MESSAGGIO DEL SANTO PADRE IN OCCASIONE DELLA VEGLIA DI PREGHIERA DEGLI UNIVERSITARI Alle 17.30 di questo pomeriggio, nell’Aula Paolo VI, ha luogo la Veglia di preghiera mariana a conclusione della terza Giornata Europea degli Universitari, sul tema: "La ricerca intellettuale, via per incontrare Cristo".
L’incontro di preghiera degli studenti degli atenei romani prevede collegamenti via satellite con gli universitari di Bari, Berlino, Bucarest, Lisbona, Zagabria, Londra, Tirana, Madrid e Kiev.
Al termine della Veglia, l’Em.mo Card. Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, legge il Messaggio di Giovanni Paolo II inviato per la circostanza:
● MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
Carissimi giovani universitari!
1. A tutti voi, riuniti nell’Aula Paolo VI per una veglia mariana, rivolgo il mio cordiale saluto. Non posso essere presente in mezzo a voi, ma vi sono ugualmente vicino con l’affetto e la preghiera. Estendo il mio saluto ai vostri coetanei che, in occasione della III Giornata europea degli universitari, partecipano all’incontro mediante speciali collegamenti televisivi. Bari in Italia, e poi Berlino, Bucarest, Lisbona, Zagabria, Londra, Tirana, Madrid, Kiev: l’Europa è idealmente coinvolta in questo importante momento di preghiera e di riflessione in preparazione alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che avrà luogo proprio nel cuore del Continente europeo, a Colonia.
2. Sono lieto che, come studenti, abbiate voluto offrire il vostro specifico contributo alla preparazione di così significativo appuntamento della gioventù mondiale con questa vostra riunione, che ha come tema: "La ricerca intellettuale come via per incontrare Cristo". Non c’è contraddizione tra la fede e la ragione. Lo dimostra pure l’esperienza dei santi Magi, che giunsero a Betlemme utilizzando entrambe queste dimensioni dello spirito umano: l’intelligenza, che scruta i segni, la fede che conduce ad adorare il mistero. Per affrontare il lungo e faticoso viaggio alla ricerca del Messia non bastava la ragione, ci voleva anche la fede nel segno della stella per arrivare alla meta. La speranza e l’ardente desiderio dei Magi non furono vani. A Betlemme cercarono il Bambino Gesù e, una volta giunti dinanzi a Lui, l’intelligenza ebbe bisogno della fede per riconoscere in quell’umile Figlio dell’uomo l’atteso Messia preannunciato dai profeti lungo l’Antico Testamento.
3. Carissimi giovani, siate sempre animati dall’anelito di scoprire la verità della vostra esistenza. La fede e la ragione siano le due ali che vi conducono verso Cristo, verità di Dio e verità dell’uomo. In Lui troverete la pace e la gioia. Sia Cristo il centro dell’intera vostra esistenza. E’ questo il mio più sincero auspicio, che formulo di cuore per tutti, accompagnandolo con l’assicurazione della preghiera.
In questo primo sabato del mese vi affido, in modo speciale, alla guida materna di Maria Santissima: sia Lei ad insegnarvi come seguire fedelmente Gesù fino alla Croce e sperimentare la gioia della Risurrezione.
Con questi sentimenti, vi benedico tutti. Buona Pasqua e buon cammino verso Colonia!
Dal Policlinico Gemelli, 5 Marzo 2005
IOANNES PAULUS II
[00286-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0126-XX.01]