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L’UDIENZA GENERALE, 14.12.2005


L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, continuando il ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici, il Papa commenta il Salmo 138,1-12 - Dio vede tutto - Vespri del Mercoledì della 4a Settimana (Lettura: Sal 138,1-3.5-6.11-12).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Papa rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. In due tappe distinte la Liturgia dei Vespri – i cui Salmi e Cantici stiamo meditando – ci propone la lettura di un inno sapienziale di limpida bellezza e di forte impatto emotivo, il Salmo 138. Quest’oggi sta davanti a noi la prima parte della composizione (cfr vv. 1-12), ossia le prime due strofe che esaltano rispettivamente l’onniscienza di Dio (cfr vv. 1-6) e la sua onnipresenza nello spazio e nel tempo (cfr vv. 7-12).

Il vigore delle immagini e delle espressioni ha come scopo la celebrazione del Creatore: «Se tanta è la grandezza delle opere create - afferma Teodoreto di Ciro, scrittore cristiano del V secolo - quanto grande dev’essere il loro Creatore!» (Discorsi sulla Provvidenza, 4: Collana di Testi Patristici, LXXV, Roma 1988, p. 115). La meditazione del Salmista punta soprattutto a penetrare nel mistero del Dio trascendente, eppure a noi vicino.

2. La sostanza del messaggio che egli ci offre è lineare: Dio sa tutto ed è presente accanto alla sua creatura, che a Lui non può sottrarsi. La sua non è però una presenza incombente e ispettiva; certo, il suo è anche uno sguardo severo nei confronti del male davanti al quale non è indifferente.

Tuttavia l’elemento fondamentale è quello di una presenza salvifica, capace di abbracciare tutto l’essere e tutta la storia. È in pratica lo scenario spirituale a cui san Paolo, parlando all’Areopago di Atene, allude attraverso il ricorso alla citazione di un poeta greco: «In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,28).

3. Il primo brano (cfr Sal 138,1-6), come si diceva, è la celebrazione dell’onniscienza divina: si ripetono, infatti, i verbi della conoscenza come «scrutare» «conoscere» «sapere» «penetrare» «comprendere» «saggezza». Come è noto, la conoscenza biblica supera il puro e semplice apprendere e capire intellettivo; è una sorta di comunione tra conoscente e conosciuto: il Signore è, quindi, in intimità con noi, durante il nostro pensare e agire.

All’onnipresenza divina è, invece, dedicato il secondo brano del nostro Salmo (cfr vv. 7-12). In esso si descrive in modo vivido l’illusoria volontà dell’uomo di sottrarsi a quella presenza. Tutto lo spazio è percorso: c’è innanzitutto l’asse verticale «cielo-inferi» (cfr v. 8), a cui subentra la dimensione orizzontale, quella che va dall’aurora, cioè dall’oriente, e giunge fino «all’estremità del mare» Mediterraneo, ossia l’occidente (cfr v. 9). Ogni ambito dello spazio, anche il più segreto, contiene una presenza attiva di Dio.

Il Salmista continua introducendo anche l’altra realtà in cui noi siamo immersi, il tempo, simbolicamente raffigurato dalla notte e dalla luce, dalla tenebra e dal giorno (cfr vv. 11-12). Anche l’oscurità, in cui è arduo procedere e vedere, è penetrata dallo sguardo e dall’epifania del Signore dell’essere e del tempo. La sua mano è sempre pronta ad afferrare la nostra per guidarci nel nostro itinerario terreno (cfr v. 10). È, dunque, una vicinanza non di giudizio che incuta terrore, ma di sostegno e di liberazione. E così possiamo capire qual è l'ultimo, essenziale contenuto di questo Salmo: è un canto di fiducia. Dio è sempre con noi. Anche nelle notti più oscure della nostra vita, non ci abbandona. Anche nei momenti più difficili, rimane presente. E anche nell'ultima notte, nell'ultima solitudine nella quale nessuno può accompagnarci, nella notte della morte, il Signore non ci abbandona. Ci accompagna anche in questa ultima solitudine della notte della morte. E perciò noi cristiani possiamo essere fiduciosi: non siamo mai lasciati soli. La bontà di Dio è sempre con noi.

4. Abbiamo iniziato con una citazione dello scrittore cristiano Teodoreto di Ciro. Concludiamo affidandoci ancora a lui e al suo IV Discorso sulla Provvidenza divina, perché è in ultima analisi questo il tema del Salmo. Egli si sofferma sul v. 6 in cui l’orante esclama: «Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo». Teodoreto commenta quel passo rivolgendosi all’interiorità della coscienza e dell’esperienza personale e afferma: «Rivolto verso me stesso e diventato intimo a me stesso, allontanatomi dai clamori esterni, volli immergermi nella contemplazione della mia natura… Riflettendo su queste cose e pensando all'armonia fra la natura mortale e quella immortale, sono vinto da tanto prodigio e, non arrivando a contemplare questo mistero, riconosco la mia sconfitta; di più, mentre proclamo la vittoria della saggezza del Creatore e a lui canto inni di lode, grido: "Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo"» (Collana di Testi Patristici, LXXV, Roma 1988, pp. 116.117).

[01617-01.02] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese

Chers Frères et Sœurs,

La force des images et des expressions de la première partie du Psaume 138 a pour but de célébrer l’omniscience et l’omniprésence de Dieu dans l’espace et le temps. Par sa méditation, le Psalmiste nous conduit dans le mystère du Dieu transcendant, mais cependant proche de nous. Dieu sait tout et il est présent aux côtés de ses créatures, qui ne peuvent se soustraire à lui. Toutefois, sa présence n’est pas oppressante. Il s’agit d’une présence salvifique, qui embrasse tout l’être et toute l’histoire. C’est la présentation spirituelle qu’en fait saint Paul, parlant dans l’Aréopage d’Athènes avec la citation d’un poète grec : «C’est en lui qu’il nous est donné de vivre, de nous mouvoir, d’exister». Chaque parcelle de l’espace, même la plus secrète, contient une présence active de Dieu. Puis le Psalmiste poursuit en introduisant aussi l’autre réalité de notre existence, le temps, symboliquement représenté par les ténèbres et par la lumière. Même l’obscurité, dans laquelle il est difficile de marcher et de voir, est pénétrée par le regard et par la présence du Seigneur de l’être et du temps.

Je salue cordialement les pèlerins de langue française présents à cette audience, notamment les groupes de jeunes. Que le temps de l’Avent ouvre vos cœurs à la joie du pardon reçu pour accueillir en hommes nouveaux Celui qui vient à notre rencontre !

[01618-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Today we focus our attention on Psalm 138  which reflects on the God who is everywhere and knows everything. This meditation on the Lord and his creation celebrates the mystery of the transcendent God who is also near to us. Indeed, this salvific presence is fundamental and is capable of embracing all existence and all history. The knowledge referred to in this psalm is more than intellectual understanding. It is a biblical knowledge which is a communion between the one known and the One who knows: the Lord is, therefore, in an intimate relationship with us whenever we think and whenever we act. God is present in all of space and time: he is in the heavens and in the depths of the earth; he is in the light and in the darkness. We conclude by contemplating the words of Theodoret of Cyr who realized that even while proclaiming the wisdom of the Creator, we cannot help but acknowledge the astonishing nature of the Lord’s wisdom which is too lofty for us to understand. "If such is the grandeur of creation, how infinitely great must the creator be".

I am pleased to welcome the English-speaking pilgrims present at this Audience, especially those from the United States of America. In a special way I greet the group of Buddhists from Japan. Upon all of you I invoke the Lord’s blessings of peace and joy.

[01619-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Vor dem geistigen Auge des Beters von Psalm 139 steht das Geheimnis des transzendenten und zugleich nahen Gottes. Der Herr ist allwissend und allgegenwärtig. Der Schöpfer pflegt einen vertrauten Umgang mit seiner Schöpfung. Sein göttliches Wissen begleitet das Denken und Handeln der Menschen. Gottes Kommen in diese Welt erleuchtet und verwandelt unsere Existenz. Seine Hand hält uns und geleitet uns auf den rechten Weg zum Leben und zur wahren Freiheit.

„Zu wunderbar ist für mich dieses Wissen, zu hoch, ich kann es nicht begreifen" (V. 10), so ruft der Psalmist in heiliger Ehrfurcht. Gott ist dem Menschen zuinnerst nahe. Diese Erfahrung führt den Beter dazu, sich von allzu äußerem Tun abzuwenden und vor dem Wunder niederzuknien, das Gott vollbringt, der in der Menschwerdung seines eingeborenen Sohns die sterbliche Natur mit seiner Unsterblichkeit versöhnt.

Sehr herzlich heiße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache willkommen. Der Advent ist eine Gnadenzeit, die uns ermahnt und ermutigt, in unserem Leben die Wege Gottes zu bereiten. Seid allezeit frohe Zeugen und Mitarbeiter der Liebe des Herrn zu den Menschen. Der Heilige Geist leite euer Denken, Reden und Handeln! Euch allen gesegnete adventliche Tage in Rom!

[01620-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

El Salmo proclamado hoy es una meditación profunda sobre la trascendencia de Dios, y también de su cercanía y preocupación por todos nosotros. Él lo sabe todo, nada se le oculta: cada instante, hasta en lo más íntimo de la vida humana y de la historia, le resulta diáfano. Pero su forma de conocer no es lejana o indiferente, sino que comporta una especie de comunión e interés por cada ser humano. Por eso nada puede esconderse a sus ojos ni oponerse a su presencia salvífica, por más que a veces el hombre trate de ocultarse o se crea ignorado de Dios. Por el contrario, su mano está siempre dispuesta a tomar la nuestra para guiarnos en nuestro itinerario terreno.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que han participado en esta audiencia. En este tiempo de Adviento, os invito a todos a prepararos con recogimiento interior para la celebración gozosa de la Navidad.

Muchas gracias por vuestra visita.

[01621-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua polacca  

Witam pielgrzymów z Polski i z innych krajów. Pozdrawiam polskich biskupów obecnych w Rzymie z okazji wizyty ad limina Apostolorum. Witam pielgrzymów z Zakopanego oraz licealistów z Bydgoszczy. Niech pobyt w Rzymie dobrze przygotuje was wszystkich do świąt Bożego Narodzenia. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[Do il mio benvenuto a tutti i pellegrini polacchi Giunti dalla Polonia e da diversi paesi. In modo particolare, saluto i Vescovi polacchi presenti a Roma in occasione della visita ad limina Apostolorum. Saluto i pellegrini di Zakopane e il gruppo dei giovani liceali di Bydgoszcz. Che il soggiorno a Roma aiuti tutti voi a preparare il Santo Natale. Sia lodato Gesù Cristo.]

[01622-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua croata

Od srca pozdravljam sve hrvatske hodočasnike, a osobito ovdje nazočne djelatnike Ministarstva unutarnjih poslova! Neka vam, na putu prema proslavi Božića, mir ispuni srca te ostane trajno s vama i s vašim obiteljima! Hvaljen Isus i Marija!

[Di cuore saluto i pellegrini croati, particolarmente gli addetti dal Ministero degli Interni qui presenti! La pace riempia i vostri cuori, mentre siamo incamminati verso la celebrazione del Natale, e rimanga sempre con voi e con le vostre famiglie! Siano lodati Gesù e Maria!]

[01623-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Grazie per la vostra presenza. In particolare, saluto il pellegrinaggio della diocesi di Alessandria, guidato dal Vescovo Mons. Fernando Charrier, a conclusione del quinto centenario della nascita di S. Pio V, illustre figlio della terra alessandrina. Saluto poi i fedeli della parrocchia di S. Stefano, in Telese Terme, accompagnati dal Vescovo Mons. Michele De Rosa; i rappresentanti dell’Associazione Industriali di Grosseto, qui convenuti con il Vescovo Mons. Franco Agostinelli; gli esponenti dell’Associazione Albergatori di Cesenatico, insieme al loro Pastore Mons. Antonio Lanfranconi. Saluto inoltre la nutrita delegazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Unione Cattolica Artisti Italiani. Il mio saluto va, infine, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli.

L’odierna memoria di S. Giovanni della Croce ci invita, cari amici, a volgere lo sguardo del cuore al mistero nascosto in Gesù Cristo, ricordandoci che, chi veramente desidera la sapienza divina, desidera anzitutto entrare nello "spessore della croce". Con questi sentimenti prepariamoci a vivere il Natale ormai prossimo. Buon tempo di Avvento a tutti voi!

[01624-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0628-XX.01]