DECRETO DELLA PENITENZIERIA APOSTOLICA CIRCA LE INDULGENZE CONCESSE DURANTE L’ANNO DELL’EUCARISTIA ● TESTO IN LINGUA LATINA
● TESTO IN LINGUA ITALIANA
Pubblichiamo di seguito il Decreto della Penitenzieria Apostolica circa il dono dell’Indulgenza durante l'"Anno dell'Eucaristia" a particolari atti di culto e di venerazione verso il SS.mo Sacramento dell'Altare:
● TESTO IN LINGUA LATINA
MIRACULORUM MAXIMUM (Cf. Sollemnitas SS.mi Corporis et Sanguinis Christi, ad Officium Lectionum, lectio altera) et supremum redemptionis a D. N. Iesu Christo suo sanguine peractae memoriale, Eucharistia, qua sacrificium et qua sacramentum Ecclesiam Dei intima et indefectibili unitate compaginat, supernae vi gratiae sustentat, inenarrabili gaudio perfundit, et ad alendam christifidelium pietatem, eosque pro christianae vitae, immo et perfectionis, augmento, supernaturale est auxilium.
Quod quidem pro sua erga Ecclesiam sollecitudine ratus, Summus Pontifex Ioannes Paulus II Annum "de Eucharistia" nuncupatum, ad cultum sive publicum sive privatum erga Sanctissimum Sacramentum promovendum, celebrari in universa Ecclesia statuit, edita die 7 octobris 2004 Apostolica epistula Mane nobiscum Domine inscripta.
Quo autem christifideles, durante eodem anno, impensius ad agnitionem et amorem ineffabilis "Fidei Mysterii" incitentur et inde uberiores usque spiritales fructus hauriant, idem Beatissimus Pater, in Audientia die 17 currentis mensis decembris infrascriptis Moderatoribus Apostolicae Paenitentiariae concessa, peculiares actus cultus et devotionis erga Ss.mum Sacramentum Indulgentiis ditare voluit, prout hic sequitur.
1. Omnibus et singulis christifidelibus Plenaria Indulgentia conceditur, suetis sub condicionibus (nempe sacramentalis Confessionis, eucharisticae Communionis et Orationis ad mentem Summi Pontificis, animo quidem omnino elongato ab affectu erga quodcumque peccatum), si cui sacrae functioni vel pio exercitio in honorem SS.mi Sacramenti, sive sollemniter expositi sive in Tabernaculo adservati peractis, attente ac religiose interfuerint.
2. Clericis insuper, sodalibus Institutorum Vitae consecratae et Societatum Vitae apostolicae, aliisque christifidelibus qui lege ad Liturgiae Horarum recitationem adstringuntur, vel qui sola devotione Divinum Officium recitare solent, Indulgentia Plenaria conceditur sub enuntiatis condicionibus quotiescumque, declinante die, sive in communi sive privatim, Vesperas et Completorium ante SS.mum Sacramentum venerazioni fidelium exspositum aut in Tabernacolo adservatum, pie persolverint.
Fideles, qui, propter infirmitatem aliasve iustas causas impediantur quominus in ecclesia vel oratorio SS.mum Eucharistiae Sacramentum visitare possint, in propria domo seu ubi impedimentum eos detinet, Plenariam Indulgentiam consequi valebunt si, concepta detestatione cuiuscumque peccati prout supra dictum est et intentione praestandi, ubi primum licuerit, tres consuetas condiciones, in spiritu fidei erga realem Iesu Christi praesentiam in Altaris Sacramento, spiritalem desiderio cordis visitationem peregerint et Orationem dominicam ac Symbolum Apostolorum recitaverint, addita pia aliqua invocatione ad Iesum in SS.mo Sacramento praesentem (e. g. Laudetur et adoretur in aeternum Sanctissimum Sacramentum).
Si vero ne hoc quidem exsequi valeant, Plenariam Indulgentiam, iidem consequentur, si solo animi desiderio sese iis sociaverint, qui ordinario modo praescriptum opus obibunt, ac aegritudines et incommoda propriae vitae Misericordi Deo obtulerint, intentione pariter concepta, cum primum poterunt, perficiendi tres suetas condiciones.
Sacerdotes, cura pastorali fungentes, praesertim parochi, prae oculis habitis, quae suggesta et proposita sunt a Congregatione pro Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum die 15 octobris 2004, de his salutaribus Ecclesiae dispositionibus, proprios fideles opportune certiores faciant, prompto et generoso animo sese praebeant ad confessiones eorum excipiendas et, diebus pro fidelium utilitate determinatis, publicas preces ad Iesum in SS.mo Sacramento sollemniter dirigant.
Denique, in catechesi tradenda fideles adhortentur ad aperta fidei et amoris testimonia in SS.mum Sacramentum frequenter danda, ut proponitur in Concessione generaliori IV "Enchiridii Indulgentiarum", attentis etiam aliis Concessionibus eiusdem Enchiridii: n. 7: De Eucharistica Adoratione et Processione, n. 8: De Eucharistica et Spiritali Communione, n. 27: De Prima Sacerdotum Missa et Iubilaribus Ordinationum Celebrationibus.
Praesenti valituro durante anno "de Eucharistia" ab ipso tamen die quo in Ephemeride "L'Osservatore Romano" prodetur. Contrariis quibuscumque minime obstantibus.
Datum Romae, ex aedibus Paenitentiariae Apostolicae, die 25 Decembris 2004, in sollemnitate Nativitatis Domini Nostri Iesu Christi.
Iacobus Franciscus Cardinalis Stafford
Paenitentiarius Maior
Ioannes Franciscus Girotti. O.f.m. conv.
Regens
[00062-07.01] [Testo originale: Latino]
● TESTO IN LINGUA ITALIANA
IL PIÙ GRANDE DEI MIRACOLI (Cf. Solennità del SS.mo Corpo e Sangue di Cristo, Ufficio delle Letture, seconda lettura) e supremo memoriale della Redenzione operata da N. S. Gesù Cristo mediante il suo sangue, l'Eucaristia, in quanto sacrificio e in quanto sacramento, produce in modo indefettibile l'unità della Chiesa, la sostiene con la forza della grazia soprannaturale, la inonda di gioia ineffabile, ed è un aiuto soprannaturale per nutrire la pietà dei fedeli e spingerli verso l'aumento, anzi verso la perfezione, della loro vita cristiana.
In considerazione di ciò, mosso dalla sollecitudine verso la Chiesa, il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, al fine di promuovere il culto e pubblico e privato verso il Santissimo Sacramento, con la Lettera Apostolica Mane nobiscum, Domine del 7 ottobre 2004, ha stabilito che fosse celebrato in tutta la Chiesa un anno apposito, chiamato "Anno dell'Eucaristia".
Al fine, poi, di esortare i fedeli, nel corso di questo anno, ad una più profonda conoscenza e ad un più intenso amore verso l'ineffabile "Mistero della fede", e affinché ne ricavino sempre più abbondanti frutti spirituali, il medesimo Beatissimo Padre, nell'Udienza concessa ai sottoscritti Moderatori della Penitenzieria Apostolica il 17 dicembre c.a., ha voluto arricchire di Indulgenze alcuni determinati atti di culto e di devozione verso il SS.mo Sacramento, qui sotto indicati.
1. Viene concessa l'Indulgenza Plenaria a tutti e ai singoli fedeli, alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo l'intenzione del Sommo Pontefice, con l'animo totalmente distaccato dall'affetto verso qualunque peccato), ogniqualvolta partecipino con attenzione e pietà a una sacra funzione o ad un pio esercizio svolti in onore del SS.mo Sacramento, solennemente esposto o conservato nel Tabernacolo.
2. E' concessa inoltre, alle condizioni sopra ricordate, l'Indulgenza Plenaria al Clero, ai membri degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica e agli altri fedeli tenuti per legge alla recita della Liturgia delle Ore, nonché a quelli che sono soliti dire l'Ufficio Divino per pura devozione, ogniqualvolta, a conclusione della giornata, recitino davanti al Signore presente nel tabernacolo, o in comune o privatamente, il Vespro e la Compieta.
I fedeli, che, impediti per malattia o altre giuste cause di poter visitare il SS.mo Sacramento dell'Eucaristia in una chiesa o oratorio, potranno conseguire l'Indulgenza Plenaria in casa propria o dovunque si trovino a motivo dell'impedimento se, con totale riprovazione d’ogni peccato, come è stato detto sopra, e con l’intenzione di osservare, non appena sarà possibile, le tre consuete condizioni, compiranno spiritualmente con il desiderio del cuore la visita, in spirito di fede nella reale presenza di Gesù Cristo nel Sacramento dell'Altare, e reciteranno il Padre Nostro e il Credo, aggiungendo una pia invocazione a Gesù Sacramentato (p.e. "Sia lodato e ringraziato ogni momento il SS.mo Sacramento").
Se non potessero fare neppure questo, otterranno l'Indulgenza Plenaria, se si uniranno con desiderio interiore a coloro che praticano nel modo ordinario l'opera prescritta per l'Indulgenza e offriranno a Dio Misericordioso le infermità e i disagi della loro vita, avendo anch'essi il proposito di adempiere non appena possibile le tre solite condizioni.
I sacerdoti che svolgono ministero pastorale, soprattutto i parroci, tenendo presenti i "Suggerimenti e proposte" indicati il 15 ottobre 2004 dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, informino nel modo più conveniente i loro fedeli di questa salutare disposizione della Chiesa, si prestino con animo pronto e generoso ad ascoltare le loro confessioni, e, nei giorni da determinarsi per l'utilità dei fedeli, guidino in modo solenne pubbliche recite di preghiere a Gesù Sacramentato.
Infine, nell'impartire la catechesi esortino i fedeli a dare spesso aperte testimonianze di fede e di venerazione verso il SS.mo Sacramento, come è proposto nella Concessione generale IV dell' "Enchiridion Indulgentiarium", tenendo presenti anche le altre concessioni dello stesso Enchiridion: n. 7: Adorazione e processione eucaristica, n. 8: Comunione eucaristica e spirituale, n. 27: Prima Messa dei neosacerdoti e celebrazioni giubilari di Ordinazione sacerdotale ed episcopale.
Il presente Decreto ha vigore durante l'Anno Eucaristico, a partire dal giorno stesso della sua pubblicazione su "L'Osservatore Romano". Nonostante qualunque contraria disposizione.
Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 25 dicembre 2004, nella solennità del Natale del Signore Nostro Gesù Cristo.
Giacomo Francesco Cardinale Stafford
Penitenziere Maggiore
Gianfranco Girotti, O.F.M.Conv.
Reggente
[00062-01.01] [Testo originale: Italiano]