COMUNICATO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA: INCONTRO DEI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI EPISCOPALI PER LA FAMIGLIA E LA VITA Convocato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, dall’11 al 14 giugno 2003 si sta svolgendo nel Palazzo San Calisto, in Vaticano, l’Incontro dei Presidenti delle Commissioni Episcopali per la Famiglia e la Vita.
L’oggetto di tale Incontro, dal tema generale "Sfide e possibilità all’inizio del III Millennio", che è il quarto che si realizza con le Commissioni Episcopali e con diversi rappresentanti di istituzioni interessate ed esperti, ha lo scopo di dare informazioni sui problemi e sull’operato delle differenti nazioni europee.
Ci sono nuove sfide, soprattutto nei Parlamenti, per le quali è necessario lavorare con impegno crescente, privilegiando iniziative ed esperienze di grande significato umano e sociale intorno ai temi della famiglia e della vita.
In un tempo che vede l’Europa camminare con decisione verso una crescente unità, lo scambio di informazioni, esperienze, idee e progetti tra le diverse Commissioni per la Famiglia e la Vita di Europa ci sembra non soltanto opportuno, ma anche necessario. Ogni Presidente presenterà un quadro della situazione su "famiglia e vita" del proprio Paese.
Ha aperto i lavori, nel pomeriggio dell’11, il Card. Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, con una relazione dal titolo: "Situazione della famiglia e della vita nel mondo", che ha posto l’attenzione sullo scenario internazionale che fa da sfondo alla realtà politica e sociale europea.
Il continente europeo è quello più critico, perché da molto tempo la secolarizzazione ha influito in maniera negativa sulla famiglia, già di per sé molto fragile per problematiche interne ed esterne. Fortunatamente, ci sono tanti movimenti e associazioni che lavorano per la famiglia: soprattutto non si può dimenticare il lavoro pastorale delle Chiese particolari, che, in questi ultimi anni, è andato aumentando di qualità e di intensità. Pensiamo agli Istituti di Studi per la Famiglia, che sono luoghi di approfondimento e di ricerca e ai tanti Istituti di Bioetica. Chiaramente abbiamo molto bisogno di una grande unità per far sì che la causa della famiglia e della vita sia arricchita dal contributo culturale ed esperienziale di questi luoghi di ricerca.
Il Magistero Pontificio di Giovanni Paolo II ha dato il contributo più grande al tema della famiglia, che ha messo al centro della sua catechesi e della sua attenzione pastorale.
Un secondo aspetto riguarda il rapporto tra famiglia e società, soprattutto riferito alla legislazione in alcuni Parlamenti, che possiamo definire iniqua e non rispettosa dei diritti dell’uomo e dei diritti della famiglia e della vita, dal concepimento alla morte naturale. Spesso i Parlamentari sono male informati e anche il linguaggio che utilizzano è quasi sempre ambiguo e non coerente con la ricerca scientifica più avanzata. A questo scopo il Pontificio Consiglio per la Famiglia ha predisposto un Lexicon dove compaiono 78 voci ambigue universali, che vogliono fare chiarezza su informazioni scientifiche fondamenti dal punto di vista antropologico, fisiologico, sessuale e della procreazione.
Successivamente sono intervenuti S. E. Mons. Karl Josef Romer su: "Le attività del Pontificio Consiglio per la Famiglia" dal 1999 ad oggi, evidenziando la ricchezza delle attività che su ogni ambito ha messo in atto il Dicastero, per dare la risposta adeguata a queste sfide così impellenti e sempre più complesse, come è complesso il momento attuale che stiamo vivendo.
Mons. Francesco Di Felice ha fatto invece il punto sulle pubblicazioni del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che sono diffuse in tutto il mondo e rispecchiano le principali aree e filoni della sua intensa attività.
Nella giornata di venerdì 13 giugno i partecipanti al IV Incontro dei Presidenti delle Commissioni Episcopali per la Famiglia e la Vita d’Europa saranno ricevuti in Udienza da Sua Santità Giovanni Paolo II.
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