Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. Oggi, ultima domenica dell’Anno liturgico, celebriamo la solennità di Gesù Cristo, Re dell’universo. Nel corso dei mesi lo abbiamo contemplato in tutti i suoi misteri, dalla nascita all’ascensione al cielo, con al centro la Pasqua di morte e risurrezione. Ora, con l’apostolo Paolo, riconosciamo che il disegno di Dio è "ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra" (Ef 1,10).
2. Guardando a Colui che la liturgia orientale chiama il "Pantocrator", assume pieno rilievo la missione dei credenti, chiamati a cooperare, nella varietà dei ministeri e dei carismi, alla costruzione del suo Regno. Su questo sfondo mi piace collocare anche un particolare evento ecclesiale che ha luogo in questi giorni a Roma. Mi riferisco al Congresso di Musica Sacra dell’Associazione Santa Cecilia, organizzato nel centenario del Motu proprio "Tra le sollecitudini", col quale il Papa san Pio X emanò un’importante Istruzione sulla musica sacra.
Rivolgo ai numerosi partecipanti il mio cordiale saluto ed esprimo riconoscenza a quanti mettono al servizio della liturgia i loro talenti e le loro competenze musicali.
3. Accanto a Gesù, Re dell’universo, contempliamo Maria, la Madre del Re, che perciò invochiamo come Regina del Cielo e della Terra. Sia Lei ad aiutarci nel fare della nostra vita un cantico di lode e di fedeltà a Dio, santo e misericordioso.
[01831-01.01] [Testo originale: Italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Saluto i partecipanti al Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, specialmente gli amici della musica sacra provenienti dalla Germania, i Wiener Philarmoniker dall’Austria, i musicisti di San Pietroburgo e i coristi degli Stati Uniti d’America.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en especial a los fieles de San Lorenzo y San Andrés de Murcia. ¡Qué Cristo, Señor del Universo, reine siempre en vuestros corazones!
Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare l’Associazione Religiosa degli Istituti Socio-sanitari, che nei prossimi giorni celebrerà in un convegno i quarant’anni di attività.
A tutti auguro una buona domenica.
[01832-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]
[B0591-XX.02]