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L’UDIENZA GENERALE, 15.02.2006


L’Udienza Generale di questa mattina si svolge in due diversi momenti: alle ore 10.30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI incontra gruppi di studenti italiani e i partecipanti al pellegrinaggio promosso dalla Famiglia religiosa "Frères de Saint-Jean"; successivamente, nell’Aula Paolo VI, il Papa saluta diversi gruppi di fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa, a conclusione del ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici, iniziato da Papa Giovanni Paolo II nell’aprile 2001, commenta il "Magnificat".

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

SALUTO AI PELLEGRINI NELLA BASILICA VATICANA

Cari fratelli e sorelle,

saluto con affetto tutti voi, cari studenti provenienti da varie parti d’Italia. In particolare, saluto gli alunni e gli insegnanti delle Scuole di Ostia Lido, dell’Istituto Sacro Cuore di Caserta e dell’Istituto Santa Dorotea di Roma.

Cari amici, avrete certo saputo che è stata pubblicata di recente la mia prima enciclica dal titolo "Deus caritas est", nella quale ho voluto ricordare che è l’amore di Dio la sorgente e il motivo della nostra vera gioia. Invito ciascuno di voi a comprendere e accogliere sempre più questo Amore che cambia la vita e vi rende testimoni credibili del Vangelo. Diventerete così autentici amici di Gesù e suoi fedeli apostoli.

Soprattutto alle persone più deboli e bisognose dobbiamo far sentire la tenerezza del Cuore di Dio e non dimenticate che ognuno di noi, diffondendo la carità divina, contribuisce a costruire un mondo più giusto e solidale.

Chers frères et soeurs,

Je suis heureux d’accueillir ce matin les membres et les proches de la Congrégation Saint-Jean, à l’occasion de son trentième anniversaire, accompagnés des Prieurs généraux et du Père Marie-Dominique Philippe. Que votre pèlerinage soit un temps de renouveau, prenant soin de vérifier ce qui a été vécu pour en tirer tous les enseignements et pour opérer un discernement toujours plus profond des vocations qui se présentent et des missions auxquelles vous êtes appelés, dans une collaboration confiante avec les pasteurs des Églises locales. Que le Seigneur vous fasse grandir en sainteté, avec l’aide de Marie et du disciple bien-aimé !

Concludiamo questo nostro incontro recitando la preghiera del Padre Nostro.

[00232-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle,

1. Siamo giunti ormai all’approdo finale del lungo itinerario cominciato proprio cinque anni anni fa dal mio amato Predecessore, l’indimenticabile Papa Giovanni Paolo II. Il grande Papa, infatti, aveva voluto percorrere nelle sue catechesi l’intera sequenza dei Salmi e dei Cantici che costituiscono il tessuto orante fondamentale della Liturgia delle Lodi e dei Vespri. Pervenuti ormai alla fine di questo pellegrinaggio testuale, simile a un viaggio nel giardino fiorito della lode, dell’invocazione, della preghiera e della contemplazione, lasciamo ora spazio a quel Cantico che idealmente suggella ogni celebrazione dei Vespri, il Magnificat (Lc 1,46-55).

È un canto che rivela in filigrana la spiritualità degli anawim biblici, ossia di quei fedeli che si riconoscevano «poveri» non solo nel distacco da ogni idolatria della ricchezza e del potere, ma anche nell’umiltà profonda del cuore, spoglio dalla tentazione dell’orgoglio, aperto all’irruzione della grazia divina salvatrice. Tutto il Magnificat , che abbiamo sentito adesso dalla Cappella Sistina, è, infatti, marcato da questa «umiltà», in greco tapeinosis, che indica una situazione di concreta umiltà e povertà.

2. Il primo movimento del cantico mariano (cfr Lc 1,46-50) è una sorta di voce solista che si leva verso il cielo per raggiungere il Signore. Si noti, infatti, il risuonare costante della prima persona: «L’anima mia… il mio spirito… mio salvatore… mi chiameranno beata… grandi cose ha fatto in me…». L’anima della preghiera è, quindi, la celebrazione della grazia divina che ha fatto irruzione nel cuore e nell’esistenza di Maria, rendendola la Madre del Signore. Sentiamo proprio la voce della Madonna che parla così del suo Salvatore, che ha fatto grandi cose nella sua anima e nel suo corpo.

L’intima struttura del suo canto orante è, allora, la lode, il ringraziamento, la gioia riconoscente. Ma questa testimonianza personale non è solitaria e intimistica, puramente individualistica, perché la Vergine Madre è consapevole di avere una missione da compiere per l’umanità e la sua vicenda si inserisce all’interno della storia della salvezza. E così può dire: «Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono» (v. 50). La Madonna con questa lode del Signore dà voce a tutte le creature redente, che nel suo "Fiat", e così nella figura di Gesù nato dalla Vergine, trovano la misericordia di Dio.

3. È a questo punto che si svolge il secondo movimento poetico e spirituale del Magnificat (cfr vv. 51-55). Esso ha una tonalità più corale, quasi che alla voce di Maria si associ quella dell’intera comunità dei fedeli che celebrano le scelte sorprendenti di Dio. Nell’originale greco del Vangelo di Luca abbiamo sette verbi all’aoristo, che indicano altrettante azioni che il Signore compie in modo permanente nella storia: «Ha spiegato la potenza… ha disperso i superbi… ha rovesciato i potenti… ha innalzato gli umili… ha ricolmato di beni gli affamati… ha rimandato i ricchi… ha soccorso Israele».

In questo settenario di opere divine è evidente lo «stile» a cui il Signore della storia ispira il suo comportamento: egli si schiera dalla parte degli ultimi. Il suo è un progetto che è spesso nascosto sotto il terreno opaco delle vicende umane, che vedono trionfare «i superbi, i potenti e i ricchi». Eppure la sua forza segreta è destinata alla fine a svelarsi, per mostrare chi sono i veri prediletti di Dio: «Coloro che lo temono», fedeli alla sua parola; «gli umili, gli affamati, Israele suo servo», ossia la comunità del popolo di Dio che, come Maria, è costituita da coloro che sono «poveri», puri e semplici di cuore. È quel «piccolo gregge» che è invitato a non temere perché al Padre è piaciuto dare ad esso il suo regno (cfr Lc 12,32). E così questo canto ci invita ad associarci a questo piccolo gregge, ad essere realmente membri del Popolo di Dio nella purezza e nella semplicità del cuore, nell'amore di Dio.

4. Raccogliamo, allora, l’invito che nel suo commento al testo del Magnificat ci rivolge sant’Ambrogio. Dice il grande Dottore della Chiesa: «Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio; se, secondo la carne, una sola è la madre di Cristo, secondo la fede tutte le anime generano Cristo; ognuna infatti accoglie in sé il Verbo di Dio… L'anima di Maria magnifica il Signore, e il suo spirito esulta in Dio, perché, consacrata con l'anima e con lo spirito al Padre e al Figlio, essa adora con devoto affetto un solo Dio, dal quale tutto proviene, e un solo Signore, in virtù del quale esistono tutte le cose» (Esposizione del Vangelo secondo Luca, 2,26-27: SAEMO, XI, Milano-Roma 1978, p. 169). In questo meraviglioso commento del Magnificat di sant'Ambrogio mi tocca sempre particolarmente la parola sorprendente: "Se, secondo la carne, una sola è la madre di Cristo, secondo la fede tutte le anime generano Cristo: ognuna infatti accoglie in sè il Verbo di Dio". Così il santo Dottore, interpretando le parole della Madonna stessa, ci invita a far sì che nella nostra anima e nella nostra vita il Signore trovi una dimora. Non dobbiamo solo portarlo nel cuore, ma dobbiamo portarlo al mondo, cosicchè anche noi possiamo generare Cristo per i nostri tempi. Preghiamo il Signore perchè ci aiuti a magnificarlo con lo spirito e l'anima di Maria e a portare di nuovo Cristo al nostro mondo.

[00226-01.02] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

Parvenus au terme de la méditation des Psaumes et des Cantiques entreprise par mon Prédécesseur, l’inoubliable Pape Jean-Paul II, méditons le Magnificat, qui marque la célébration quotidienne des Vêpres. Ce chant révèle en filigrane la spiritualité des fidèles de la Bible, qui se reconnaissaient «pauvres» non seulement par leur détachement de toute idolâtrie de la richesse et du pouvoir, mais aussi par l’humilité profonde de leur cœur, libéré de la tentation de l’orgueil et ouvert à l’irruption de la grâce salvatrice. Le premier mouvement de ce cantique marial est celui d’une voix unique qui s’élève vers le ciel pour invoquer le Seigneur. Le centre de cette prière est la célébration de la grâce divine, qui a pénétré le cœur et l’existence de Marie, faisant d’elle la Mère du Seigneur. Le second mouvement poétique et spirituel du Magnificat fait davantage penser à un chœur, comme si, à la voix de Marie, s’associaient les voix de la communauté des fidèles, les petits et les pauvres, qui célèbrent les choix surprenants de Dieu. C’est le «petit troupeau», qui est invité à ne pas avoir peur, car le Père a trouvé bon de lui donner son Royaume.

Je suis heureux d’accueillir les pèlerins francophones présents ce matin, notamment les Directeurs diocésains de l’Enseignement catholique de la province de Marseille, accompagnés de Monsieur le Cardinal Bernard Panafieu, les Directeurs et les enseignants du diocèse de Rouen, les jeunes du lycée Saint-Paul de Lille, ainsi que les servants d’autel de Versailles. Puisse votre séjour affermir votre foi et faire grandir en vous le désir de la sainteté !

[00227-03.02[Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Today we bring to a conclusion the cycle of reflections, begun by my beloved predecessor Pope John Paul II, on the psalms and canticles found in the Liturgy of the Hours. We do so with a meditation on the Magnificat, which extols the biblical poor, the anawim, who live in a deep humility of heart and openness to God’s saving grace. They are free from pride and detached from aspirations to human greatness. The first part of the canticle portrays Mary rejoicing in the grace which has come into her heart and her life. She does this in a personal way, but is aware also of her mission to all humanity. The second part places Mary’s words of praise in harmony with the whole history of the faithful. They celebrate the surprising choices of God who "scatters the proud-hearted"…"casts the mighty from their thrones"…"fills the starving with good things". Let us conclude by associating ourselves with the invitation of the great Saint Ambrose: "may each one of us glorify the Lord with the soul of Mary and rejoice in God with the spirit of Mary".

Dear Brothers and Sisters,

I am happy to offer a warm welcome to all the English-speaking visitors and pilgrims present at today’s Audience. I extend particular greetings to the groups from England, Ireland, Denmark, Norway and the United States of America. May your time in Rome strengthen your faith and renew your love for the Lord and his Blessed Mother. May God bless you all!

[00228-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Mit den Psalmen und mit Liedern aus den Schriften des Neuen Testamentes richtet die Kirche allabendlich ihr Lob, ihren Dank und ihre Bitten an Gott. Diese münden in den Lobgesang Marias, das Magnificat, ein, in dem auch die Stimme der anawim, der Armen, erklingt, die im Verständnis des Alten Bundes weder den Götzen der Macht und des Reichtums, noch der Versuchung des Stolzes erliegen. Mit leeren Händen und mit offenem Herzen stehen sie vor dem Herrn, um von ihm die Fülle der Gnadengaben zu empfangen.

Maria lädt uns ein, in ihren Lobpreis der göttlichen Heilstaten einzustimmen: „Er erbarmt sich von Geschlecht zu Geschlecht über alle, die ihn fürchten" (Lk 1, 50). Der Allmächtige tritt den Kleinen zur Seite, um an ihnen und durch sie seine Kraft sichtbar zu machen. Deshalb soll auch in uns, wie der heilige Ambrosius sagt, der Geist Marias weiterleben, der die Größe des Herrn preist. Denn in der Tat bringt jede Seele, die das Wort Gottes in dankbarer Freude aufnimmt, im Glauben fortwährend gute Werke hervor.

Von Herzen begrüße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher, insbesondere die bayerische Abordnung des Sozialdienstes Katholischer Frauen, denen ich für ihren Dienst am Leben und am Menschen herzlich danke. Jeden Tag haben wir Grund, dem Herrn zu danken. Ein Herz, das vom frohen Lob Gottes erfüllt ist, erleuchtet auch die eigene Umgebung. Preist mit euren Worten und Taten Gottes Treue zu uns Menschen! Gottes Geist geleite euch auf euren Wegen.

[00229-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Con el canto del Magníficat hemos llegado al final de las catequesis iniciadas por mi amado Predecesor, el inolvidable Papa Juan Pablo II. Éste es un canto que revela la espiritualidad de los fieles que se reconocían pobres, en la humildad profunda del corazón. La primera parte está marcada por la alabanza, el agradecimiento y la alegría que reconoce y celebra la gracia divina que ha hecho irrupción en el corazón y en la vida de María, convirtiéndola en Madre del Señor.

En la segunda parte, a la voz de María se asocia toda la comunidad de los fieles que celebra las acciones que Dios ha realizado en la historia, manifestando así el modo cómo se comporta: Él está siempre de la parte de los últimos. A este respecto comenta San Ambrosio: «Esté en cada uno presente el alma de María para engrandecer al Señor, esté en cada uno el espíritu de María para exultar en Dios; si, según la carne, la madre de Cristo es una sola, según la fe todas las almas engendran a Cristo; en efecto, cada una acoge en sí misma al Verbo de Dios».

Me es grato saludar ahora cordialmente a los visitantes de lengua española, venidos de España y de Latinoamérica, de modo especial a los seminaristas de la diócesis de Ávila, acompañados por su Obispo Monseñor Jesús García Burillo, así como a los diversos grupos parroquiales españoles; saludo también a los peregrinos de México. Junto con la Virgen María, demos gracias al Señor por todos los dones que ha concedido y sigue concediendo a cada uno de nosotros.

Muy agradecido por vuestra visita.

[00230-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua slovena

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua polacca  

Pozdrawiam obecnych tu Polaków. Dzisiaj zakończyliśmy rozważania Psalmów i Kantyków z Liturgii Godzin. Maryjnym Magnificat dziękujemy Bogu za ten dar Ducha Świętego, skarbiec wiary i Bożej mądrości. Zachęcam wszystkich do korzystania z tych natchnionych modlitw. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[Saluto i polacchi qui presenti. Oggi abbiamo concluso le meditazioni sui Salmi e sui Cantici della Liturgia delle Ore. Con il Magnificat di Maria ringraziamo Dio per questo dono dello Spirito Santo, un tesoro della fede e della Divina saggezza. Invito tutti a servirsi di queste ispirate preghiere. Sia lodato Gesù Cristo!]

[00233-09.02] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua slovena

Pozdravljam vas, dragi verniki iz župnije Bloke v Sloveniji! Romanje na grobove apostolov Petra in Pavla naj vam bo močna spodbuda za lepo krščansko življenje. Naj vas spremlja moj blagoslov!

[Saluto voi, cari fedeli provenienti dalla Parrocchia di Bloke in Slovenia! Il vostro pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo, vi sia di forte incoraggiamento per una vita cristiana esemplare. Vi accompagni la mia Benedizione!]

[00234-AA.02] [Testo originale: Sloveno]

Saluto in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle,

Do ora un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Rivolgo anzitutto un affettuoso pensiero al Maestro Mons. Giuseppe Liberto e ai cantori della Cappella Sistina, oggi presente a conclusione del ciclo di catechesi di commento ai Salmi e ai cantici che compongono la Liturgia delle Ore. Ci hanno cantato in modo meraviglioso il Magnificat. Cari amici, desidero esprimere il mio grato apprezzamento per il servizio che prestate nelle celebrazioni liturgiche presiedute dal Successore di Pietro; vi sono specialmente riconoscente per aver animato con il canto le Udienze Generali. Grazie di tutto.

Saluto poi voi, cari Vescovi partecipanti al 30° convegno promosso dal Movimento dei Focolari, e vi incoraggio ad approfondire sempre più l’autentica spiritualità di comunione che deve contraddistinguere il ministero presbiterale ed episcopale.

Saluto inoltre voi, che prendete parte al Capitolo generale degli Oblati di S. Giuseppe e auguro a voi e alla vostra Famiglia religiosa di continuare con generosità il servizio che rendete a Cristo e alla Chiesa, seguendo fedelmente le orme del fondatore San Giuseppe Marello.

Saluto infine i malati e gli sposi novelli. Ieri abbiamo celebrato la festa dei Santi Cirillo e Metodio apostoli e primi diffusori della fede tra i popoli Slavi. La loro testimonianza vi aiuti ad essere anche voi apostoli del Vangelo, fermento di autentico rinnovamento nella vita personale, familiare e sociale.

[00235-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0080-XX.02]