiquer à tous nos contemporains.

[00559-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

On this, the first anniversary of my election as the Successor of Saint Peter, I thank the Lord for his unfailing help, and I express my gratitude to all those who have supported me by their prayers. I ask you to continue praying that, by God’s grace, I may always be a gentle and firm Shepherd for Christ’s flock. During these days of Easter, the Church proclaims the Good News of Christ’s suffering, death and resurrection. The Paschal Mystery is the core of our faith! Our yearly celebration of Easter is a foretaste of the eternal joy of heaven. This joy is renewed each Sunday at the celebration of the Eucharist, when we proclaim "the resurrection of the dead and the life of the world to come", and celebrate the new life received in Baptism. During these days of Easter, all Christians are called to encounter the Risen Lord, to renew their faith in him, to be transformed by the power of his grace, and to share with the men and women of our time the Good News that Christ is truly risen!

I offer a warm welcome to the newly-ordained deacons of the Pontifical Irish College and their families. I also greet the pilgrims from the Diocese of Kerry. Upon all the English-speaking visitors, especially those from Ireland, Switzerland, Australia, Canada and the United States, I invoke an abundance of joy and peace in the Risen Lord.

[00560-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Seit einem Jahr darf ich der Kirche Gottes als Nachfolger des heiligen Apostels Petrus dienen. Wenn sich heute meine Wahl durch die im Konklave versammelten Kardinäle bereits einmal jährt – wie schnell die Zeit vergeht! –, weiß ich sehr gut, daß ich das mir anvertraute Amt niemals alleine, sondern nur mit der Hilfe Gottes und unter dem Schutz Seiner Heiligen tragen konnte und kann. Und dabei, liebe Freunde, ist mir eure Nähe, die sich in so vielen Formen manifestiert, und euer Gebet, das ihr mir täglich schenkt, eine unerläßliche Stütze! Dafür danke ich euch von ganzem Herzen.

Im Evangelium hören wir von der Berufung des Petrus zum Hirten des neuen Volkes Gottes. Wer hätte gedacht, welch großes Werk sich im Laufe der Jahrhunderte aus der kleinen Schar der Apostel entwickelt hat. Die Jünger haben wirklich den Auftrag Christi erfüllt und seine Frohbotschaft „bis an die Grenzen der Erde" getragen; und sie bleiben auch heute dieser Sendung treu! Dabei sind sie selbst ganz getragen vom zentralen Geheimnis des christlichen Glaubens: der österlichen Botschaft vom Leiden, Sterben und Auferstehen Jesu Christi, der das Böse und den Tod endgültig besiegt hat. Wir Christen wissen, daß uns die alljährliche Osterfeier hinüberführt zu jenem ewigen Fest, das jede menschliche Zeit übersteigt.

Mit herzlicher österlicher Freude grüße ich die zahlreichen Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache, besonders die Teilnehmer der Jugenddiözesanwallfahrt Regensburg, die Bundespolizeiseelsorge in Bayern, die Diözesanräte aus Rottenburg-Stuttgart mit ihrem Bischof und die vielen anderen größeren und kleineren Gruppen. Die Freude des auferstandenen Herrn Jesus Christus erfülle eure Herzen und mache euer Leben hell. Euch allen einen glücklichen und frohen Tag!

[00561-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy hace un año que los Cardenales, reunidos en Cónclave, me eligieron, de manera inesperada y sorprendente, para suceder al amado Siervo de Dios Juan Pablo II. Junto con vosotros, deseo dar gracias al Señor por la ayuda indispensable que siempre me dio. Recuerdo con emoción el primer encuentro con los fieles en esta misma Plaza y otros sucesivos, lo cual me ha hecho experimentar que era verdad lo que dije en la concelebración para el inicio solemne del ministerio petrino: Soy muy consciente de que "no tengo que llevar yo solo lo que, en realidad, nunca podría llevar yo solo". Además de la ayuda celestial, siento muy cercana la comprensión, el amor y las oraciones de todos vosotros que estáis aquí y de los que estáis lejos, esperando que lo seguiréis haciendo.

En este tiempo de Pascua recordamos cómo Jesús llamó a Pedro para ponerlo al frente de su grey que es la a la Iglesia, encargándole a él y a los demás Apóstoles anunciar la Buena Nueva a todo el mundo. Todo cristiano está llamado a ser también anunciador del Evangelio entre los demás.

Saludo con afecto a los visitantes de Latinoamérica y de España, de modo especial a los Religiosos Agustinos, a los seminaristas de Madrid y a los numerosos grupos parroquiales y escolares españoles, así como a los diversos peregrinos de Argentina, Costa Rica, El Salvador y México. Que la Virgen María nos ayude a comprender este gran misterio de amor que cambia los corazones y nos hacer gustar la alegría pascual. Muchas gracias por vuestra atención.

[00562-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua portoghese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua portoghese 

Caríssimos amigos,

Jesus Cristo vive. Esta é a certeza que a Igreja põe em nossos corações, nesta semana da Oitava de Páscoa. Ela nos convida a fazer refletir em nossas vidas a presença do Ressuscitado, sendo testemunhas credíveis da Sua presença no mundo. A todos os peregrinos de língua portuguesa, especialmente ao grupo de portugueses aqui presentes, renovo meus votos de Felizes Páscoas, exortando-vos a proclamar a grandeza do amor de Deus, mediante uma vida autenticamente cristã.

[00563-06.01] [Texto original: Português]

Saluto in lingua polacca

Pozdrawiam obecnych tu Polaków. W duchu wielkanocnej radości, w pierwszą rocznicę pontyfikatu, dziękuję Wam za życzliwość i za modlitwy. Niech pokój, który przynosi zmartwychwstały Chrystus, stale towarzyszy Wam i wszystkim Waszym rodakom. Niech Bóg Wam błogosławi. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[Saluto i polacchi qui presenti. Nello spirito della gioia pasquale, nel primo anniversario del pontificato, vi ringrazio per la benevolenza e per le preghiere. La pace che porta il Cristo risorto accompagni sempre voi e tutti i vostri connazionali. Dio vi benedica. Sia lodato Gesù Cristo.]

[00564-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua croata

S velikom uskrsnom radošću pozdravljam sve hrvatske hodočasnike! Svakodnevni susret i hod sa živim Gospodinom na putu života, neka vam ražari srca kako bi oduševljeno svjedočili svoju vjeru i naviještali silna Božja djela! Hvaljen Isus i Marija!

[Con grande gioia pasquale saluto i pellegrini croati! L’incontro quotidiano e il cammino con il Signore vivo sul sentiero della vita, arda i vostri cuori affinché con entusiasmo possiate testimoniare la fede e proclamare le grandi opere di Dio. Siano lodati Gesù e Maria!]

[00565-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Con affetto mi rivolgo ora ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i rappresentanti della Federazione Istituti di Attività Educative provenienti dalla Toscana e accompagnati dal Vescovo di Livorno Mons. Diego Coletti. Saluto poi i fedeli della parrocchia della Trafigurazione, in Succivo e l’Associazione delle Forze di Polizia dell’Abruzzo.

Sono lieto inoltre di salutare i numerosi giovani provenienti dall’Arcidiocesi di Milano, che quest’anno fanno la loro "Professione di Fede", e i ragazzi "missionari" della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. Cari ragazzi e giovani, come ai primi discepoli, Cristo risorto invita anche voi ad essere suoi testimoni. Rispondete con gioia e con amore a questo mandato e sarete seminatori di speranza nel cuore dei vostri coetanei. Il mio pensiero va inoltre ai malati e agli sposi novelli. Per voi, cari malati, la risurrezione di Cristo sia fonte inesauribile di conforto e di speranza. E voi, cari sposi novelli, siate testimoni del Signore risorto con il vostro fedele amore coniugale.

[00566-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLO DEL SANTO PADRE PER IL MEDIO ORIENTE

Con grande dolore ho appreso la notizia del terribile attentato avvenuto lunedì scorso a Tel Aviv, in Israele, e sento il dovere di esprimere la più ferma condanna per tale atto terroristico. Non è con simili esecrabili atti che si possono tutelare i pur legittimi diritti di un popolo.
Il Signore, Principe della pace, sia vicino ad israeliani e palestinesi affinché non si lascino andare ad una tragica deriva, ma riprendano i passi che li portino a vivere in pace e sicurezza, gli uni accanto agli altri, come figli dello stesso padre che sta nei cieli.

[00569-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0196-XX.01]