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L’UDIENZA GENERALE, 16.06.2004


L’Udienza Generale si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietrro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi sulla Liturgia dei Vespri, commenta il Salmo 45 - Dio rifugio e forza del suo popolo - Vespri del venerdì della 1a settimana (Lettura: Sal 45,2-3.5-6.10-11).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Abbiamo ora ascoltato il primo dei sei inni a Sion che sono contenuti nel Salterio (cfr Sal 47; 75; 83; 86; 121). Il Salmo 45, come le altre composizioni analoghe, celebra la città santa di Gerusalemme, «la città di Dio, la santa dimora dell’Altissimo» (v. 5), ma esprime soprattutto una fiducia incrollabile in Dio, che «è per noi rifugio e forza, aiuto sempre vicino nelle angosce» (v. 2; cfr v. 8 e 12). Il Salmo evoca gli sconvolgimenti più tremendi per affermare con maggiore forza l’intervento vittorioso di Dio, che dà piena sicurezza. A causa della presenza di Dio in essa, Gerusalemme «non potrà vacillare; la soccorrerà Dio» (v. 6).

Il pensiero corre all’oracolo del profeta Sofonia che si rivolge a Gerusalemme e le dice: «Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme… Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa» (Sof 3,14.17-18).

2. Il Salmo 45 è diviso in due grandi parti da una sorta di antifona, che echeggia nei versetti 8 e 12: «Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe». Il titolo «Signore degli eserciti» è tipico del culto ebraico nel tempio di Sion e, nonostante l’aspetto marziale, legato all’arca dell’alleanza, rimanda alla signoria di Dio sull’intero cosmo e sulla storia.

Questo titolo è, perciò, sorgente di fiducia, perché il mondo intero e tutte le sue vicende sono sotto il supremo governo del Signore. Questo Signore è, quindi, «con noi», come ancora dice quell’antifona, con un implicito riferimento all’Emmanuele, il «Dio-con-noi» (cfr Is 7,14; Mt 1,23).

3. La prima parte dell’inno (cfr Sal 45,2-7) è centrata sul simbolo dell’acqua e presenta un duplice significato contrastante. Da un lato, infatti, si scatenano le acque tempestose che nel linguaggio biblico sono simbolo delle devastazioni, del caos e del male. Esse fanno fremere le strutture dell’essere e dell’universo, simboleggiate nei monti, scossi dall’irrompere di una specie di diluvio distruttore (cfr vv. 3-4). D’altro lato, però, ecco le acque dissetanti di Sion, una città posata su aridi monti, ma che «un fiume e i suoi ruscelli» (v. 5) allietano. Il Salmista - pur alludendo alle fonti di Gerusalemme com’è quella di Siloe (cfr Is 8,6-7) - scorge in essi un segno della vita che prospera nella città santa, della sua fecondità spirituale, della sua forza rigeneratrice.

Per questo, nonostante gli sconvolgimenti della storia che fanno fremere i popoli e scuotono i regni (cfr Sal 45,7), il fedele incontra in Sion la pace e la serenità derivanti dalla comunione con Dio.

4. La seconda parte del Salmo (cfr vv. 9-11) può così tratteggiare un mondo trasfigurato. Il Signore stesso dal suo trono in Sion interviene con estremo vigore contro le guerre e stabilisce la pace che tutti bramano. Quando si legge il v. 10 del nostro inno: «Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, romperà gli archi e spezzerà le lance, brucerà con il fuoco gli scudi», il pensiero corre spontaneamente a Isaia.

Anche il profeta ha cantato la fine della corsa agli armamenti e la trasformazione degli strumenti bellici di morte in mezzi per lo sviluppo dei popoli: «Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra» (Is 2,4).

5. La tradizione cristiana ha inneggiato con questo Salmo a Cristo «nostra pace» (cfr Ef 2,14) e nostro liberatore dal male attraverso la sua morte e risurrezione. È suggestivo il commento cristologico svolto da sant’Ambrogio attorno al v. 6 del Salmo 45, che descrive il «soccorso» offerto alla città dal Signore «prima del mattino». Il celebre Padre della Chiesa vi scorge un’allusione profetica alla risurrezione.

Infatti - spiega - «la risurrezione mattutina ci procura il sostentamento dell’aiuto celeste, essa che ha respinto la notte, ci ha riportato il giorno, come dice la Scrittura: "Svègliati ed alzati e sollevati dai morti! E risplenderà per te la luce di Cristo". Osserva il senso mistico! Al vespro si è compiuta la passione di Cristo… All’alba la resurrezione… Al vespro del mondo viene ucciso, quando la luce ormai muore, perché questo mondo giaceva tutto nelle tenebre e sarebbe stato immerso nell’orrore di tenebre ancor più nere, se non ci fosse giunto dal cielo Cristo, luce di eternità, a ricondurre l’età dell’innocenza al genere umano. Ha dunque sofferto il Signore Gesù e col suo sangue ha rimesso i nostri peccati, ha sfolgorato la luce di una più limpida coscienza ed è brillato il giorno di una grazia spirituale» (Commento a dodici Salmi: Saemo, VIII, Milano-Roma 1980, p. 213).

[00986-01.02]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

Le Psaume 45 célèbre Jérusalem, «la plus sainte des demeures du Très-Haut». Mais il exprime surtout une confiance inébranlable en Dieu, «refuge et force» de son peuple. Dieu est le Seigneur du monde et de l’histoire, il est «Dieu-avec-nous», comme l’indique aussi le refrain qui sépare les deux grandes parties de ce psaume. La première partie de l’hymne est construite autour du thème de l’eau. Aux eaux tumultueuses, symbolisant les bouleversements de l’histoire qui font frémir les peuples, le Psalmiste oppose les sources qui irriguent Jérusalem, signe de la vie qui prospère dans la ville sainte et témoin de sa fécondité spirituelle. Le fidèle peut rencontrer en Sion la paix et la sérénité, qui découlent de la communion avec Dieu. Dans la seconde partie du psaume, le Seigneur intervient lui-même avec une extrême vigueur contre la guerre afin d’établir la paix. Comme le prophète Isaïe, le Psalmiste a chanté la fin de la course aux armements et la transformation des instruments qui donnent la mort en moyen de développement pour les peuples. La tradition chrétienne a appliqué ce psaume au Christ qui, par sa mort et sa résurrection, nous a libérés du mal, devenant «notre paix» (Ep 2,14).

Je salue cordialement les pèlerins francophones, en particulier l’école Saint-Érembert, de Saint-Germain-en-Laye, ainsi que le groupe du collège d’Europe, de Bruges. Que votre pèlerinage aux tombeaux des Apôtres Pierre et Paul fortifie votre foi, nourrisse votre espérance et rende toujours plus vive votre charité!

[00987-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Psalm 45 celebrates the City of Jerusalem, the "holy place where the Most High dwells" and gives expression to the believer’s unshakeable confidence in God who "is for us a refuge and strength, a helper close at hand in time of distress". The psalmist sings: "the waters of a river give joy to God’s city". They represent the security and peace one finds when in communion with God, a communion spreading out from Jerusalem and establishing a reign of universal peace.

The Christian Tradition applies this psalm to Christ, who is our Peace. Indeed Saint Ambrose sees in the expression "at the dawning of the day" a prophesy of Christ’s resurrection and so he exhorts us: "Awaken, arise from the dead! And thus will shine for you the light of Christ".

Dear Brothers and Sisters,

I offer a warm welcome to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience. I greet particularly the groups from England, Ireland, Canada, Singapore and from the United States of America. I thank the choirs for their praise of God in song. My greeting goes especially to the numerous young people present. The month of June is the month of the Sacred Heart. I invite you to place your trust in the Heart of Jesus, who is for us a refuge and strength, a helper close at hand. Upon all of you I cordially invoke joy and peace in our Lord Jesus Christ.

[00988-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Psalm 46 ist ein Hymnus auf die „Gottesstadt, des Höchsten heilige Wohnung. Gott ist in ihrer Mitte, darum wird sie niemals wanken" (V. 5-6). Der Beter lobt mit diesen Worten Gott als die Zuflucht und Stärke der Gläubigen. Die Gegenwart des Herrn schützt die heilige Stadt vor drohenden Gefahren.

Friede und Freude erwachsen uns aus einem Leben in Gemeinschaft mit Gott. „Der Herr der Heerscharen ist mit uns" (V. 4.8.12). Seine Herrschaft erstreckt sich über Raum und Zeit. Der Herr der Geschichte ist der Quell unseres Vertrauens und bringt den ersehnten Frieden. Mit der Kirche preisen wir daher in Psalm 46 Jesus Christus selbst. Er ist unser Friede und unser Befreier vom Bösen durch seinen Tod und seine Auferstehung.

Frohen Herzens heiße ich die deutschsprachigen Pilger und Besucher willkommen. Gott schenkt uns seine Gegenwart. Jesus Christus ist der „Immanuel", der „Gott mit uns". Sein göttliches Herz ist der Ursprung des wahren Friedens. Vertraut euch stets der Barmherzigkeit Gottes an! Der Herr führe euch auf den Wegen seiner Gnade!

[00989-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

El salmo que hemos escuchado refleja una confianza total en Dios que, ante los acontecimientos más tremendos, "es nuestro refugio y nuestra fuerza, poderoso defensor en el peligro", a la vez que nos da plena seguridad.

En la primera parte, se ve el símbolo del agua con un doble significado. Por un lado, las aguas tempestuosas, que en el lenguaje bíblico son expresión del mal. Por otro, las aguas que apagan la sed son un signo de la vida, de su fecundidad espiritual y de su fuerza regeneradora.

La segunda parte del Salmo se refiere a un mundo transfigurado. El Señor mismo interviene contra las guerras y establece la paz que todos anhelan. El profeta Isaías cantó también el final de la carrera a los armamentos y la transformación de los instrumentos bélicos de muerte en medios para el desarrollo de los pueblos: "Forjarán de sus espadas azadones, y de sus lanzas podaderas. No levantará espada nación contra nación, ni se ejercitarán más en la guerra" (Is 2,4).

Saludo cordialmente a los visitantes venidos de España y de América Latina, en especial a los Oficiales que realizan un curso en la Escuela de Guerra de Colombia y al Coro parroquial Nuestra Señora del Carmen, de Hatillo (Puerto Rico). Aliento a todos a confiar siempre en Cristo, que nos libera de todo mal con su muerte y resurrección.

Muchas gracias.

[00990-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Quero saudar também os grupos vindos de Portugal e do Brasil e demais peregrinos de língua portuguesa aqui presentes, a todos recordando uma meta digna dos vossos passos: é Cristo misericordioso, em cujo Coração trespassado tendes a fonte eterna da vida e da esperança. Quem n’Ele se refugiar, não será confundido!

[00991-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua slovacca  

Srdečne pozdravujem pútnikov zo Slovenska. Osobitne skupinu telesne postihnutých z Bratislavy a členov Spoločnosti priateľov detí z detských domovov – ÚSMEV AKO DAR, ktorých povzbudzujem v ich práci v prospech opustených detí.

Rád žehnám vás všetkých i vašich drahých.

Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Saluto cordialmente voi pellegrini provenienti dalla Slovacchia.

In particolare il gruppo di handicappati di Bratislava e i membri della Società degli amici dei bambini nell’orfanotrofio – SORRISO COME DONO, che incoraggio a proseguire nell’impegno in favore dei bambini abbandonati.

Volentieri benedico tutti voi ed i vostri cari.

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00992-AA.02] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua polacca

Psalm, który dzisiaj rozważamy, jest pieśnią ufności w Bogu. Psalmista wyraża przekonanie, że Bóg, stale obecny pośród swego ludu, jest jego ucieczką i mocą. Dlatego wzywa do wiary i do zaufania Bogu, aby w momentach nawet największego zagrożenia nie ulec lękowi.

Według Psalmisty tak, jak obecność Boga w świątyni Jerozolimskiej daje pewność, że nie on się nie zachwieje, tak też Jego obecność pośród ludzi, a bardziej jeszcze w świątyniach ich serc, jest rękojmią pokoju i trwania rodzaju ludzkiego. Bóg „uśmierza wojny aż po krańce ziemi" – czytamy. Skuteczność Jego działania zależy jednak od ludzi. Dlatego Psalmista przytacza Boże wezwanie, które i dziś jest szczególnie aktualne: „Zatrzymajcie się, i we Mnie uznajcie Boga, wzniosłego wśród narodów, wzniosłego na ziemi".

Pozdrawiam pielgrzymów języka polskiego. Szczególne pozdrowienie kieruję do przedstawicieli Władz terytorialnych i mieszkańców Bełchatowa. Dziękuję Wam za życzliwość, której wyrazem jest ofiarowany mi tytuł „honorowego obywatela". Odwzajemniam ją w modlitwie, zawierzając Bogu wszystkich mieszkańców Waszego miasta.

W najbliższy piątek będziemy obchodzili uroczystość Najświętszego Serca Pana Jezusa. W tym dniu, zawierzając Bożemu Sercu polskie rodziny, módlmy się, aby były żywymi ogniskami miłości. Prośmy też o świętych kapłanów – ukształtowanych „według Serca Chrystusa". Niech Bóg wam błogosławi!

[Il Salmo su cui riflettiamo oggi costituisce un canto di fiducia in Dio. Il Salmista esprime la convinzione che Dio, sempre presente in mezzo al Suo popolo, sia il suo rifugio e la sua forza. Perciò invita alla fede in Dio e alla speranza, per non cedere al timore anche nei momenti del più grande pericolo.

Secondo il Salmista così come la presenza di Dio nel tempio di Gerusalemme dà la certezza che esso non vacillerà, così anche la Sua presenza in mezzo agli uomini, anzi, nei tempi dei loro cuori, è un pegno della pace e della persistenza del genere umano. Dio "farà cessare le guerre sino ai confini della terra" – leggiamo. L’efficacia della Sua opera dipende però dagli uomini. Ecco perché il Salmista cita il Divino invito che anche oggi è in modo particolare attuale: "Fermatevi e sappiate che io sono Dio, eccelso tra le genti, eccelso sulla terra".

Saluto i pellegrini di lingua polacca. Un saluto particolare rivolgo ai rappresentanti delle Autorità territoriali e degli abitanti di Bełchatów. Vi ringrazio per la vostra benevolenza, il segno della quale è il titolo che mi è stato attribuito di "cittadino onorario". La contraccambio nella preghiera, affidando a Dio tutti gli abitanti della vostra città.

Venerdì prossimo celebreremo la solennità del Sacro Cuore di Gesù. In questo giorno, affidando al Cuore Divino le famiglie polacche, preghiamo affinché siano vivi i focolai dell’amore. Chiediamo anche santi sacerdoti – formati "secondo il Sacro Cuore di Cristo". Dio vi benedica!]

[00993-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benevenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i rappresentanti del Movimento dei Focolari; i sacerdoti della diocesi di Brescia e i militari dell’Esercito, provenienti da Sabaudia. Saluto inoltre i fedeli delle parrocchie Santa Maria Immacolata della Grazie in Bergamo, San Lorenzo in Orentano e San Michele in Solofra.

Il mio pensiero va poi, come di consueto, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli.

Dopodomani celebreremo la solennità del Sacro Cuore di Gesù. Questa festa richiama il mistero dell’Amore che Dio nutre per gli uomini di ogni tempo.

Cari giovani, vi invito a prepararvi, alla scuola del Cuore di Cristo, ad affrontare con fiducia gli impegni che vi attendono nel corso della vita. Ringrazio voi, cari ammalati, per l’aiuto spirituale che date al Popolo cristiano, accettando di compiere la volontà di Gesù Crocifisso, in feconda unione con il suo sacrificio salvifico. Auspico infine per voi, cari sposi novelli, la gioia vera che scaturisce dalla quotidiana fedeltà alla carità di Dio, di cui il vostro amore sponsale deve essere eloquente testimonianza.

[00994-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0301-XX.02]