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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE "IL BUON SAMARITANO", 17.12.2004


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE "IL BUON SAMARITANO"

Alle 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la Conferenza Stampa di presentazione della Fondazione "Il Buon Samaritano", che ha lo scopo di sostenere economicamente gli infermi più bisognosi, in particolare i malati di AIDS. La Fondazione, con sede nella Città del Vaticano, è stata affidata al Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, che ne ha promosso l’istituzione.
Intervengono: l’Em.mo Card. Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute; S.E. Mons. José Luis Redrado Marchite, O.H., Segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute; il Rev.do P. Felice Ruffini, M.I., Sotto-Segretario del medesimo Pontificio Consiglio; il Dott. Giuseppe Ippolito, dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma.
Pubblichiamo di seguito l’intervento dell’Em.mo Card. Javier Lozano Barragán:

● INTERVENTO DELL’EM.MO CAR. JAVIER LOZANO BARRAGÁN

Nell’Udienza concessa a Sua Eminenza il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato il 12 settembre 2004, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha costituito la Fondazione "Il Buon Samaritano" con personalità giuridica pubblica, canonica e civile, avente sede nello Stato della Città del Vaticano.

Lo scopo della Fondazione è di sostenere economicamente gli infermi più bisognosi, in particolare i malati di AIDS. La Chiesa di Cristo si preoccupa così di adempiere il mandato ricevuto da Cristo; "Curate gli infermi" (Lc 10,9; Mt 10,8) e desidera fare un gesto d’amore solidale in favore dei più abbandonati.

La Fondazione è affidata al Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute che ha avuto quest’iniziativa, benignamente accolta dal Santo Padre, giacché, come Lui stesso afferma, "È l’ora di una nuova ‘fantasia della carità’ che si dispieghi non tanto e non solo nell’efficacia dei soccorsi prestati, ma nella capacità di farsi vicini, solidali con chi soffre, così che il gesto di aiuto sia sentito non come obolo umiliante, ma come fraterna condivisione" (Novo Millennio ineunte, n.50).

Il Santo Padre Giovanni Paolo II invita tutti gli uomini di buona volontà, in special modo quelli dei Paesi economicamente più avanzati, a voler contribuire alle finalità della suddetta Fondazione.

L’HIV/AIDS è una delle più devastanti epidemie dei nostri tempi; è un dramma umano che per la sua gravità e vastità è una delle sfide maggiori di sanità a livello mondiale. I dati riportati nel Rapporto delle Nazioni Unite "The impact of Aids" del 2004 parlano chiaro: dalla comparsa di questa epidemia (verso gli anni ’80), più di 22 milioni di persone sono morte nel mondo a causa dell’AIDS ed attualmente 37.800,000 persone vivono con l’HIV/AIDS. Nel 2003, 2,9 milioni di persone sono morte a causa dell’AIDS e 4,8 milioni sono rimaste infettate dall’HIV. L’AIDS è la causa principale di morte nelle persone in età compresa tra i 15 e i 49 anni.

Alcuni tratti importanti dello stato attuale della pandemia nel mondo sono così: Paesi con più di un milione di malati per l’AIDS in Africa sono: Sudafrica, 5.300.000; Nigeria, 3.600.000; Zimbabwe, 1.800.000; Tanzania, 1.600.000; Mozambico, 1.300.000; Etiopia, 1.200.000; Kenya, 1.200.000; R.D. Congo, 1.100.000. Paesi con più di 100.000 infetti in America sono: Stati Uniti d’America, 950.000; Brasile, 660.000; Haiti, 280.000; Colombia, 190.000; Messico, 160.000; Argentina, 130.000; Venezuela, 110.000. In Asia sono: India, 5.100.000; Thailandia, 570.000; Myanmar, 330.000; Viet-Nam, 220.000; Cina, 130.000. In Europa: Russia, 860.000; Ucraina, 360.000; Italia, 140.000; Francia, 120.000. Paesi con più di 10.000 infetti in Oceania sono: Papua Nuova Guinea, 16.000; Australia, 14.000. Si prevede che nel 2025 l’AIDS causerà la morte di 31 milioni di persone in India e di 18 milioni in Cina.

Drammatica è la situazione per i bambini. Infatti, secondo i dati del Rapporto 2004 dell’UNICEF, UNAIDS e USAID "Children on the brink", tra il 2001 ed il 2003, il numero complessivo di bambini rimasti orfani a causa dell’AIDS è cresciuto da 11,5 milioni a 15 milioni, in gran parte in Africa. Si stima che entro il 2010, nell’Africa sub-Sahariana ci saranno 18,4 milioni di orfani a causa dell’HIV/AIDS. Soltanto nel 2003 sono diventati orfani, a causa di questa epidemia, 5,2 milioni di bambini. Inoltre, il crescente numero degli orfani sta cambiando il sistema tradizionale, soprattutto in Africa, di accoglienza degli orfani nelle famiglie poiché queste, già povere, hanno difficoltà a farsi carico di questi bambini.

Rispondendo all’accorato appello del Santo Padre, la Chiesa cattolica fin dalla comparsa del terribile flagello, ha sempre dato il suo contributo, sia nel prevenire la trasmissione del virus HIV, che nell’aiutare i malati e le loro famiglie sul piano medico-assistenziale, sociale, spirituale e pastorale. Attualmente il 26,7% dei Centri per la cura dell’HIV/AIDS nel mondo sono cattolici.

I programmi che questi Centri stanno compiendo si svolgono in quattro linee: 1. Formazione: per gli operatori sanitari, per i sacerdoti, per le famiglie e per i giovani; 2. Prevenzione: educazione sanitaria, elaborazione di documenti ecclesiali, convegni: 3. Cura ed Assistenza: per i Cappellani, per i Medici, per le infermiere ed infermieri, pratica del Sacramento della Penitenza, Counselling, Diagnosi, Progetti vari, Azioni delle Caritas internazionale e diocesane, Centri per i malati; 4. Presa d’incarico ed accompagnamento: con i malati stessi, con gli orfani, le vedove e i nonni, nelle carceri, nelle case di reintegrazione sociale.

Accanto a questo inestimabile e lodevole impegno, il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute ha accolto la richiesta del Santo Padre Giovanni Paolo II che, rivolgendosi ai Vescovi delle Conferenze Episcopali di America, Australia, Europa, chiede che si uniscano ai Pastori dell’Africa per far fronte più efficacemente all’emergenza dell’AIDS.

Proprio per questo compito il Santo Padre ha costituito la suddetta Fondazione "Il Buon Samaritano". I nostri centri che si occupano dei malati di AIDS, malgrado tutto questo che stanno facendo, da una parte non hanno risorse per i medicinali che si richiedono, dall’altra non sono sufficienti per coprire gli urgentissimi bisogni che si presentano.

Per costituire il nostro Fondo il Santo Padre ha apportato la quantità di cento mila euro, come un esempio di carità, soltanto per iniziare a dotare di risorse ed offrire un esempio che chiediamo a tutti i cattolici di seguire.

Oggi siamo nel tempo del Natale, un tempo molto opportuno per ricevere l’invito del Santo Padre a tutti gli uomini di buona volontà a voler contribuire al Fondo "Il Buon Samaritano" per salvare tante vite ed alleviarne tante altre. Sarebbe il regalo più apprezzato che possiamo offrire a Gesù Bambino.

Rivolgiamo questo appello soprattutto ai Vescovi ed alle loro Diocesi, ai sacerdoti, agli Istituti religiosi, alle Fondazioni per le opere caritative ed a tutti gli uomini di buona volontà: vogliate in una maniera permanente organizzarvi per rispondere generosamente all’invito del Santo Padre e donare i vostri contributi, in particolare, come già notato, in questo tempo di Natale.

La Fondazione "il Buon Samaritano" è affidata al Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, ed il Santo Padre ha designato come Presidente della suddetta Fondazione il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute.

Augurando a voi tutti un sereno e generoso Natale, per realizzare gli inviti che in questo tempo vi fa il Santo Padre, speriamo di ricevere presto i vostri aiuti verso i fratelli ammalati di AIDS, come segno di quella "fantasia della carità" che ci spinge tutti a farci così intensamente vicini e solidali con quelli che soffrono, per dimostrare un autentico ed urgente segno della nostra fraterna condivisione.

I vostri contributi e quelli di tutti gli uomini di buona volontà li potete inviare:

A. tramite "Bonifico Bancario" ai Conti Correnti accesi presso l’Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.) della Santa Sede, in valuta Dollari USA, o in EURO;

B. con "Assegno Bancario Internazionale" intestato a:

«Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente della Fondazione "Il Buon Samaritano", Palazzo S. Paolo, Città del Vaticano»

La Sede Legale è presso questo Pontificio Consiglio, sempre a vostra disposizione per ulteriori informazioni in merito alla "Fondazione Buon Samaritano" (tel. +39.06.698.83138 - +39.06.698.84720 - +39.06.698.84799 - fax: +39.06.698.83139).

E-Mail: goodsamaritan@hlthwork.va

[01998-01.02][Testo originale: Italiano]

[B0610-XX.01]