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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE AI CHIERICI MARIANI, 12.03.2005


MESSAGGIO DEL SANTO PADRE AI CHIERICI MARIANI

Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre ha inviato ai Chierici Mariani, in occasione del Capitolo generale dell’Istituto:

● MESSAGGIO DEL SANTO PADRE

Carissimi Fratelli!

1. Sono lieto di rivolgervi il mio beneaugurante saluto, in occasione del Capitolo generale del vostro Istituto. È questo un evento di grazia che costituisce per voi un forte richiamo a tornare alle radici della vostra Congregazione e ad approfondire il vostro carisma, cercando di discernere i modi più idonei per viverlo nell'attuale contesto socio-culturale. Vi incoraggio a proseguire sulla strada della fedeltà al vostro ricco patrimonio spirituale. Solo, infatti, grazie ad un vivo fervore ascetico, trasfuso nelle opere apostoliche, potrete realizzare appieno la vostra vocazione, e vi sarà possibile vedere moltiplicarsi i frutti di santità e di operosità missionaria nelle vostre attività.

In quest'anno, particolarmente dedicato al mistero dell'Eucaristia, fate ancor più di questo mirabile Sacramento il centro della vostra esistenza personale e comunitaria, ponendovi con docilità alla scuola della Vergine Santa, "Donna eucaristica". Sia Lei ad aiutarvi a raggiungere una sempre più intima comunione con Cristo e vi ottenga "il dono di un'obbedienza pronta, di una povertà fedele e di una verginità feconda" (Giornata della vita consacrata, 2 Febbraio 2005).

Se arderà nel vostro cuore un fervido amore per l’Eucaristia e per la Madonna rendete i santuari nei quali in diverse parti del mondo prestate il vostro apprezzato servizio, sempre più veri "cenacoli" di preghiera e di accoglienza. In essi i pellegrini che vi accorrono potranno sperimentare la consolante intimità con Cristo e saranno incoraggiati a seguirne con gioia le orme.

2. Cari Fratelli! Voi appartenete ad un Istituto religioso che annovera tra i suoi membri religiosi esemplari, che hanno servito la Chiesa in svariati campi, trovandosi non di rado in situazioni difficili e rischiose. Non sono pochi i vostri confratelli che hanno percorso fino in fondo la strada dell’intrepida testimonianza cristiana. Basti ricordare figure come Rositsa Antonio Leszczewicz, Giorgio Kaszyra, Fabiano Abrantowicz e Andrea Cikota. Sostenuti dalla testimonianza di questi vostri Confratelli, fedeli discepoli di Cristo e generosi operai del Vangelo, non abbiate paura di affrontare le sfide del nostro tempo.

Intensificate il vostro slancio apostolico, impegnandovi con rinnovato entusiasmo nel promuovere le vocazioni sacerdotali e religiose e preparando adeguatamente gli aspiranti del vostro Istituto ad essere generosi operai nella vigna del Signore. Cresca pure la vostra collaborazione pastorale con i fedeli laici, dedicando speciale cura ai giovani e ai bisognosi, agli emarginati e agli anziani. Per tutti siate apostoli e testimoni della Misericordia Divina.

Fedeli, inoltre, al carisma che vi contraddistingue, siate figli devoti dell’Immacolata Concezione. Sono passati pochi mesi da quando la Chiesa ha celebrato il 150° anniversario della proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione della Beatissima Vergine. Com’è noto, il vostro Fondatore, il Venerabile Servo di Dio Stanislao di Gesù Maria Papczynski, ha saputo diffondere e difendere con coraggio la verità dell'Immacolata Concezione prima ancora che fosse definita come dogma di fede. Seguite fedelmente il suo esempio e propagate attorno a voi la devozione mariana.

3. Pensando alla missione che siete chiamati a svolgere in diverse parti del mondo e in vari ambienti sociali, vorrei rivolgervi le parole che ho scritto nella Lettera apostolica Mane nobiscum Domine: "Quando si è fatta vera esperienza del Risorto, nutrendosi del suo Corpo e del suo Sangue, non si può tenere solo per sé la gioia provata. L'incontro con Cristo continuamente approfondito nell'intimità eucaristica suscita nella Chiesa e in ciascun cristiano l'urgenza di testimoniare e di evangelizzare" (n. 24).

"Pro Christo et Ecclesia": continui ad essere questo il programma della vostra Famiglia religiosa alla quale auguro una messe abbondante di frutti apostolici. Assicuro a tal fine un costante ricordo nella preghiera, mentre imparto volentieri la mia Benedizione al nuovo Superiore Generale, al suo Consiglio, ai membri del Capitolo Generale e a tutta la vostra Congregazione, come pure ai vostri Cooperatori.

Dal Policlinico Gemelli, 10 Marzo 2005

IOANNES PAULUS II

[00303-01.02] [Testo originale: Italiano]