Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle!
Dopo aver celebrato la solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, entriamo in questi giorni nel clima suggestivo della preparazione prossima al Santo Natale e vediamo già qui eretto l'albero. Nell’odierna società dei consumi, questo periodo subisce purtroppo una sorta di "inquinamento" commerciale, che rischia di alterarne l’autentico spirito, caratterizzato dal raccoglimento, dalla sobrietà, da una gioia non esteriore ma intima. E’ dunque provvidenziale che, quasi come una porta d’ingresso al Natale, vi sia la festa di Colei che è la Madre di Gesù, e che meglio di chiunque altro può guidarci a conoscere, amare, adorare il Figlio di Dio fatto uomo. Lasciamo dunque che sia Lei ad accompagnarci; siano i suoi sentimenti ad animarci, perché ci predisponiamo con sincerità di cuore e apertura di spirito a riconoscere nel Bambino di Betlemme il Figlio di Dio venuto sulla terra per la nostra redenzione. Camminiamo insieme a Lei nella preghiera, e accogliamo il ripetuto invito che la liturgia dell’Avvento ci rivolge a restare nell’attesa, un’attesa vigilante e gioiosa perché il Signore non tarderà: Egli viene a liberare il suo popolo dal peccato.
In tante famiglie, seguendo una bella e consolidata tradizione, subito dopo la festa dell’Immacolata si inizia ad allestire il Presepe, quasi per rivivere insieme a Maria quei giorni pieni di trepidazione che precedettero la nascita di Gesù. Costruire il Presepe in casa può rivelarsi un modo semplice, ma efficace di presentare la fede per trasmetterla ai propri figli. Il Presepe ci aiuta a contemplare il mistero dell’amore di Dio che si è rivelato nella povertà e nella semplicità della grotta di Betlemme. San Francesco d’Assisi fu così preso dal mistero dell’Incarnazione che volle riproporlo a Greccio nel Presepe vivente, divenendo il tal modo iniziatore di una lunga tradizione popolare che ancor oggi conserva il suo valore per l’evangelizzazione. Il Presepe può infatti aiutarci a capire il segreto del vero Natale, perché parla dell’umiltà e della bontà misericordiosa di Cristo, il quale "da ricco che era, si è fatto povero" (2 Cor 8,9) per noi. La sua povertà arricchisce chi la abbraccia e il Natale reca gioia e pace a coloro che, come i pastori a Betlemme, accolgono le parole dell’angelo: "Questo per voi il segno: un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia" (Lc 2,12). Questo rimane il segno, anche per noi, uomini e donne del Duemila. Non c’è altro Natale.
Come faceva l’amato Giovanni Paolo II, tra poco anch’io benedirò i Bambinelli che i ragazzi di Roma collocheranno nel Presepe delle loro case. Con questo gesto di benedizione vorrei invocare l’aiuto del Signore perché tutte le famiglie cristiane si preparino a celebrare con fede le prossime feste natalizie. Ci aiuti Maria ad entrare nel vero spirito del Natale.
[01608-01.01] [Testo originale: Italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Anche quest’anno, durante il tempo di Avvento, la Diocesi di Roma propone l’iniziativa "Nuove chiese per Roma", tesa a sensibilizzare la Comunità ecclesiale sulla necessità di costruire nuovi complessi parrocchiali nei quartieri che ancora ne sono privi. Mentre ringrazio quanti con il loro generoso impegno hanno permesso in questi anni di dotare numerose zone di periferia di appropriati centri pastorali, faccio appello alla sensibilità di tutti, perché ancora molto resta da fare per assicurare ai fedeli di questa Città, che continua a crescere, ambienti adeguati per la liturgia, la catechesi e le opere di animazione sociale e culturale.
Ricordo inoltre che giovedì prossimo, 15 dicembre, nella Basilica di San Pietro, incontrerò gli universitari degli Atenei romani. Invito tutti ad unirsi a questo momento di preghiera in preparazione al Natale.
À vous, chers pèlerins francophones, j’adresse un cordial salut. En ce temps de l’Avent, puissiez-vous préparer les chemins du Seigneur dans votre cœur et dans vos familles, pour devenir ses témoins dans le monde.
On this Third Sunday of Advent I welcome the English-speaking pilgrims and visitors present for our Angelus prayer. As we prepare for the Lord’s coming at Christmas, let us open our hearts more fully to his grace and to the hope held out by the Gospel. With great affection I invoke upon you and your families God’s blessings of joy and peace.
Von Herzen grüße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher hier auf dem Petersplatz. In der Mitte der Adventszeit begeht die Kirche den Sonntag Gaudete im Vorausblick auf die weihnachtliche Festfreude. In dieser Freude spiegelt sich die christliche Hoffnung, daß auch in Zeiten der Prüfung die Güte Gottes über unserem Leben waltet. Euch allen schenke der Herr seinen Frieden und seine Gnade und einen gesegneten Advent!
Saludo cordialmente a los fieles de lengua española que se han unido a esta plegaria del Ángelus. Al preparar las celebraciones navideñas poniendo la figura del Niño Jesús en el Portal de Belén, os invito a todos a que lo acojáis también en vuestros corazones y en vuestros hogares.
Serdecznie pozdrawiam wszystkich Polaków. Pozdrawiam profesorów i studentów, którzy żegnają Obraz Matki Bożej Sedes Sapientiae. Obraz ten od roku odwiedzał duszpasterstwa akademickie w Polsce. Obecnie zostanie przekazany do Bułgarii. Niech Maryja, Stolica Mądrości wspiera wasze wspólnoty. Niech wszystkim pomaga w adwentowym czuwaniu.
[Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Saluto i professori e gli studenti che si congedano dall’icona della Madre di Dio, Sedes Sapientiae. Per tutto un anno questo Quadro ha visitato gli ambienti universitari polacchi. Ora l’icona passerà in Bulgaria. Maria Sedes Sapientiae sostenga le vostre comunità. Aiuti ciascuno di voi nella vigilanza in questo tempo di Avvento.]
Saluto con affetto i gruppi di pellegrini italiani presenti; in particolare, i numerosi ragazzi degli Oratori e delle Parrocchie di Roma venuti con i bambinelli e le statuine del presepe, che poc’anzi ho benedetto. Saluto inoltre i fedeli delle Parrocchie di San Francesco in Ancona, Sant’Agostino in Pesaro, San Bartolomeo in Ascoli Piceno; come pure i pellegrini di Settimo Torinese, di Rimini e di Como. A tutti auguro buona domenica e buon Avvento.
[01609-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]
[B0624-XX.01]