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MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO IN OCCASIONE DELLA FESTIVITÀ BUDDISTA DI VESAKH, 29.04.2004


MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO IN OCCASIONE DELLA FESTIVITÀ BUDDISTA DI VESAKH

TESTO IN LINGUA INGLESE  

TRADUZIONE  IN LINGUA ITALIANA

TRADUZIONE IN LINGUA FRANCESE

La festa di Vesakh è la più importante per i Buddisti. Nei paesi di tradizione therevada, quest’anno si celebra il 4 maggio; in essa si commemorano i principali avvenimenti della vita di Buddha. Nei Paesi di tradizione mahayana, i vari momenti della vita di Buddha vengono ricordati in giorni diversi. Tuttavia la festa più importante è quella di Vesakh durante la quale si fa memoria della nascita di Siddharta Gautama (8 aprile ).

Per tali circostanze, il Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, l’Arcivescovo Michael L. Fitzgerald, ha fatto pervenire ai Buddisti il seguente messaggio:

TESTO IN LINGUA INGLESE

Christians and Buddhists:

Looking together at Children, the Future of Humanity

Dear Buddhist Friends,

1. I am writing to you again this year to express my heartfelt greetings on the occasion of your festival of Vesakh. I pray that each and every one of you may have a joyful and peaceful feast. Vesakh offers an opportunity for us Christians to visit our Buddhist friends and neighbours to exchange greetings, and this helps to strengthen the bonds of friendship already established and to create new ones. It is my wish that such cordial links may continue to grow generation after generation, sharing with each other our joys and hopes, our sorrows and preoccupations.

2. With this hope my thoughts immediately turn to our children, the protagonists of the future. As a poet once wrote: "The child is father of the Man"; children are an archetype of all human beings. Furthermore, children can be an example for all those who try to be sincerely religious. Because of their simplicity and purity of heart, their frankness and spontaneity, and their wonder and trust, children provide a particular inspiration to us. Our Christian Scriptures mention children in a number of places, encouraging us to develop a childlike spirit. I believe that something similar can be found in the Texts of Buddhism.

3. But children, as little and vulnerable ones, need to be protected, loved and educated. That is why children and the family must always go together. It is in the family that children are first nourished with that love and care which they in turn learn to show towards others. Thus the entire human race becomes one family on this planet. It is a source of joy that there are innumerable parents who willingly take on the responsibility of family life. It is our hope that there may be many mothers and fathers who will make every effort to pass on to their children those authentic human and religious values that give true meaning to life.

4. Today, unfortunately, many children in our world are to a large extent deprived of the stable family so fundamental to society. There are children who have never known a family or have been abandoned by their families. There are children who have been compelled to endure the trauma caused by fighting between their parents, or by the breakup of the family. Even worse, there are little ones who have been profoundly hurt by the violence of adults through: sexual abuse, prostitution, forced begging, involvement in the sale and use of drugs, conscription, etc. And what about the tragedy of HIV/AIDS? Every year hundreds of thousands of children are infected with HIV and so many die of AIDS; indeed many of them are infected from the moment of birth. Although they are innocent, they know only suffering and then death.

5. We, Christians and Buddhists, cannot close our eyes in the face of these tragic situations. As religious believers we must turn our gaze to the needs of children, in our own families and in society as a whole. We should mobilize all our forces and resources to alleviate the sufferings of children and in a special way to reach out to those in poorer countries. Governments, civic bodies and all people of good will, through our own example can be inspired to greater involvement in the welfare of all children.

6. Dear Buddhist friends, with great admiration and respect I think of all those who are already committed to caring for needy children. Encouraged by such great generosity, let us resolve to help children, because they are the future of humanity. Once again I wish you and your families a peaceful and joyful feast of Vesakh.

Archbishop Michael L. Fitzgerald,

President

[00654-02.02] [Original text: English]

TRADUZIONE  IN LINGUA ITALIANA

Cristiani e Buddisti:

Guardiamo insieme i bambini, il futuro dell’umanità’

Cari amici buddisti,

1. Vi scrivo di nuovo quest’anno per esprimervi i miei più fervidi auguri in occasione della vostra festa di Vesakh. Io prego che ciascuno di voi possa trascorrere una festa gioiosa e pacifica. Vesakh offre a noi cristiani l’opportunità di rendere visita ai nostri amici e vicini buddisti per scambiare gli auguri, e ciò contribuisce a rafforzare i legami di amicizia già esistenti e a crearne di nuovi. E’ mio auspicio che questi cordiali legami possano continuare a crescere generazione dopo generazione, e che possiamo condividere con gli altri le nostre gioie e le nostre speranze, i nostri dolori e le nostre preoccupazioni.

2. Con questa speranza i miei pensieri si rivolgono immediatamente verso i nostri bambini, i protagonisti del futuro. Come scrisse un poeta: "Il bambino è il padre dell’Uomo"; i bambini sono l’archetipo di ogni essere vivente. I bambini, inoltre, possono essere un esempio per tutti coloro che cercano di essere sinceramente religiosi. A motivo della loro semplicità e purezza di cuore, della loro sincerità e spontaneità, del loro stupore e fiducia, i bambini ci offrono un particolare motivo d’ispirazione. Le nostre Scritture cristiane parlano dei bambini in vari passaggi, e ci incoraggiano a sviluppare uno spirito da bambino. Io credo che qualcosa di simile si trovi anche nei Testi del Buddismo.

3. Ma i bambini, in quanto piccoli e vulnerabili, hanno bisogno di essere protetti, amati ed educati. Questo è il motivo per il quale i bambini e la famiglia devono camminare sempre insieme. E’ la famiglia il primo luogo nel quale i bambini sono nutriti con quell’amore e quell’attenzione che essi, a loro volta, manifesteranno agli altri. Così l’intera razza umana diviene un’unica famiglia su questo pianeta. E’ una fonte di gioia che ci siano innumerevoli genitori che volentieri si assumono la responsabilità della vita familiare. E’ nostra speranza che vi possano essere tante madri e tanti padri che compiono ogni sforzo per trasmettere ai loro figli quegli autentici valori umani e religiosi che danno un vero significato alla vita.

4. Oggi, purtroppo, tanti bambini nel nostro mondo sono privati, in diversa misura, di una famiglia stabile, così fondamentale per la società. Vi sono bambini che non hanno mai conosciuto una famiglia o che sono stati abbandonati dalle loro famiglie. Vi sono bambini che sono stati costretti a sopportare il trauma causato dai litigi fra i genitori o dalla disgregazione della famiglia. Peggio ancora, vi sono dei piccoli che sono stati duramente colpiti dalla violenza degli adulti attraverso gli abusi sessuali, la prostituzione, la costrizione all’accattonaggio, il coinvolgimento nella vendita e nell’uso di droghe, l’arruolamento, ecc. E che cosa dire della tragedia dell’AIDS? Ogni anno centinaia di migliaia di bambini sono infettati dal virus dell’HIV e in gran numero muoiono a causa dell’AIDS, che molti contraggono fin dal momento della nascita. Sebbene innocenti, essi conoscono solo la sofferenza e poi la morte.

5. Noi, cristiani e buddisti, non possiamo chiudere gli occhi di fronte a queste tragiche situazioni. In quanto credenti dobbiamo tenere lo sguardo fisso sui bisogni dei bambini, sia nelle nostre famiglie che nell’intera società. Dobbiamo mobilitare tutte le nostre forze e risorse per alleviare le sofferenze dei bambini ed in special modo per raggiungere quelli che vivono nei Paesi più poveri. I governi, le autorità civili e tutte le persone di buona volontà, possono essere spronati dal nostro stesso esempio ad impegnarsi maggiormente per il benessere di tutti i bambini.

6. Cari amici buddisti, è con grande ammirazione e rispetto che io penso a tutti coloro che sono già impegnati ad aiutare i bambini bisognosi. Incoraggiati da una così grande generosità, decidiamoci ad aiutare i bambini, perché essi sono il futuro dell’umanità. Ancora una volta auguro a voi e alle vostre famiglie una pacifica e gioiosa festa di Vesakh.

Arcivescovo Michael L. Fitzgerald

Presidente

[00654-01.01] [Testo originale: Inglese]

TRADUZIONE IN LINGUA FRANCESE

Chrétiens et Bouddhistes:

Un même regard vers les enfants, l'avenir de l'humanité.

Chers amis bouddhistes,

1. Je vous écris, cette année encore, pour vous exprimer mes salutations cordiales à l'occasion de la fête de Vesakh. Je prie afin qu’elle puisse être, pour tous et chacun de vous, joyeuse et paisible. Cette fête de Vesakh est une occasion pour nous chrétiens de rendre visite à nos amis et à nos voisins bouddhistes pour échanger des vœux, et ceci aide à renforcer les liens d'amitié déjà existants et à en créer de nouveaux. C'est mon souhait que de tels liens cordiaux puissent continuer à se développer, de génération en génération, en partageant nos joies et nos espoirs, nos peines et nos préoccupations.

2. Dans cet esprit, mes pensées se tournent tout d’abord vers nos enfants, protagonistes de l'avenir. Comme l'écrivait un poète: «L'enfant est père de l'Homme»; les enfants sont un archétype de tous les êtres humains. En outre, ils peuvent être un exemple pour tous ceux qui essayent d'être sincèrement religieux. Par leur simplicité et leur pureté de cœur, par leur franchise et leur spontanéité, par leur capacité d’étonnement et leur confiance, les enfants nous fournissent une inspiration particulière. En de nombreux passages, nos Écritures chrétiennes mentionnent les enfants, nous encourageant à développer l'esprit d'enfance. Je crois que quelque chose de semblable peut être trouver dans les Textes du Bouddhisme.

3. Mais les enfants, êtres fragiles et vulnérables, ont besoin d'être protégés, aimés et éduqués. C'est pourquoi les enfants et la famille doivent toujours aller de pair. C'est dans la famille que les enfants sont tout d'abord entourés avec amour et attention, dont ils font preuve à leur tour à l’égard d’autrui. De la sorte, la race humaine tout entière devient une seule famille sur la planète. C’est une source de joie qu'il y ait d'innombrables parents qui, de bon cœur, assument la responsabilité de la vie familiale. C'est aussi notre espoir qu'il puisse y avoir beaucoup de mères et de pères qui feront tous les efforts nécessaires pour transmettre à leurs enfants les authentiques valeurs humaines et religieuses qui donnent le vrai sens de la vie.

4. Aujourd'hui, malheureusement, beaucoup d'enfants dans notre monde sont, dans une large mesure, privés d'une famille stable, réalité si fondamentale de la société. Certains enfants n'ont jamais connu de famille ou ont été abandonnés par leurs familles. D'autres enfants ont été amenés à subir le traumatisme causé par des querelles entre leurs parents ou par la désagrégation de la famille. Plus grave encore, certains de ces êtres fragiles ont été profondément blessés par la violence des adultes: abus sexuels, prostitution, mendicité forcée, implication dans la vente et l'usage de drogues, enrôlement, etc. Et que dire de la tragédie du sida? Chaque année, des centaines de milliers d'enfants contractent le virus du sida et un grand nombre en meurt; en réalité, beaucoup d'entre eux sont infectés dès leur naissance. Bien qu'ils soient innocents, ils connaissent seulement la souffrance puis la mort.

5. Nous, Chrétiens et Bouddhistes, nous ne pouvons fermer les yeux devant des situations aussi tragiques. Comme croyants, nous devons tourner notre regard vers les besoins des enfants, dans nos propres familles et dans la société tout entière. Nous devons mobiliser toutes nos forces et toutes nos ressources pour soulager les souffrances des enfants et, en particulier, pour tendre la main aux enfants des pays plus pauvres. Les Gouvernements, les Autorités civiles et toutes les personnes de bonne volonté peuvent être conduits, à travers notre exemple, à s’engager toujours davantage en faveur du bien-être de tous les enfants.

6. Chers amis bouddhistes, c'est avec une grande admiration et un grand respect que je pense à tous ceux qui participent déjà à la prise en charge des enfants dans le besoin. Forts d’une si grande générosité, attachons-nous toujours plus résolument à aider les enfants, car ils sont l'avenir de l'humanité. Encore une fois, je vous souhaite, à vous et à vos familles, une paisible et joyeuse fête de Vesakh.

Mgr Michael L. Fitzgerald

Président

[00654-03.01] [Texte original: Anglais]