UDIENZA AI MEMBRI DELLA PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA ● PAROLE DEL SANTO PADRE PAROLE DEL SANTO PADRE
● INDIRIZZO DI OMAGGIO DELL’EM.MO CARD. JOSEPH RATZINGER
Alle ore 11 di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in Udienza i Membri della Pontificia Commissione Biblica in occasione dell’Assemblea plenaria annuale.
Pubblichiamo di seguito le parole del Santo Padre e l’indirizzo di omaggio dell’Em.mo Card. Joseph Ratzinger:
● PAROLE DEL SANTO PADRE
Signor Cardinale,
cari Membri della Pontificia Commissione Biblica!
1. Sono lieto di accogliervi ancora una volta in occasione della vostra annuale Assemblea plenaria. Un saluto particolare desidero rivolgere al Presidente, il Signor Cardinale Joseph Ratzinger, che ringrazio per l’interessante presentazione dei vostri lavori.
2. Vi siete nuovamente radunati per approfondire un argomento molto importante: il rapporto tra Bibbia e morale. Si tratta di un tema che riguarda non soltanto il credente, ma in un certo senso ogni persona di buona volontà. Infatti, attraverso la Bibbia, Dio parla e rivela se stesso e indica la base solida e l'orientamento sicuro per il comportamento umano. Conoscere Dio, Padre di nostro Signore Gesù Cristo, riconoscere la sua infinita bontà, sapere con animo grato e sincero che "ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre, creatore della luce" (Gc 1,17), scoprire nei doni che Dio ci ha dati i compiti che ci ha affidati, agire ben consapevoli della nostra responsabilità nei suoi confronti - ecco alcuni degli atteggiamenti fondamentali di una morale biblica.
3. La Bibbia ci presenta ricchezze inesauribili di questa rivelazione di Dio e del suo amore nei riguardi dell'umanità. Il compito del vostro comune impegno è quello di facilitare al popolo cristiano l'accesso a questi tesori.
Augurandovi un fruttuoso proseguimento dei vostri studi, invoco su di voi e sul vostro lavoro la luce dello Spirito Santo e imparto a tutti la mia affettuosa Benedizione.
[00589-01.02] [Testo originale: Italiano]
● INDIRIZZO DI OMAGGIO DELL’EM.MO CARD. JOSEPH RATZINGER
Beatissimo Padre,
in occasione della nostra Assemblea Plenaria, che ci vede riuniti per cinque giorni di intenso approfondimento, sono lieto di esprimerLe, anche a nome di tutti i Membri della Pontificia Commissione Biblica, la profonda gratitudine per questo incontro che ci permette di condividere con Vostra Santità l'impegno e la preoccupazione della nostra comune ricerca.
Da alcuni anni abbiamo iniziato l'approfondimento di un nuovo e importante tema: il rapporto tra Bibbia e morale. Si tratta di una tematica che riguarda non soltanto l'identità dei fedeli cristiani, ma l'uomo come tale, soprattutto l'uomo di oggi. Cresce nella società contemporanea l'attesa per un'etica non-confessionale, per una cosiddetta "morale laica" prodotta dalla sola ragione e indipendente da qualsiasi rivelazione divina. Certo la ragione umana è in grado di conoscere e di formulare norme morali valide: essa, tuttavia, è fragile e limitata e non è in grado di svelare a se stessa la sua origine e il suo significato ultimo, perché è la ragione dell'uomo peccatore.
E' necessaria dunque la fede per comprendere pienamente i contenuti morali della condizione umana, come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica: "La legge morale è opera della Sapienza divina. La si può definire come un insegnamento paterno, una pedagogia di Dio. Prescrive all'uomo le vie, le norme di condotta che conducono alla beatitudine promessa; vieta le strade del male, che allontanano da Dio e dal suo amore" (n. 1950).
Tuttavia il cristiano non vive e non comprende da solo la sua fede, né la sua vita morale. L'accesso alla fede in Gesù Cristo, che ottiene la salvezza, avviene attraverso la mediazione di una tradizione vivente, la Chiesa: mediante questa Tradizione i cristiani ricevono "la viva voce del Vangelo", come espressione fedele della sapienza e della volontà divina.
In tal modo la Chiesa, nella sua vita e nel suo insegnamento, si presenta come "colonna e sostegno della verità" (1Tm 3,15), anche della verità circa l’agire morale. Infatti, "è compito della Chiesa annunziare sempre e dovunque i principi morali anche circa l'ordine sociale, e così pure pronunciare il giudizio su qualsiasi realtà umana, in quanto lo esigano i diritti fondamentali della persona umana o la salvezza delle anime" (CIC, can. 747).
Beatissimo Padre, è con sentimenti di filiale riconoscenza che ora attendiamo le Sue illuminate parole, che rappresentano per il nostro servizio conforto e guida, e nel contempo invochiamo la Sua paterna Benedizione Apostolica.
[00592-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0192-XX.01]