CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’INCONTRO DEL SANTO PADRE CON LE AZIONI CATTOLICHE DEL MONDO A LORETO (5 SETTEMBRE 2004) ● SINTESI DELL’INTERVENTO DI S.E. MONS. FRANCESCO LAMBIASI
● SINTESI DELL’INTERVENTO DELLA DOTT.SSA PAOLA BIGNARDI
● INTERVENTO DELLA DOTT.SSA BEATRIZ BUZZETTI THOMSON
Alle ore 11.30, di questa mattina nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede si svolge una Conferenza Stampa per presentare l’incontro del Santo Padre con le Azioni Cattoliche del mondo a Loreto (5 settembre 2004).
Partecipano S.E. Mons. Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, S.E. Mons. Francesco Lambiasi, Assistente Generale dell’Azione Cattolica Italiana, la Dott.ssa Paola Bignardi, Presidente dell’Azione Cattolica Italiana, la Dott.ssa Beatriz Buzzetti Thomson, Coordinatrice del Segretariato del Forum di Azione Cattolica (FIAC).
Pubblichiamo di seguito gli interventi di S.E. Mons. Francesco Lambiasi, della Dott.ssa Paola Bignardi e della Dott.ssa Beatriz Buzzetti Thomson:
● SINTESI DELL’INTERVENTO DI S.E. MONS. FRANCESCO LAMBIASI
Perché a Loreto
Sono numerose le motivazioni del pellegrinaggio dell’Azione Cattolica Italiana a Loreto nei giorni 1-5 settembre 2004. Possiamo sintetizzarle così:
1. Per ascoltare Maria: ne abbiamo bisogno! Maria ci aspetta a Loreto per ricordarci che il cristianesimo è vita: non abitudine logora e stanca, non pratica di precetti soffocanti. Il cristianesimo è storia, e storia in corso. Maria ci aspetta a Loreto per ridirci il suo "testamento": "Qualsiasi cosa (mio Figlio) vi dirà, voi fatela!". A Maria noi vogliamo affidare il cammino di rinnovamento dell’Associazione e da Maria vogliamo ottenere la grazia che l’AC torni ad essere una grande scuola di santità, come è avvenuto per santa Gianna Beretta Molla, il beato Pier Giorgio Frassati, per Alberto Marvelli, per Pina Suriano, per don Pedro Tarrès e per moltissimi altri.
2. Per incontrare Pietro: all’inizio del suo pontificato, il card. Wyszyński profetizzò a Giovanni Paolo II che lui avrebbe dovuto introdurre la Chiesa nel terzo Millennio. E, insieme alla Chiesa, questo Papa ha introdotto anche l’AC e ci sta aiutando a "riscoprire con umile fierezza il carisma dell’AC". Anche a noi ha detto quello che ha gridato alla Chiesa: "Duc in altum, Azione Cattolica: abbi il coraggio del futuro!". A Loreto gli ripeteremo il grazie per tanto affetto e tanta fiducia, ma gli diremo anche di non stancarsi a ripeterci questo Duc in altum…
3. Per ritrovare la nota del sì: quante volte, mentre trascorre la vita, perdiamo la nota del canto dei pellegrini! Come meravigliarci allora se gli altri sentono da noi più spesso le note delle lamentazioni, più che quelle limpide e alte del Magnificat? Solo se il sì di Maria ridiventa il cantus firmus di questo coro di popolo che è la nostra Associazione, solo allora potremo comunicare il vangelo a questo mondo che cambia…
4. Per ritrovarci come associazione: con il nuovo Statuto abbiamo rinnovato la scelta della unitarietà, ma ora abbiamo bisogno di dirla con fatti concreti e con segni tangibili. A Loreto vogliamo dar vita ad un mosaico vivace e armonioso.
5. Per comunicare con la società: è urgente rimetterci in ascolto dei poveri, ritessere la trama del confronto con i responsabili della cosa pubblica, con quanti operano per il bene comune. Abbiamo da ricevere e abbiamo da dare: fiducia, coraggio, verità, libertà.
6. Per ri-uscire a seminare il vangelo: il fine dell’AC è l’evangelizzazione. A Loreto noi vorremo gridare a tutti che non ci vergogniamo del vangelo; che vogliamo far arrivare al maggior numero possibile di persone la buona notizia che Gesù è l’unico salvatore di tutti…
7. Per riprendere il cammino: andremo in pellegrinaggio per ricordare a noi stessi e per dire a tutti che non vogliamo vivere da vagabondi, ma da pellegrini: come Maria che "ci ha preceduti nel pellegrinaggio della fede". Come Giovanni Paolo II, l’uomo che più di ogni altro nella storia, ha camminato – e continua! - per le strade del mondo. Come ogni vero discepolo del Signore, che non si stanca di ascoltare il suo Maestro che dice: "Tu seguimi!". Come e con la Chiesa che continua ad andare per le rotte del mondo, sospinta dal Duc in altum del suo Signore.
[01338-01.02] [Testo originale: Italiano]
● SINTESI DELL’INTERVENTO DELLA DOTT.SSA PAOLA BIGNARDI
L’Azione Cattolica Italiana vivrà nei prossimi giorni un avvenimento di straordinaria rilevanza per la sua storia presente e futura. Nel pellegrinaggio a Loreto dell’1-5 settembre 2004 ci sono, infatti, tutti gli elementi del carisma che l’ha originata, così come vi si possono scorgere i tratti che caratterizzano l’attuale fase di rinnovamento.
Mi riferisco:
- al particolare legame con i Pastori – testimoniato ancora una volta dalla presenza e dalla parola del Papa, con cui saranno a Loreto anche molti Vescovi delle nostre Chiese;
- al nostro voler essere Chiesa inviata a portare ad ogni uomo la parola di speranza e di libertà del Vangelo, radicati nella vicenda quotidiana dei nostri paesi e delle nostre comunità;
- al vivere la laicità come vocazione che ci chiama ad essere donne e uomini "di Dio, nel mondo" e per questo incamminati sulla via della santità;
- all’unitarietà fra le diverse generazioni e condizioni di vita, vera ricchezza dell’esperienza associativa dell’Azione Cattolica.
A Loreto, inoltre, vogliamo fare un esercizio di laicità, prendendo la parola in modo responsabile e libero sui grandi temi dell’attualità: la famiglia, la pace, l’educazione, la politica, l’economia. La consegna del nuovo Progetto formativo, che faremo ai Presidenti e agli Assistenti parrocchiali dell’Associazione, viene a dire quanto sia centrale, nella nostra esperienza come nell’agenda pastorale delle nostre comunità, una formazione adeguata all’oggi, attenta alla vita e centrata sull’obiettivo di conformare l’esistenza personale a quella del Signore Gesù.
La comunione sarà resa ancora più forte dalla presenza di numerose aggregazioni laicali italiane, con le quali è avviato un fecondo dialogo e una nuova collaborazione, e da quella degli amici delle altre associazioni di Azione Cattolica del mondo. E’ questa una presenza che ci riempie di gioia particolare, perché mette in evidenza come il carisma dell’Azione Cattolica sia un dono per la Chiesa universale e trovi, in ogni Paese, uomini e donne chiamati a vivere secondo questa forma il loro originale servizio al Vangelo e all’uomo. Il legame fra le nostre Associazioni, attraverso il Forum internazionale di AC, è anche un segno profetico dell’unità della Chiesa e di quella globalizzazione della solidarietà e della speranza che Giovanni Paolo II non smette di indicare come la via maestra per umanizzare il mondo e dar vita alla civiltà dell’amore.
Un messaggio di particolare vicinanza, infine, andrà a quanti soffrono a causa della guerra e della violenza, specialmente in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente. Alla Chiesa in Iraq, ed in particolare ai giovani di questo Paese, il cui futuro è oggi minacciato da ombre di morte, doneremo il frutto della nostra solidarietà: una casa dove crescere insieme e imparare a guardare all’altro come "dimora di Dio". È questo l’augurio che facciamo a ciascuno di noi e a tutti coloro che vorranno farsi pellegrini per il Vangelo insieme al Santo Padre. A Lui va la nostra riconoscenza più affettuosa per la testimonianza che rende, in modo esemplare e infaticabile, all’altissima vocazione dell’uomo, oggetto dell’amore sovrabbondante di Dio.
[01340-01.01] [Testo originale: Italiano]
● INTERVENTO DELLA DOTT.SSA BEATRIZ BUZZETTI THOMSON
Sean bienvenidos a este Congreso Internacional que tiene como lema las palabras del Santo Padre "Duc in altum Acción Católica, ten el coraje del futuro"
Esta es justamente la perspectiva de este Congreso: un reconocimiento del don del Espíritu y un empeño renovado de fidelidad al don recibido asumiendo con coraje los desafíos de este inicio del milenio y la construcción del futuro.
Este es el primer Congreso Internacional que se realiza después del Concilio. El Concilio Ecuménico Vaticano II, produce una profunda renovación en la Iglesia y sitúa a la Acción Católica en el corazón de este dinamismo de comunión misionera a través de definición de las cuatro notas de eclesialidad, laicidad, organicidad y colaboración con la Jerarquía (AA20) sean estas presentes en forma conjunta, en asociaciones con este o con otros nombres.
En la Exhortación Apostólica "Sobre la vida de los laicos en la Iglesia y en el mundo" Juan Pablo II explicita con claridad estas enseñanzas conciliares al ubicar, en medio del panorama de todos los movimientos eclesiales, a la Acción Católica como aquella institución llamada a servir, con fidelidad y laboriosidad, según el modo que es propio a su vocación y con un método particular, al incremento de toda comunidad cristiana, a los proyectos pastorales y a la animación evangélica de todos los ámbitos de la vida." (CL 31)
En estos últimos años el magisterio del Santo Padre ha señalado de un modo particular el carisma de la Acción Católica como don del Espíritu a la Iglesia del tercer milenio. Recientemente ha dicho "La Iglesia necesita de la Acción Católica".
Es por esto que cuando el Pontificio Consejo para los laicos nos propuso la organización de este Congreso, el Secretariado del FIAC acogió con alegría esta iniciativa de comunicar y compartir la identidad y la vocación de la Acción Católica, al inicio del tercer milenio.
Sin duda esta necesidad de responder al ser y a la misión evangelizadora de la Iglesia son una invitación constante a emprender una auténtica conversión hecha del reconocimiento de nuestras fortalezas y debilidades y de nuestra fidelidad a la vocación recibida.
Es por esto que esperamos que este Congreso sea ocasión propicia para reflexionar acerca de cómo la Acción Católica puede ser esa presencia viva en el mundo que la Iglesia necesita. Esto significará que en algunas realidades se deba hacer un gran esfuerzo de renovación para adecuarse a las exigencias del tiempo presente, en otros casos sea un esfuerzo de consolidación de lo existente, en otras realidades deba mostrarse la riqueza que pueda constituir para la vida de la Iglesia y de la sociedad y la perspectiva de un camino a iniciar.
Comenzaremos las sesiones de trabajo con la relación de Mons Estanislao Rilko, Presidente del Pontificio Consejo para los Laicos referida a La Acción Católica, don del Espíritu a la Iglesia de nuestro tiempo que iluminará todo el desarrollo del Congreso.
En estos últimos 100 años más de 60 miembros de Acción Católica de todo el mundo han sido reconocidos mediante un proceso canónico y junto a estos santos y beatos tantos otros hombres y mujeres, jóvenes y adultos testigos fieles del Evangelio que supieron vivir en la vida ordinaria, en las situaciones cotidianas de la vida familiar, política y social, en las relaciones laborales y en el estudio, desde su pertenencia a la Acción Católica, la coherencia entre fe y vida, en un empeño siempre renovado de descubrir la Voluntad del Padre e interpretar el tiempo que les tocó vivir como tiempo providencial, como paso del Señor de la Historia. Estos frutos de la Acción Católica que llevaron a S.S. Pablo VI a definir a la Acción Católica como camino de santidad nos comprometen a intensificar nuestra pedagogía institucional: Veremos algunos de los testimonios de estos últimos años, de estos "frutos", que serán presentados por Alberto Montaner. Presidente del Movimiento de Jóvenes de España.
Paola Bignardi, Presidenta de la Acción Católica Italiana, nos introducirá en la reflexión sobre la profecía de la Acción Católica con su ponencia La Acción Católica para el tercer milenio y seguidamente en los grupos de reflexión esperamos los aportes de todos sobre las características que debe tener la Acción Católica para ser fiel al don del Espíritu en la realidad del mundo de hoy.
Esta nota propia de la Acción Católica que es su diocesanidad, su inserción en la vida de la Iglesia local y estar al servicio de los planes pastorales como señala la Christifidelis laici, nos permite apreciar esta unidad y diversidad de la Acción Católica que se encarna en las distintas culturas y en cada Iglesia particular junto a los pastores. Esta riqueza de la diversidad será introducida y coordinada por Alejandro Madero, Presidente de la Acción Católica Argentina y contará con la participación de diversos países.
En este contexto de la vida y la realidad de la Acción Católica de los diversos países presentaremos el servicio y la prospectiva del Foro Internacional de la Acción Católica y Guzmán Carriquiri Subsecretario del Pontifico Consejo para los Laicos planteará las relaciones de este organismo con el FIAC.
Los laboratorios temáticos que se desarrollarán simultáneamente en la tarde del jueves dos posibilitarán el conocimiento de distintas actividades llevadas a cabo por la Acción Católica de diferentes países y compartir experiencias, propuestas y proyectos para la Acción Católica de hoy. Los ejes temáticos son: la misión y presencia en el mundo, los itinerarios y proyectos formativos y la promoción de la Acción Católica.
Recogiendo lo trabajado en estos días el Manifiesto sobre una Acción Católica para el tercer milenio, cerrará las sesiones de trabajo. El viernes nos trasladaremos a Loreto, para unirnos a la Peregrinación de la Acción Católica Italiana a la casa de nuestra Madre. Respondiendo a la convocatoria que SS Juan Pablo II nos hiciera el domingo 1 de agosto en su alocución del Ángelus, niños, jóvenes y adultos representantes de Acción Católica de diversos países se unirán a las actividades de la Acción Católica italiana durante estos días.
El domingo 5 en Loreto será el momento culminante del Congreso y la Peregrinación, con la Celebración Eucarística presidida por SS Juan Pablo II y en la que beatificará a tres miembros de Acción Católica: Alberto Marvelli, Pina Suriano Y Pere Tarrés.
Queremos agradecer muy especialmente a los Obispos, sacerdotes y laicos, miembros de Acción Católica y de otros movimientos y organizaciones eclesiales aquí presentes, provenientes de más de 50 países de los distintos continentes, que han respondidos a nuestra convocatoria y con quienes viviremos juntos esta experiencia de Iglesia en la oración, el diálogo, la escucha recíproca, la reflexión, el intercambio de experiencias, la amistad. No dudamos que esta será una fuerte experiencia eclesial y aspiramos a vivir plenamente las "relaciones familiares" que tan bien describe la Lumen Gentium 37, en un clima de sencillez y cordialidad.
La Celebración Eucarística de cada día, centro y momento culminante de la actividad, las oraciones de la mañana y de la tarde y la velada de oración por la paz del mundo nos unirán en la plegaria y estrecharán los vínculos que construyen la comunidad.
En las manos de María - nuestra madre, la Señora de Loreto, a cuya casa peregrinaremos - ponemos estas sesiones del Congreso. Que ella las presente al Padre e interceda ante al Señor para que bendiga y haga fructificar el trabajo de estos días para bien de la Iglesia.
[01339-01.02] [Texto original: Español]
[B0420-XX.01]