L’Udienza Generale si svolge alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, continuando il ciclo di catechesi sulla Liturgia dei Vespri, il Papa commenta il Salmo 14 - Chi è degno di stare davanti al Signore? - Vespri del lunedì della 1a Settimana (Lettura: Sal 14,1-4a.5b).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.
● CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA
1. Il Salmo 14, che viene offerto alla nostra riflessione, è spesso classificato dagli studiosi della Bibbia quale parte di una «liturgia d’ingresso». Come accade in qualche altra composizione del Salterio (cfr ad esempio, i Salmi 23; 25; 94), si può pensare a una sorta di processione di fedeli che si accalca alle porte del tempio di Sion per accedere al culto. In un ideale dialogo tra fedeli e leviti si delineano le condizioni indispensabili per essere ammessi alla celebrazione liturgica e quindi all’intimità divina.
Da un lato, infatti, si leva la domanda: «Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo santo monte?» (Sal 14,1). Dall’altro lato, ecco l’elencazione delle qualità richieste per varcare la soglia che conduce alla «tenda», cioè al tempio sul «santo monte» di Sion. Le qualità enumerate sono undici e costituiscono una sintesi ideale degli impegni morali di base presenti nella legge biblica (cfr vv. 2-5).
2. Sulle facciate dei templi egizi e babilonesi erano talvolta incise le condizioni prerequisite per l’ingresso nell’aula sacra. Ma è da notare una differenza significativa con quelle suggerite dal nostro Salmo. In molte culture religiose è richiesta, per essere ammessi davanti alla Divinità, soprattutto la purità rituale esteriore che comporta abluzioni, gesti e vesti particolari.
Il Salmo 14, invece, esige la purificazione della coscienza, perché le sue scelte siano ispirate all’amore per la giustizia e per il prossimo. In questi versetti si sente, perciò, vibrare lo spirito dei profeti che ripetutamente invitano a coniugare fede e vita, preghiera e impegno esistenziale, adorazione e giustizia sociale (cfr Is 1,10-20; 33,14-16; Os 6,6; Mic 6,6-8; Ger 6,20).
Ascoltiamo, ad esempio, la veemente requisitoria del profeta Amos, che denuncia in nome di Dio un culto staccato dalla storia quotidiana: «Io detesto, respingo le vostre feste e non gradisco le vostre riunioni; anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco i vostri doni e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo... Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne» (Am 5,21-22.24).
3. Veniamo ora agli undici impegni elencati dal Salmista, che potranno costituire la base di un esame di coscienza personale ogni qual volta ci prepariamo a confessare le nostre colpe per essere ammessi alla comunione col Signore nella celebrazione liturgica.
I primi tre impegni sono di ordine generale ed esprimono una scelta etica: seguire la via dell’integrità morale, della pratica della giustizia e, infine, della sincerità perfetta nel parlare (cfr Sal 14,2).
Seguono tre doveri che potremmo definire di relazione col prossimo: eliminare la calunnia dal linguaggio, evitare ogni azione che possa nuocere al fratello, frenare gli insulti contro chi vive accanto a noi ogni giorno (cfr v. 3). Viene poi la richiesta di una scelta chiara di posizione nell’ambito sociale: disprezzare il malvagio, onorare chi teme Dio. Infine si elencano gli ultimi tre precetti su cui esaminare la coscienza: essere fedeli alla parola data, al giuramento, anche nel caso in cui ne seguono per noi conseguenze dannose; non praticare l’usura, piaga che anche ai nostri giorni è una infame realtà, capace di strangolare la vita di molte persone, ed infine evitare ogni corruzione nella vita pubblica, altro impegno da saper praticare con rigore anche nel nostro tempo (cfr v. 5).
4. Seguire questa strada di decisioni morali autentiche significa essere pronti all’incontro col Signore. Anche Gesù, nel Discorso della Montagna, proporrà una sua essenziale «liturgia d’ingresso»: «Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono» (Mt 5,23-24).
Chi agisce nel modo indicato dal Salmista – si conclude nella nostra preghiera - «resterà saldo per sempre» (Sal 14,5). Sant’Ilario di Poitiers, Padre e Dottore della Chiesa del quarto secolo, nel suo Tractatus super Psalmos commenta così questa finale, ricollegandola all’immagine iniziale della tenda del tempio di Sion: «Operando secondo questi precetti, si abita nella tenda, si riposa sul monte. Rimane dunque ferma la custodia dei precetti e l’opera dei comandamenti. Questo Salmo deve essere fondato nell’intimo, deve essere scritto nel cuore, annotato nella memoria; il tesoro della sua ricca brevità deve essere confrontato con noi notte e giorno. E così, acquisita questa ricchezza nel cammino verso l’eternità e dimorando nella Chiesa, potremo infine riposare nella gloria del corpo di Cristo» (PL 9, 308).
[00181-01.02] [Testo originale: Italiano]
● SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Sintesi della catechesi in lingua francese
○ Sintesi della catechesi in lingua inglese
○ Sintesi della catechesi in lingua tedesca
○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola
○ Sintesi della catechesi in lingua francese
Chers Frères et Sœurs,
Le psaume 14 énumère les conditions nécessaires pour pouvoir entrer dans le Temple, la montagne du Seigneur. Mais, à la différence d’autres religions, il ne met pas en avant l’exigence de la pureté rituelle. Au contraire, la démarche exigée, largement reprise par les prophètes, consiste dans la purification de la conscience et dans une conduite inspirée par l’amour de la justice et envers le prochain.
Suivre la voie de l’intégrité morale, refuser de faire du tort à son frère, s’éloigner des méchants et honorer les fidèles du Seigneur, voilà ce qui permet de rencontrer Dieu, d’habiter et de demeurer sur sa sainte montagne : «Qui fait ainsi demeure inébranlable».
Je suis heureux de saluer les pèlerins francophones présents à cette audience, en particulier les pèlerins du diocèse de Lyon.
Que votre pèlerinage sur les tombes des Apôtres Pierre et Paul vous renouvelle dans le désir de suivre le Christ et d’être ses témoins !
[00182-03.02] [Texte original: Français]
○ Sintesi della catechesi in lingua inglese
Today’s Psalm (No. 14) proclaims that to be close to God we must have a clear conscience, devoted to love of justice and neighbour. To achieve this we need to listen to the spirit of the Prophets, heard throughout the Psalm, reminding us that there can be no separation of faith from daily life, or of prayer from work, or adoration from social justice. Correct morality concerns all aspects of our life – our relationships with family and friends, as well as with those whom we meet or work. It is in being people of integrity that we are pleasing to the Lord; ready to meet him in prayer and liturgical celebration.
Dear Brothers and Sisters,
I offer a warm welcome to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience. I greet in a special way the groups from England, Ireland, Hong Kong and the United States of America. Upon all of you I cordially invoke joy and peace in our Lord Jesus Christ.
[00183-02.01] [Original text: English]
○ Sintesi della catechesi in lingua tedesca
Liebe Brüder und Schwestern!
„Herr, wer darf weilen auf deinem heiligen Berg?" (Ps 15, 1). Mit dem Aufblick zum Höchsten prüft der Beter sich selbst. Er unterstellt sich der Gnade des Höchsten. Der Eintritt ins Heiligtum setzt das Bemühen um Heiligkeit voraus. Jeder Gottesdienst beginnt daher mit der Reinigung der Herzen.
Um Christus in der heiligen Liturgie würdig zu begegnen, bedarf es der inneren Vorbereitung. Psalm 15 hält uns gewissermaßen einen Spiegel vor: Wer in Reinheit lebt und gerecht ist, wer die Zunge hütet, die Wahrheit sagt und rechten Umgang pflegt, der darf darauf vertrauen, seinen Platz im Reich Gottes zu finden.
Von Herzen grüße ich die Pilger und Besucher aus den deutschsprachigen Ländern. Gott ist heilig und gerecht. Wer sich am Gesetz des Ewigen ausrichtet, „wird niemals wanken" (Ps 15, 5). Der Herr des Lebens begleite all euer Tun und schenke euch den Frieden.
[00184-05.02] [Originalsprache: Deutsch]
○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
El Salmo que acabamos de proclamar nos hace pensar en un Canto de entrada. En el diálogo entre fieles y levitas, durante la procesión hacia el templo, se establecen las condiciones indispensables para participar en la celebración litúrgica. A diferencia de otras culturas religiosas que, para ser admitidos ante de la divinidad, exigen sobre todo pureza ritual exterior, el salmista exige la purificación de la conciencia, para que cada decisión esté inspirada en el amor al prójimo, invitando a conjugar fe y vida, oración y compromiso, adoración y justicia social.
Estas exigencias morales pueden ser la base del examen de conciencia personal cada vez que nos preparamos para la Confesión y para recibir dignamente la Comunión.
Saludo cordialmente a los peregrinos de España y América Latina, especialmente a los fieles de San Pedro y San Pablo, San Jorge, Santa Teresa y los Remedios de Cádiz-Ceuta, así como a los de Sanxenxo, Pontevedra. ¡Qué las exigencias interiores que nos ha recordado el Salmo de hoy, renueven vuestros corazones y os dispongan a un encuentro más profundo con el Señor!
[00185-04.01] [Texto original: Español]
● SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE
○ Saluto in lingua italiana
Rivolgo ora un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i rappresentanti della Sezione internazionale di Polizia di Barletta, come pure gli allievi dell’Istituto per l’arte e il restauro di Roma, che stanno prestando la loro competente opera in Vaticano.
Desidero, poi, indirizzare il mio pensiero a voi, cari giovani, malati e sposi novelli.
Ricorre in questi giorni la memoria liturgica di alcuni martiri, S. Biagio, sant’Agata e S. Paolo Miki e compagni giapponesi. Il coraggio di questi eroici testimoni di Cristo aiuti voi, cari giovani, ad aprire il cuore all’eroismo della santità; sostenga voi, cari malati, ad offrire il dono prezioso della preghiera e della sofferenza per la Chiesa; e dia a voi, cari sposi novelli, la forza di improntare le vostre famiglie ai valori cristiani.
[00186-01.02] [Testo originale: Italiano]
[B0055-XX.01]