L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di fedeli e pellegrini provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, riprendendo il ciclo di catechesi di Giovanni Paolo II sui Salmi e i Cantici e utilizzando i testi da lui predisposti, Benedetto XVI commenta il Salmo 120 - Il custode di Israele - Vespri del Venerdì 2a settimana (Lettura: Sal 120,1-4.7-8).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre Benedetto XVI rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.
● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
1. Cari Fratelli e Sorelle, come ho già preannunciato mercoledì scorso, ho deciso di riprendere nelle catechesi il commento ai Salmi e Cantici che compongono i Vespri, utilizzando i testi predisposti dal mio caro predecessore Papa Giovanni Paolo II.
Iniziamo oggi con il Salmo 120. Questo Salmo fa parte della raccolta dei «cantici delle ascensioni», ossia del pellegrinaggio verso l’incontro col Signore nel tempio di Sion. È un Salmo di fiducia poiché in esso risuona per sei volte il verbo ebraico shamar, «custodire, proteggere». Dio, il cui nome è invocato ripetutamente, emerge come il «custode» sempre sveglio, attento e premuroso, la «sentinella» che veglia sul suo popolo per tutelarlo da ogni rischio e pericolo.
Il canto si apre con uno sguardo dell’orante rivolto verso l’alto, «verso i monti», cioè i colli su cui si leva Gerusalemme: di lassù viene l’aiuto, perché lassù abita il Signore nel suo tempio (cfr vv. 1-2). Tuttavia i «monti» possono evocare anche i luoghi ove sorgono i santuari idolatrici, le cosiddette «alture», spesso condannate dall’Antico Testamento (cfr 1Re 3,2; 2Re 18,4). In questo caso ci sarebbe un contrasto: mentre il pellegrino avanza verso Sion, i suoi occhi cadono sui templi pagani, che costituiscono una grande tentazione per lui. Ma la sua fede è inconcussa e la sua certezza è una sola: «Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra» (Sal 120,2). Anche nel pellegrinaggio della nostra vita ci sono cose simili. Vediamo delle alture che si aprono e si presentano come una promessa di vita: la ricchezza, il potere, il prestigio, la vita comoda. Alture che sono tentazioni, perché appaiono realmente come la promessa della vita. Ma noi nella nostra fede vediamo che non è vero e che queste alture non sono la vita. La vera vita, il vero aiuto viene dal Signore. E il nostro sguardo si rivolge quindi verso la vera altura, verso il vero monte: Cristo.
2. Questa fiducia è illustrata nel Salmo attraverso l’immagine del custode e della sentinella, che vigilano e proteggono. Si allude anche al piede che non vacilla (cfr v. 3) nel cammino della vita e forse al pastore che nella sosta notturna veglia sul suo gregge senza addormentarsi né prendere sonno (cfr v. 4). Il pastore divino non conosce riposo nell’opera di tutela del suo popolo, di noi tutti.
Subentra, poi, nel Salmo, un altro simbolo, quello dell’«ombra», che suppone la ripresa del viaggio durante il giorno assolato (cfr v. 5). Il pensiero corre alla storica marcia nel deserto del Sinai, ove il Signore cammina alla testa di Israele di «giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere» (Es 13,21). Nel Salterio non di rado si prega così: «Proteggimi all’ombra delle tue ali...» (Sal 16,8; cfr Sal 90,1). Anche qui c'è un aspetto realistico della nostra vita. Spesso la nostra vita si muove sotto un sole spietato. Il Signore è l'ombra che ci protegge, ci aiuta.
3. Dopo la veglia e l’ombra, ecco il terzo simbolo, quello del Signore che «sta alla destra» del suo fedele (cfr Sal 120,5). È questa la posizione del difensore sia militare che processuale: è la certezza di non essere abbandonati nel tempo della prova, dell’assalto del male, della persecuzione. A questo punto il Salmista ritorna all’idea del viaggio durante un giorno caldo nel quale Dio ci protegge dal sole incandescente.
Ma al giorno succede la notte. Nell’antichità si riteneva che anche i raggi lunari fossero nocivi, causa di febbre, o di cecità, o persino di follia; perciò il Signore ci protegge anche nella notte, nelle notti della nostra vita (cfr v. 6).
Ormai il Salmo giunge alla fine con una dichiarazione sintetica di fiducia: Dio ci custodirà con amore in ogni istante, tutelando la nostra vita da ogni male (cfr v. 7). Ogni nostra attività, riassunta nei due verbi estremi dell’«uscire» e dell’«entrare», è sempre sotto lo sguardo vigile del Signore. Lo è ogni nostro atto e tutto il nostro tempo, «da ora e per sempre» (v. 8).
4. Ora, alla fine, vogliamo commentare quest’ultima dichiarazione di fiducia con una testimonianza spirituale dell’antica tradizione cristiana. Infatti, nell’Epistolario di Barsanufio di Gaza (morto verso la metà del VI secolo), un asceta di grande fama, interpellato da monaci, ecclesiastici e laici per la saggezza del suo discernimento, troviamo richiamato più volte il versetto del Salmo: «Il Signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita». Con questo Salmo, con questo verso, Barsanufio voleva dare conforto a quanti gli manifestavano le proprie fatiche, le prove della vita, i pericoli, le disgrazie.
Una volta Barsanufio, richiesto da un monaco di pregare per lui e per i suoi compagni, così rispose, includendo nel suo augurio la citazione di questo versetto: «Figli miei diletti, vi abbraccio nel Signore, supplicandolo di proteggervi da ogni male e di darvi sopportazione come a Giobbe, grazia come a Giuseppe, mitezza come a Mosè e il valore nei combattimenti come a Giosuè figlio di Nun, la padronanza dei pensieri come ai giudici, l’assoggettamento dei nemici come ai re Davide e Salomone, la fertilità della terra come agli Israeliti... Vi accordi la remissione dei vostri peccati con la guarigione del corpo come al paralitico. Vi salvi dai flutti come Pietro e vi strappi dalla tribolazione come Paolo e gli altri apostoli. Vi protegga da ogni male, come suoi veri figli e vi accordi ciò che il vostro cuore chiede, per il vantaggio dell’anima e del corpo nel suo nome. Amen» (Barsanufio e Giovanni di Gaza, Epistolario, 194: Collana di Testi Patristici, XCIII, Roma 1991, pp. 235-236).
[00516-01.02] [Testo originale: Italiano]
● SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Sintesi della catechesi in lingua francese
○ Sintesi della catechesi in lingua inglese
○ Sintesi della catechesi in lingua tedesca
○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola
○ Sintesi della catechesi in lingua francese
Chers Frères et Sœurs,
Nous méditons aujourd’hui le Psaume 120. Il appartient au recueil des «Cantiques des montées» que les pèlerins, en marche vers Jérusalem, reprenaient pour se préparer à rencontrer le Seigneur dans le temple de Sion. Riche en symboles, ce Psaume nous présente Dieu comme «gardien», comme «sentinelle», qui veille jour et nuit sur son peuple pour éloigner de lui tout risque et tout danger. Il le couvre d’une ombre protectrice, qui rappelle la colonne de nuée guidant le peuple dans le désert du Sinaï pour lui indiquer la route à suivre (cf. Ex 13,21). Le Seigneur se tient «à la droite» de ses fidèles, les assurant qu’il ne les abandonnera pas au moment de l’épreuve, de la persécution. Nous sommes, nous aussi, sous le regard vigilant de Dieu. À chaque instant de notre vie, il nous protège avec amour et nous garde de tout mal.
Je salue cordialement les pèlerins francophones, en particulier les paroisses de la Trinité, Saint-Léon, Sainte-Jeanne de Chantal, de Paris, ainsi que les groupes de jeunes présents. Puisse votre pèlerinage à Rome vous faire sentir la présence aimante de Dieu, par laquelle Il soutient son Église et la guide avec amour !
[00517-03.02] [Texte original: Français]
○ Sintesi della catechesi in lingua inglese
Dear Brothers and Sisters,
In this week’s catechesis, we consider Psalm 120, one of the "songs of ascent" which accompanied the ancient pilgrims on their way to the Temple of Jerusalem. The Psalmist begins by "lifting up his eyes" in preparation for an encounter with Israel’s God in his holy place. He then invokes the Lord as Israel’s guard and strength, who constantly watches over his his People and saves them from every evil. This faith-filled profession of trust in God’s provident concern, which accompanies us at every moment of our lives, has resounded for centuries in the Church’s liturgy and in the prayers of her saints. May the Lord indeed protect us from every evil, and grant all that our hearts desire, "both now and for ever."
I am pleased to greet the students of the Faculty of Canon Law of Saint Paul University in Ottawa, Canada. My warm welcome goes to all the English-speaking visitors present at today’s Audience, including the pilgrimage groups from England, Ireland, Australia, Canada and the United States. Upon you and your families I cordially invoke God’s blessings of joy and peace.
[00518-02.01] [Original text: English]
○ Sintesi della catechesi in lingua tedesca
Gott ist der Hüter seines Volkes. Diese Gewißheit bestimmt den Beter von Psalm 121: „Der Hüter Israels schläft und schlummert nicht; er steht seinen Getreuen zur Seite" (vgl. V. 4 f). Ob bei Tag oder in der Nacht: Der Herr ist immer zugegen und verabschiedet sich niemals aus dem Leben seines Volkes. Festes Vertrauen in Gottes Gegenwart und Hilfe gibt unserem Tun zu jeder Zeit Richtung und Sicherheit. Daher beten wir Christen gerne mit den Worten des Psalmisten: „Meine Hilfe kommt vom Herrn, der Himmel und Erde gemacht hat" (Ps 121, 2).
Sehr herzlich heiße ich die Pilger aus den Ländern deutscher Sprache willkommen. Besonders grüße ich die Eltern, Freunde und Verwandten meiner Schweizergardisten, die zur der Vereidigung der Rekruten nach Rom gekommen sind, sowie eine Delegation des Bayerischen Landtags. Unsere Hilfe kommt vom Herrn. Der gütigen Führung Gottes dürfen wir uns in jeder Lebenslage anvertrauen. Sein Segen begleite euch! Euch allen eine frohe Zeit in der „Ewigen Stadt"!
[00519-05.01] [Originalsprache: Deutsch]
○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola
En el Salmo de hoy, que forma parte de los "cánticos de las ascensiones", es decir, de las peregrinaciones al encuentro con el Señor en el templo de Sión, el orante dirige su mirada hacia los montes sobre los cuales se eleva Jerusalén. De allí viene la ayuda del Señor.
Se trata de un Salmo que pone de relieve la confianza, ilustrada a través de la imagen del centinela que vigila y protege. En el camino de la vida, de día y de noche, el divino pastor tutela a su pueblo. No lo abandona en el tiempo de prueba, en la persecución, ni en los peligros y desgracias. En cada instante Dios custodia con amor a sus fieles.
Saludo cordialmente a los peregrinos de España y América Latina, especialmente a los del Seminario Menor de Santiago de Compostela, a los del Colegio San Juan Bosco de Alcalá, a los de la Parroquia de la Divina Misericordia de Panamá y a los llegados de México. El Señor os proteja de todo mal y os conceda todo lo que pide vuestro corazón, para bien del alma y del cuerpo.
[00520-04.01] [Texto original: Español]
● SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Saluto in lingua croata
○ Saluto in lingua ceca
○ Saluto in lingua slovacca
○ Saluto in lingua ungherese
○ Saluto in lingua lituana
○ Saluto in lingua polacca
○ Saluto in lingua italiana
○ Saluto in lingua croata
Dragi profesori i studenti Zadarskoga sveučilišta, sve vas od srca pozdravljam i blagoslivljem.
Hvaljen Isus i Marija!
[Cari Professori e Studenti dell'Università di Zadar, vi saluto tutti di cuore e vi benedico.
Siano lodati Gesù e Maria!]
[00521-AA.01] [Testo originale: Croato]
○ Saluto in lingua ceca
Srdečně zdravím skupinu českých poutníku z jižních Čech. Všechny svěřji do ochrany Panny Marie.
[Saluto cordialmente i pellegrini cechi provenienti dalla Boemia Meridionale. Su tutti invoco la protezione della Vergine Maria.]
[00522-AA.01] [Testo originale: Ceco]
○ Saluto in lingua slovacca
S láskou pozdravujem slovenských pútnikov z Bratislavy.
Bratia a sestry, rád vás žehnám.
Pochválený buď Ježiš Kristus!
[Saluto con affetto i pellegrini slovacchi provenienti da Bratislava.
Fratelli e sorelle, volentieri vi benedico.
Sia lodato Gesù Cristo!]
[00523-AA.01] [Testo originale: Slovacco]
○ Saluto in lingua ungherese
Szeretettel köszöntöm a nyíregyházi híveket. Kérem számotokra az Úr áldását és a Szűzanya közbenjárását.
[Saluto cordialmente i fedeli ungheresi provenienti da Nyíregyháza. Chiedo a voi la benedizione del Signore e la protezione della Vergine Maria.]
[00524-AA.01] [Testo originale: Ungherese]
○ Saluto in lingua lituana
Sveikinu maldininkus iš Lietuvos!
Dievas teatnaujina jūsų viltį ir tesuteikia jums malonę augti Jo meilėje.
Iš širdies laiminu jus ir jūsų šeimas.
[Saluto i pellegrini dalla Lituania!
Carissimi, Dio rinnovi la vostra speranza e conceda a tutti la grazia di crescere nel Suo amore.
Con affetto benedico voi e le vostre famiglie.]
[00525-AA.02] [Testo originale: Lituana]
○ Saluto in lingua polacca
Witam obecnych tu Polaków. Polecam was opiece Maryi Królowej Polski. Z serca wam błogosławię.
[Saluto i polacchi qui presenti. Vi affido a Maria, Regina della Polonia. Di cuore vi benedico tutti.]
[00526-09.02] [Testo originale: Polacco]
○ Saluto in lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i Preti del Sacro Cuore di Gesù di Betharram e le Piccole Suore Missionarie della Carità di S. Luigi Orione, che stanno celebrando i loro rispettivi Capitoli Generali. Cari fratelli e sorelle, siate sempre fedeli allo spirito dei vostri Fondatori, per essere coraggiosi testimoni del Vangelo in questo nostro tempo.
Saluto inoltre i Seminaristi del Seminario Regionale Pugliese "Pio XI": cari amici, mentre vi assicuro la mia vicinanza spirituale, prego lo Spirito del Risorto perché vi aiuti a discernere la chiamata di Dio.
Desidero poi rivolgermi, come di consueto, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli.
In questo mese di maggio dedicato in modo speciale alla Madre del Signore, invito voi, cari giovani, a porvi alla scuola di Maria per imparare ad amare e seguire Cristo sopra ogni cosa. La Madonna aiuti voi, cari ammalati, a guardare con fede al mistero del dolore e a cogliere il valore salvifico di ogni croce. Affido voi, cari sposi novelli, alla materna protezione della Vergine Santa, perché possiate vivere nella vostra famiglia il clima di preghiera e di amore della casa di Nazareth.
[00527-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0256-XX.02]