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L’UDIENZA GENERALE, 24.08.2005


L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre - proveniente in elicottero dalla residenza estiva di Castel Gandolfo - incontra gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa compie una riflessione sul suo recente viaggio apostolico a Colonia per la XX Giornata Mondiale della Gioventù, conclusosi domenica scorsa.
Dopo aver riassunto il suo discorso in diverse lingue, il Papa rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
Prima di concludere l’Udienza con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti, Benedetto XVI rivolge il suo pensiero ed esprime la sua vicinanza alle popolazioni dell’Europa Centrale, colpite in questi giorni da diverse calamità naturali.
Al termine dell’Udienza Generale, il Papa rientra in elicottero al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle!

Come l’amato Giovanni Paolo II soleva fare dopo ogni pellegrinaggio apostolico, anch’io vorrei quest’oggi, insieme con voi, ripercorrere i giorni trascorsi a Colonia in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. La Provvidenza divina ha voluto che il mio primo viaggio pastorale fuori d’Italia avesse come meta proprio il mio Paese di origine e avvenisse in occasione del grande incontro dei giovani del mondo, a vent’anni dall’istituzione della Giornata Mondiale della Gioventù, voluta con intuizione profetica dall’indimenticabile mio Predecessore. Dopo il mio ritorno, dal profondo del mio cuore rendo grazie a Dio per il dono di questo pellegrinaggio, del quale conserverò un caro ricordo. Abbiamo tutti sentito che era un dono di Dio. Certo, molti hanno collaborato, ma alla fine la grazia di questo incontro era un dono dall’Alto, dal Signore. La mia gratitudine si rivolge al tempo stesso a tutti coloro che con impegno ed amore hanno preparato e organizzato questo incontro in ogni sua fase: in primo luogo, all’Arcivescovo di Colonia, il Card. Joachim Meisner, al Card. Karl Lehmann, Presidente della Conferenza Episcopale, e ai Vescovi della Germania, con i quali mi sono intrattenuto proprio al termine della mia visita. Vorrei poi ringraziare nuovamente le Autorità, le organizzazioni e i volontari che hanno offerto il loro contributo. Sono grato pure alle persone e alle comunità che, in ogni parte del mondo, lo hanno sostenuto con la preghiera e agli ammalati, che hanno offerto le loro sofferenze per la riuscita spirituale di quest’importante appuntamento.

L’abbraccio ideale con i giovani partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù è cominciato sin dal mio arrivo all’aeroporto di Colonia/Bonn ed è andato facendosi sempre più carico di emozioni percorrendo il Reno dal molo di Rodenkirchenerbrucke sino a Colonia scortati da altre cinque imbarcazioni rappresentanti i cinque continenti. Suggestiva è stata poi la sosta di fronte alla banchina del Poller Rheinwiesen dove attendevano già migliaia e migliaia di giovani con i quali ho avuto il primo incontro ufficiale, chiamato opportunamente "festa di accoglienza" e che aveva come motto le parole dei Magi "Dov’è il re dei Giudei che è nato?" (Mt 2, 2a). Sono stati proprio i Magi le "guide" per quei giovani pellegrini verso Cristo, adoratori del mistero della sua presenza nell’Eucaristia. Quanto è significativo che tutto questo sia avvenuto mentre ci avviamo verso la conclusione dell’Anno Eucaristico voluto da Giovanni Paolo II! "Siamo venuti per adorarlo": il tema dell’Incontro ha invitato tutti a seguire idealmente i Magi, e a compiere insieme a loro un interiore viaggio di conversione verso l’Emanuele, il Dio con noi, per conoscerlo, incontrarlo, adorarlo, e, dopo averlo incontrato e adorato, ripartire poi recando nell’animo, nel nostro intimo, la sua luce e la sua gioia.

A Colonia i giovani hanno avuto modo a più riprese di approfondire queste tematiche spirituali e si sono sentiti sospinti dallo Spirito Santo ad essere testimoni entusiasti e coerenti di Cristo, che nell’Eucaristia ha promesso di restare realmente presente tra noi sino alla fine del mondo. Ripenso ai vari momenti che ho avuto la gioia di condividere con loro, specialmente alla veglia di sabato sera e alla celebrazione conclusiva di domenica. A queste suggestive manifestazioni di fede si sono uniti milioni di altri giovani da ogni angolo della terra, grazie ai provvidenziali collegamenti radio televisivi. Ma vorrei qui rievocare un incontro singolare, quello con i seminaristi, giovani chiamati a una più radicale sequela di Cristo, Maestro e Pastore. Avevo voluto che ci fosse un momento specifico dedicato a loro, anche per mettere in risalto la dimensione vocazionale tipica delle Giornate Mondiali della Gioventù. Non poche vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata sono sbocciate, in questi venti anni, proprio durante le Giornate Mondiali della Gioventù, occasioni privilegiate nelle quali lo Spirito Santo fa sentire la sua chiamata.

Nel contesto ricco di speranza delle Giornate di Colonia, si colloca molto bene l’incontro ecumenico con i rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali. Il ruolo della Germania nel dialogo ecumenico è importante sia per la triste storia delle divisioni che per la parte significativa svolta nel cammino di riconciliazione. Auspico che il dialogo, quale scambio reciproco di doni, e non solo di parole, contribuisca inoltre a far crescere e maturare quella "sinfonia" ordinata ed armonica che è l’unità cattolica. In tale prospettiva, le Giornate Mondiali della Gioventù rappresentano un valido "laboratorio" ecumenico. E come non rivivere con emozione la visita alla Sinagoga di Colonia, dove ha sede la più antica Comunità ebraica in Germania? Con i fratelli ebrei ho fatto memoria della Shoà, e del 60° anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti. Quest’anno ricorre, inoltre, il 40° anniversario della Dichiarazione conciliare Nostra aetate, che ha inaugurato una nuova stagione di dialogo e di solidarietà spirituale tra ebrei e cristiani, nonché di stima per le altre grandi tradizioni religiose. Tra queste, un posto particolare occupa l’Islam, i cui seguaci adorano l’unico Dio e si rifanno volentieri al patriarca Abramo. Per tale ragione ho voluto incontrare i rappresentanti di alcune Comunità musulmane, ai quali ho manifestato le speranze e le preoccupazioni del difficile momento storico che stiamo vivendo, auspicando che siano estirpati il fanatismo e la violenza e che insieme si possa collaborare nel difendere sempre la dignità della persona umana e tutelare i suoi diritti fondamentali.

Cari fratelli e sorelle, dal cuore della "vecchia" Europa, che nel secolo scorso, purtroppo, ha conosciuto orrendi conflitti e regimi disumani, i giovani hanno rilanciato all’umanità del nostro tempo il messaggio della speranza che non delude, perché fondata sulla Parola di Dio fattasi carne in Gesù Cristo, morto e risorto per la nostra salvezza. A Colonia i giovani hanno incontrato e adorato l’Emanuele , il Dio-con-noi, nel mistero dell’Eucaristia ed hanno meglio compreso, che la Chiesa è la grande famiglia mediante la quale Dio forma uno spazio di comunione e di unità tra ogni continente, cultura e razza, una famiglia vasta più del mondo, che non conosce limiti e confini, una - per così dire- "grande comitiva di pellegrini" che vanno insieme con Cristo, guidati da Lui, stella radiosa che illumina la storia. Gesù si fa nostro compagno di viaggio nell’Eucaristia, e nell’Eucaristia - così dicevo nell’omelia della celebrazione conclusiva mutuando dalla fisica un’immagine ben nota - porta "la fissione nucleare" nel cuore più nascosto dell’essere. Solo quest’intima esplosione del bene che vince il male può dar vita alle altre trasformazioni necessarie per cambiare il mondo. Gesù, il volto di Dio misericordioso per ogni uomo, continua ad illuminare il nostro cammino come la stella che guidò i Magi, e ci riempie della sua gioia. Preghiamo quindi perché i giovani da Colonia rechino con sé, dentro di sé, la luce di Cristo, che è verità e amore e la diffondano dappertutto. Confido che, grazie alla forza dello Spirito Santo e all’aiuto materno della Vergine Maria, potremo assistere ad una primavera di speranza in Germania, in Europa e nel mondo intero.

[01008-01.03] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese

Chers Frères et Sœurs,
Avec vous tous, je voudrais faire mémoire de la Journée Mondiale de la Jeunesse qui vient de se dérouler à Cologne. Je rends grâce à Dieu pour ce don inestimable dont je conserve un souvenir inoubliable. À Cologne, à partir des paroles des Mages : «Nous sommes venus l’adorer», les jeunes ont eu l’occasion d’effectuer une réflexion spirituelle profonde afin d’être des témoins toujours plus enthousiastes et cohérents du Christ, qui, dans l’Eucharistie, s’est fait notre compagnon de voyage.
Dans ce contexte plein d’espérance, je veux évoquer aussi la rencontre œcuménique avec les représentants des autres Églises et Communautés ecclésiales pour contribuer à faire croître l’unité des chrétiens. Je me souviens également avec émotion de ma visite à la Synagogue de Cologne où j’ai fait mémoire, avec les frères juifs, de la Shoà et du 60° anniversaire de la libération des camps de concentration nazis. Enfin, j’ai voulu rencontrer les représentants de quelques Communautés musulmanes auxquelles j’ai manifesté les espérances et les préoccupations du moment difficile que nous vivons.
J’ai confiance, que par la force de l’Esprit Saint et l’aide maternelle de la Vierge Marie, nous assisterons à un grand printemps d’espérance en Allemagne, en Europe et dans le monde entier.

J’accueille avec joie les pèlerins francophones présents ce matin. Chers amis, puisse la rencontre de ce jour être une occasion pour chacun de grandir dans la foi et la confiance dans le Christ, qui nous aime et qui veut nous faire partager sa vie! À tous, j’accorde bien volontiers la Bénédiction apostolique.

[01009-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,
Today I wish to reflect on my recent pilgrimage to Cologne for the World Youth Day. Hearing the call "Come let us worship him" young people from all cultures of the world gathered as pilgrims seeking Jesus Christ, whom we adore in the Eucharist. Together, they made a journey of interior conversion, coming to embrace and know our Lord more intimately, in order to bear witness to his light and joy.
Of particular significance was my meeting with seminarians, called to a radical following of Jesus the Shepherd and Teacher. World Youth Days have given rise to many vocations to the Priesthood and Religious Life. Let us pray that many more young adults will heed Christ’s call!
During these days I also met with representatives of other Churches and ecclesial communities with the hope that our continuing ecumenical dialogue will contribute to the goal of Christian unity. With great emotion I visited the Synagogue of Cologne where I recalled the Shoà and the sixtieth anniversary of the liberation of the Nazi concentration camps. And with representatives of Muslim communities, I underlined our need to work together to eliminate fanaticism and violence and to defend the dignity all people while promoting fundamental human rights.
Dear Friends, let us together pray for our young people! Bearing the light of Christ’s truth and love, may they witness to a springtime of hope in Germany, Europe and the whole world!

I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims here today, including groups from England, Ireland, Gibraltar, Malta, Japan, Taiwan and the United States of America. May you have a happy stay in Rome and a safe return to your homes. Upon all of you, I invoke the peace and joy of Jesus Christ our Lord!

[01010-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Gerne halte ich heute Rückschau auf meine Apostolische Reise nach Köln anläßlich des XX. Weltjugendtages und danke Gott für diesen ersten Pastoralbesuch außerhalb Italiens, der mich in meine deutsche Heimat geführt hat. Der Rückblick auf die Tage in Köln läßt mich auch voller Dankbarkeit an all jene denken, die zum Gelingen des Weltjugendtages beigetragen haben. Von Anfang an durfte ich gottlob die große Nähe und Zuneigung der jungen Menschen erfahren. Wir alle haben uns vom Stern erleuchten und führen lassen, der schon den Heiligen Drei Königen den Weg zum Heil gewiesen hat. Die Jugendlichen und ich, wir alle sind gekommen um Ihn, Christus den Herrn, anzubeten. Wir haben uns auf den inneren Weg begeben, der uns zu Jesus führt, um ihn besser zu kennen, ihm zu begegnen, ihn anzubeten und, erfüllt von seinem göttlichen Licht, unseren Weg mutig und voller Hoffnung weiterzugehen. Herausragende Momente des Welttreffens waren gewiß die Vigil und die feierliche heilige Messe auf dem Marienfeld. Mir persönlich war es ein besonderes Anliegen, die vielen jungen Männer zu ermutigen, die als Seminaristen auf dem Weg der besonderen Nachfolge Christi sind.

Ganz herzlich grüße ich alle Pilger deutscher Sprache, unter ihnen Familien aus dem Erzbistum München-Freising. Der Kölner Weltjugendtag hat erneut deutlich werden lassen, daß die Kirche eine große und durch den Glauben geeinte Familie ist, die die Welt, die Zeiten, Himmel und Erde umspannt. Wir durften Jesus Christus begegnen, der uns das barmherzige Gesicht Gottes zeigt. So wie einst der Stern die Weisen aus dem Morgenland leitete, wollen wir uns vom Licht Christi auf den Straßen unseres Lebens führen lassen. Dieses Licht erleuchte euch allezeit; der Segen des Herrn begleite euch auf allen euren Wegen!

[01011-05.02] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:
La divina Providencia ha querido que el primer viaje apostólico fuera de Italia fuera en mi País de origen con ocasión de la Jornada Mundial de la Juventud, instituida con intuición profética por mi inolvidable predecesor Juan Pablo II. El primer encuentro con los jóvenes a lo largo del Rin, en la "fiesta de acogida", y los sucesivos han dejado un recuerdo imborrable. Los Reyes Magos han sido, para los jóvenes de tantos países y culturas, como los "guías" que los han acompañado hacia Cristo para adorarlo en el misterio de su presencia en la Eucaristía.
En Colonia los jóvenes se han sentido movidos por el Espíritu Santo para ser testigos entusiastas y coherentes de Cristo, que en la Eucaristía ha prometido permanecer realmente presente entre nosotros hasta el fin del mundo. Emotivo ha sido el encuentro con los jóvenes seminaristas, llamados en un seguimiento radical de Cristo.
Han tenido una resonancia particular el encuentro ecuménico con representantes de Iglesias y Comunidades eclesiales, así como la visita a la Sinagoga de Colonia y el encuentro con representantes de algunas Comunidades musulmanas, con una actitud de sincero diálogo y mutua comprensión.

Saludo ahora a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos parroquiales de varia diócesis españolas y a los jóvenes de las diócesis: Guayaquil (Ecuador) y Nueve de Julio (Argentina), así como a los demás fieles de América Latina. Como los Magos, buscad a Jesús, que es el rostro misericordioso del Padre, que sigue iluminando la vida de todo hombre.

[01012-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua portoghese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua lituana

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua portoghese

Amados peregrinos vindos de Portugal e doutros países lusófonos, a todos saúdo com grande afecto e alegria, recordando Jesus que Se fez nosso companheiro de viagem na Eucaristia. Tal foi a vivência dos jovens de Colónia. Como eles, detende vossos passos para adoração e comunhão da Eucaristia; abrasados por ela, ireis desencadear aquela fusão de amor que fará, da humanidade inteira, uma só família – a família de Deus.

[01013-06.01] [Texto original: Português]

Saluto in lingua polacca

Witam pielgrzymów z Polski. Dziękuję Wam za obecność i życzliwość. Wspominam niedawny pobyt w Kolonii i dziękuję młodym Polakom za liczny udział w Światowym Dniu Młodzieży. Wszystkim z serca błogosławię. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus!

[Saluto i pellegrini dalla Polonia. Vi ringrazio per la presenza e la benevolenza. Ricordo il recente soggiorno a Colonia e ringrazio i giovani polacchi per la numerosa partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù. Benedico tutti di cuore. Sia lodato Gesù Cristo.]

[01014-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ungherese

Szeretettel köszöntöm a magyar híveket, különösen is a gyôri fiatalokat.
Szívesen adom Rátok apostoli áldásomat.
Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Saluto cordialmente i fedeli ungheresi qui presenti, specialmente i giovani provenienti da Gyôr.
Imparto volentieri a tutti voi la Benedizione Apostolica.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[01015-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua lituana

Nuoširdžiai sveikinu lietuvius maldininkus!
Pavesdamas Marijos, Dievo ir mūsų Motinos globai jums ir jūsų šeimoms teikiu Apaštalinį Palaiminimą.
Garbė Jėzui Kristui!

[Saluto di cuore i pellegrini lituani!
Affidandovi alla Madre di Dio e Madre nostra, imparto la Benedizione Apostolica a voi e alle vostre famiglie.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[01016-AA.01] [Testo originale: Lituano]

Saluto in lingua slovacca

Srdečne pozdravujem pútnikov z Bystrého a  Mútneho.
Drahí pútnici, v pondelok sme si v liturgii pripomenuli Pannu Máriu Kráľovnú. S dôverou sa obracajme na túto našu láskavú Matku v našich potrebách. Rád vás žehnám.
Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Saluto cordialmente i pellegrini provenienti da Bystré e Mútne.
Cari pellegrini, lunedì abbiamo ricordato nella liturgia Maria Regina. Rivolgiamoci con fiducia a questa nostra buona Madre nelle nostre necessità. Volentieri vi benedico.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[01017-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua italiana

Mi rivolgo ora ai pellegrini di lingua italiana, specialmente ai tanti fedeli delle Comunità parrocchiali presenti, tra le quali vorrei ricordare la parrocchia dei "Santi Gaudenzio ed Eusebio" di Gambolò, e quella "Sant’Antonio abate", in Priero. Incoraggio ciascuno ad aderire sempre più a Cristo ed auspico che la visita alle tombe degli Apostoli susciti in tutti rinnovati propositi di fedele testimonianza evangelica.

Ed infine, come di consueto, è a voi, cari giovani, malati e sposi novelli, che indirizzo il mio pensiero. L’esempio dell’Apostolo San Bartolomeo, che ricordiamo oggi, vi aiuti a guardare con fiducia a Cristo, che è luce nelle difficoltà, sostegno nelle prove e guida in ogni momento della vita.

[01018-01.01] [Testo originale: Italiano]

PENSIERO PER LE POPOLAZIONI COLPITE DA CALAMITÀ NATURALI NELL’EUROPA CENTRALE

Il mio pensiero si volge ora alle Regioni dell’Europa colpite, negli ultimi giorni, da inondazioni o da incendi, che hanno provocato purtroppo vittime e ingenti danni. Molte famiglie sono rimaste senza casa e centinaia di persone debbono far fronte a tragici disagi.

Mentre invoco dal Signore il premio eterno per coloro che hanno perso la vita, assicuro la mia spirituale vicinanza nell’affetto e nella preghiera a quanti sono provati da questi gravi eventi, confidando che possano essere sostenuti dalla comune solidarietà.

[01019-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0434-XX.03]