Riprendono oggi le tradizionali Udienze generali del mercoledì.
L’Udienza di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Benedetto XVI incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Il Papa pronuncia una catechesi speciale all’inizio del Pontificato.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Benedetto XVI rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.
● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
Carissimi Fratelli e Sorelle!
Sono lieto di accogliervi e rivolgo un cordiale saluto a quanti siete qui presenti, come pure a coloro che ci seguono mediante la radio e la televisione. Come ho già espresso nel primo incontro con i Signori Cardinali, proprio mercoledì della settimana scorsa nella Cappella Sistina, sperimento nell’animo sentimenti tra loro contrastanti in questi giorni d’inizio del mio ministero petrino: stupore e gratitudine nei confronti di Dio che ha sorpreso innanzitutto me stesso, chiamandomi a succedere all’apostolo Pietro; interiore trepidazione dinanzi alla grandezza del compito e delle responsabilità che mi sono state affidate. Mi dà però serenità e gioia la certezza dell’aiuto di Dio, della sua Madre Santissima, la Vergine Maria, e dei santi Protettori; mi è di sostegno anche la vicinanza spirituale dell’intero Popolo di Dio al quale, come domenica scorsa ho avuto modo di ripetere, continuo a chiedere di accompagnarmi con insistente preghiera.
Dopo la pia dipartita del mio venerato predecessore Giovanni Paolo II, riprendono quest’oggi le tradizionali Udienze generali del mercoledì. Ritorniamo così nella normalità. In questo primo incontro vorrei anzitutto soffermarmi sul nome che ho scelto divenendo Vescovo di Roma e Pastore universale della Chiesa. Ho voluto chiamarmi Benedetto XVI per riallacciarmi idealmente al venerato Pontefice Benedetto XV, che ha guidato la Chiesa in un periodo travagliato a causa del primo conflitto mondiale. Fu coraggioso e autentico profeta di pace e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell’armonia tra gli uomini e i popoli, profondamente convinto che il grande bene della pace è innanzitutto dono di Dio, dono purtroppo fragile e prezioso da invocare, tutelare e costruire giorno dopo giorno con l’apporto di tutti.
Il nome Benedetto evoca, inoltre, la straordinaria figura del grande "Patriarca del monachesimo occidentale", san Benedetto da Norcia, compatrono d’Europa insieme ai santi Cirillo e Metodio e le sante donne Brigida di Svezia, Caterina da Siena ed Edith Stein. La progressiva espansione dell’Ordine benedettino da lui fondato ha esercitato un influsso enorme nella diffusione del cristianesimo in tutto il Continente. San Benedetto è perciò molto venerato anche in Germania e, in particolare, nella Baviera, la mia terra d’origine; costituisce un fondamentale punto di riferimento per l’unità dell’Europa e un forte richiamo alle irrinunciabili radici cristiane della sua cultura e della sua civiltà.
Di questo Padre del Monachesimo occidentale conosciamo la raccomandazione lasciata ai monaci nella sua Regola: "Nulla assolutamente antepongano a Cristo" (Regola 72,11; cfr 4,21). All’inizio del mio servizio come Successore di Pietro chiedo a san Benedetto di aiutarci a tenere ferma la centralità di Cristo nella nostra esistenza. Egli sia sempre al primo posto nei nostri pensieri e in ogni nostra attività!
Ritorna con affetto il mio pensiero al venerato predecessore Giovanni Paolo II , al quale siamo debitori di una straordinaria eredità spirituale. "Le nostre comunità cristiane – ha scritto nella Lettera Apostolica Novo millennio ineunte – devono diventare autentiche scuole di preghiera, dove l’incontro con Cristo non si esprima soltanto in implorazione di aiuto, ma anche in rendimento di grazie, lode, adorazione, contemplazione, ascolto, ardore di affetti, fino ad un vero invaghimento del cuore" (n. 33). Così il Papa Giovanni Paolo II. Queste indicazioni ha cercato di porre in atto egli stesso dedicando le catechesi del mercoledì degli ultimi tempi al commento dei Salmi delle Lodi e dei Vespri. Come egli fece all’inizio del suo pontificato, quando volle proseguire le riflessioni avviate dal suo Predecessore sulle virtù cristiane (cfr Insegnamenti di Giovanni Paolo II, I [1978], pp. 60-63), così anch’io intendo riproporre nei prossimi appuntamenti settimanali il commento da lui preparato sulla seconda parte dei Salmi e Cantici che compongono i Vespri. Con il prossimo mercoledì quindi riprenderò proprio da dove si erano interrotte le sue catechesi, nell’Udienza generale del 26 gennaio scorso.
Cari Amici, grazie di nuovo per la vostra visita, grazie per l’affetto di cui mi circondate. Sono sentimenti che ricambio cordialmente con una speciale benedizione, che imparto a voi qui presenti, ai vostri familiari e a tutte le persone care.
[00489-01.02] [Testo originale: Italiano]
● SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Sintesi della catechesi in lingua francese
○ Sintesi della catechesi in lingua inglese
○ Sintesi della catechesi in lingua tedesca
○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola
○ Sintesi della catechesi in lingua francese
Chers Frères et Sœurs,
Devant la charge qui m’a été confiée, je suis plein d’étonnement et de gratitude envers Dieu. Son aide, ainsi que celle de la Vierge Marie, me donnent joie et sérénité. Votre prière m’est d’un grand soutien. J’ai choisi le nom de Benoît en référence à Benoît XV, qui a guidé l’Église dans la période difficile de la première guerre mondiale. Sur ses traces, je désire participer à la réconciliation et à l’harmonie entre les hommes et entre les peuples. Le nom de Benoît évoque aussi le père du monachisme occidental, co-patron de l’Europe, particulièrement vénéré dans mon pays et surtout en Bavière. Saint Benoît avait inscrit dans sa règle de ne rien mettre au-dessus du Christ. Nous lui demanderons donc de nous aider à rester le regard fixé sur le Christ. Dans les audiences du mercredi, à la suite du vénéré Pape Jean-Paul II, je poursuivrai les catéchèses sur les psaumes, prière du Christ et de l’Église, trésor pour nous tous.
Je salue cordialement les pèlerins francophones, notamment du Gabon et les jeunes de l’école de Courset, de l’aumônerie Notre-Dame de Vauvert, de Corse, de Nantes. À tous, j’accorde la Bénédiction apostolique.
[00490-03.02] [Texte original: Français]
○ Sintesi della catechesi in lingua inglese
Dear Brothers and Sisters,
It is with great joy that I welcome you and also greet those following this audience through radio and television. After the holy death of my beloved predecessor, Pope John Paul II, I come before you today for my first General Audience. Filled with sentiments of awe and thanksgiving, I wish to speak of why I chose the name Benedict. Firstly, I remember Pope Benedict XV, that courageous prophet of peace, who guided the Church through turbulent times of war. In his footsteps I place my ministry in the service of reconciliation and harmony between peoples. Additionally, I recall Saint Benedict of Norcia, co-patron of Europe, whose life evokes the Christian roots of Europe. I ask him to help us all to hold firm to the centrality of Christ in our Christian life: May Christ always take first place in our thoughts and actions!
I extend a special welcome to the English-speaking pilgrims here today, including groups from England, Wales, Ireland, Finland, Norway, Sweden, Australia, Vietnam, India, Pakistan, Singapore and the United States of America. Thank you for the affection with which you have greeted me. Upon all of you, I invoke the peace and joy of Jesus Christ our Lord!
[00491-02.02] [Original text: English]
○ Sintesi della catechesi in lingua tedesca
Liebe Brüder und Schwestern!
Mit einem ganz herzlichen „Grüß Gott!" heiße ich euch zu meiner ersten Generalaudienz willkommen! Staunen und Dankbarkeit gegenüber Gott, aber auch ein inneres Zittern vor der Größe der mir übertragenen Verantwortung empfinde ich in diesen Tagen. Die Gewißheit der Hilfe Gottes erfüllt mich mit gläubiger Gelassenheit und Freude. Nach dem Beispiel meines Vorgängers Johannes Pauls II. will ich in den Mittwochs-Audienzen den Kommentar der Psalmen des Alten Testamentes fortsetzen. Heute jedoch möchte ich euch ein Wort zu dem von mir gewählten Namen sagen: Ich habe mich Benedikt XVI. genannt, um mich an das Pontifikat des mutigen Friedens-Papstes Benedikt XV. anzulehnen, der den Ersten Weltkrieg zu verhindern suchte. Ich stelle mein Petrusamt in den Dienst der Versöhnung und des guten Einvernehmens unter den Menschen und Völkern. Die Wahl meines Namens knüpft aber auch an den heiligen Benedikt von Nursia an, den „Vater des abendländischen Mönchtums" und Mitpatron Europas.
Einen frohen Gruß richte ich an die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Danke, liebe Freunde, für euer Gebet und für eure Zuneigung, mit denen ihr mich und meinen Dienst begleitet! Von Herzen erteile ich euch allen sowie euren Familien und Freunden meinen Segen.
[00492-05.02] [Originalsprache: Deutsch]
○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
Al inicio de mi ministerio como Sucesor de Pedro he sentido asombro y gratitud a Dios, que me ha sorprendido ante todo a mí mismo al llamarme a esta gran responsabilidad. Pero también me da serenidad y alegría la certeza de su ayuda y la de su Madre Santísima. Me siento apoyado además por la cercanía espiritual de todo el Pueblo de Dios, al cual pido que me siga acompañando con su oración.
Al reanudar las Audiencias de los miércoles, quiero referirme al nombre elegido como Obispo de Roma y Pastor de la Iglesia universal. He tomado el nombre de Benedicto XVI en relación con el Papa Benedicto XV, un valiente y auténtico profeta de paz ante el drama de la primera guerra mundial. Como él, deseo ponerme al servicio de la reconciliación y armonía entre los hombres y los pueblos, porque el gran bien de la paz es sobre todo un don de Dios, que hemos de defender y construir entre todos. El nombre Benedicto evoca, además, la extraordinaria figura de san Benito. Él es un punto de referencia para la unidad de Europa y las irrenunciables raíces cristianas de su cultura y civilización.
Saludo ahora a los peregrinos españoles y a la Estudiantina del Instituto católico "La Paz" de Querétaro (México), así como a los demás fieles venidos de España y América Latina, y a cuantos están unidos a través de la radio o la televisión. Queridos amigos: gracias por vuestro afecto; os bendigo a todos, a vuestras familias y seres queridos.
[00493-04.02] [Texto original: Español]
● SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Saluto in lingua polacca
○ Saluto in lingua italiana
○ Saluto in lingua polacca
Pozdrawiam pielgrzymów języka polskiego. Dziękuję wam za dobroć i za modlitwy. Z serca wam błgosławię.
[Saluto i pellegrini di lingua polacca. Vi ringrazio per la bontà e per le preghiere. Vi benedico di cuore.]
[00496-09.01] [Testo originale: Polacco]
○ Saluto in lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, accompagnati dal loro pastore Mons. Riccardo Fontana, i Seminaristi di Bergamo, e gli studenti del Liceo "Cairoli" di Vigevano. Tutti invito a continuare nell’impegno di adesione a Cristo, testimoniando il Vangelo in ogni ambito della società.
Il mio pensiero si rivolge, infine, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Il Signore risorto riempia del suo amore il cuore di ciascuno di voi, cari giovani, perché siate pronti a seguirlo con entusiasmo; sostenga voi, cari malati, perché accettiate con serenità il peso della sofferenza, e guidi voi, cari sposi novelli, perché facciate crescere la vostra famiglia nella santità.
Concludiamo il nostro incontro, cantando la preghiera del Padre Nostro.
[00497-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0244-XX.01]